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Manoscritti 

Ad oggi si sono conservati un discreto numero di manoscritti della Vulgata. Tra questi sono particolarmente degni di nota:

Revisioni della Vulgata

Già a partire dall'alto medioevo si è verificato per i manoscritti della Vulgata quanto avveniva normalmente nelle trascrizioni amanuensi: la comparsa di varianti di lezione, intenzionali o accidentali, o anche di veri e propri errori di trascrittura, cosicché nessuna copia era perfettamente uguale all'originale, che era a sua volta una copia.

Edizioni manoscritte (VI-XV secolo) 

Il primo tentativo di ristabilire criticamente l'originale testo di Girolamo è attribuito al letterato romano-ostrogoto Cassiodoro, già verso il 550. Alcuino di York curò una versione della vulgata per l'imperatore franco Carlo Magno (Natale dell'801). Tentativi simili furono intrapresi da Teodolfo di Orleans (787?-821); Lanfranco di Canterbury (1070-1089); Stefano Hardingdi Cîteaux (1109-1134); il diacono Nicolò Maniacoria (o Maniacutia; metà del XII secolo).

Edizioni in epoca moderna (XV-XVI secolo) 

L'avvento della stampa ha ridotto grandemente la possibilità di errori umani e favorito l'uniformità e il confronto dei testi. Tuttavia, in un primo tempo le varie edizioni a stampa della Vulgata riproponevano acriticamente la varietà di versioni che erano disponibili nei diversi manoscritti. Tra le centinaia di antiche edizioni a stampa, quella sicuramente più nota è la cosiddetta Bibbia di Gutenberg, realizzata nel 1455 da Johann Gutenberg, l'inventore della stampa a caratteri mobili. Rappresenta il primo testo mai stampato in occidente. La prima edizione critica del testo della Vulgata, che cioè riportava le varianti di lettura, fu pubblicata a Parigi nel 1504Erasmo pubblicò nel 1516 un'edizione corretta per armonizzare il latino con l'originale greco ed ebraico. Anche uno dei testi riportati dalla Poliglotta Complutense del 1517è tratto da un manoscritto latino e corretto per armonizzarlo col testo greco. Nel 1528Robertus Stephanus pubblicò un'edizione critica che diventò la base delle successive versioni Sistina e Clementina. Un'altra edizione critica fu pubblicata da John Hentenius a Lovanio (Belgio) nel 1547.

[Modificato da Credente 03/08/2013 22:03]