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4. Voglio spiegarmi meglio, perché possiate capire quanto ho detto. Un predicatore pronuncia il suo sermone con l’intento di arrecare un bene alle anime. Tuttavia non è così staccato da interessi umani da non nutrire un certo desiderio di piacere, o per guadagnarsi stima e credito, o perché ha la probabilità di ottenere qualche canonicato dimostrandosi buon predicatore. Così è di molte altre cose che si fanno a vantaggio del prossimo, e con buona intenzione, ma stando bene attenti a non perdere nulla né dispiacere ad alcuno a causa di esse. Si temono persecuzioni, ci si vuole ingraziare i re, i signori e il popolo; si procede, cioè, con quella discrezione che il mondo ha tanto in pregio e che serve a coprire molte imperfezioni a causa del nome che le viene dato. Piaccia al Signore che sia davvero discrezione!
5. Costoro, certo, servono Sua Maestà e fanno molto bene, ma non son tali, a mio giudizio, le opere e i fiori che chiede la sposa, la quale in tutte le cose mira solo all’onore e alla gloria di Dio. E, in verità, le anime che il Signore conduce fin qui, a quel che ho visto di alcune, credo non si ricordino di se stesse più che se non esistessero. Non pensano se avranno da perdere o da guadagnare; ciò a cui badano unicamente è servire e far piacere al Signore. E, conoscendo l’amore che egli nutre per i suoi servi, rinunciano volentieri ad ogni personale soddisfazione per non accontentare che lui, adoperandosi al servizio dei loro fratelli e annunciando alle anime, nel miglior modo possibile, le verità utili al loro bene. Delle perdite che esse potrebbero avere – ripeto – non si preoccupano affatto. Ciò che hanno presente è il vantaggio del loro prossimo, niente di più. Nell’intento di compiacere maggiormente Dio, dimenticano se stesse per gli altri, pronte anche a morire – e lo dicono nella supplica – come hanno fatto molti martiri. Le loro parole sono profonda espressione di questo sublime amore di Dio; ebbre di quel vino celestiale, non tengono presenti gli uomini; nel caso che se ne ricordino, non si preoccupano minimamente di dispiacere loro. Insomma, sono anime che fanno un gran bene.