00 25/12/2012 16:52

Il cristianesimo ha dato dignità alla donna e ai bambini




Gesù e un bambinoTutti oggi consideriamo “naturale” che donne e bambini abbiano diritti inviolabili equiparabili a quelli degli uomini, che abbiano una dignità e che non possano essere proprietà di nessuno e da nessuno sacrificabili. Pochi sanno e tanti non vogliono sapere, tuttavia, che tutto questo è un dono della civiltà cristiana.


Uno dei più importanti sociologi delle religioni, Rodney Stark, docente di Scienze Sociali presso la Baylor University del Texas, ha concluso che le cause dell’incredibile aumento del numero dei cristiani dall’anno 40, in cui erano 1000, al 350 d.C. quando arrivarono a 32 milioni -oltre che l’attenzione e la cura per il prossimo- è dovuto proprio per l’attenzione, la stima, il rispetto e la protezione che i cristiani praticavano nei confronti delle donne. Esse infatti, come vedremo, godevano di uno status più alto rispetto alle donne del mondo greco-romano, avevano rispetto e venivano equiparate all’uomo (R. Stark, “Le città di Dio. Come il cristianesimo ha conquistato l’impero romano”, Lindau 2010). La cristianità si sviluppò all’interno dell’impero romano non solo in virtù della forza della sua dottrina, ma anche perché riuscì a creare delle isole di stabilità, di protezione, di dignità per donne e bambini, all’interno delle rigide barriere etniche e di classe presenti nella società ebraica e romana.



[Modificato da Credente 12/01/2019 18:15]