Oltre alla EllaOne, lo scorso 4 marzo 2016 si è aggiunto anche il farmaco analogo Norlevo, anch’esso declassato dall’Aifa a medicinale senza obbligo di prescrizione medica. I farmaci EllaOne e Norlevo spacciati per pillole anticoncezionali sono in realtà farmaci abortivi a tutti gli effetti.
Lo ha spiegato chiaramente a Tempi il ginecologo e bioeticista nonché presidente del Comitato Verità e Vita, Angelo Francesco Filardo: «È una presa in giro e lo sa bene chi è del mestiere: a cosa servirebbe frenare l’ovulazione dopo che il rapporto è già avvenuto e ovuli e spermatozoi si sono già incontrati? A nulla. È quindi evidente che la pillola funziona diversamente. (…) La EllaOne è (…) abortiva, perché impedisce all’embrione di vivere. Purtroppo c’è una disinformazione favorita anche dalle società italiane di ginecologia, dai medici e dagli scienziati che tacciono davanti alle menzogne antiscientifiche elargite dai media, con articoli pieni di menzogne scritti pure da studiosi e medici».
Il Dottor Filardo ha messo anche in guardia sugli spaventosi e ancora poco conosciuti rischi per quelle donne che fanno un uso ripetuto della pillola: «Sono gli stessi che può avere la Ru486. Non li si conoscono ancora tutti, ma sappiamo che la pillola abortiva ha già fatto 32 morti di cui siamo a conoscenza: il che non esclude l’esistenza di altre vittime. Oltre a incorrere in effetti collaterali spaventosi come quelli della Ru486, potrebbe provocare più aborti successivi alla stessa donna, alterandone la fisiologia in modo brutale».
Perché le nostre istituzioni pubbliche nascondo questi dati?
Forse il giro di miliardi messo in moto dalle case farmaceutiche vale più della vita di una sola persona? Più della vita del nascituro?
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