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La Basilica di San Miniato al Monte, uno dei capolavori del romanico toscano, unisce l'impianto basilicale di derivazione classica a elementi tipicamente romanici. La facciata bicroma della chiesa è rivestita in marmi bianchi e verdi, nel caratteristico stile romanico fiorentino dell'XI-XIII secolo (simile al coevo rivestimento del Battistero di San Giovanni). Secondo la leggenda sorge nel punto in cui il martire Miniato (III secolo), dopo essere stato decapitato, avrebbe portato correndo la propria testa.
Si hanno notizie di un oratorio esistente già ai tempi di Carlo Magno, ma i lavori di costruzione dell'edificio attuale furono iniziati nel 1013 dal vescovo Ildebrando e furono completati nel 1063 grazie ai finanziamenti dell'imperatore Enrico II.
Nella chiesa si stabilirono i monaci cluniacensi e poi, nella seconda metà del XIV secolo, gli olivetani che la abbandonarono nel 1553 per farvi ritorno soltanto nel 1924.
L'interno della Basilica è a tre navate; il policromismo che contraddistingue la facciata caratterizza anche l'interno, dominato dal coro superiore (presbiterio rialzato).
Vi sono ospitate opere di grande valore come la cappella del Cardinale del Portogallo, l'Edicola d'Altare disegnata da Michelozzo (1447) con una Tavola di Agnolo Gaddi (fine XIV sec.) e, nella Sacrestia, gli splendidi affreschi di Spinello Aretino raffiguranti le storie di San Benedetto.


[Modificato da Credente 11/12/2018 22:12]