morire il giorno di Natale

Lo scorso Natale è mancata la mia mamma. In diversi mi hanno detto che ha ricevuto un dono speciale, che morire proprio il giorno di Natale è significativo ed è un evento riservato a persone molto buone, che hanno sempre solo fatto del bene. E' un anno che cerco di saperne di più..., è vero o sono cose che mi hanno detto solo per consolarmi? La mia mamma è stata una persona speciale, forse un pò come tutte le mamme agli occhi dei figli, e mi piacerebbe sapere se c'è del fondamento in quanto mi è stato detto! Grazie, un abbraccio

Cara Emanuela,
innanzitutto ti do il nostro benvenuto.
Ogni mamma dovrebbe essere speciale per i figli, anche se purtroppo non sempre è così. Conosco alcuni che si disinteressano, altri che diventano contrari ai propri genitori, altri che portano loro radicati rancori.
E' più facile che siano i figli ad essere speciali per le madri. E siccome tu porti la tua mamma nel cuore significa che tra voi vi era un rapporto affettivo molto stretto come dovrebbe essere in tutte le famiglie.
Ma pensa quanto ancor più speciale è ciascuno di noi per il Padre celeste!
Nella Scrittura vi sono molte attestazioni come:
" Perché tu sei prezioso ai miei occhi,
perché sei degno di stima e io ti amo,..."Is 43,4

Fatta questa premessa generale che vale per tutti, occorre dire che non possiamo sapere con assoluta certezza se il giorno del ritorno al Padre sia segnata da uno specifico intervento della Provvidenza. Lo scandire del tempo è una attribuzione umana. Il nostro Natale non è, ad esempio, lo stesso per gli ortodossi. Quindi se tu esponessi questo caso a dei fratelli ortodossi, per essi non avrebbe alcun senso perchè essi celebrano il natale il 6 di gennaio.
Vi sono comunque coincidenze significative quando si collega la morte con una particolare ricorrenza a cui noi diamo significato.
Giovanni Paolo II è morto ad esempio nella seconda domenica di Pasqua che proprio lui aveva istituito come festa speciale della divina misericordia.
Forse un segno del cielo per ratificare tale ricorrenza decisa dal papa.
Ma resta ovviamente una ipotesi.
Certo è che il Signore ci ama tutti e ciascuno in particolare. Per noi ha dato la vita quando ci ha creati e quando ci ha redenti.
E, a meno che rifiutiamo consapevolmente e ostinatamente la sua salvezza, siamo tutti destinati a godere la felicità per la quale siamo stati fatti.
Questo ci deve confortare in tutte le situazioni, soprattutto quando una persona tanto cara, come una mamma, ci lascia per andare incontro al proprio Salvatore.
Sii pertanto grata al Signore per avere avuto una madre che ti ha allevata, educata, amata e sii anche grata perchè ora, dopo aver assolto il difficile compito di madre,sarà stata accolta nella dimora che è stata preparata per lei come prospettato da Gesù: Giov 14,2 Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l'avrei detto. Io vado a prepararvi un posto... (vedi anche Efes.3,6 e Coloss.3,24)

Ti abbraccio

Grazie per aver risposto e con così tanta sollecitudine! E' un pò quello che mi aspettavo, anche se mi piaceva cullarmi in questa idea della mamma che viene chiamta al cielo per nascere a nuova vita nello stesso giorno in cui nasce il ns. Redentore.... D'altra parte è giusto così, non devono esserci trattamenti particolari mai, ai Suoi occhi siamo tutti figli uguali, ugualmenti amati e considerati. Ho sempre considerato il S. Natale come un giorno veramente speciale ed ho cercato di viverlo cristianamente, non ostante le sollecitazioni esterne spesso tendano a distrarre parecchio. Ora temo l'avvicinarsi di qsto giorno, è un anniversario terribile, non so come l'affronterò. Spero che dall'Alto mi giunga un provvidenziale aiuto...., grazie di tutto! Un abbraccio ed un augurio di Buon Natale....

Grazie anche a te cara sorella in Cristo.
Il Signore ti doni tanta grazia e forza per superare anche i momenti di sconforto dovuti al distacco dalla tua cara mamma, certa che essa è approdata ad un porto più sicuro del nostro.
Con fraterno affetto

morire il giorno di natale è brutto, ma sono sicura che nostro signore giudica tutti con misericordia

la morte è dolorosa per noi che restiamo,ma se pensiamo che nostro signore poi ci metterà tra le sue braccia, ci consoleremmo,per chi resta è doloroso, sopratutto il giorno di natale che è festa di nostro signore,basta pensare che tutti noi, la nostra vita è nelle mani di nostro signore.

In effetti,cara Ladymira, non dovremmo temere la morte che per noi è un passaggio ad una nuova condizione, ma piuttosto temere la "seconda morte" che è quella della separazione da Dio che solo è e dà la vita.

Credente., 18/12/2012 15:43:

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In effetti,cara Ladymira, non dovremmo temere la morte che per noi è un passaggio ad una nuova condizione, ma piuttosto temere la "seconda morte" che è quella della separazione da Dio che solo è e dà la vita.

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verissimo, muore solo la carne,dovremmo trovare consolazione in questo,è normale provare dolore per la mancanza della persona amata perchè non possiamo parlare più con lei o lui e ci manca il suo supporto terreno, la morte seconda come dice San Francesco è una cosa da temere, è essere separati da nostro signore