VIDEOCORSO DI TEOLOGIA FONDAMENTALE (G.Cavalcoli)

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Credente
00lunedì 13 febbraio 2012 22:34
Cosa si intende per Teologia Fondamentale?
In cosa consiste la teologia fondamentale?

Già il nome indica che si occupa dei fondamenti, dei punti saldi, ma vediamone la storia.
Nei primi anni, le prime comunità cristiane avvertirono la necessità di giustificare l’idea che Dio avesse realmente parlato, e quale ruolo rivestiva la fede. Per questa ragione il genere letterario degli scritti che furono prodotti fu indicato con il nome di apologetica.
Nel medioevo il ruolo era diverso, si poteva dare per scontata l’idea di vivere in una società Cristiana, i termini usati erano quindi inizialmente quelli di Rivelazione e Profezia (in senso ampio), poi Sacra Dottrina, Insegnamento Sacro, etc.
Un successivo momento di crisi (XVII-XVIII sec.) è sopravvenuto con le idee illuministe, si assumerà quindi nuovamente un tono di difesa attraverso le DEMONSTRATIO (religiosa) e DEMONSTRATIO CRISTIANA, per giustificare rispettivamente la Rivelazione divina e la sua realizzazione attraverso Cristo (il contesto era la convivenza tra protestanti, luterani e cattolici).
La stessa materia è oggi oggetto della Teologia Fondamentale, i contenuti sono gli stessi, ma oggi, soprattutto dopo il Concilio Vaticano II, si preferisce indicare con un nome che non mostri intenti difensivi ma dialogici.

LA RIVELAZIONE
Il fenomeno della rivelazione, in sé, non è uno specifico del Cristianesimo, ma per quanto riguarda l’intensità sì. Perché nel nostro caso non esistono mediatori, per questo si parla di pienezza e definitività della Rivelazione Cristiana.
Diamone ora una definizione ampia.
Si tratta di un Messaggio, perché ha un contenuto, ma è un messaggio complesso, arduo. Soprannaturale, perché ha natura divina, se la sua natura non è divina abbiamo un capo carismatico, non una rivelazione. Può avere un Mediatore che lo riceve, ma è tale solo se lo porta all’umanità, vera destinataria del messaggio. E’ accompagnata da un fenomeno straordinario, come un miracolo. Possiamo quindi avere diversi modelli:
Epifanico: manifestazione di Dio (es. : chi vede me vede il Padre)
Profetico: la voce
Veritativo: si intuisce integralmente la verità (es. ispirazione Biblica)
Quelli elencati possiamo definirli modelli massimi, ma esistono infinite varianti.
FTesi di esame 2 : Che cosa si connota con l’espressione “Rivelazione naturale” e in che cosa si differenzia dalla Rivelazione Biblica?

A questo punto è necessario dire che nella storia della Rivelazione ci sono state alcune formalizzazioni teoriche (puntualizzazioni), esaminiamole:
1 – Tutto ciò che è nella Bibbia fa parte della Rivelazione, anche la Creazione, nonostante non sia ancora un messaggio di Salvezza. Si tratta di una questione non secondaria, che fa riferimento alla Salvezza dei popoli vissuti in ere precedenti, esiste una rivelazione naturale, che orienta al bene anche chi non conosce Cristo.
S. Agostino, ispirandosi a Platone, parlava di Res et Signa, realtà come segno di Dio. Anche san Francesco enfatizza la presenza di Dio nella natura, contrapponendosi ad una visione che sottolinea la fondamentale alterità di Dio.
Dio si manifesta ad Adamo ed Eva senza modalità eccezionali, perché si trovava nella loro stessa dimensione, non vi era ancora il peccato.
Anche Sapienza 14 e Rm 2 si esprimono in questo senso “veramente stolti coloro che non hanno riconosciuto Dio nella bellezza delle Sue creature” a dimostrazione che una certa coscienza di Dio possiamo averla anche facendo ricorso alla sola ragione, in assenza di Rivelazione.
Dalla riflessione che nella natura è contenuta la rivelazione discende che la natura deve fare il suo corso, principio a fondamento della legge naturale.
2 – La rivelazione serve solo in questa vita? La Gloria di Dio è una rivelazione o no? Sì, ma è una Rivelazione gloriosa attraverso la luce inaccessibile di Dio. Per questo si parla di visione e non di ascolto, siamo in un contesto epifanico. Possiamo quindi affermare che èuna Rivelazione.
3 – Storicità: Rivelazione ebraica e cristiana. La Rivelazione si attua nella storia e compone una Storia, quella della Salvezza. Dio attua le sue concatenazione di rivelazioni.
I Cristiani aggiungono che la concatenazione è ascensiva verso la pienezza del tempo, l’incarnazione di Cristo. Inoltre affermano che dopo Cristo la storia cammina verso Dio, non gli è più nemica, la Santità si accumula e cresce. Hegel dice che la storia va verso un miglioramento, per i Cristiani no, l’uomo è sempre lo stesso, ma la storia della Salvezza sì.
Alcuni momenti sono più fondanti, sono le grandi tappe della storia della Salvezza: Creazione, Alleanza, liberazione dall’Egitto, Momento Profetico, Momento Sapienziale (rielaborazione di quanto accaduto, Cristo)
Credente
00lunedì 13 febbraio 2012 22:36
Lezione n. 1: Che cosa è la teologia fondamentale

Credente
00lunedì 13 febbraio 2012 22:37
Lezione n. 2: L'introduzione alla fede.

Credente
00giovedì 16 febbraio 2012 14:38
Lezione n. 3: Rapporto tra religione naturale e religione cristiana.

Credente
00giovedì 1 marzo 2012 15:16
Lezione n. 4: La divina Rivelazione.
Credente
00martedì 6 marzo 2012 11:16
5 Le prove di credibilità del cristianesimo.
Credente
00mercoledì 21 marzo 2012 22:51
Lezione n. 6: I miracoli.
Credente
00mercoledì 21 marzo 2012 22:53
Lezione n. 7: Le profezie.
Credente
00mercoledì 21 marzo 2012 22:54
Lezione n. 8: La testimonianza cristiana.
Credente
00lunedì 2 aprile 2012 23:46
Lezione n. 9: Come predicare il Vangelo.
Credente
00lunedì 2 aprile 2012 23:48
Lezione n. 10: L'apporto delle altre religioni.
Credente
00venerdì 6 aprile 2012 21:42
Lezione n. 11: Come entrare nella Chiesa cattolica.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 10:46.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com