11/02/2013 13:28
IL PONTIFICATO DI PAPA BENEDETTO
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8 anni nel segno della fedeImmagine pagina
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“Io debole servitore di Dio devo assumere questo compito inaudito, che realmente supera ogni capacità umana.”. Con queste parole, il 24 aprile 2005, iniziava il suo ministero petrino Benedetto XVI. E nella Messa di inizio pontificato spiegava che “il mio vero programma di governo è quello di non fare la mia volontà, di non perseguire mie idee, ma di mettermi in ascolto, con tutta quanta la Chiesa, della parola e della volontà del Signore e lasciarmi guidare da Lui”. Era stato eletto al soglio pontificio il 19 aprile 2005 all’età di 78 anni, divenendo il settimo Papa tedesco nella storia della Chiesa.

In occasione della sua prima udienza generale in piazza San Pietro, il 27 aprile, illustrava le ragioni della scelta del suo nome pontificale: “Ho voluto chiamarmi Benedetto XVI per riallacciarmi idealmente al venerato pontefice Benedetto XV, che ha guidato la Chiesa in un periodo travagliato a causa del primo conflitto mondiale. Fu coraggioso e autentico profeta di pace e si adoperò con strenuo coraggio dapprima per evitare il dramma della guerra e poi per limitarne le conseguenze nefaste. Sulle sue orme desidero porre il mio ministero a servizio della riconciliazione e dell'armonia tra gli uomini e i popoli, profondamente convinto che il grande bene della pace è innanzitutto dono di Dio, dono purtroppo fragile e prezioso da invocare, tutelare e costruire giorno dopo giorno con l'apporto di tutti”.

Il 7 maggio 2005, nella basilica di San Giovanni in Laterano, durante la Messa di insediamento sulla cattedra del vescovo di Roma. Benedetto XVI riprese il concetto di "debole servitore di Dio": «Colui che è il titolare del ministero petrino deve avere la consapevolezza di essere un uomo fragile e debole - come sono fragili e deboli le sue proprie forze - costantemente bisognoso di purificazione e di conversione».

Nei quasi otto anni di ministero Benedetto XVI ha messo al centro la fede. Un “primato” che aveva già indicato nell’Eucaristia Pro Eligendo Romano Pontifice, quando da decano del collegio cardinalizio, l’allora cardinale Joseph Ratiznger affermava: “Adulta non è una fede che segue le onde della moda e l’ultima novità; adulta e matura è una fede profondamente radicata nell’amicizia con Cristo. É quest’amicizia che ci apre a tutto ciò che è buono e ci dona il criterio per discernere tra vero e falso, tra inganno e verità”.
Benedetto XVI ha scritto ha scritto e promulgato tre lettere encicliche (Deus caritas est, Spe Salvi e Caritas in veritate). Inoltre, ha pubblicato quattro esortazioni apostoliche post-sinodali: la “Sacramentum Caritatis” dedicata all’Eucaristia fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa (22 febbraio 2007); la “Verbum Domini” sulla Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa (30 settembre 2010); “Africae munus” sulla Chiesa in Africa al servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace (19 novembre 2011); “Ecclesia in Medio Oriente” sulla Chiesa in Medio Oriente, comunione e testimonianza (14 settembre 2012).

Ha pubblicato tre libri personali sulla figura storica di Gesù Cristo: Gesù di Nazaret (2007), Gesù di Nazaret. Dall'ingresso in Gerusalemme fino alla risurrezione (2011) e L'infanzia di Gesù (2012).

Oltre a numerose visite apostoliche in Italia Benedetto XVI ha compiuto viaggi apostolici in 21 paesi di tutti i continenti: è stato tre volte in Germania (il suo primo viaggio apostolico oltre confine è stato per la Giornata Mondiale della Gioventù di Colonia), poi in Polonia, terra di Giovanni Paolo II, in Spagna (tre viaggi, uno per la XXVI Giornata Mondiale della Gioventù), in Turchia, in Austria, in Francia, in Repubblica Ceca, a Malta, in Portogallo, a Cipro, nel Regno Unito, in Croazia e a San Marino. Sette i viaggi apostolici intercontinentali: in Brasile, negli Stati Uniti d'America, in Messico, a Cuba, in Australia, in Africa (Camerun, Angola e Benin), nel Libano, e in Terra Santa (Giordania e Israele).


Giacomo Gambassi

avvenire