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LA BIBBIA DICHIARA CATEGORIGAMENTE CHE SOLO DIO E' IMMORTALE

 

 

Solo Dio è immortale: 1Tim. 1,17: "al re dei secoli, immortale, invisibile, solo Dio, siano onore e gloria nei secoli amen"; 1Tim. 6,16; : "il quale solo possiede l'immortalità ed abita una luce inaccessibile; il quale nessun uomo ha veduto ne può vedere; al quale siano onore e potenza eterna. Amen".

L'immortalità viene presentata come qualcosa che il vero cristiano deve ricercare: Rm. 2,7;: "vita eterna a quelli che con la perseveranza nel bene operare cercano gloria e onore e immortalità" in (Sia Dio riconosciuto verace, pag. 64).

I passi citati della prima lettera a Timoteo non vanno contro la immortalità dell'anima. La Bibbia dice che l'uomo sopravvive allo sfacelo della morte. Abramo riceve la promessa di ricongiungersi con i suoi Padri in pace 211 Gn. 15,15; e non nella tomba: difatti egli fu sepolto nella spelonca di Macpela e i suoi antenati nella Mesopotamia.

S. Paolo 212 Fl. 1,22-23 è perplesso se accettare di vivere ancora per essere utile ai suoi cristiani o di morire ed essere con Cristo. Egli insegna che Gesù è sempre vivo ed assiso alla destra del Padre: essere con Cristo quindi significa essere in cielo.

213 In Mt. 10,28-29 214 Lc. 12,4-5 Gesù parla dell'anima (psiche) che non può essere soppressa neppure con la morte violenta. Il termine anima "psiche" ha il preciso significato di un qualche cosa di essenziale all'uomo e concomitante con il corpo: lo si capisce bene dalla seconda parte del versetto, dove anima e corpo sono messi assieme per indicare tutto l'uomo. Con la morte viene richiesta l'anima, lo spirito, dell'uomo 215 Lc. 12,20 216 Qo. 12,9; mentre il corpo va al sepolcro. E' vero, Dio solo possiede l'immortalità, perchè è increato ed eterno e nessuno gliela può aver data. L'uomo invece l'ha ricevuta da Dio.

Dio è la vita 217 Gv. 5,20; è l'amore 218 1Gv. 4,8-16; ed egli ha dato la vita e l'amore all'uomo, che naturalmente rimane sempre una creatura.

Anche i Testimoni di Geova riconoscono che una vita immortale viene elargita a chi è fedele a Dio.

 

 

 

ORIGINE DEMONIACA DELLA DOTTRINA DELLA IMMORTALITA' DELL'ANIMA

 

 

 

 

L'immortalità dell'anima è di origine demoniaca, perchè sarebbe stata prospettata ad Eva dal serpente: "L'unico testo nella Sacra Bibbia che asserisce che l'uomo disubbidiente non sarebbe certamente morto si trova in Gn. 3,4; ".....e il serpente disse alla donna. no, non morrete affatto".

S. Paolo insegna che è il corpo che ha ereditato la morte per il peccato di Adamo 220 Rm. 8,10-11. 221 1Cor 15,47; invocato dai Testimoni di Geova per dimostrare che Adamo era terreno e quindi non aveva un'anima immortale, si riferisce al corpo: 222 1Cor. 15,44.

 

 

 

 

 

LA SOMIGLIANZA DI ADAMO CON DIO (GN. 1,26)

CONSISTEVA NEL DOMINIO SULLE CREATURE INFERIORI

 

 

L'uomo differisce dalle bestie sia per la sua posizione diritta, per la sua intelligenza infinitamente superiore sia per l'esercizio del suo dominio. L'uomo fu fatto ad immagine di Dio: ciò non vuol dire che l'uomo ebbe la stessa forma e sostanza del Creatore, ma come Dio esercitò il dominio universale sopra tutta la creazione, così era stato accordato all'uomo il privilegio di avere il dominio sulla terra e sulle sue varie forme di vita in (Sia Dio riconosciuto verace, pag. 129).

L'uomo, o Adamo, era un'anima vivente simile agli animali inferiori, avendo anch'egli un corpo materiale. Vi era però un'eccezione: l'uomo era di un ordine superiore, avendo una forma diritta ed essendo dotato di una intelligenza infinitamente superiore a quella degli animali in (La verità vi farà liberi. pag. 73)

Non è vero che per Adamo la somiglianza con Dio consistesse nel dominio delle creature. La Sacra Bibbia infatti distingue accuratamente le due cose. In qualunque modo si traduca Gn. 1,26; "....... ed abbia dominio" oppure "...... affinchè abbia dominio" resta sempre vero che si tratta di due cose distinte.

Adamo, dunque, ebbe il dominio sulle creature perchè era stato creato ad immagine di Dio e non viceversa.

La Sacra Scrittura attribuisce all'uomo e a Dio:

 

1 l'intelletto 223 Sl. 33,15; 224 137,5; 225 Gb. 12,13; 226 1.........18,91; 227 Mc.12,33; 228

Fl. 4,7.

 

2 il pensiero: 229 Dt. 32,7; 230 Gb. 23,13; 231 Sl. 94,11; 232 Is. 1,16; 233 55,8; 234

...28,9.

 

3 la giustizia: 235 1Re 10,9; 236 Esd. 9,15; Ne. 9,8; 238 Sl. 7,12; 239 Is. 45,21; 240 56,1;

241 Ge 22,3; 242 23,6; 243 Ez. 45,9.

 

4 L'amore: 244 Dt. 11,1.

 

Sono queste attività spirituali che mostrano in che consiste la somiglianza naturale dell'uomo con Dio. Dire che l'uomo ha un'intelligenza infinitamente superiore a quella delle bestie, è un errore, perchè la Bibbia nega decisamente l'intelletto e la ragione alle bestie: 245 Sl. 32,9; 246 Gb. 39,17; 2Pt. 2,12.

Tra l'uomo e la bestia non c'è solo una differenza di grado (un più e un meno), ma una differenza sostanziale. Se poi si pensa che la Redenzione di Cristo fu un riscatto ed una restituzione, si capisce ancora meglio che ad Adamo fu dato quel complesso di beni soprannaturali (figliolanza adottiva di Dio, eredità del cielo etc.) in cui consisteva la somiglianza soprannaturale di Adamo con Dio.