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Melchiade (Milziade) Iberico (311-314)

Fu eletto dopo una lunga sede vacante a causa delle persecuzioni e per la confisca delle case appartenenti alla Chiesa e ai cristiani.
Un secolo più tardi i donatisti accuseranno anche lui di essere stato un eretico, ma come nel caso di Papa Marcellino e di Papa Marcello, nessuna prova fu portata per suffragare tale accusa.
 
L'imperatore Massenzio, anticipando la politica di pace che sarebbe di li a poco sorta con l'editto di Milano (313), stranamente ordinò la restituzione del patrimonio ecclesiastico, compresi terreni ed edifici.
 
Per la prima volta dopo tante persecuzioni si potè celebrare la Pasqua in forma pubblica il 13 Aprile dell'anno 312 con una grande manifestazione PUBBLICA fatta di Processione, canti e Preghiere.
 
Inizia con questo Pontificato la collaborazione fra Stato e Chiesa grazie a Cosatntino il Grande (306-337) il quale, simpatizzante del cristianesimo, non disdegnò di definirsi un protettore della Chiesa donando ad essa al Papa il palazzo dell'Imperatrice Fausta - IL LATERANO - che da quel momento divenne la residenza ufficiale del Vescovo di Roma e Faro di tutta la Chiesa.
 
Il quadro politico era il seguente:
 
Da una parte l' impero orientale con Galerio e Massimino Daia, dall'altra, l'impero d' occidente con Massenzio e Costantino.
Lasciato da una parte l'impero d'oriente, la storia vuole che Costantino sotto i labari dello "Acheropoyetos" (nda: Acheropita =dipinto senza l'intervento delle mani dell' uomo "ovvero la stessa figura che si ritrova impressa sul lenzuolo della "Sacra Sindone" , ovvero le insegne della croce e del volto di Cristo), abbia sconfitto a Ponte Milvio ( 28 ottobre 312) le legioni anticristiane di Massenzio.

 
Da qui in poi la storia dei cristiani avrà sviluppi completamente diversi.
Non sarà papa Melchiade a passare alla storia ma, l'imperatore COSTANTINO 
il quale riuscì a radunare, in qualche maniera, le torme di cristiani ormai mal disposti a sopportare le oppressioni e le angherie.
Sotto le insegne " IN HOC SIGNUS VINCIT" (Con questo segno -la Croce- vincerai), i cristiani vinsero contro il resto di quel che ormai rappresentava lo sfacelo imperiale tetrarchico.
Ad onor del vero, Costantino, diversamente da quanto si vuol credere, non fu un fervido cristiano ma, più semplicemete un opportunista che riuscì ad utilizzare in maniera molto pragmatica un movimento popolare in continua crescita: Un movimento, senza molte pretese dal punto di vista politico, che si accontentava dei benefici derivati da lasciti o prebende e che, almeno in apparenza rivendicava semplicemente la libertà di culto religioso.
Costantino, completamente preso dall'ingranaggio cristiano, non riuscirà mai più ad uscirne e papa Melchiade opportunista più dell'imperatore ne approffitterà sino alla determinazione di far intervenire le milizie imperiale in contrasti interni al movimento cristiano: Donato vescovo di Cartagine, fu deposto a favore di Ceciliano.
Melchiade morì il giorno 11 gennaio del 314, 
fu l'ultimo papa ad essere sepolto nella cripta papale di San Callisto.

 
Ha inizio qui una delle più dolorose eresie che porterà dolorose conseguenze a tutta la Chiesa, l'eresia DONATISTA.
In verità NON fu Papa Milchiade a chiamare Costantino per risolvere la questione, ma furono i cristiani della Chiesa in Africa dopo che il partito Donatista si oppose al vescovo Ceciliano, i dissidenti allora INTERPELLARONO Costantino e l'Imperatore CHIAMO' MILCHIADE, il Papa, e tre vescovi della Gallia, perchè DA ROMA giudicassero il caso in TERMINI ECCLESIALI, la lettera imperiale, la prima della storia, è oggi conservata in una traduzione greca.
Anzi, si deve a Papa Milchiade la trasformazione IMMEDIATA del rapporto politico-imperiale, in un SINODO ecclesiastico, aggiungendo DI SUA INIZIATIVA, vescovi italiani da LUI chiamati onde evitare che tale decisione rimanesse una questione politica. Il sinodo si riunì in Laterano e vi furono convocati sia il Vescovo Ceciliano, sia il Vescovo Donato.
Il 3 ottobre dell'anno 313 il sinodo emise il suo verdetto a favore di Ceciliano dichiarandolo legittimo vescovo di Cartagine e scomunicò il vescovo Donato perchè esigeva che fosse amministrato UN SECONDO BATTESIMO ED UN SECONDO SACRAMENTO DELL'ORDINE SACRO...PER COLORO CHE AVEVANO ABIURATO DURANTE LE PERSECUZIONI.
 
Papa Milchiade (o Milziade) tentò con ogni mezzo di far cambiare parere al vescvovo Donato, poi tentò di isolare Donato da altri vescovi dissidenti per dar modo loro di CONSERVARE LA PROPRIA SEDE EPISCOPALE, poichè alcuni vescovi accettarono il "perdono" da parte del Papa e rinsavirono sulla corretta dottrina, Donato allora si scagliò in termini di vendetta contro Papa Milziade, denunciandolo di aver abiurato durante il Pontificato di Marcellino. Costantino, stanco di questa situazione indisse un Concilio ad Arles  l'1 Agosto dell'anno 314, ma questa volta trovò il malcontento di TUTTA LA CHIESA poichè Costantino fece comprendere che delle decisioni prese nel Sinodo a Roma non vennero da lui minimamente considerate..
 
Prima ancora che il Concilio si riunisse, il Papa Milchiade, morì.