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Il protestantesimo luterano e calvinista

tratto dall'Enciclopedia di Apologetica - quinta edizione - traduzione del testo APOLOGÉTIQUE Nos raisons de croire - Réponses aux objection


INTRODUZIONE. - LE CAUSE


Il problema delle cause del protestantesimo continua a opporre storici cattolici e storici protestanti, e in questi ultimi anni ha preso proporzioni considerevoli sotto l'impulso principalmente di Schùrer da una parte, di Hauser e Febvre dall'altra. Della controversia riterremo soltanto i punti considerati come acquisiti e dove pensiamo che ci si possa accordare.


Clima del tempo. - La crisi protestante era latente già alla fine del secolo XV, secolo tormentato, che vedeva le sue aspirazioni religiose contrariate da penose situazioni, e che con la sua sensibilità troppo facilmente eccitabile esagerava le miserie e le tare. Si può convenire che allora la Chiesa non era in grado di rimediare a queste inquietudini o di soddisfare a questi nuovi desideri L'insegnamento teologico sempre più scolastico, e d'una scolastica decadente, si perdeva in problemi di puro bizantinismo e non vedeva il fosso che si scavava tra i suoi maestri, preoccupati di sillogistica, e i suoi discepoli, presi da un misticismo nuovo, da regole di vita morale staccate da queste tradizioni libresche.


In moltissime anime nauseate dal ristagno del pensiero cristiano l'eresia trovò un terreno propizio in cui germogliò con rapidità pari alla violenza. Invece la Chiesa fu presa quasi alla sprovvista, e i suoi difensori poco sensibili al fatto che l'ostilità bruscamente generalizzata nasceva da un moto dell'anima più che dall'angoscia dell'intelligenza, pretesero di combatterla come le eresie del passato, cioè con la forza dialettica e il vigore dei ragionamenti.


Le anime non erano più sensibili alla scossa delle idee, e la tattica degli apologisti della Chiesa non poteva penetrare nei cuori refrattarii alla morsa dei sillogismi sapienti. Checché se ne dica Lutero agiva più con l'eloquenza che faceva fremere, che con la sua scienza scritturistica, tanto spesso colta in fallo e convinta di versatilità.


Come potè affermarsi il separatismo. - In che misura il moto separatista fu rafforzato dai rimproveri fatti alla Chiesa di tollerare la mediocrità morale e, peggio ancora, la depravazione dei costumi nel suo capo e nelle membra? I rimproveri ebbero certamente un influsso secondario, perché lo spettacolo delle debolezze morali dei primi riformatori e dell'incipiente riforma, sarebbe stato sufficiente a ricondurre le anime così tormentate verso una Chiesa che non aveva tardato a riprendersi e a dimostrare di essere sempre la Sancta Ecclesia.


Più di tutto furono efficaci i sentimenti dell'indignazione nazionale sfruttati contro la politica fiscale di Roma. La questione dei tributi annui condusse a Lutero molti più adepti che lo scandalo delle indulgenze, in cui si sarebbe potuto presto vedere l'inanità d'un rimprovero che voleva coinvolgere la Chiesa in un incidente creato da alcuni privati e quando l'affare delle indulgenze fu ridotto alle sue giuste proporzioni, delle invettive di Lutero non restò più nulla. Invece è certo che quando Lutero suscitava la collera dei contadini tedeschi, attizzandone la cupidigia con la denuncia delle ricchezze della Chiesa, sorsero bramosie e per soddisfarle le folle lusingate s'affidarono alle promesse di Lutero.


In questo complesso di cause lontane e di occasioni fortuite, l'eresia dapprima si fece forte ora di questa e ora di quella e infine incoraggiata dai principi che vedevano i loro interessi temporali legati al suo successo, dilagò veloce in vaste regioni.


CAPITOLO I. - SVILUPPO DEL LUTERANESIMO FINO A LESSING


Oggi nello sviluppo del luteranesimo non vediamo più una linea continua, dove si svolgerebbero le conseguenze naturali di determinati principi, formando un insieme omogeneo. La teoria evolutiva d'un pensiero che esplicita le sue ricchezze non può essere invocata per caratterizzare i due aspetti della Chiesa che deriva da Lutero. Il luteranesimo fino alla fine del secolo XVIII, cioè fino a Lessing, resta qual'era da principio; ma dopo Lessing diventa un'altra cosa, si trasforma siffattamente che Lutero non lo riconoscerebbe più.


Di fronte a questa nuova forma il luteranesimo primitivo ha solo un interesse archeologico, tanto più che Lutero, per giustificare la sua separazione, invocava or questo or quel principio dottrinale anche se contrarii tra loro; quand'era costretto dalla pressione dei fatti, non esitava a rinnegare quanto aveva poco prima invocato, sempre attento a mantener viva nel cuore dei tedeschi l'odio che aveva scatenato contro Roma.


Le accuse di Lutero. - Il Manifesto alla nobiltà cristiana di Germania si fa forte degli abusi della fiscalità pontificia e delle mancanze morali del clero, con pochissime allusioni alla fede che Roma avrebbe corrotto. Al contrario nella Cattività babilonese della Chiesa il papa è accusato d'aver corrotto la " fede in Dio ", e o la fede in Gesù Cristo" e d'aver <t adulterato" la parola del Vangelo, inventato sacramenti, usurpato un'autorità che appartiene soltanto alla Chiesa.


Seguiranno poi accuse talvolta inattese: Roma ha rinnegato il cristianesimo paolino, che Lutero si vanta d'aver scoperto e restaurato con la dottrina " della salvezza mediante la sola fede ", della predestinazione, della grazia gratuita, del Sacerdozio universale. Roma ha messo sotto il moggio la Bibbia, che lui Lutero, ha rimesso in onore, lasciando allo Spirito Santo il compito di rivelar, ne il senso esatto a ogni fedele.


La cupidigia romana inventò l'asceticismo monastico, le preghiere e le messe per i defunti, il Purgatorio e le indulgenze, cui attribuisce un valore redentivo che egli, Lutero, restituisce finalmente alla Passione di Cristo, unico mediatore e unico Salvatore. Roma non ha nemmeno conservato nella sua purezza i tre sacramenti di Cristo: il Battesimo, la Penitenza, la Cena; Lutero invece ha restaurato il pensiero di Cristo, sopprimendo la confessione per lasciare soltanto la compunzione del cuore.


Quanto alla Cena provò un grande imbarazzo, e non si salvò da una stupefacente contraddizione. Prima fedele all'interpretazione realista e cattolica delle parole di Cristo istituente l'Eucaristia, non esita poi a rigettarla quando il successo dei sacramentari svizzeri, sotto la direzione di Zwinglio, gli fa temere di perdere la direzione del movimento che aveva scatenato in Germania.


Instabilità e contraddizioni della nuova fede. - Sono note tutte le versatilità, le brusche contraddizioni di Lutero. O bene o male il luteranesimo a poco a poco s'organizzò, si definì, rinunciando a questo articolo di fede, riprendendo quell'altro, secondo il capriccio delle passioni, il filo degli eventi, sotto la pressione dei principi che presero sul serio il compito, di cui Lutero li aveva investiti, di protettori della nuova fede. E per rendere stabile questa fede, per darle una struttura un po' solida, Melantone fece assai più che Lutero; ancor più radicale e più autoritaria fu l'azione di Zwinglio in Svizzera. Il luteranesimo, quale fu lasciato da Melantone, s'è mantenuto senza sostanziali mutamenti fino alla fine del secolo diciottesimo.