testimonianze di guarigione

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ulisseitaca
lunedì 21 gennaio 2013 18:02
Perchè il mondo veda - creda e salvi



Ho deciso di fare la mia testimonianza perché da un po’ di tempo mi sentivo come una di quei nove che sono stati guariti da Gesù e non sono andati a ringraziarlo; anche se personalmente l’ho fatto subito.
È successo che l’anno scorso a fine luglio sono andata a fare delle analisi, ecografie, ecc. come ogni anno da alcuni anni, e sempre allo stesso periodo. Da qualche mese notavo dei dolori al ventre verso destra sempre più evidenti, insomma andavano e venivano, ma non avevo neanche tanto tempo di ascoltarli. Dall’ecografia si è vista una ciste di quattro centimetri. Col medico ci siamo dati spiegazioni in merito e ci siamo lasciati per in controllo e se necessario si sarebbe intervenuto chirurgicamente. Con l’infermiera abbiamo parlato un po’: le chiedevo se questa ciste poteva anche sparire come è venuta, ma lei mi disse di no. Anzi!

Io lì per lì rimasi delusa, ma in un attimo andai col pensiero dal mio Signore Gesù Cristo. Gli dissi: Signore mio Dio non voglio essere toccata io so che “Nulla è impossibile a Te”: “Guariscimi, quando puoi, ma guariscimi!”, “Ne hai tanti prima di me, ma Signore io ti aspetto.” Torno a casa, non dico nulla ai figli, resto superficiale con mio marito.

Intanto le fitte aumentarono, verso la schiena, il rene,il ventre, e le giornate scorrevano più o meno uguali! Pensavo alla testimonianza di Simonetta che aveva fatto anni fa, al nostro gruppo di RNS. È venuto il tempo che i miei fratelli del gruppo “S. Croce” sono partiti per Rimini, io invece li ho accompagnati tramite Radio Maria. Ecco il grande Messaggio di Rimini “Nulla è impossibile a Dio”.

Credo di aver vissuto questo momento con grande fede perché lo sentivo mio! E mi sentivo là con loro! È venuto il giorno della preghiera di guarigione, ero a casa da sola, sola con il Signore e quando cominciò la preghiera invitò anche chi era a casa a pregare con loro e disse: “Ci sono persone che hanno noduli, cisti, corpi estranei, bene mettete la vostra mano su questo corpo estraneo e invocate lo Spirito Santo con fede. Mi inginocchiai, misi la mano su questo corpo estraneo e sentii che si avvicinò alla mia mano, lo feci con grande fede e chiesi allo Spirito Santo di guarirmi. Sentii un grande calore sotto la mano e il dolore si presentava più forte e continuavo a dire: Signore io ti aspetto, ma lo voglio, voglio che tu mi guarisca!

Per un po’ di tempo, forse un mese tutto è continuato come sempre, ma ero convinta che prima o poi Gesù mi avrebbe guardato! È successo che un giorno mi sono venuti dei dolori così forti, da non resistere, ero tentata di chiamare l’infermiera solita, non ce la facevo più, sono andata a riposare decidendo di rimandare al giorno dopo. Mi svegliai senza dolori, qualcosa, ogni tanto si sentiva, ma nel giro di un mese, forse anche meno tutto sparì. Avevo capito che lo Spirito Santo aveva messo in me la sua mano salvifica.

È arrivato luglio, torno al controllo, il medico ha in mano l’ecografia precedente e me dice: “Adesso vediamo a quanto è arrivato il diametro della sua ciste”. Io per un attimo non rispondo e poi gli dico: “Ma, dottore, non so, ma secondo me no c’è più” E lui: “Perché mi dice questo?” “Vediamo” gli risposi “secondo me non c’è più”. Fa l’ecografia e mi dice: “Che strano, signora non c’è, eppure eccola qui, c’era! Bene per lei.” “Veramente nulla è impossibile a Dio.” Dio mi ama veramente, da sempre, quante grazie e quanti doni mi ha fatto. Ti lodo e Ti ringrazio o Spirito Santo perché sei sempre pronto ad ascoltare i tuoi figli, sei potente e generoso su chi ti invoca, sei paziente e misericordioso perché ci vuoi tutti per Te.

Beniamina
ulisseitaca
lunedì 21 gennaio 2013 18:12
Gesù è la pace

La testimonianza di Liliana è una storia di affidamento alla volontà di Dio. “Sono rumena e vivo in Italia da sette anni. Sono laureata in economia e commercio. In Italia ho lavorato come badante per la madre del mio parroco, don Patrizio. Iniziai in quel tempo a frequentare il Rinnovamento: non capivo molto quello che avveniva ma avvertivo piacere. Improvvisamente a mia madre fu diagnosticato un tumore al seno: fu operata, ma a causa del diabete la ferita non riusciva a rimarginarsi. Iniziai a pregare con le poche preghiere che conoscevo. Nel silenzio sentivo il dolore allontanarsi. Affidai mia madre alla preghiera benedicendo il Signore. Dimisero mia madre dall’ospedale: la ferita si era chiusa e asciugata, sorprendendo i medici. Ho benedetto il Signore, e gli ho promesso che avrei seguito un giorno il Rinnovamento. Quel giorno arrivò presto, e con esso la mia malattia”. Una neoplasia del colon retto, una diagnosi spietata. Tre mesi di ospedale, tra chemio e radioterapia, poi l’intervento chirurgico. “Ho pregato il Signore. Don Patrizio e il gruppo non hanno mai abbandonato me e mio figlio Mircea, già orfano di padre”. Alla riduzione del tumore è seguita la scoperta di metastasi. “La colostomia è stata la soluzione accettata senza riserve. Ci sono stati tanti problemi in seguito all’intervento ma il Signore non mi ha mai abbandonato. Dopo un mese potei partecipare all’incontro del gruppo: un’immensa gioia, ho sentito un fiume di acqua viva dentro me. Il Rinnovamento è rinascere e io sono rinata: Gesù non ti abbandona mai, Egli è la pace”.
ulisseitaca
lunedì 21 gennaio 2013 18:31
Le testimonianze di Alessia e Ivana

Entrambe vivono l'esperienza del RnS




Clicca su Play per far partire il video della testimonianza



Nell’ottobre del 2001 il tribunale della mia coscienza, aveva emesso per me una sentenza irrevocabile di condanna. Dovevo uccidermi.

E ho scelto il mezzo più feroce che avevo a disposizione. Ho preso il fucile da caccia di mio padre. L’ho caricato. Ho premuto il grilletto…

Uno sparo. Poi più niente. Mi sono risvegliata in un letto di ospedale, molti giorni dopo, dolorante, sofferente, confusa… In ospedale sono rimasta per tre lunghi mesi. Un periodo che è servito a curare, a rimarginare non solo le ferite del mio corpo, quanto quelle ancora più profonde e dolorose che avevo nell’animo, nello spirito. È in quel periodo che ho cominciato a credere negli angeli. È in quel periodo che ho vissuto profondamente la riconciliazione con Dio… Io l’ho visto negli sguardi di mia madre, nell’affetto di mio padre, nei sorrisi dei miei amici e dei miei parenti, negli scherzi di mia sorella, nelle attenzioni dei medici, degli infermieri…

Io prima della conversione, ero una ragazza che pretendeva di essere perfetta come figlia, fidanzata, sorella, studentessa. La mia vita era programmata fin nei minimi particolari. Avevo tutto sotto controllo. Ma non mi rendevo conto di vivere in una gabbia d’oro che non lasciava spazio alle emozioni, alla spontaneità. E non appena qualche crepa si è aperta in questa struttura artificiosa, mi si sono presentati i problemi.

Di giorno continuavo ad essere inappuntabile, di sera invece andavo a divertirmi, spesso di nascosto, per sentirmi libera nel senso sbagliato del termine. Questo doveva avere un effetto appagante, in realtà alla lunga mi ha portato ad uno stato di profonda depressione e alla convinzione sempre più radicata di dovermi uccidere.

È stato in ospedale che ho sentito per la prima volta lo sguardo del Signore e ho capito che c’era sempre stato, ma non avevo avuto occhi per vederlo. Il periodo della mia degenza è stato molto lungo e travagliato, ma non ero più da sola. Non lo ero mai stata. Era solo che non sapevo pregare. Da quel momento ho capito come rivolgermi a Dio e avevo chi pregava per me.

Oggi sono qui a raccontare la mia storia, a testimoniare la grandezza del Signore che oltre ad avermi salvato nel corpo e nello spirito, mi ha fatto il dono meraviglioso di mettermi accanto Antonio.

Lo sposerò tra una settimana.

ALESSIA



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Avevo solo 12 anni quando la mia vita è cambiata.

Avevo appena conosciuto un ragazzo al mare. Era sera, ero in spiaggia e quel ragazzo abusò di me. Da quel momento in poi niente è più stato lo stesso nella mia vita, nel rapporto con gli altri, negli affetti familiari. Ho perso anche la speranza in Dio. Tutto era diventato terribilmente vuoto e triste. Entrai in un periodo nero, ogni cosa diventava un problema, avevo paura di tutti anche dei miei genitori, però, non ne facevo parola con nessuno.

Ero arrabbiata con Dio perché aveva permesso che quella cosa accadesse, ma ero in collera anche con me stessa. Pensavo che fosse mia la colpa di quello che era successo.

Dopo qualche mese presi la decisione di andare da una psicologa che mi è stata di grande aiuto, ma la rabbia che avevo verso Dio non andava via. Incominciai, però, a frequentare nuovamente la parrocchia e soprattutto un gruppo religioso. Avevo nuovi amici con cui condividere il cammino di fede. A nessuno avevo mai confidato la mia tragedia personale, la mia ferita più intima.

Dopo quasi 6 anni dall’accaduto un giorno, durante un convegno di giovani cristiani, mentre giravo per il palazzetto mi sentii chiamare, quella voce non era per niente familiare. Incominciai a cercare con lo sguardo da dove venisse quella voce. Ho visto un uomo che mi guardava. Era lui che mi aveva chiamato. Gli ho chiesto se mi conosceva.

A quel punto è accaduta una cosa che non avrei mai immaginato e che ancora oggi non mi so spiegare. Quell'uomo si è inginocchiato davanti a me e mi ha chiesto scusa piangendo. Per me quell'uomo continuava ad essere un perfetto sconosciuto. E’ stato allora che lui stesso mi ha rivelato chi era e mi ha implorato di perdonarlo. Era lo stesso uomo che 6 anni prima mi aveva distrutta…

Accanto a lui c’era una donna con una bambina in braccio, quella donna mi chiedeva, a sua volta, scusa da parte del marito. Io nel mio cuore a lui già lo avevo perdonato, io non riuscivo a perdonare Dio…

Ma dovevo ancora aprire gli occhi, ero accecata dalla rabbia. Li ho aperti qualche anno dopo, grazie ad una sorella del gruppo religioso. Avevo continuato a gridare nella solitudine del mio cuore: "Dio quanto ti cerco. Tu dove sei?".

Ma a quella domanda nessuna risposta.

La risposta è arrivata qualche mese fa, quando da quella sorella, durante una catechesi sull’amore di Dio, ho sentito dire:"quando tu gridi “Dio dove sei”?, Lui è lì vicino a te e ti tiene in braccio, soffre con te e come te…".

A queste parole il mio cuore sembrava essersi lacerato, non era una nuova ferita, bensì quella vecchia, mai rimarginata che si riapriva e Dio con il suo immenso Amore l’ha curata e guarita.

Io oggi posso dire di essere passata dalla morte alla vita.

IVANA

http://www.rns-italia.it/news/AgoràLoreto07/Testimonianze.htm
ulisseitaca
lunedì 21 gennaio 2013 18:36
Lucia

Lucia è una giovane violinista che da molto tempo offre il suo servizio nella corale RnS diocesana di Roma e nella corale Nazionale RnS.
Lei già conosceva bene l’amore di Dio e la Sua infinita misericordia quando nel 2004 la malattia bussò alla sua porta.
Le fu diagnosticata una rara forma di malattia autoimmunitaria che in pochissimo la costrinse immobile in un letto con atroci dolori.
Persino le stesse analisi diagnostiche erano insopportabili, ma con la forza che le venne dalla preghiera sua e dei fratelli del suo gruppo decise di scegliere la vita. “Un cristiano combatte, non cede il proprio cuore alla sofferenza!” Con questa determinazione decise di sospendere la terapia di morfina che se anche le rendeva i dolori più sopportabili le faceva perdere la lucidità.
Così dopo aver trascorso due mesi immobile, pian piano passò dal letto alla sedia a rotelle e da lì alle stampelle. Nonostante avesse un versamento di liquido nella spina dorsale cominciò col tempo a camminare.
I medici tentarono diverse terapie, ma senza alcun risultato. Intanto la malattia progrediva e si rischiava un blocco della cassa toracica con il conseguente blocco respiratorio.
Un giorno un dottore dell’ospedale dov’era in cura le propose di sospendere tutte le terapie, per disintossicare l’organismo prima di iniziare l’ennesimo trattamento e così fece.
In quei giorni si svolgeva a Fiuggi un convegno regionale dei gruppi RnS del Lazio e Lucia ci prese parte insieme al suo gruppo. Nel corso dell’incontro si tenne una preghiera di intercessione e alcuni fratelli pregarono con fede il Signore per lei.
I dolori scomparsero la stessa sera e il giorno dopo il dottore che l’attendeva per l’inizio della nuova terapia non trovò più traccia della malattia.
Rinviò l’appuntamento al mese successivo e quando la rivide a distanza di trenta giorni la situazione era invariata. Non riuscendo a capire cosa fosse successo le disse: “Sei guarita e non ci sono spiegazioni. Cosa hai fatto?”
Lucia pur sapendo che il dottore non era credente gli disse che i suoi amici avevano pregato per lei ed egli rispose: “Ed io non posso non prenderne atto!”
Lode e Gloria al Signore.


ulisseitaca
lunedì 21 gennaio 2013 18:51
ulisseitaca
lunedì 21 gennaio 2013 19:00
ulisseitaca
lunedì 21 gennaio 2013 19:04
ulisseitaca
lunedì 21 gennaio 2013 19:34
e queste sono soltanto alcune a cui io ho assistito e sentito le testimonianze
Perdonato
martedì 22 gennaio 2013 11:31
Testimonianza di guarigione del past.Vito Nuzzo

Credente
martedì 22 gennaio 2013 13:24
Davvero belle testimonianze di come il Signore operi sempre a favore di quanti sperano in Lui.
Alcuni pensano che Egli si sia limitato a fare portenti solo durante il periodo apostolico, ma la Scrittura stessa annuncia che il Signore avrebbe fatto cose maggiori per mezzo dei suoi discepoli, in futuro.

Ben vengano tante testimonianze, anche quelle che il Signore fa in altre denominazioni, perchè il suo amore non è limitato e in questo campo Egli non fa preferenze di persone, ma usa misericordia con tutti.



ladymira
martedì 22 gennaio 2013 14:49
Dio opera grandi guarigioni, ma la guarigione più importante e fondamentale che può dare solo Dio è la guarigione dell'anima, Dio guarisce l'anima , anche se a volte per motivi che sconosciamo non guarisce il corpo, ma ci dà luce , amore , fede è questa la vera guarigione!, anche se non avviene quella fisica, ricordiamoci che alla guarigione fisica avviene quella spirituale, la conversione, che importantissima, bacioni
Perdonato
martedì 22 gennaio 2013 15:23
Amen! Ne approfitto per postare un altro video di una incredibile guarigione operata dal Signore.

Miracolosa rinascita



Coordin.
martedì 22 gennaio 2013 16:01
Carissimi, se siete d'accordo vorrei spostare questo 3d nella sezione dedicata alle testimonianze, ovviamente senza togliere nessuno dei vostri post.
Siccome il mio compito è soprattutto quello di curare l'aspetto, i colori, ma anche la posizione dei vari argomenti, devo occuparmi di questi particolari.
Attendo conferma prima di spostare. Grazie
ulisseitaca
martedì 22 gennaio 2013 17:28
per me non c'è problema ho scritto qui perchè era una sezione disponibile e aperta a tutti
ulisseitaca
martedì 22 gennaio 2013 18:04
bellissima testimonianza ma un paio di chiarimenti

i personaggi sono reali, cioè sono davvero Linda e David?

perchè si parla di resurrezione?

l'uomo che ha sconfitto la morte
Perdonato
mercoledì 23 gennaio 2013 00:43
Si, credo proprio che siano veramente loro... Credo che il titolo parli di resurrezione in quanto la persona direttamente interessata si trovava in uno stato di morte certa (per lo meno celebrale), e a rivederlo dopo non so come si possa definire se non come resuscitato.. L'uomo lo aveva dichiarato morto tanto da organizzargli il funerale, Dio però ha dichiarato guarigione.. gloria a Dio.
ulisseitaca
mercoledì 23 gennaio 2013 10:30
Non metto in dubbio la straordinarietà dell'evento ma per parlare di morte bisogna che ci sia la morte del corpo sia come attivita cardiaca, sia celebrale, ama che limitandosi a quella, criterio oggi usato per eseguire l'espianto degli orgsni occorre che vi sia la CESSATA attività celebrale e li mi pare che sia segnalato una attività eccessiva, dunque non era, a parte le varie interpretazioni e supposizioni, credere che sicuramente morirà non significa che sia morto e dunque resurrezione?

poi l'uomo che ha sconfitto la morte come se fosse in suo potere farlo

comunque lode e gloria al Signore
ladymira
mercoledì 23 gennaio 2013 15:16
I pellegrinaggi , fanno una cosa bellissima , ci avvicinano a Dio , li in quei luoghi si respira la pace, e se Dio non guarisce il corpo , non disperiamoci, ricordiamoci che Dio prima di tutto guarisce l'anima e dà miracoli di conversione, non rammarichiamoci, se Dio non ci ha guariti quella o l'altra malattia , Dio magari avrà altri disegni prodigiosi per noi! lui ci dà tutto!
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