CANONE DEL NUOVO TESTAMENTO
Nel N.T. spesso gli autori stessi ispirati indicano l'occasione e altre circostanze che causavano la compilazione dello scritto; troviamo anche chiari accenni alla formazione di collezioni più o meno ampia, contenenti almeno una parte degli scritti apostolici.
AT 1,1-2 "Nel mio primo libro ho già trattato, o Teofilo di tutto quello che Gesù fece e insegnò dal principio, fino al giorno in cui, dopo aver dato istruzioni agli apostoli che si era scelti nello Spirito Santo, egli fu assunto in cielo". 2 Pt 3,15-16 "La magnanimità del Signore nostro giudicatela come salvezza, come anche il nostro carissimo fratello Paolo vi ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data; così egli fa in tutte le lettere, in cui tratta di queste cose. In esse ci sono alcune cose difficili da comprendere e gli ignoranti e gli instabili le travisano, al pari delle altre scritture, per loro propria rovina"
I Padri apostolici non hanno tramandato un catalogo completo dei libri componenti il N.T.; spesso anche nelle loro citazioni, fatte più a senso che letteralmente, è difficile stabilire con esattezza il libro a cui si riferiscono; tuttavia il numero sempre più esteso di tali citazioni, più o meno dirette, ci permette di ritenere che vi fosse un corpus completo almeno degli scritti di S. Paolo.
Una prova che presso i primi cristiani già fosse in uso un canone dei libri del nuovo testamento è la reazione sorta contro Marcione, quando questi volle redigere un'altro secondo principi suoi personali ed eterodossi dalle repliche di Ireneo, Tertulliano, Ippolito, appare chiaro che Marcione non fu il primo a fissare una collezione di scritti ispirati, ma solo un riformatore del canone comune secondo le sue idee particolari. Risale a quest'epoca (circa 170-80) un documento nella chiesa romana importantissimo per la storia del canone del N.T., cioè il frammento o canone muratoriano, scoperto da L. A. Muratori nel 1740: esso testimonia che erano riconosciuti ispirati 4 vangeli, 13 lettere di S. Paolo non parla di quella agli Ebrei, gli Atti degli Apostoli, due o tre lettere di Giovanni, la lettera di Giuda, l'Apocalisse, e forse due lettere di Pietro.
I dissensi sulla canonicità di alcuni libri (non riportati nel canone muratoriano), si appianarono a poco a poco, specialmente per l'insegnamento dei grandi dottori, quali Girolamo ed Agostino e per il pronunciamento dei concili di Ippona (393) e di Cartagine (397 e 419).
Lutero da principio avversò la lettera di Giacomo perchè contraria al suo caposaldo teologico della salvezza per la sola fede.
In seguito si tornò ad ammettere i libri discussi, di modo che dal sec. XVII in poi non ci fu alcuna differenza per il canone del N.T. fra cattolici e protestanti.
CANONE CATTOLICO DEL VECCHIO TESTAMENTO
Libri Storici Libri Didattici Libri Profetici
1) Genesi 22) Giobbe 29) Isaia
2) Esodo 23) Salmi 30) Geremia
3) Levitico 24) Proverbi 31) Lamentazioni
4) Numeri 25) Ecclesiaste o Qoèlet 32) Baruc
5) Deuteronomio 26) Cantico dei Cantici 33) Ezechiele
6) Giosuè 27) Sapienza 34) Daniele
7) Giudici 28) Ecclesiastico o Siracide 35) Osea
8) Ruth 36) Gioele
9) I Samuele o I dei Re 37) Amos
10) II Samuele o II dei Re 38) Abdia
11) I dei Re o III dei Re 39) Giona
12) II dei re o IV dei Re 40) Michea
13) I Cronache o I Paralipomeni 41) Nahum
14) II Cronache o II Paralipomeni 42) Abacuc
15) Esdra 43) Sofonia
16) Neemia o II Esdra 44) Aggeo
17) I Maccabei 45) Zaccaria
18) II Maccabei 46) Malachia
19) Tobia
20) Giuditta
21) Ester
[Modificato da Credente 17/05/2012 23:02]