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PAPA DAMASO I  spagnolo ma nato a Roma (366-384)
 
Da qui in avanti la storia di Caino ed Abele si ripercuoterà, sulla religione cristiana, sino ai giorni nostri. Così come il bene ed il male e la vittoria del potere sulla spiritualità, ovvero sui tre canoni del diritto romano prima e poi sui Dieci Comandamenti ma senza colpevolizzare e ponendoci il più possibile in forma arbitraria, tentiamo di comprendere e di far prevalere il bene sulla storia passata perchè quanto al male, ci sono già parecchi siti che se ne occupano.
Papa Damaso venne eletto in mezzo a non poca confusione...dopo la morte di Papa Liberio, 7 preti e 3 diaconi elessero a porte chiuse un anti-papa, il diacono Ursino, il quale di tutta fretta venne portato nella Basilica Giulia e nominato vescovo dal vescovo di Tivoli, Paolo, il quale fu ignaro avendogli fatto presente che quella elezione fu la scelta della Chiesa. Ma una fazione più numerosa fatta di vescovi esterni anche a Roma, e dello stesso popolo romano, elesse all'unanimità Damaso I.
Per sedare gli animi e non ripetere gli errori avvenuti nel pontificato di Liberio, papa Damaso chiede sostegno alle truppe imperiali per sedare immediatamente la rivolta e l'eresia dei neo-scismatici.
Purtroppo la violenza prevalse, 130 furono i morti in soli tre giorni, era la prima volta che ci si affrontava così aspramente fra cristiani.....Per la prima volta un Papa chiedeva aiuto al Prefetto della Città per ottenere una vigilanza ed un intervento di ordine pubblico contro un altro vescovo, il Prefetto agì immediatamente ed espulse Ursino e i suoi seguaci da Roma. I 130 morti accennati appartengono alla rivolta che ne seguì quando i partigiani di Ursino invasero il Laterano. Tutti i vescovi in Italia furono sconvolti da queste notizie, l'autorità MORALE DEL PAPA per la prima volta subì un duro colpo e si inclinò per diversi anni. In molte Diocesi per la prima volta si elevavano preghiere a Dio per il sostegno alla Chiesa nella sua moralità ed integrità.
Ursino però non voleva lasciare la sede e continuò a perseguitare il pontificato di Damaso per tanti anni fino a quando, nell'anno 371, avendo gli ursiniani convertito un ebreo di nome Isacco, lo usarono per montare una grave accusa di adulterio contro Damaso. Soltanto il tribunale imperiale con l'ascolto di molti testimoni, potè far luce sull'accusa e dichiarare innocente papa Damaso I. Ma la stessa assoluzione non impedì che di lui si dicesse male per la gentilezza che usava con le "nobil donne" dell'aristocrazia tanto da essere nomina " incantatore di matrone", tuttavia proprio questo suo modo di fare galante e difficilmente iroso, suscitò invece le simpatie dell'aristocrazia pagana, che iniziò a vedere la Chiesa con più simpatia, fin anche ad ottenere libere conversioni al cristianesimo.
Galante con i pagani, era molto severo contro i cristiani eretici.
Dopo essere stato invitato da altri vescovi, non riuscì però a spostare dalla sua sede Aussenzio, vescovo filo-ariano a Milano.
Nell'anno 380 una nuova eresia si aggiungeva, questa volta proveniva dalla Spagna, il priscillianesimo. Un misto di vecchie eresie dualisti-sibilliani; successivamente condannò pubblicamente l'altra eresia: l'apollinarismo che sosteneva che il LOGOS (Il Verbo) si era "formato nella mente del Dio-Uomo"; condannò con un decreto apertamente anche il macedonianismo il quale negava completamente lo Spirito Santo come divinità.
 
Le sue relazioni con la Chiesa d'Oriente furono invece molto difficili: Damaso I non riuscì a seguire tutti i risvolti della situazione grave della sede vescovile di Antiochia, così finì per sostenere un vescovo, Paolino, poco rappresentativo, anzichè Melezio attraverso il quale facile sarebbe stata una unità con tutti. Ma Melezio muore e papa Damaso all'oscuro di questi retroscena, si rifiuta di dare comunione al successore Flaviano, scandalizzando lo stesso vescovo s.Basilio (il grande) che si ritenne dispiaciuto, sconcertato e che definì Damaso "eccessivamente intransigente".
 
Con Papa Damaso si apre per la prima volta la questione di Roma quale "Sede Apostolica", nel 378 chiede al governo di riconoscere la Santa Sede come tribunale di prima istanza per le questioni ecclesiastiche ed inerenti ai vescovi, ma il governo si rifiutò. Tuttavia con lui fu d'accordo l'Imperatore Teodosio I e il 27 febbrazio dell'anno 380 elevò a "religione di Stato" il Cristianesimo in quella forma che i Romani e la Chiesa in Occidente avevano ricevuto e custodita dai tempi dell'apostolo Pietro (leggendo questo forum dal MESSAGGIO 2 usando il tasto in basso: Prima  ne avrete una conferma) e che in questo anno preciso era professata anche da Pietro di Alessandria.
 
La vera questione NON fu che tramite un concilio romano papa Damaso impose la supremazia, ma più onestamente Papa Damaso disse che questo primato NON era pervenuto per volontà di un sinodo, ma per la peculiarità della successione dell'apostolo Pietro, che la sede di Roma ininterrottamente aveva conservato, custodito e tramandato, conservando la vera dottrina. Per la prima volta venne citato Mt.16,18. Questa successione dava al pontefice in comunione con i vescovi il diritto di "legare e di sciogliere" in sede giuridica ed ecclesiale, e la certezza nella fede apostolica tramandata di ricevere il sostegno dello Spirito Santo nella guida dottrinale.
 
In questo frangente le decisioni che Damaso prese di fronte alle eresie prima citate, diedero ragione della sua rivendicazione, dal momento che la Chiesa in Oriente infettata oramai dall'arianesimo, per molti anni non fu in grado di condannare con fermezza altre forme di eresia, così come fece emergere s.Basilio che comunque sia si ritenne in accordo con la questione del primato.
 
Altro che fece questo pontefice fu di tentare una unità con la Chiesa d'Oriente mediante il culto dei Martiri, si prese cura delle Catacombe, riordinò l'archivio della Santa Sede.
Fece amicizia con s.Girolamo e lo chiamò come segretario fino a quando, alcune chiese, fecero emergere il dilemma che non ci fosse ancora una unica traduzione della Bibbia per tutte le Chiese, quella che c'era era diventata insufficiente , allora delega Girolamo, del quale si fidava, per rivedere TUTTE LE TRADUZIONI LATINE ALLORA ESISTENTI DEI VANGELI IN BASE AGLI ORIGINALI GRECI. E' erroneo come molti protestanti credono che Girolamo fu incaricato per la stesura della Bibbia o per dare un "Canone", di fatto nella Chiesa fino alla fine dell'anno 200 si leggevano PREVALENTEMENTE I VANGELI E LE LETTERE.
l'A.T. era destinato da sempre ad ambienti più elevati e per questioni anche di soldi e di persecuzioni.
S.Girolamo sarà per Papa Damaso colui che decantandolo con prese e versi lodandolo per la verginità, di fatto lo scagionerà di comportamento ambiguo.
 
Fu sepolto sulla Via Ardeatina per essere poi traslato in s.Lorenzo in Damaso.