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dalla "Tradizione Apostolica" di Ippolito Romano

La Comunione domenicale (e. 24)

La domenica, il vescovo distribuisca lui stesso il pane a tutto il popolo, se è possibile, mentre i diaconi lo spezzano. I preti spezzeranno anch'essi il pane che si distribuisce. Quando il diacono s'avvicina al prete, alzerà la patena e il prete stesso prenderà e distribuirà di sua mano al popolo. Gli altri giorni si distribuirà secondo le istruzioni del vescovo.

La Comunione in casa (e. 32)

Ogni fedele abbia cura di ricevere l'Eucaristia, prima di gustare qualsiasi altra cosa. Se la riceve con fede, anche se gli è data qualsiasi cosa mortifera, non gli può nuocere dopo l'Eucaristia. Ma ciascuno stia attento che non abbia a gustare dell'Eucaristia un infedele o un topo o un altro animale, o che qualche frammento non abbia a cadere e perdersi, perché è il corpo di Cristo, che deve essere mangiato dai fedeli e che non bisogna disprezzare. Benedicendo in nome di Dio il calice, lo ricevesti come figura (antitypum)del sangue di Cristo. Perciò sta attento a non versarne, affinchè uno spirito maligno  non lo lecchi, come se tu lo disprezzassi: tu sarai responsabile del sangue, come colui che disprezza il prezzo col quale è stato comprato.

nota di commento:
 

L'uso dell'Eucaristia in casa è accennato in Giustino: I diaconi distribuiscono a ciascuno dei presenti il pane e il vino temprato con acqua, e ne portano agli assenti. È confermato da Tertulliano, che, tra gli inconvenienti che offriva il caso di una donna cristiana unita in matrimonio con un pagano, annovera anche la difficoltà per la donna dì celare le sacre specie e sottrarle a facile profanazione: Potrà dunque tuo marito ignorare che cosa tu segretamente gusterai prima di ogni altro cibo? E se avrà saputo che è pane, non sospetterà tosto che sia quello di cui corrono le infami dicerie? Allude probabilmente alle dicerie riferite da Minucio di un bambino, coperto di farina, e ucciso alla cieca a colpi di pugnale, dal neofita iniziando" del quale poi i Cristiani leccano avidamente il sangue e divorano le membra. L'uso della Comunione in casa perdurò più o meno a lungo, secondo le regioni. Perdurò specialmente in Egitto presso alcuni monaci ed eremiti, che si recavano alla Chiesa per la celebrazione della Eucaristia solo la domenica. Si citano però casi di Padri del deserto che ricevevano la Comunione solo una volta all'anno. Vi era l'uso di portare con sé l'Eucaristia nei lunghi viaggi. Ma, in generale, dopo la pace costantiniana, la Comunione fu riservata alla Messa.