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IL FINE DELLA CREAZIONE DELL'UOMO E DELLA DONNA:

IL MATRIMONIO

 

Dio, nel creare l'essere umano, lo distinse sin dal­l'inizio in "maschio" e "femmina": "DIO CREO' L'UOMO A SUA IMMAGINE; A IMMAGINE DI DIO LO CREO’; MASCHIO E FEM­MINA LI CREO’" (Gen.1,27).

La differenziazione sessuale, dunque, è stata voluta da Dio, ed è stata donata alla persona umana. Poiché la sessualità è un dono di Dio all'essere umano, questi la deve esercitare in aderenza alla Volontà di Dio, cioè alle leggi da Lui date, affinché realizzi in modo autentico il suo vero bene.

Ora, la natura umana, globalmente intesa, è nello stesso tempo corporale e spirituale. In forza della sua unione sostanziale con un'anima spirituale il corpo uma­no non può essere valutato alla stessa stregua del corpo degli animali, ma è parte costitutiva della persona che attraverso di esso si manifesta e si esprime. La corpo­reità, perciò, nella quale s'iscrive la sessualità, è il modo specifico di esistere e di operare dello spirito umano. La sessualità, perciò, non riguarda solo il cor­po, ma è un valore proprio dell'intera persona (nelle sue componenti fisiche, psichiche e spirituali), così che ogni atto che investe la sfera della sessualità è sempre anche atto proprio della persona.

Perché Dio ha voluto che il genere umano si componesse di "maschi" e di "femmine"? Perché da essi derivasse la vita e il reciproco completamento. La sessualità ha perciò un carattere sacro, perché ha una funzione che si innesta nella partecipazione all'amore creativo di Dio.

Si vive allora la sessualità in modo veramente umano solo quando essa è una espressione d'amore che possegga inscindibilmente due componenti fondamentali:

- la componente unitiva(volere il bene dell'altro),

- la componente procreativa(voler donare la vita ad altri).

 

 

 

Vediamo più specificatamente, dalla stessa Parola di Dio, gli scopi per i quali Dio creò gli esseri umani "maschio" e "femmina" (cfr. Gen.1,30/2,7.18.22.24.28).

* IL SIGNORE DIO PLASMO L'UOMO CON POLVERE DEL SUOLO E SOF­FIO' NELLE SUE NARICI UN ALITO DI VITA E L'UOMO DIVENNE UN ESSERE VIVENTE" (Gen.2,7).

* E IL SIGNORE DIO DISSE: "NON E1 BENE CHE L'UÒMO SIA SOLO: GLI VOGLIO FARE UN AIUTO CHE GLI SIA SIMILE" (Gen.2,18).

* IL SIGNORE DIO PLASMO' (...) UNA DONNA E LA CONDUSSE AL­L'UOMO (Gen.2, 22).

* DIO VIDE QUANTO AVEVA FATTO, ED ECCO, ERA COSA MOLTO BUONA (Gen.1,31).

* DIO LI BENEDISSE E DISSE LORO: "SIATE FECONDI E MOLTIPLICATEVI, RIEMPITE LA TERRA" (Gen.1,28).

* PER QUESTO L'UOMO ABBANDONERA’ SUO PADRE E SUA MADRE E SI UNIRÀ1 A SUA MOGLIE E I DUE SARANNO UNA SOLA CARNE" (Gen. 2,24). Analizzando la Parola di Dio, vediamo come la sessualità viene presentata come cosa buona, benedetta da Dio e data da Lui per un'integrazione reciproca tra l'uomo e la donna, che si realizza mediante:

la compagnia(NON E' BENE CHE L'UOMO SIA SOLO);

l'aiuto(GLI VOGLIO FARE UN AIUTO CHE GLI SIA SIMILE);

la procreazione(SIATE FECONDI E MOLTIPLICATEVI).

 

La sessualità, perciò, fin dalle origini della Creazione, è strettamente collegata con il matrimonio, visto come un patto indissolubile di amore voluto da Dio ;"PER QUESTO L'UOMO ABBANDONERA’ SUO PADRE E SUA MADRE E SI UNIRA’ A SUA MOGLIE E I DUE SARANNO UNA SOLA CARNE" (Gen.2,24).

Citando questo passo Gesù - rispondendo ad alcuni che gli chiedevano: "E’ LECITO AD UN UOMO RIPUDIARE LA PROPRIA MO­GLIE PER QUALSIASI MOTIVO?" (Mt.19-,3) - dirà: "NON AVETE LETTO CHE IL CREATORE DA PRINCIPIO LI CREO' MASCHIO E FEMMI­NA E DISSE: PER QUESTO L'UOMO LASCERÀ SUO PADRE E SUA MADRE E SI UNIRÀ A SUA MOGLIE E I DUE SARANNO UNA CARNE SOLA? CO­SI' CHE NON SONO PIÙ DUE, MA UNA CARNE SOLA. QUELLO DUNQUE CHE DIO HA CONGIUNTO, L'UOMO NON LO SEPARI" (M1.19,4-6), condannando così il divorzio.