Come interpreto il concetto di Messia.

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Vololibero19
00domenica 18 agosto 2019 18:48
Il Messia cioè un Cristo,un Unto deputato a svolgere una missione importante presso un popolo o per l'umanità ha avuto molte interpretazioni a seconda delle idee politiche e religiose dei popoli.Presso alcuni si trattava di un sovrano giusto e potente che avrebbe governato con saggezza ma soprattutto avrebbe fatto grande la propria Nazione.Questo è nettamente evidente nel testo biblico per il popolo ebraico.Per gli Ebrei il Messia non poteva essere il Cristo dei Cristiani perché non si era imposto,non aveva combattuto per la liberazione dai Romani,aveva criticato e non esaltato la classe dirigente,aveva dato retta alla "feccia "del popolo ma soprattutto dimostrava il suo fallimento con una morte ignomignosa.Gesù,infatti era il Cristo di un nuovo popolo e quel popolo lo riconosceva come tale.Secondo me l'interpretazione corretta di Messia è il contrario di come viene intesa solitamente:non è un popolo che cerca e attende un Messia secondo le sue aspirazioni ma è un Messia,un Cristo che cerca un popolo presso cui incarnarsi e a cui rivelarsi a cui insegnare e proporre un progetto di salvezza secondo una prospettiva divina più lungimirante di quella umana.Non c'è quindi un Messia che deve venire a realizzare l'Ideale dell'uomo ma c'è l'Ideale dell'uomo (Il giusto,l'onesto il pacifico,il soccorritore dei poveri e dei maltrattati)che attende un Essere che lo incarni e lo realizzi.Per i Cristiani quell'Essere è stato Gesù(quando Lui ha detto"Tutto è compiuto"non intendeva soltanto dire che le scritture si erano realizzate ma che Lui ha realizzato in pieno e completamente l'Ideale dell'uomo atteso da secoli secondo un volere divino di cui era consapevole per la sua unione eterna con Dio.Purtroppo il suo popolo aveva la mente immersa in altri ideali e non è riuscito a riconoscerlo.Chi riconosce l'ideale di Gesù può farlo suo,adeguarsi ,camminare nelle orme di questo Messia,nutrirsi giornalmente della sostanza del suo esempio,dissetarsi del suo conforto e delle sue speranze.Chi segue questo Messia è consapevole che solo nella sua direzione esce dalla palude di un mondo corrotto da millenni e ritrova la strada della salvezza in un Mondo futuro.
Credente
00mercoledì 9 ottobre 2019 21:34
Sicuramente gli ebrei hanno sempre atteso un Messia sgominatore dei nemici di Israele e apportatore di pace e di liberazione dall'oppressione.

L'errore di prospettiva che non ha permesso a questo popolo di riconoscere Gesù come il Messia atteso, è il fatto che ci si aspettava un tale personaggio, senza collegarlo con altre caratteristiche messianiche disseminate in molti brani delle Antiche Scritture che descrivono anche un uomo dei dolori che ben conosce il patire e per le cui piaghe tutti avrebbero avuto guarigione.

Essi, pur leggendo tali caratteristiche del Messia, non seppero coniugare i due aspetti, e confusero il personaggio Gesù come un mistificatore, arrivando a definirlo un emissario di Belzebu.

Non capirono e per molti ebrei rimane tutt'ora velato il fatto che la pace promessa e che il Messia avrebbe garantito, sarebbe passato prima per questa apparente temporanea sconfitta della croce, necessaria per poter arrivare a portare la pace definitiva che pure sarà il finale compimento del progetto divino.
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