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Geremia, 1'uomo e il profeta

L'epoca di Geremia

Il tempo in cui visse Geremia si presenta alla storia come uno dei periodi più tormentati nel quadro generale del Medio Oriente. Il regno di Giuda è tra due fuochi: l'Egitto e i babilonesi.

decadenza dell'impero Assiro

distruzione di Ninive (612) ad opera del nascente impero neobabilonese

L'introduzione al libro di Geremia colloca i fatti narrati, dall'anno tredicesimo del regno di Giosia (626 a.C.) alla distruzione di Gerusalemme (587 a.C.) ad opera di Nabucodonosor.

 

Gli ultimi re di Giuda

 

AMON (642-640) I

GIOSIA (1)

re riformatore (640-609)

 

IOACAZ (2)

(609)

 

(Eliakim) IOIAKIM (3)

(609-598)

 

IOIACHIN (4)

(598 - esilio)

 

(Mattanìa) SEDECIA (5)

(598-587)

distruzione di Gerusalemme

 

 

LE VICENDE DEGLI ULTIMI RE DI GIUDA SONO DESCRITTI NEL SECONDO LIBRO DEI RE DAL CAP. 22 AL CAP. 25

(1) Il re Giosia muore dopo trentun anni di regno e a soli trentanove anni di età, nel 609, all'inizio di una battaglia, mentre cercava di frenare la marcia del faraone Necao che si recava a dare il suo aiuto all'Assiria ormai avviata al disastro. La battaglia sfortunata ebbe luogo a Meghiddo, nella fertile paianura che congiunge il mediterraneo al giordano, a nord-est del momte Carmelo.

(2) Non sappiamo perché alla morte di Giosia il popolo abbia eletto re il figlio secondogenito, Ioacaz che aveva ventitré anni. Ma costui non ebbe tempo di assaporare la gloria del trono perché, dopo solo tre mesi dalla sua elezione, il faraone Necao di ritorno dalla inutile spedizione in aiuto all'Assiria, Io fece prigioniero e lo deportò in Egitto, dove morì.

(3) II faraone Necao nomina re il figlio primogenito di Giosia, Eliakim, cambiandogli però il nome in Ioiakim come segao di sudditanza. Giuda è sotto l'influenza egiziana. Successivamente il re babilonese Nabucodonosor mosse guerra contro l'Egitto e coinvolse anche il re di Giuda Ioiakim che diventò vassallo insofferente della potenza babilonese. Nel regno si formarono due partiti, uno filo-egiziano appoggiato apertamente dal re, e I'altro filo-babilonese che cercava di stabilire rapporti amichevoli con i nuovi padroni deI mondo. Nel 601 a.C. scoppió una rivolta contro Nabucodonosor.

(4) la ribellione di Ioiakim venne scontata da suo figlio Ioiachin. Appena salito al trono nel 598 a.C. si vide assediato a Gerusalemme dall'esercito babilonese che intendeva punire il regno di Giuda dal presente tentativo di rivolta. Il re diciottenne si arrese subito agli assedianti. Questo suo gesto gIi salvò la vita, ma non gli risparmiò la deportazione in Mesopotamia con alcune migliaia di suoi uomini migliori. Ioiachin rimase un prigioniero di riguardo a Babilonia.

(5) Nabucodonosor nominò re a Gerusalemme un terzo figlio di Giosia; il ventenne Mattanìa. Gli cambiò il nome in Sedecia per affermare che dipendeva da lui. Ma questo legame non fu sufficiente a garantire la lealtà di Sedecia verso chi lo aveva messo sul trono. Nel 593 a.C. a Gerusalemme si volse un incontro dei rappresentanti di diversi paesi vassalli di Babilonia per organizzare una rivolta che non avrà poi nessun seguito.

Nel 588 a.C. Sedecia si ribella. La risposta di Nabucodonosor è immediata: manda il suo esercito ad assediare Gerusalemme. L'assedio dura circa un anno e mezzo, interrotto soltanto da una breve pausa dovuta a un tentativo degli Egiziani di venire in aiuto a Sedecia. Alla fine di giugno del 587 a.C. Gerusalemme era ridotta agli estremi per la fame. I Babilonesi riuscirono ad aprire una breccia nelle mura e catturarono il re che tentava di fuggire. Sedecia fu costretto ad assistere all'uccisione dei propri figli e quindi fu accecato e condotto prigioniero a Babilonia. Nelle settimane successive Gerusalemme fu completamente distrutta. La popolazione valida fu condotta prigioniera a Babilonia, mentre la gente povera fu lasciata a sopravvivere nelle campagne. I Babilonesi nominarono un governatore della regione, un certo Godolìa che cercò di riorganizzare la vita di quelli che erano rimasti nella Giudea. Ma poco dopo costui fu ucciso. I superstiti, per evitare rappresaglie da parte dei Babilonesi, abbandonarono il paese e si stabilirono in Egitto.

In questo quadro di awenimenti complessi si inserisce la vita di Geremia Egli non fu un semplice spettatore ma un vero protagonista in dialogo e in contrasta con la gente, con i dirigenti e con i re. Immerso in avvenimenti politici, Geremia non fu però un politicante. La sua valutazione deg li eventi non nasceva da interessi umani ma da una visione religiosa della storia nella quale egli si era schierato al di sopre delle parti in lotta perché aveva scelto di essere dalla parte di Dio.

La vita del profeta

 

650 a.C. (?) Nascita di Geremia

626 chiamata ad essere profeta ( 1,4-10)

626-609 (?) attività prevalente a nord di Gerusalemme (2-6; 30-31)

609 messaggio a Ioacaz. (22,10-12)

discorso nel tempio (26; 7,1-15)

608 (?) messaggio contro_Ioiakim ~ (22,13-19) nella bottega del vasaio (18,1-17) la cintura di lino e i boccali (13,1-14) messaggi contro i profeti , (23,9-40)

605 Geremia rompe la brocca (19,1-15; 25,1-11) è arrestato, (20,1-6) il libro è bruciato dal re (36) messaggio contro l'Egitto (46,2-I2) messaggio a Baruc (45)

(620-590)(?) le “confessioni” (11,18-12,6; ecc.)

600 (?) messaggi contro le nazioni (25,15-38; 46,13-49,33)

598 la fedeltà dei Recabiti(35) messaggi a Ioiachin . (22,24-30; 13,18-19)

597 (?) i due cesti di fichi (24)

la lettera ai deportati e difficoltà per Geremia (29) messaggio contro gli Elamiti (49,34-39)

593 il “giogo~ di Babilonia e il contrasto con (27-28) Anania

592 (?) messaggio contro Babilonia

fatto gettare nell'Eufrate (51,59-64)

587 inizio dell'assedío di Gerusalemme (21,1-10; 34,1-7) gli schiavi liberati e ripresi (34,8-22; 37,3-10) Geremia è arrestato mentre esce da Gerusalemme (37,11-16) il profeta è trasferito nell'atrio della prigione(37,18-38,3) Geremia è liberato da uno straniero (38,4-13) e gli promette la salvezza (39,15-18) acquisto del campo del cugino (32-33)

586 ultimo incontro con Sedecia (38,14-28) Geremia è liberato dai Babilonesi (39,1-14) sceglie di restare in Giudea (40,1-6) Geremia e Baruc sono costretti ad andare in Egitto (42-43)