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1 - L'Iscrizione di Rufina si trova a Roma dove "la Chiesa grandissima e antichissima e conosciuta da tutti fu fondata e stabilita dai gloriosissimi Apostoli Pietro e Paolo" (S. Ireneo).
Nel cimitero o catacombe di Callisto si conserva un'iscrizione in marmo. A parere degli esperti essa risale al terzo secolo dopo Cristo, prima cioè di Costantino. L'iscrizione ricorda il nome di una certa Rufina Irene e sotto il nome è raffigurata o incisa una croce. E' assurdo pensare che sia un simbolo religioso pagano. Le catacombe erano cimiteri dei cristiani e alcune volte anche luoghi di riunione per i loro riti religiosi. E i cristiani non adoravano il dio-sole e la sua croce, bensì Cristo Signore morto sulla Croce per la salvezza del mondo

2 - L'affresco degli Aurelii. Pure a Roma, nella tomba detta degli Aurelii, si conserva ancora un affresco o disegno a cui gli studiosi assegnano una data anteriore all'iscrizione di Rufina. L'affresco rappresenta un personaggio che mostra una croce.


La croce di Ercolano (anteriore al 79 d.C.)

Ercolano è una cittadina a pochi chilometri da Napoli alle falde del Vesuvio piena di vita e di fiori come era ai tempi dei Romani. Ma è una nuova Ercolano.
L'antica fu sepolta assieme a Pompei sotto le ceneri del Vesuvio nella grande eruzione del 79 dopo Cristo. Ma lentamente è stata dissepolta almeno in parte.

In quest'opera di ricupero, nell'anno 1937, fu fatta una sensazionale scoperta. Sulla parete d'una modesta stanzetta fu trovato un riquadro o incassatura di stucco a forma di croce a doppio braccio. Dopo lungo e attento studio il direttore degli scavi, prof. A. Maiuri, sostenne che si trattava d'una croce cristiana. Con lui si sono schierati altri insigni archeologi.

Naturalmente altri hanno sollevato obiezioni e riserve. Ma di fatto non si è potuto trovare nulla di positivo che spiegasse in modo soddisfacente lo importante reperto. La sola spiegazione convincente è che siamo in presenza d'una Croce cristiana venerata a Ercolano a meno di quarant'anni dalla morte di Cristo.
Questa spiegazione è suffragata dal fatto che era possibile a Ercolano la presenza d'una chiesa domestica (Romani 16, 5) o comunità cristiana prima del 79 dopo Cristo. Infatti, san Paolo, qualche decennio prima della grande eruzione vesuviana era passato per Pozzuoli (Atti 28, 13-14), dov'era stato accolto da fratelli nella fede. Ed Ercolano dista sola pochi chilometri da Pozzuoli.