00 08/03/2012 13:19

VIII

GESÙ ELEVATO IN CROCE

«Ed io, quando sarò elevato da terra, attirerò a me tutti gli uomini» (Gv 12, 32)

Si rimette in piedi il condannato, sollevandolo dalle estremità del palo trasversale. Quindi, facendolo cammi­nare all'indietro, lo addossano al palo verticale.

Poi, con un'energica spinta verso l'alto, si aggancia il patibolo alla sommità dello stipite.

Le spalle di Gesù, scarnificate dalla flagellazione e dal carico della croce, strisciano dolorosamente all'insù con­tro il legno ruvido.

Si inchiodano i piedi, il sinistro sopra il destro, con un solo chiodo.

Nella Sindone il piede destro ha lasciato minore im­pronta del sinistro: nel sepolcro ha conservato la rigidità cadaverica della croce.

« Ha salvato gli altri: salvi ora se stesso... Non sei tu il Cristo? Dunque salva te e noi » (Lc 23, 35 e 39)

È difficile intravedere la salvezza in Uno che sta per perdersi! Allo stesso modo come è difficile intravedere la volontà di Dio sotto le avversità, la conquista attraverso la rinunzia, l'arricchimento mediante la donazione...