00 25/04/2013 17:21
Alcune Bibbie non era proprio consentito leggerle, le traduzioni invece che erano permesse di leggere erano accessibili solamente dietro la licenza del confessore o dell'inquisitore (dunque pochi effettivamente accedevano a tali Scritture)

Caro Perdonato
allora, come tu stesso dici ora, puoi ben vedere che la Chiesa non proibì la BIBBIA, come in diverse occasioni hai affermato. Se il confessore vedeva la buona disposizione nel fedele dava senz'altro il proprio parere favorevole a leggere le Bibbie valide e raccomandate.
Le altre pretese "bibbie" avrebbero potuto fuorviare il lettore cattolico e quindi erano motivatamente escluse. Non ci trovo nulla di strano.
Mi trovo d'accordo con le decisioni prese soprattutto se si considera le circostanze storiche di forti deviazioni dottrinali e scissionistiche.
Sono convinto che la Chiesa prese provvedimenti a ragion veduta e non per quello che tu pensi adducendo frasi estrapolate che abbiamo visto in vari casi essere talora falsate e talora soggetti a varie verifiche e interpretazioni.
Ci basti quanto ci siamo detto e lasciamo ai ricercatori seri, non come quelli che sul web scrivono le loro ricostruzioni fantasiose, di approfondire queste questioni che noi non possiamo avere la pretesa di dirimere, perchè non disponiamo di tutti gli strumenti del caso.
Come ad esempio, quando tu dici che Clemente VIII abolì del tutto le licenze di leggere la Bibbia, anche quella vera, io trovo invece affermato nella Providentissimus Deus che:

Nessuno infatti ignora, e ci è gradito ricordarlo, come i nostri predecessori, da Pio IV a Clemente VIII, fossero i promotori di quelle insigni edizioni delle antiche versioni, della Volgata e dell'Alessandrina, che poi, pubblicate per ordine e con l'autorità di Sisto V e dello stesso Clemente, si trovano ancor oggi nell'uso comune. E' noto come nello stesso tempo siano state edite con la massima diligenza sia le altre antiche versioni della Bibbia, sia la poliglotta di Anversa e quella di Parigi, adattissime per un'accurata investigazione del senso.

Sarebbe necessario un controllo di queste proposizioni antitetiche da cui contrariamente a quanto tu affermi, Clemente VIII risulta essere un promotore della Bibbia universalmente riconosciuta autentica, e quindi occorrerebbe una verifica sui documenti reali ( non quelle riportate a proprio gusto da persone dichiaratamente anticattoliche che forniscono una loro versione interessata dei fatti) e andare a controllare le fonti, nei testi completi.
[Modificato da Credente 25/04/2013 20:42]