00 24/04/2013 14:05

Il concilio di Tolosa del 1229 giunse a proibire ai laici il possesso di copie della Bibbia e nel 1234 quello di Tarragona ordinò il rogo delle traduzioni della Bibbia in volgare.

Caro Perdonato,
fino a questo momento non hai portato le citazioni testuali e complete delle risultanza di questi sinodi locali, sempre che ci siano effettivamente stati, ma comincio ad avere la certezza che la citazione effettiva non farebbe comodo, perchè andrebbe nella stessa direzione della citazione del Concilio di Trento che ti ho già riportato, e cioè che se vi furono proibite delle copie della bibbia, si trattava, di traduzioni autonome, anonime, improvvisate e senza alcuna garanzia di autenticità.
Qualsiasi testamento ereditario ha un notaio che garantisce e verifica la veridicità dei dati contenuti nel testamento. Ma qui stiamo parlando non di un testamento umano bensì del TESTAMENTO DIVINO. E tu vorresti che tale TESTAMENTO sia traducibile da qualsiasi avventuriero? Con tale concezione perchè non dovremmo accettare la traduzione dei tdg, che sono una evidente falsificazione del testo divino, con il risultato da portare completamente fuori strada chi la legge? Non poteva essere la stessa cosa di quelle cosiddette "bibbie" che circolavano allora? Come poteva la Chiesa non preoccuparsi che un TESTAMENTO di cui Essa era la sola depositaria e custode, responsabile della Parola divina, di cui era ed è amministratrice, venisse adulterata e spacciata per buona?
Se noti bene wikipedia, encilclopedia libera, in cui chiunque può scrivere, non riporta, oltretutto, nessuna citazione testuale di questi presunti "concilii", che certamente non erano concilii generali e normativi e non dice a quali bibbie si riferissero i presunti veti di utilizzo. Ma molto probabilmente nel testo, se venisse citato in modo COMPLETO, risulterebbe il vero motivo e il vero tipo di testi a cui era diretto il diniego. Vedi dunque che in questo caso acquista tutt'altro significato l'intervento di tali sinodi, ben diverso da quello che i protestanti hanno messo in circolazione e che tu stesso hai raccolto, quasi fosse oro colato. Ma uno che fa simili accuse, per giunta contro la Chiesa, dovrebbe analizzare, col microscopio, quello che viene detto, perchè tali accuse provocano le perniciose scissioni che si continuano a produrre e che sono profonde ferite inferte al Corpo di Cristo.


E poi, se la Bibbia era vietata, perchè il Concilio di Trento la difese a tal punto da citarla in ogni suo singolo libro per confermare la perenne convinzione della Chiesa, che ciascuno di essi era stato ispirata da Dio, e che si doveva riportare integralmente tutte le sue parti ?
Dunque non solo non era vietata ma raccomandata e raccomandata in TUTTE le sue componenti, che erano state riconosciute come di origine divina da parte della Chiesa .

A dimostrazione che la Bibbia non fu mai vietata, riporto testualmente alcuni passaggi di quanto continuamente ribadito dai diversi pontefici che si sono susseguiti :

dall'enciclica del 1898 di Leone 13° (documento ufficiale in:
http://www.vatican.va/holy_father/leo_xiii/encyclicals/documents/hf_l-xiii_enc_18111893_providentissimus-deus_it.html

c) .... E' cosa mirabile, infatti, come in sì breve tempo si siano tanto moltiplicati con la stampa i sacri testi, specialmente la Volgata, da riempire quasi l'orbe cattolico, così che, proprio nel tempo in cui i nemici della chiesa la calunniano, i divini volumi sono però onorati ed amati.

E neppure si deve passare sotto silenzio quali vantaggi nella scienza biblica abbia apportato il grande numero degli uomini dotti, appartenenti specialmente a famiglie religiose, dal concilio di Vienne al Tridentino. Essi, infatti, servendosi dei nuovi mezzi, e portando essi stessi il contributo della loro molteplice erudizione e del loro ingegno, non solo accrebbero il patrimonio accumulato dagli antichi, ma prepararono quasi la via alla preminenza del secolo seguente. che scaturì dallo stesso concilio Tridentino, allorché sembrò quasi ritornare la grande età dei Padri. Nessuno infatti ignora, e ci è gradito ricordarlo, come i nostri predecessori, da Pio IV a Clemente VIII, fossero i promotori di quelle insigni edizioni delle antiche versioni, della Volgata e dell'Alessandrina, che poi, pubblicate per ordine e con l'autorità di Sisto V e dello stesso Clemente, si trovano ancor oggi nell'uso comune. E' noto come nello stesso tempo siano state edite con la massima diligenza sia le altre antiche versioni della Bibbia, sia la poliglotta di Anversa e quella di Parigi, adattissime per un'accurata investigazione del senso; né vi era alcun libro dell'uno e dell'altro Testamento che non vantasse ben più di un valente interprete, o qualche grave questione, attorno cui non si fossero affaticati assai proficuamente molti uomini d'ingegno, tra i quali, non pochi. soprattutto tra i più esperti studiosi dei santi Padri, acquistarono un nome illustre. Né a partire da questo tempo lasciò a desiderare la solerzia dei nostri, poiché valenti uomini, di quando in quando, ben meritarono in tali studi, difendendo le sacre Lettere contro le avverse dottrine del razionalismo, tratte dalla filologia e da altre discipline affini, con simile genere di argomenti.

Tutte queste cose provano, a chi ben le considera, come la chiesa non sia mai venuta meno al suo compito di tramandare in modo salutare le fonti della divina Scrittura ai propri figli, e come abbia conservato perennemente la sua posizione di presidio nella quale venne divinamente posta per la tutela e il decoro delle stesse e come l'abbia consolidata provvedendola di ogni genere di studi, di modo che non ebbe mai bisogno e non abbisogna di incitamenti di estranei nell'adempimento del suo compito.


Le raccomandazioni di leggere, diffondere, custodire degnamente la Sacra Scrittura continuarono sempre, come dimostrano le encicliche Spiritus Paraclitus di Benedetto 15° e Divino afflante Spiritus di Pio XII che si possono leggere integralmente e testualmente nel sito del vaticano.
Quindi non fermarti alle calunnie prive di riscontri attendibili che circolano nel web, ma ricerca le cose sui testi ufficiali del Magistero, e vedrai che le cose sono andate diversamente e che la Chiesa aveva giustificati motivi per difendere l'autenticità delle Scritture.