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CREDENTI

Preghiera e pensiero di oggi

  • Messaggi
  • ladymira
    00 23/01/2013 15:36
    Non ci sono privilegi, nè situazioni prestabilite che ci rendono figli, fratelli e sorelle di Gesù: vale l'ordine della grazia, della fede e della volontà di vivere in Cristo. Ciascuno sceglie di porsi alla sequela di Gesù, in obbedienza al Padre. Obbedire a Dio significa essere disponibili ad ascoltare la sua Parola, ad aderire al suo piano di salvezza, fidarsi pienamente di lui. Tutti siamo figli di Dio , dal più potente al più povero,e tutti dobbiamo seguire solo lui che è via , verità , luce
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    ulisseitaca
    00 25/01/2013 18:39

    Esaltate il Signore, nostro Dio


    25.01.2013
    Conversione di S. Paolo, apostolo

    At 9,1-18; oppure At 21,40; 22,3-16 ; Sal 116; 1Tim 1,12-17; Mt 19,27-29



    La conversione di Paolo è la storia della grazia di Cristo, la quale trasforma un persecutore del vangelo in un apostolo appassionato del Signore risorto. (At 22)



    San Paolo si preoccupava al massimo dell'unità del popolo di Dio. Fu proprio questo il motivo che lo spingeva a perseguitare i cristiani: egli non tollerava neppure il pensiero che degli uomini del suo popolo si staccassero dalla tradizione antica, lui che era stato educato, come egli stesso dice, alla esatta osservanza della Legge dei Padri ed era pieno di zelo per Dio. Ai Giudei che lo ascoltano dopo il suo arresto egli paragona appunto il suo zelo al loro: "... pieno di zelo per Dio, come oggi siete tutti voi". E' dunque possibile essere pieni di zelo per Dio, ma in modo sbagliato. San Paolo stesso lo dice nella lettera ai Romani: "Essi hanno molto zelo, ma non è uno zelo secondo Dio", è uno zelo per Dio, ma concepito secondo gli uomini (cfr. Rm 10,2).

    Mentre Paolo, pieno di zelo per Dio, usava tutti i mezzi e in particolare quelli violenti per mantenere l'unità del popolo di Dio, Dio lo ha completamente "convertito", rivolgendogli quelle parole che rivelano chiaramente quale sia la vera unità. "Chi sei, o Signore? Mi disse: Io sono Gesù il Nazareno, che tu perseguiti". Nelle tre narrazioni della conversione di Paolo molti dettagli cambiano: alcuni vengono aggiunti, altri scompaiono, ma queste parole si trovano sempre, perché sono veramente centrali. Paolo evidentemente non aveva coscienza di perseguitare Gesù, caricando di catene i cristiani, ma il Signore in questo momento gli rivela l'unità profonda esistente fra lui e i suoi discepoli: "Io sono Gesù il Nazareno, che tu perseguiti".

    Forse proprio allora Paolo ebbe la prima rivelazione del corpo di Cristo, del quale ha parlato poi nelle sue lettere. Tutti siamo membra di Cristo per la fede in lui: in questo consiste la nostra unità. Gesù stesso fonda la sua Chiesa visibile.



    Preghiamo col Salmo



    Lodate il Signore popoli tutti,

    voi tutte nazioni, dategli gloria.

    Forte è il suo amore per noi

    e la fedeltà del Signore dura in eterno.


    chiesadimilano
  • ladymira
    00 26/01/2013 11:25
    Infatti, molto bella la conversione di Paolo, ha quasi del commovente , perseguitava Gesù, ma alla fine con la visione ha capito che perseguitare Gesù è una cosa sbagliata e si è convertito dal profondo del cuore, bacioni
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    ulisseitaca
    00 26/01/2013 11:26


    Esaltate il Signore, nostro Dio


    26.01.2013
    Es 3,7a.16-20; Sal 94; Ef 3,1-12; Mt 10,1-10



    Per il dono dellla grazia, Paolo è diventato ministro del vangelo. (Ef 3)



    Mosè è inviato al popolo per guidarlo fuori dall'Egitto, Paolo è investito di una grande missione quale quella di portare il vangelo alle genti, i dodici discepoli sono mandati da Gesù alle pecore disperse della casa di Israele per rinsaldarle nella fede.

    Grandi missioni che impegnano i rispettivi personaggi a donare la vita, 'gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date'. Ma tutte le genti sono chiamate a prendere parte delle promesse e dell'eternità divina, per formare un unico corpo.



    Preghiamo col Salmo



    Grande Dio è il Signore,

    grande re sopra tutti gli dei.

    Nella sua mano sono gli abissi della terra,

    sono sue le vette dei monti.


    chiesadimilano
    .



  • ladymira
    00 26/01/2013 11:32
    che è una missione importantissima diffondere il vangelo alle genti :), tutti nel nostro piccolo dovremmo farlo, anche se non siamo sacerdoti per esempio leggendo la bibbia, commentandola, andando in chiesa ad incontrare Gesù e ascoltare la sua parola e con la preghiera , mai dimenticare la preghiera a Dio!
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    ulisseitaca
    00 27/01/2013 16:30

    Splendido tu sei, o Signore


    27.01.2013


    S. Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe

    Sir 44,23-45,1a.2-5; Sal 111; Ef 5,33-6,4; Mt 2,19-23



    Giuseppe, posti in salvo il bambino e Maria, udita la voce dell’angelo, li ricondusse dall’Egitto nella terra d’Israele. (Mt 2) Il testo del Siracide ci dice che Dio fece posare sul capo di Giacobbe la sua benedizione e la sua alleanza e con lui stabilì il legame con il suo popolo da cui avrebbe fatto sorgere un uomo mite e misericordioso che avrebbe potuto parlare a tu per tu con il Signore.

    E l'immagine reale di quel legame sta proprio nella famiglia in cui ogni componente ha una sua propria collocazione nel reciproco e scambievole amore e sostegno. Tutta una secolare storia di alleanza di Dio con il popolo d'Israele e con l'intera umanità prende corpo nel piccolo nucleo delle tre persone che compongono un semplice famiglia la cui solida certezza è sempre la parola del Signore che li guida e li fa crescere nell'amore e nella mitezza.



    Preghiamo col Salmo



    Beato l’uomo che teme il Signore

    e nei suoi precetti trova grande gioia.

    Potente sulla terra sarà la sua stirpe,

    la discendenza degli uomini retti sarà benedetta.


    chiesadimilano
  • ladymira
    00 27/01/2013 17:15
    Reciproco e scambievole amore e sostegno, e quest'amore dobbiamo pensare che ce lo dona Dio padre, Dio ha creato la famiglia e noi dobbiamo lodarlo per questo,la famiglia , centro della cristianità.
    [Modificato da ladymira 27/01/2013 17:25]
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    ulisseitaca
    00 28/01/2013 19:48


    Splendido tu sei, o Signore


    28.01.2013


    Sir 44,1;47,12-17; Sal 71; Mc 4,10b.24-25



    Dio dispose che Salomone preparasse un santuario per sempre. (Sir 47)



    Dio interviene a salvezza del suo popolo e gli concede tempi di pace e personaggi di grande spessore come il re Salomone che lo guida con saggezza e la cui fama supera i confini del suo paese. E Gesù riprende l'insegnamento che fu dei padri per ampliarlo e porlarlo a sè nella sua sollecitazione alla carità e alla giustizia nei rapporti tra le persone.

    Una lezione che non viene mai meno e nella storia rimane una meta da riproporre in continuazione: il giudizio verso gli altri deve partire da se stessi. Così chi usa giustizia e misericordia, riceverà giustizia e misericordia, chi non vorrà essere generoso con gli altri, perderà anche ciò che ha. Una norma di vita che al giorno d'oggi sembra inutile e non praticabile, ma che i padri e Gesù continuano a rammentarci come vera e intramontabile.



    Preghiamo col Salmo



    Benedetto il Signore, Dio d'Israele:

    egli solo compie meraviglie.

    E benedetto il suo nome glorioso per sempre:

    della sua gloria sia piena tutta la terra

    chiesadimilano



    .



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    ulisseitaca
    00 29/01/2013 12:55

    Splendido tu sei, o Signore


    29.01.2013
    Sir 44,1;47,12-17; Sal 71; Mc 4,10b.24-25



    Salomone andò a riposare con i suoi padri, lasciando un discendente di poco senno. (Sir 47)



    Dio interviene a salvezza del suo popolo e gli concede tempi di pace e personaggi di grande spessore come il re Salomone che lo guida con saggezza e la cui fama supera i confini del suo paese, ma anche altri che poco essere poco saggi di fronte ai quali il popolo deve dare prova di rettitudine e non lasciarsi traviare. E Gesù riprende l'insegnamento che fu dei padri per ampliarlo e porlarlo a sè nella sua sollecitazione alla carità e alla giustizia nei rapporti tra le persone.

    Una lezione che non viene mai meno e nella storia rimane una meta da riproporre in continuazione: il giudizio verso gli altri deve partire da se stessi. Così chi usa giustizia e misericordia, riceverà giustizia e misericordia, chi non vorrà essere generoso con gli altri, perderà anche ciò che ha. Una norma di vita che al giorno d'oggi sembra inutile e non praticabile, ma che i padri e Gesù continuano a rammentarci come vera e intramontabile.



    Preghiamo col Salmo



    Benedetto il Signore, Dio d'Israele:

    egli solo compie meraviglie.

    E benedetto il suo nome glorioso per sempre:

    della sua gloria sia piena tutta la terra.


    chiesadimilano
  • ladymira
    00 29/01/2013 14:49
    Dio è giustizia e misericordia,noi dobbiamo agire in quanto creature di Dio con misericordia, amarci come lui ama ricordiamoci cosa disse Gesù:La carità non abbia finzioni: fuggite il male con orrore, attaccatevi al bene; 10 amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda.Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini. Cerchiamo sempre di amare , se amiamo, faremo solo del bene, e fare del bene , ci rende grandi agli occhi del padre eterno.
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    ulisseitaca
    00 01/02/2013 08:41


    Splendido tu sei, o Signore


    1.02.2013
    Beato Andrea Carlo Ferrari, vescovo

    Sir 44,1;49,11-12; Sal 47; Mc 5,21-24a.35-43



    Senza la fede nessun rapporto con Cristo è possibile; solo chi crede si mette in relazione salvifica con lui. (Mc 5)



    Giairo, uno dei capi della sinagoga, si rivolge a Gesù e lo supplica con insistenza perchè intervenga a favore della figlia morente. Un gesto pieno d’umiltà. Il Signore commosso conferma la sua fede. A Giairo, che apprende all’improvviso che sua figlia è appena morta, egli dice: “La bambina non è morta, ma dorme”.

    Il Signore non si accontenta di essere gentile, vuole molto di più: chiede la fede pur nel bel mezzo dell’indifferenza e della incredulità degli stessi discepoli e della folla. E la folla si burla del Signore quando egli dice che la bambina dorme.

    Ma è lui il Signore della vita.



    Preghiamo col Salmo



    Come il tuo nome, o Dio, così la tua lode

    si estende sino all'estremità della terra:

    di giustizia è piena la tua destra.


    chiesadimilano
    .



  • ladymira
    00 02/02/2013 12:56
    Senza la fede nessun rapporto con Cristo è possibile; solo chi crede si mette in relazione salvifica con lui.Tutto deve girare sulla fede, e non dobbiamo mollare mai
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    ulisseitaca
    00 02/02/2013 13:35

    Splendido tu sei, o Signore


    2.02.2013
    Presentazione del Signore al Tempio

    Ml 3,1-4a; Sal 23; Rom 15,8-12; Lc 2,22-40



    La liturgia trova avverata la profezia del profeta Malachia sul Signore che entra nel tempio, giudica i sacerdoti infedeli, purifica dalla colpa e ristabilisce l'alleanza e l'offerta di un'obbligazione giusta, quando Gesù è presentato al tempio di Gerusalemme. (Ml 3)



    A Gesù che viene presentato al tempio e offerto a Dio come primogenito, si fa incontro Simeone, quale sintesi e immagine di tutta la speranza messianica d'Israele. Il vecchio Simeone, certo della promessa ricevuta, riconosce Gesù e la salvezza di cui il Cristo è portatore e accetta il compiersi della sua esistenza. Anche Anna, questa profetessa ormai avanti negli anni, che aveva però passato quasi tutta la sua vita in preghiera e penitenza riconosce Gesù e sa parlare di lui a quanti lo attendono.

    Anna e Simeone, a differenza di molti altri, capiscono che quel bimbo è il Messia perché i loro occhi sono puri, la loro fede è semplice e perché, vivendo nella preghiera e nell’adesione alla volontà del Padre, hanno conquistato la capacità di riconoscere la ricchezza dei tempi nuovi.

    Prima ancora di Simeone e Anna è la fede di Maria che permette all’amore di Dio per noi di tramutarsi nel dono offertoci in Cristo Gesù.



    Preghiamo col Salmo



    Vieni, Signore nel tuo tempio santo.

    Chi è questo re della gloria?

    il Signore degli eserciti e' il re della gloria
  • ladymira
    00 02/02/2013 13:40
    l'offerta al tempio di Gesù , bellissima, Maria delle profezie di Simeone deve aver sofferto, e già fu la prima spada, w Maria che ha sofferto anche lei per noi
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    ulisseitaca
    00 03/02/2013 20:02

    Saggio è l'uomo che cerca il Signore


    3.02.2013
    Dn 9,15-19; Sal 106; 1Tim 1,12-17; Mc 2,13-17



    Ora ascolta, nostro Dio, la preghiera del tuo servo e le sue suppliche e per amor tuo, o Signore, fa’ risplendere il tuo volto sopra il tuo santuario, che è devastato. (Dn 9)



    Il profeta Daniele supplica Dio ad ascoltare la voce del suo popolo ed a perdonarne i peccati che hanno alterato il rapporto di amore e di alleanza. Il tema del peccato, del male compiuto volutamente o meno dagli uomini in tutti i tempi, è un elemento di continuità nelle odierne letture. Infatti, Gesù dice: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».

    Gesù dunque risana quel legame infranto tra il popolo e il suo Dio, non solo, sceglie i propri discepoli tra coloro che hanno una vita segnata anche dall'infedeltà. Paolo riconosce che il Signore "ha voluto in me, per primo, dimostrare tutta quanta la sua magnanimità, e io fossi di esempio a quelli che avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna".

    Dio cerca testimoni del suo amore e non esemplari di asettica integrità.



    Preghiamo col Salmo



    Rendete grazie al Signore perché è buono,

    perché il suo amore è per sempre.

    Lo dicano quelli che il Signore ha riscattato,

    che ha riscattato dalla mano dell’oppressore

    e ha radunato da terre diverse.

    chiesadimilano
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    ulisseitaca
    00 04/02/2013 10:51


    Saggio è l'uomo che cerca il Signore


    4.02.2013
    Sap 8,17-18.21-9,5.7-10; Sal 77; Mc 10,35-45



    "Dammi, la sapienza, che siede accanto a te in trono, e non escludermi dal dal numero dei tuoi figli". (Sap 8)



    E' istintivo nell'uomo cercare il potere e tendere ad emergere sugli altri, ma questo non è secondo il vangelo, neppure nell'ambito del servizio. Le aspirazioni di Giacomo e Giovanni risultano senza senso, anzi, in contrasto con il disegno di Dio e l'opera di Gesù, di qui la reazione degli altri apostoli. "Chi vuole essere il primo tra voi, sarà il servo di tutti".

    La domanda che Gesù rivolge ai suoi apostoli "cosa volete che io faccia per voi?", è un test disgnificativo per ognuno di noi: cosa risponderemmo a tale proposta? La vera risposta ci è indicata dalla prima lettura in cui si indica la sapienza, seduta accanto al trono di Dio perchè è lei che sa ciò che piace a Dio ed è conforme ai suoi decreti.



    Preghiamo col Salmo



    Ciò che abbiamo udito e conosciuto

    e i nostri padri ci hanno raccontato

    non lo terremo nascosto ai nostri figli,

    racconteremo alla generazione futura

    le azioni gloriose e potenti del Signore.


    chiesadimilano
    .



  • ladymira
    00 04/02/2013 15:42
    E' istintivo nell'uomo cercare il potere e tendere ad emergere sugli altri, scusa se te lo dico, ma se amiamo Dio non dovrebbe esserlo , cercare di primeggiare , ricordiamoci che Dio ama gli ultimi! infatti Gesù disse:
    E molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi".
    Questo ci deve far pensare non assecondiamo gli istinti, ma ascoltiamo la parola di Dio.
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    ulisseitaca
    00 05/02/2013 10:40

    Saggio è l'uomo che cerca il Signore


    5.02.2013
    Sap 11,24-12,8a.9a.10-11a.19; Sal 61; Mc 10,46b-52



    Tu ami tutte le cose che esistono e non provi disgusto per nessuna delle tue creature. (Sap 11)



    Gesù dona la vista a un povero cieco mendicante. Ed è per la sua fede che ottiene il miracolo; quella fede che gli fa riconoscere Gesù come 'figlio di Davide', come l'erede della promessa fatta da sempre al popolo di un messia inviato da Dio per compiere la salvezza.

    I miracoli di Gesù servono a mostrare l'attenzione di Gesù verso ogni sofferenza umana, la sua volontà di portare bene e felicità a tutti; d'altra parte non sono semplici prodigi o guarigioni, perchè il loro significato va ben oltre, richiede e incoraggia alla fede in Dio e nell'opera salvifica di Gesù. Il cieco guarito infatti si pone al seguito di Gesù: metafora di ogni essere umano che, portato a riconoscere e a comprendere chi è Gesù, lo segue.

    Una volta che si crede in Gesù non lo si lascia, pur sapendo che la sua strada non è piana, ma irta di ostacoli e anche di cadute.



    Preghiamo col Salmo



    Non confidate nella violenza,

    non illudetevi della rapina;

    alla ricchezza, anche se abbonda,

    non attaccate il cuore.


  • ladymira
    00 05/02/2013 11:53
    No Dio è amore e nonostante facciamo cose orribili, Dio ci ama sempre, ci tende sempre la braccia, e ci indirizza sul suo cammino.
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    ulisseitaca
    00 06/02/2013 12:40

    Saggio è l'uomo che cerca il Signore


    6.02.2013
    Sap 13,1-9; Sal 51; Mc 11,12-14.20-25



    Davvero vani per natura tutti gli uomini che hanno vissuto nell'ignoranza di Dio pur esaminandone le opere e conoscendone i beni visibili. (Sap 13)



    Continua il grande tema della fede sia nel testo di Sapienza che indica come vita inutile quella di coloro che pur avendo le possibilità di comprendere le leggi naturali, di conoscere le bellezze del creato, di vedere i valori dell'animo umano, poi non riconoscono chi ne è il grande Artefice.

    "Perchè se sono riusciti a conoscere tanto da poter esplorare il mondo, non ne hanno trovato più facilmente il sovrano?". E l'evangelista Marco riporta un insegnamento di Gesù proprio a proposito di chi non porta frutto. Un bell'albero di fico, ricco di foglie ma senza frutti - e non era la stagione dei frutti - e Gesù lo maledice e lo fa seccare.

    La vigilanza è richiesta nella fede e nella sequela a Gesù; non conosciamo il tempo, può esserci la chiamata in un'ora da noi non prevista, e il tempo è in mano a Dio.



    Preghiamo col Salmo



    Saggio è l'uomo che cerca il Signore.

    Dio dal cielo si china sui figli dell'uomo

    per vedere se c'è un uomo saggio,

    uno che cerchi Dio.


    chiesadimilano
  • ladymira
    00 06/02/2013 15:18
    Saggio è l'uomo che cerca il Signore , basta cercarlo sempre , in fondo al nostro cuore, anche se molte volte sbagliamo, lui ci perdona sempre , ogni momento, basta cercarlo e farci abbracciare da lui.
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    ulisseitaca
    00 07/02/2013 11:50

    Saggio è l'uomo che cerca il Signore


    7.02.2013
    Sap 14,12-27; Sal 15; Mc 11,15-19



    L'invenzione degli idoli portò alla corruzione della vita. (Sap 14)



    L'insegnamento di oggi mette in luce la tendenza ad allontanarsi dalla vera fede e a sostituirla con idoli di facile consumo. Il libro della Sapienza ci dice che gli idoli entrarono nel mondo per la vana ambizione degli uomini; per il desiderio sia di consolidare il proprio potere che per darsi facile consolazione nei momenti di fallimento. Se ne diventa schiavi come se, facendo certi riti o attribuendo poteri magici ad oggetti di legno o di pietra, ci si potesse liberare da disgrazie e mali.

    L'adorazione di idoli è causa e culmine di ogni male. Per questo, Gesù, entrato nel tempio, scaccia i venditori di amuleti e di vari oggetti ritenuti portatori di buona sorte. La casa di Dio deve essere casa di preghiera. Dio non chiede altro, tanto meno strani riti di iniziazione o di devozione.



    Preghiamo col Salmo



    Ho detto al Signore: "Il mio Signore sei tu,

    solo in te è il mio bene".

    Moltiplicano le loro pene

    quelli che corrono dietro a un dio straniero.


    chiesadimilano
  • ladymira
    00 07/02/2013 12:28
    L'invenzione degli idoli portò alla corruzione della vita. Non dobbiamo pensare agli idoli ed adorarli, ma adorare solo Dio.
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    ulisseitaca
    00 08/02/2013 10:33

    Saggio è l'uomo che cerca il Signore


    8.02.2013
    Sap 15,1-5;19,20; Sal 45; Mc 11,27-33



    Gesù si comporta con autorevolezza ma non svela l'origine della sua autorità. (Mc 11)



    Gesù è interpellato dai capi dei sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani, mentre camminava nel tempio, perchè vogliono metterlo in difficoltà. "Con quale autorità fai queste cose?". Domanda ambigua che anche noi ripetiamo, magari senza accorgercene, ogni volta che decidiamo di prendere le distanze dalla parola del Signore e seguire altro e altri che ci vorrebbero insegnare qualcosa di più rispondente ai nostri desideri.

    Gesù sceglie di non rivelare ai suoi interlocutori la sua vera identità, tanto loro non vogliono saperla e neppure intendono seguire il messia. Dio non impone la sua presenza nè il suo disegno di salvezza a chi ha il cuore chiuso e non vuole intendere. Però non è neppure il peccato a toglierci dalla presenza di Dio: anche se pecchiamo - ci dice la Sapienza - siamo e restiamo figli di Dio.



    Preghiamo col Salmo



    Il Signore degli eserciti è con noi,

    nostro baluardo è il Dio di Giacobbe.

    Venite, vedete le opere del Signore,

    egli ha fatto cose tremende sulla terra.
  • ladymira
    00 08/02/2013 14:26
    non impone la sua presenza nè il suo disegno di salvezza a chi ha il cuore chiuso e non vuole intendere. Però non è neppure il peccato a toglierci dalla presenza di Dio: anche se pecchiamo - ci dice la Sapienza - siamo e restiamo figli di Dio.
    Bisogna avere il cuore aperto a Cristo, dovremmo come diceva il papa, spalancare le porte a Cristo, spalncare le porte del nostro cuore, per accoglierlo, amarlo , lui ci perdonerà sempre e comunque.
  • OFFLINE
    Benedetta..
    00 09/02/2013 09:11
    TI BENEDICO
    Ti benedico o Padre, all’inizio di questo nuovo giorno.
    Accogli la mia lode e il mio grazie per il dono della vita e della fede. 
    Con la forza del tuo Spirito guida i miei progetti e le mie azioni:
    fa che siano secondo la tua volontà.
    Liberami dallo scoraggiamento davanti alle difficoltà e da ogni male.
    Rendimi attento alle esigenze degli altri. 
    Proteggi con il tuo amore la mia famiglia. 
    Così sia. [SM=g7423]
    BENEDICO
Ti benedico o Padre, all’inizio di questo nuovo giorno.
 Accogli la mia lode e il mio grazie per il dono della vita e della fede. 
Con la forza del tuo Spirito guida i miei progetti e le mie azioni: fa che siano secondo la tua volontà.
 Liberami dallo scoraggiamento davanti alle difficoltà e da ogni male. Rendimi attento alle esigenze degli altri. 
Proteggi con il tuo amore la mia famiglia. 
Così sia.
  • OFFLINE
    ulisseitaca
    00 09/02/2013 12:33


    Saggio è l'uomo che cerca il Signore


    9.02.2013
    Es 29,38-46; Sal 95; Rm 12,1-2; Gv 4,23-26



    I veri adoratori adoreranno il Padre in Spirito e verità. (Gv 4)



    L'apostolo Paolo dice che tutta la vita del cristiano deve essere come un sacrificio a Dio, ben più prezioso di quelli consumati nei tempi passati con animali, ma deve essere una vita secondo lo Spirito. E ciò vuol essere invito a riconoscere Dio nella quotidiana storia della propria esistenza, e a lui rivolgere il proprio intendimento: vivere ed operare per il Signore, essere strumento della sua volontà per il bene di tutti.

    Questo è il sacrificio gradito a Dio. Anche a Mosè Dio impone un certo codice di comportamento e dà il vero significato del sacrificio: non sono cose che feriscono la persona, ma gesti che sono orientati ad onorare Dio che, da parte sua, promette di abitare in mezzo al suo popolo e di essere il suo Dio. Gesù completa poi la rivelazione di Dio stesso, che è Padre e vuole che lo si adori in spirito e verità, seguendo l'esempio che lui stesso ci offre: agire nella verità, onorare il Padre, amare il prossimo fino al sacrificio di sè.



    Preghiamo col Salmo



    Tutti gli dei dei popoli sono un nulla,

    il Signore invece ha fatto i cieli.

    Maestà e onore sono davanti a lui,

    forza e splendore nel suo santuario.



    .



  • ladymira
    00 09/02/2013 13:39
    Accogli la mia lode e il mio grazie per il dono della vita e della fede. Grazie per il dono della fede Dio ti amiamo,e insegnaci Dio ad amare il nostro prossimo, come ci ha insegnato Gesù.
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    ulisseitaca
    00 10/02/2013 08:43

    Pietà e misericordia è il Signore

    10.02.2013

    Sir 18,11-14; Sal 102; 2Cor 2,5-11; Lc 19,1-10



    La misericordia dell’uomo riguarda il suo prossimo, / la misericordia del Signore ogni essere vivente. (Sir 18)



    In questa domenica detta 'del perdono', i testi biblici ci guidano alla riflessione sull'amore invincibile di Dio verso l'umanità. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto, ci dice e ci ripete il vangelo, mentre il testo profetico sottolinea che nulla può allontanarci da Dio, nè indurlo a distogliere il suo sguardo da noi.

    Ma di fronte a tanta tenacia nell'amore e nella misericordia da parte di Dio, noi cosa facciamo? Perfino un ricco può convertirsi, ci dice l'evangelista Luca, come ha fatto Zaccheo che ha deciso un cambiamento radicale di vita impegnandosi ad attuare giustizia e solidarietà. Gesù entra nella sua casa e la benedice.

    E' una pagina di ottimismo che può incoraggiare chiunque nell'impegno verso il cambiamento salvifico. Il Signore non chiede dure prove, solo che lo si cerchi e lo si accolga.



    Preghiamo col Salmo



    Misericordioso e pietoso è il Signore,

    lento all’ira e grande nell’amore;

    non è in lite per sempre,

    non rimane adirato in eterno.
  • ladymira
    00 10/02/2013 15:52
    La misericordia dell’uomo riguarda il suo prossimo, / la misericordia del Signore ogni essere vivente.
    Questo ci fa capire come la bontà e il potere dell'uomo sono limitati, e come Dio sia l'onnipotente dell'amore , dico cosi perchè Dio non può fare il male ma solo il bene e il suol enorme potere , riguarda solo il bene, lui è sommo bene!, noi possiamo avere misericordia, ma Dio di più , la sua misericordia è illimitata.
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