00 20/11/2017 17:00
L’incompetenza in materia di religione ed etica nella stampa italica raggiunge vette inarrivabili. Papa Francesco ribadisce ,sul fine vita,solo un punto ovvio della morale cattolica e cioè il rifiuto dell’accanimento terapeutico. Cosa del resto pure vietata dalla deontologia medica. Infatti cure che non hanno alcuna efficacia terapeutica sono moralmente condannabili, oltre che essere vietate..e i giornali e i laicisti lo presentano come un intervento pro eutanasia ...dal Catechismo della chiesa cattolica (ultima edizione del 1992) leggiamo al n.° 2278 L'interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all'« accanimento terapeutico ». Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni devono essere prese dal paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o, altrimenti, da coloro che ne hanno legalmente il diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente.Al link l'esempio di come si manipolano le parole papali.