00 13/11/2012 16:51
don Franco Locci

LO SPIRITO NEGLI ATTI DEGLI APOSTOLI
Possiamo osservare come lo Spirito agisca in questo senso leggendo il libro degli Atti. Gesù aveva detto ai suoi discepoli che sarebbero stati suoi testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini del mondo. Questo significa che dovevano allargare la loro opera fino a portare in tutto il mondo il messaggio di Gesù Cristo. Il libro degli Atti è il racconto di questa espansione; ad ogni tappa lo Spirito è colui che spinge sempre più avanti la chiesa primitiva, che da Gerusalemme non tarda a raggiungere Roma. Quindi lo Spirito non si preoccupò tanto di dare alla Chiesa una buona organizzazione, ma piuttosto di mobilitarla per la diffusione della buona notizia.


MOSSI DALLO SPIRITO
Nel corso dei secoli, la Chiesa ha assunto atteggiamenti diversi nei confronti dell’azione dello Spirito Santo. Si possono individuare tre modelli fondamentali.

Primo: la Chiesa va in missione senza la forza dello Spirito, cercando di fare con i propri mezzi quello che solo Dio può fare, ed è un disastro!

Secondo: la Chiesa accoglie la forza dello Spirito, ma si rifiuta di servirsene per la missione chiudendosi egoisticamente nella propria vita interna e nella propria esperienza ed è un’altra grande contro testimonianza.

Terzo: la Chiesa riceve la forza dello Spirito e accetta di essere inviata nel mondo a proclamare Gesù e diventa così segno evangelico di liberazione e di gioia. Queste scelte si presentano anche oggi. Se vogliamo che la Chiesa cresca e si sviluppi secondo il piano di Dio, dobbiamo seguire l’esempio della Chiesa primitiva, ascoltando lo Spirito e lasciando che ci mandi in mezzo alla società in cui viviamo. Gesù disse una volta: “Dalle bocca esce ciò di cui è pieno il cuore”. Se uno porta un bicchiere pieno e viene urtato, rovescerà il contenuto del bicchiere. Allo stesso modo, negli urti della vita quotidiana uscirà dalla nostra bocca quello che abbiamo dentro di noi. Se siamo pieni di avidità o di presunzione, non saremo capaci di non riversarle sugli altri nei momenti di tensione. Ma se siamo pieni di Spirito Santo, se siamo stati trasformati da Lui e resi più simili a Gesù, allora comunicheremo spontaneamente tutto questo agli altri. Parlare della buona notizia di Gesù non è una cosa che si possa fare meccanicamente; dovrebbe venire in modo naturale, perché si è pieni di Gesù e del suo Spirito, lo Spirito che invia in missione. Solo quando lo Spirito ci avrà cambiati potrà cambiare gli altri attraverso di noi.