00 17/04/2012 22:52

Via Lucis
SESTA STAZIONE


Gesù risorto appare ai discepoli

 

 

 

 


V. Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
R. Perché con la tua risurrezione hai dato la vita al mondo.



PAROLA DI DIO


Dal Vangelo secondo Luca.  
24, 36-48


Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse:"Pace a voi!". Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse:"Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho".  Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse:
 "Avete qui qualche cosa da mangiare?". Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: "Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi". Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture e disse: "Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni".



LFEDE DELLA CHIESA


E' impossibile interpretare la Risurrezione di Cristo al di fuori dell'ordine fisico e non riconoscerla come un avvenimento storico. Risulta dai fatti che la fede dei discepoli è stata sottoposta alla prova radicale della passione e della morte in croce del loro Maestro da lui stesso preannunziata. Lo sbigottimento provocato dalla passione fu così grande che i discepoli (almeno alcuni di loro) non credettero subito alla notizia della Risurrezione. Lungi dal presentarci una comunità presa da una esaltazione mistica, i Vangeli ci presentano i discepoli smarriti  e spaventati, perché non hanno creduto alle pie donne che tornavano dal sepolcro e “quelle parole parvero loro come un vaneggiamento” (Lc 24,11). Quando Gesù si manifesta agli Undici la sera di Pasqua, li rimprovera “per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato” (Mc 16,14).

Catechismo della Chiesa Cattolica 643



MEDITAZIONE

 

Il Vangelo dell'apostolo Giovanni si conclude con la terza apparizione del Signore ai suoi discepoli dopo la risurrezione. Terminata la pesca, dice loro Gesù: Venite a far colazione. E nessuno dei discepoli osava domandargli: Chi sei? sapendo che era il Signore (Gv 21, 12). Se lo sapevano, che bisogno c'era di domandarglielo? E se non c'era bisogno, perché l'evangelista dice: non osavano, come se avessero bisogno di farlo ma non osassero per timore di qualche cosa? Ecco il senso di queste parole: tanta era l'evidenza della verità nella quale Gesù si manifestava ai discepoli, che nessuno di loro osava, nonché negarla, neppure metterla in dubbio. Se qualcuno infatti avesse avuto qualche dubbio, avrebbe dovuto fargli delle domande. L'evangelista dicendo: nessuno osava domandargli: Chi sei?, è come se dicesse: nessuno osava dubitare che fosse lui.

 S. Agostino, Omelia 123



PREGHIAMO


O Dio onnipotente e misericordioso, guidaci al possesso della gioia eterna, perché l'umile gregge dei tuoi figli giunga con sicurezza accanto a te, dove lo ha preceduto il Cristo suo Pastore.

Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Amen.