No intendo il cammino di fede descritto nel tuo precedente post:
Abba Genesio diceva ai suoi fratelli: nella mia giovinezza ho visto un uomo fare molte penitenze. Pregava ogni giorno. Digiunava nei tempi stabiliti e in tutte le vigilie delle feste della Madre di Dio. Conosceva e studiava la scrittura, faceva grandi progressi nella conoscenza di Dio. Poteva sembrare un angelo. Un giorno così concentrato nel suo
cammino di fede non ebbe tempo per partecipare alla messa della domenica. D’altronde era così avanti nel cammino di fede! Ma senza quel povero cristiano che incontri ogni domenica e che non ha nessun cammino, ma solo un appuntamento settimanale, magari risicato e rubato a tanti impegni,… non c’è vita cristiana.
Non puoi progredire da solo nella fede. Soprattutto: “cresci nella carità”.
Per quanto quello che faceva quell'uomo potesse sembrare tanto lodevole e magari attirasse l'approvazione dei dotti e degli uomini in realtà, come dice lo stesso pensiero,
non c'è vita cristiana se si trascura il resto. Alla base della carità c'è l'amore e l'interessamento per gli altri... In quel caso questo credente pensava solamente a se stesso e ad apparire come un religioso. Alla nostra conversione siamo chiamati a separarci dalla mondanità ma anche da quelle chiese dove conta più l'apparire e dove conta di più la propria approvazione davanti agli altri piuttosto che davanti a Dio.
[Modificato da Perdonato 04/01/2013 12:58]