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Insegnamento 2. Non parlava mai con circonlocuzioni né con doppiezza, cui era contrarissimo. Diceva che le circonlocuzioni violano la sincerità e la purezza dell’ordine e lo danneggiano molto, perché insegnano astuzie umane, dalle quali le anime ricevono gravi danni.

Insegnamento 3. Diceva che il vizio dell’ambizione nei religiosi riformati è quasi incurabile, essendo il vizio più pericoloso di tutti, perché essi colorano e mascherano il loro governo e la loro condotta con apparenze di virtù e di maggior perfezione, con cui la guerra diventa più spietata e l’infermità spirituale più incurabile. Diceva, altresì, che questo vizio è così potente e nocivo da rendere coloro che ne sono contagiati talmente peccatori che, con la loro vita e con i loro inganni, il demonio crea un guazzabuglio tale da confondere i confessori, anche quelli molto dotti, perché cadono in tutti i vizi. Era molto costante nell’orazione e nella presenza di Dio, negli atti, nelle elevazioni dello spirito e nella recita delle giaculatorie.