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Pontifex.RomaDALLA RIBELLIONE ALLA SANTITA' 

Juan Ciudad nasce a Montemor - o - novo, vicino Evora, in Portogallo nel 1495 e a otto anni scappa di casa. 

Si ferma a Oropesa, nella Nuova Castiglia, dove la gente, non conoscendone le generalità, comincia a chiamarlo Giovanni di Dio, che da allora sarà il suo nome. 

Fece il contadino e il pastore fino all’età di 27 anni, quando si arruolò come soldato di ventura. Diventò uno dei soldati di Carlo V, durante la battaglia di Pavia, che lo vede vincitore contro Federico I. Più tardi partecipò alla difesa di Vienna, stretta d’assedio da Solimano II; anche qui risulterà vincitore. Chiusa la parentesi militaresca, girò l’Europa in lungo e in largo, fino a che ebbe soldi a sufficienza. 

Poi tornò a fare il pastore, il bracciante in Africa e persino il venditore ambulante a Gibilterra. Da qui si stabilì a Granada, in Spagna, dove aprì una piccola libreria. Fu qui, che grazie ad un’omelia del Beato Giovanni d’Avila, cambiò drasticamente vita. Vendette la libreria, tutti i suoi beni e perfino le scarpe e cominciò a mendicare per le vie di Granada, ripetendo ai passanti la celebre frase: “Fate del bene a voi stessi, fratelli”.

La gente non lo capì e venne rinchiuso in manicomio, in quel luogo si accorse delle terribili condizioni dei malati mentali negli istituti e le lacune con cui venivano curati.

Così, appena riuscì a dimostrare la sua sanità di mente, uscì dal manicomio e grazie ad alcuni benefattori fondò un suo ospedale psichiatrico; pur non avendo approfondito gli studi di medicina, inaugurò un innovativo metodo di cura psicoanalitico e psicosomatico, anticipando di quattro secoli Freud e gli altri psicanalisti.

Disse sempre che la cura dello spirito era la premessa per la cura del corpo.

Giovanni di Dio raccolse i suoi collaboratori in una grande famiglia religiosa, “l’Ordine dei Fratelli Ospedalieri”, meglio conosciuto come Fatebenefratelli.

Morì a soli 55 anni, il giorno del suo compleanno, l’8 Marzo del 1550.

Nel 1690 fu canonizzato da Papa Alessandro VII, mentre Leone XIII lo dichiarò patrono degli ospedali e di quanti si adoperano per la salute degli infermi.

Insomma per un ragazzo turbolento, scappato di casa a soli 8 anni, un bel percorso di vita, dimostrazione di quanto siano infinite le vie della santità.

[Fonte Santiebeati.it]