Trasfusioni e Atti 15,29: (... astenervi dal sangue...)

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Credente
00lunedì 14 settembre 2015 15:05
Nel primo Concilio furono prese alcune decisioni tra le quali:

Atti 15,28
 -29

Infatti è parso bene allo Spirito Santo e a noi di non imporvi altro peso all'infuori di queste cose, che sono necessarie:
 di astenervi dalle carni sacrificate agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati, e dalla fornicazione; da queste cose farete bene a guardarvi...

Credente
00lunedì 14 settembre 2015 15:28
Per i giudei vigeva il comando, secondo la legge mosaica, di non mangiare carni sacrificate e il sangue.
Il mangiare carne sacrificata agli idoli era considerata dagli ebrei osservanti della legge, una partecipazione al sacrificio fatto ai demoni, il sangue era considerato la sede della vita dell'animale e quindi si riteneva che mangiandone avvenisse una appropriazione del carattere bestiale di quell'animale.

Il Concilio di Gerusalemme ribadisce questa norma ma subito dopo s.Paolo nelle sue lettere ne precisa il motivo ed i limiti, che ci permette di comprendere con esattezza perchè fu mantenuta tale legge mosaica e ci permette di capire se tale regola ha una validità permanente oppure contingente.

Credente
00lunedì 14 settembre 2015 15:33
Ecco i brani in questione, tratti dalle lettere di s.Paolo

Romani 14,1-ss

1 Accogliete colui che è debole nella fede, ma non per sentenziare sui suoi scrupoli.
2 Uno crede di poter mangiare di tutto, mentre l'altro che è debole, mangia verdure. 3 Colui che mangia di tutto non disprezzi colui che non mangia di tutto; e colui che non mangia di tutto non giudichi colui che mangia di tutto, perché Dio lo ha accolto. 4 Chi sei tu che giudichi il domestico altrui? Se sta in piedi o se cade è cosa che riguarda il suo padrone; ma egli sarà tenuto in piedi, perché il Signore è potente da farlo stare in piedi.
5 Uno stima un giorno più di un altro; l'altro stima tutti i giorni uguali; sia ciascuno pienamente convinto nella propria mente.
6 Chi ha riguardo al giorno, lo fa per il Signore; e chi mangia di tutto, lo fa per il Signore, poiché ringrazia Dio; e chi non mangia di tutto fa così per il Signore, e ringrazia Dio. 7 Nessuno di noi infatti vive per se stesso, e nessuno muore per se stesso; 8 perché, se viviamo, viviamo per il Signore; e se moriamo, moriamo per il Signore. Sia dunque che viviamo o che moriamo, siamo del Signore. 9 Poiché a questo fine Cristo è morto ed è tornato in vita: per essere il Signore sia dei morti sia dei viventi. 10 Ma tu, perché giudichi tuo fratello? E anche tu, perché disprezzi tuo fratello? Poiché tutti compariremo davanti al tribunale di Dio;

1Corinzi 8,8ss

8 Ora non è un cibo che ci farà graditi a Dio; se non mangiamo, non abbiamo nulla di meno; e se mangiamo non abbiamo nulla di più. 9 Ma badate che questo vostro diritto non diventi un inciampo per i deboli. 10 Perché se qualcuno vede te, che hai conoscenza, seduto a tavola in un tempio dedicato agli idoli, la sua coscienza, se egli è debole, non sarà tentata di mangiare carni sacrificate agli idoli? 11 Così, per la tua conoscenza, è danneggiato il debole, il fratello per il quale Cristo è morto. 12 Ora, peccando in tal modo contro i fratelli, ferendo la loro coscienza che è debole, voi peccate contro Cristo. 13 Perciò, se un cibo scandalizza mio fratello, non mangerò mai più carne, per non scandalizzare mio fratello.


1Co 8; 10:23-33
13 Smettiamo dunque di giudicarci gli uni gli altri; decidetevi piuttosto a non porre inciampo sulla via del fratello, né a essere per lui un'occasione di caduta. 14 Io so e sono persuaso nel Signore Gesù che nulla è impuro in se stesso; però se uno pensa che una cosa è impura, per lui è impura. 15 Ora, se a motivo di un cibo tuo fratello è turbato, tu non cammini più secondo amore. Non perdere, con il tuo cibo, colui per il quale Cristo è morto! 16 Ciò che è bene per voi non sia dunque oggetto di biasimo; 17 perché il regno di Dio non consiste in vivanda né in bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo. 18 Poiché chi serve Cristo in questo, è gradito a Dio e approvato dagli uomini. 19 Cerchiamo dunque di conseguire le cose che contribuiscono alla pace e alla reciproca edificazione. 20 Non distruggere, per un cibo, l'opera di Dio. Certo, tutte le cose sono pure; ma è male quando uno mangia dando occasione di peccato. 21 È bene non mangiare carne, né bere vino, né fare cosa alcuna che porti il tuo fratello a inciampare.

Credente
00lunedì 14 settembre 2015 16:38
Si noti in particolare l'espressione usata da Paolo in 1 Cor 8, 10 dove dice:

"...Perché se qualcuno vede te, che hai conoscenza, seduto a tavola in un tempio dedicato agli idoli, la sua coscienza, se egli è debole, non sarà tentata di mangiare carni sacrificate agli idoli? 11 Così, per la tua conoscenza, è danneggiato il debole, il fratello per il quale Cristo è morto.

Dunque per Paolo il mangiare carne sacrificata agli idoli non sarebbe nulla di male considerato in se stesso, in quanto il cibo, ogni cibo in se stesso, essendo creato da Dio è buono. Ma ciò che costituisce invece un problema è la coscienza di chi lo mangia e la coscienza di chi ci vede mangiare quel cibo che egli ritiene non si debba in coscienza mangiare.

In tal caso, Paolo ribadisce il concetto, come aveva espresso il Concilio, che conviene non mangiarne pur essendo persuasi nella propria coscienza che non vi sarebbe nulla di male, perchè potrebbe esserne scandalizzato il proprio fratello che è più debole nella fede, in quanto ritiene che sia necessario non mangiare quel determinato cibo.

Ecco dunque la chiave per comprendere la decisione del Concilio riguardo alle carni sacrificate agli idoli e per conseguenza anche riguardo al sangue.






Credente
00lunedì 14 settembre 2015 17:21
Il concetto espresso da Paolo è in perfetta sintonia e in conseguenza del pensiero espresso da Cristo stesso in Marco 7,15-19

15 non c'è nulla fuori dell'uomo che entrando in lui possa contaminarlo; sono le cose che escono dall'uomo quelle che contaminano l'uomo. 16 [Se uno ha orecchi per udire oda.]»
17 Quando lasciò la folla ed entrò in casa, i suoi discepoli gli chiesero di spiegare quella parabola. 18 Egli disse loro: «Neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che dal di fuori entra nell'uomo non lo può contaminare, 19 perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e se ne va nella latrina?» Così dicendo, dichiarava puri tutti i cibi.

Quindi nessun alimento è impuro in se stesso. Cristo dichiara pertanto che sono permessi tutti i cibi e di conseguenza abolisce tutte le proibizioni di carattere alimentare che erano state scritte da Mosè nella Legge antica, nessuna esclusa.

Ecco perchè Paolo, richiamandosi a tale principio , precisò che l'unica preoccupazione nel decidere di assumere un qualsiasi alimento doveva essere quella di salvaguardare la coscienza del fratello più debole.
Questo se valeva per le carni sacrificate valeva anche per il sangue

Credente
00lunedì 14 settembre 2015 17:34
La decisione del Concilio di Gerusalemme riguardo alle carni sacrificate e al sangue aveva dunque un carattere contingente in rapporto al fatto che nelle prime comunità vi erano giudei convertiti i quali avevano una forte convinzione che certi alimenti erano impuri o proibiti e non li toccavano.

Nel momento in cui nella Chiesa non ci sarebbero più stati dei Giudei con tali osservanze e convinzioni riguardo a certi alimenti, le prescrizioni conciliari sulle proibizioni alimentari sarebbero state da considerare ormai non più vincolanti, come già le considerava lo stesso Paolo scrivendo alle comunità di Roma e di Corinto.

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da http://digilander.libero.it/rinnovamento/documenti/reli_48.html
Le ragioni di Atti 15:20, 29

Atti 15:20, 29 probabilmente fu imposto ai Cristiani provenienti dal gentilesimo per attenuare le eventuali frizioni con i cristiani provenienti dal giudaismo. E questo è evidente dall’ammonizione che, se i Gentili si fossero "astenuti da queste cose avrebbero prosperato", il che significa che la congregazione avrebbe prosperato proprio perché avrebbe attratto un maggior numero di convertiti giudei. La reiterazione della proibizione relativa al "sangue" di Atti 15:21 e le scritture seguenti, viene giustificata a motivo del fatto che "la Legge di Mosè è stata predicata nelle sinagoghe del paese per generazioni" (Atti 15:21) La Legge aveva svolto un ruolo così rilevante nella vita giudaica per così tanto tempo che sarebbe stato veramente difficile per loro non tenerne più conto una volta abolita. I Giudei, perciò, continuarono a seguirla, ma i convertiti Gentili dovevano attenersi solo a ciò che era già richiesto a quelli che si convertivano al Giudaismo. Secondo le parole di Paolo in 1° Corinti 10:32, i cristiani Gentili dovevano "astenersi dal divenire cause d’inciampo ai Giudei e ai Greci e alla congregazione di Dio". Quando Paolo riconsiderò la decisione espressa in Atti 15:20. egli sottolineò che Dio "aveva reso il precedente [patto della legge] antiquato. Ora ciò che è reso antiquato e invecchia è presso a sparire". (Ebrei 8:13) La Legge, perciò, doveva gradualmente sparire fino a ridurre a nulla le cause d’inciampo per i neo convertiti Giudei. Così, nell’arco di tempo coperto da Atti 15 i convertiti Gentili dovevano osservare solo parte della legge, ma a partire dal tempo in cui fu scritto 1° Corinti, a loro non era più richiesto di osservare alcuna parte della legge eccetto quelle che potevano essere d’nciampo ad altri. Ed è questo un concetto che, come abbiamo visto in precedenza, ha costituito il punto di vista della Società [Watch Tower] per molto tempo.

"Astenersi dalle cose sacrificate agli idoli" è una delle cose chiaramente proibite in Atti 15:20, 21, che viene con altrettanta chiarezza permessa in 1° Corinti 8:1-10, se così facendo non si ferisce la coscienza degli altri. La proibizione di Atti 15:20, di cui Paolo parla in 1° Corinti 8:1-13 deve, perciò, essere temporanea, e promulgata solo allo scopo di non far inciampare altri. Sebbene le Scritture qui non proibiscano apertamente il comando riguardante la proibizione del sangue, se una delle quattro proibizioni fosse stata consentita successivamente, e lo fosse stata a motivo di non far inciampare altri, se ne deve concludere che il resto delle proibizioni, a meno che non fossero ribadite altrove, dovevano similmente essere loro pure temporanee ed avere quindi un’applicazione limitata.

La Torre di Guardia insegna che Atti 15:21 (dove è detto che "Mosè ... è letto ad alta voce") si riferisce solo a quei comandamenti che sono antecedenti la promulgazione della legge giudaica, e specificamente a Genesi 9:4 che condanna il "mangiare carne con il sangue". Essi spiegano che "Mosè" significhi i libri che Mosè scrisse (i cinque libri del Pentateuco) e non la "legge di Mosè", l’intera legge mosaica. Atti 15, comunque, si riferisce chiaramente alla Legge di Mosè. Sebbene Atti 15:1 usi l’espressione l’usanza di Mosè, Atti 15:5 si riferisce specificamente ad essa come alla Legge di Mosè e 15:21 solo come "Mosè". Come ammette Svegliatevi! dell’8 settembre 1976, pagine 26 e 27, "Ma il problema di base era se i convertiti non Giudei dovessero osservare tutta ‘la legge di Mosè’", e la soluzione fu quella di osservare solo quelle parti che avrebbero potuto essere d’inciampo a Giudei, ma solo fino a quando esse avessero costituito un problema.
Credente
00lunedì 14 settembre 2015 18:53
Ma veniamo ora ad un altro aspetto della questione e che maggiormente ci preme chiarire visto le conseguenze che genera.


Abbiamo già visto nei precendenti post che nessun alimento è proibito dal punto di vista cristiano.

In merito a questa questione però la società Torre di Guardia (WTS) OBBLIGA attualmente i propri aderenti a non accettare trasfusioni di sangue.

In passato ha emanato diverse e contradditorie disposizioni con dichiarazioni all'opposto tra di loro in rapporto anche ai vari progressi della scienza medica.

Eccole:

1600 d.C: primi esperimenti di trasfusioni tra animali, tra umani, tra animali-umani
fine 1700: scoperta dei primi anticoagulanti 
1820 ca.: prime trasfusioni indirette, con raccolta sangue donatore in siringhe
seconda metà '800 : trasfusioni usate anche come terapie per anemie, infezioni etc.
inizi '900: scoperta dei quattro gruppi sanguini
1909: Russell scrive sulla torre di guardia che quanto previsto dal concilio di Gerusalemme, in Atti 15, era solo un modo per appacificare i giudei e i gentili, e che la legge di non mangiare il sangue non aveva mai riguardato i gentili, i non ebrei.
Prima guerra mondiale: ampio utilizzo di trasfusioni e affinamento delle tecniche degli strumenti
1927: Rutherford scrive sulla TG che il divieto di mangiare sangue dato a Noè e Mosè era simbolico e serviva a dare importanza sacrale alla vita e a condannare l'omicidio e lo spargimento di sangue innocente.
anni '30: gli stati iniziano a legiferare in materia e a stabilire protocolli per le trasfusioni, in Italia con decreti del 1935 e del 1937.
1931: La Società vieta i vaccini, in quanto creano ibridi "animali-umani" (superlol e questi sarebbero ispirati da Dio?)
1932: sulla rivista Golden Age per la prima volta si sconsiglia di mangiare sangue in quanto la vita è nel sangue dell'animale.
1939: Rutherford risponde alla domanda di un lettore sul mangiare carne di maiale e ribadisce il concetto che il sangue non andrebbe mangiato.
1940: scoperta del fattore Rh
25 dicembre 1940: sulla rivista Consolazione si apprezza l'azione di un medico che ha salvato la sua paziente con una trasfusione di sangue.
22 dicembre 1943: sulla rivista Consolazione vien condannata la pratica trasfusionale come scopo immunizzante, all'epoca la società WT ce l'aveva con i vaccini.
1 dicembre 1944: Knorr inizia a cambiare rotta e dice che i gentili non potevano mangiare sangue "mediante trasfusione" ( che vuol dire?!) quando dimoravano in israele.
1 luglio 1945: mangiare sangue di animale è vietato a tutti i tdg, tutti gli animali compresi uccelli, pesci etc vanno resi esangue prima di essere mangiati.
22 ottobre 1948: sulla Svegliatevi! la società dichiara che le trasfusioni sono errate e pericolose.
1951: primo caso giudiziario dove una famiglia di Tdg si rifiuta di far trasfondere la figlia.
1953: I vaccini adesso vanno bene...  
1955:TG 15 marzo dice che il sangue dei pesci si può mangiare.. 
1959: cercano di spiegare perchè vaccino si e trasfusione no, e viene detto che "in qualità di alimento che a noi interessa tale proibizione" 
1961: chi si fa trasfondere deve essere disassociato
1962: non si possono usare frazioni di sangue o sieri
1963: il trapianto di organi è questione di coscienza
1964: anche usare il sangue come concime è sbagliato!
1968: trapianti=cannibalismo  chi si sottopone a trapianto viene disassociato.
1969: il sangue è anima, chi dona il sangue non puo piu servire Geova con tutta la sua "anima" 
1971-72: i trapianti di cuore causano cambiamenti di personalità! 
1973: il sangue di ogni creatura non va mangiato, quindi anche i grumi di sangue nel pesce vanno tolti..
1974: i sieri con minime frazioni di sangue, vedi antitetanica, diventano questione di coscienza
1978: il fattore VIII per curare l'emofilia diventa questione di coscienza personale.
1980: chi si fa trapiantare non viene più disassociato
1982: i trapianti diventano questione di coscienza personale
1984: anche il trapianto di midollo osseo con relative trasfusioni postoperatorie diventano "questione di coscienza" 
1989: non si puo donare sangue prima di un intervento e poi farselo trasfondere durante, in quanto va versato a terra, però sono consentite le dialisi e la macchina cuore-polmone
2000: chi si cura con le frazioni dei quattro componenti principali del sangue non viene piu sanzionato
2000: chi accetta trasfusione non viene più disassociato, ma si "dissocia" 
2004: viene spiegato con tabella che sangue intero, quattro componenti principali non si possono prendere i sottoderivati sono invece questione di coscienza.

Quelli che seguono sono i riferimenti principali alle riviste della WTS per una verifica:

1940.1 capi geovisti lodano le trasfusioni di sangue ("Consolazione", 25-12-1940, ediz. inglese).

1945:1 capi geovisti bollano come "Farisei" e privi di misericordia quelli che proibiscono le trasfusioni ( "Consolazione", ediz. di sett. 1945 pag. 29).

TW 1959 cartaceo pagina 447
domanda dai lettori....dice: UNA TESTIMONE DI GEOVA CHE ASSERISCE DI ESSERE DEL UNTO RIMANENTE , è DI RECENTE ANDATA AL OSPEDALE ED HA RICEVUTO VOLONTARIAMENTE UNA TRASFUSIONE DI SANGUE . LE SI DOVREBBE PERMETTERE DI PRENDERE GLI EMBLEMI DEL PANE E DEL VINO DURANTE LA COMMEMORAZIONE ? ..........NOI NATURALMENTE DEPLORIAMO CON VOI CHE QUELLA SORELLA CHE PROFESSA DI ESSERE DEL UNTO RIMANENTE ABBIA VOLONTARIAMENTE RICEVUTO UNA TRASFUSIONE DI SANGUE DURANTE LA SUA DEGENZA IN OSPEDALE . CREDIAMO CHE ELLA ABBIA FATTO UNA COSA SBAGLIATA , CONTRARIA ALLA VOLONTA DI DIO . TUTTA VIA LE CONGREGAZIONI NON HANNO MAI RICEVUTO ISTRUZIONE DI DISASSOCIARE COLORO CHE RICEVONO VOLONTARIAMENTE TRASFUSIONI DI SANGUE O CHE LE APPROVANO . LASCIAMO A GEOVA IL GIUDICE SUPREMO ,IL GIUDIZIO DI TALI VIOLATORI DELLA LEGGE DI DIO . L UNICA COSA CHE SI PUO FARE QUALORA VI SIANO INDIVIDUI DEL GENERE è DI CONSIDERARLI IMMATURI E PERCIO INCAPACI DI ASSUMERE CERTE RESPONSABILITA , RIFIUTANDO QUINDI DI AFFIDARE LORO CERTI INCARICHI DI SERVIZIO............anche se l organizzazione non era a favore delle trasfusioni per lo meno non sanzionava con l espulsione ..infatti tra le righe leggiamo ..Noi crediamo che ella ha fatto una cosa sbagliata ....come dire che i vertici hanno la sua oppinione ..ma se la persona la pensa diversamente sarà DIO a giudicare chi si fa una trasfusione o chi approva che fare una trasfusione non è sbagliato....dunque lasciavano per lo meno decidere alla coscienza individuale in quelle situazioni di emergenza nonostante consideravano immaturo tale gesto.





Come si può ben vedere queste decisioni arbitrarie e con vari ripensamenti non mostrano affatto una progressione di intendimento, come essi rivendicano per la loro interpretazione delle Scritture, ma una evidente incapacità  di capirle e di attualizzarle in rapporto alle mutate conoscenze mediche e scientifiche. In parole povere dimostrano di non avere affatto la luce dello Spirito Santo ma di essere guide cieche che guidano altri ciechi verso un fossato a volte purtroppo mortale. Appare in ogni caso evidente che non si può dichiarare prima moralmente giusto anzi raccomandabile, ciò che poi diventa improvvisamente immorale e proibito al punto da condannare all'ostracismo chi per salvaguardare la vita umana è costretto a ricorrere alla trasfusione.



Credente
00lunedì 14 settembre 2015 18:59
Per meglio comprendere la natura del problema e cioè se vi sia una implicazione morale tra le trasfusioni e il mangiare sangue abbiamo verificato come considerano la questione gli ebrei sin dal momento in cui la scienza medica ha individuato questo rimedio come soluzione possibile per tante patologie.

Ecco cosa ha dichiatato a riguardo il rabbino
Rav Roberto Della Rocca, direttore del dipartimento Educazione e cultura dell’Unione delle comunità ebraiche italiane: 


Veniamo alla proibizione di cibarsi del sangue.
 
Dal momento che il sangue è la vita, la vitalità, la forza vitale, il bere il sangue significa appropriarsi della vita altrui o della vita o della forza dell'animale sacrificato, come vedremo nella proibizione data agli ebrei dalla Bibbia, con insistenza e ripetutamente. 

Il divieto di cibarsi di sangue e della carne, non ritualmente dissanguata, riceve motivazioni precise: il sangue al pari della vita appartiene soltanto a Dio; costituisce la parte che gli è propria nei sacrifici. L'uomo può servirsene se non per l'espiazione o altre pratiche cultuali, quali l'alleanza tra Dio e il Suo popolo; per i sacrifici, nei quali il sangue è l'elemento essenziale, in quanto i sacerdoti, sia negli olocausti nei sacrifici pacifici o di comunione o nei riti consacratori, lo versano sull'altare o intorno ad esso. 

Quali i motivi di questa proibizione?
 
Sono molteplici, ma qualunque sia il senso originale sappiamo che il sangue è consacrato a Dio e di conseguenza tabù per l'uomo; l'espressione "spandere a terra come acqua il sangue degli animali "non sacrificati è secondo alcuni studiosi, reazione contro le pratiche magiche cananee. 

Cosa indica la tradizione rabbinica in questo caso? 
Nella tradizione rabbinica il motivo è molto più logico e non privo di un certo fondamento: nel cibarsi del sangue dell'animale l'uomo viene ad ingerire tutti gli istinti bestiali contenuti in esso e di conseguenza viene a comportarsi come l'animale stesso. 
Tanto importante e direi tanto severo è per l'ebreo il divieto di cibarsi di sangue che la Bibbia spesso dice: " a colui che trasgredisce questo divieto viene comminata la pena del karet". 


Quale sangue, precisamente, è proibito? 
Poiché la Bibbia parla di "ogni sangue", viene proibito anche il sangue visibile nel corpo, quello contenuto ancora nei vasi e quello che si può mobilizzare tra le carni. Per questo motivo non è sufficiente il dissanguamento prodotto dalla macellazione. La carne prima di essere cucinata deve essere sottoposta a trattamenti speciali per eliminare le tracce di sangue proibito. O abbrustolita direttamente sul fuoco o messa sotto sale. 

E l’utilizzazione del sangue? 
Del sangue è proibito solo il consumo alimentare, ma non la utilizzazione per altri scopi. Non esiste alcuna opposizione nell'ebraismo alla trasfusione di sangue anzi questa è valutata come un'azione meritevole , purché ogni volta ne siano valutati i rischi e i benefici. 


In questi concetti sta quindi la nostra concezione della vita? 
Possiamo affermare quanto cara e preziosa sia la vita per gli interpreti della Tradizione ebraica, quella vita che come è detto nel Deuteronomio, 30; 19 il popolo scelse liberamente quando Mosè presentando le due vie da seguire disse loro: "la vita e la morte ti ho posto davanti, ma tu hai scelto la vita, affinché possa vivere tu e la tua discendenza". Quella vita deve essere intesa e vissuta come vita operante, ispirata cioè a nobili sentimenti, per agire in favore della collettività, una vita che costruisca e non demolisca, che pianti e non sradichi che unisca e non divida fra loro gli uomini. 

www.mosaico-cem.it/article.php?section=speciale&id=19 


 


Credente
00lunedì 14 settembre 2015 19:08
Da quanto sopra si desume che gli ebrei ancora oggi osservano fedelmente il comando di non cibarsi del sangue ma quello che maggiormente importa per la nostra questione è che essi non impediscono di fare trasfusioni anche ammettendo che costituisca un'assunzione assimilabile ad un alimento perchè prevale il concetto che un precetto viene disatteso quando si tratta di salvaguardare la vita di una persona.

Inoltre anche ammettendo che valga ancora il precetto di non mangiare sangue di animali che gli ebrei ritenevano rendesse animalesco chi lo assumeva, occorre tenere ben presente che nelle trasfusioni non viene utilizzato sangue animale ma di persone umane.

Pertanto, riassumendo, vi sono tre motivi che devono far ritenere che il mantenimento del precetto di astenersi dal sangue da parte del Concilio di Gerusalemme non sia da collegare con le trasfusioni:

1) Nelle trasfusioni di sangue non si fa uso di sangue animale ma umano.

2) Gli ebrei non hanno mai collegato la legge mosaica che essi ancora osservano, alle trasfusioni di sangue, che anzi ritengono un atto doveroso perchè tende a salvaguardare la vita.

3) La norma del Concilio era scaturita solo dalla preoccupazione di non recare scandalo a coloro che osservavano ancora la vecchia legge mosaica, ed ora è da ritenere non più vincolante.

Concludendo, fatte salve tutte le attenzioni dovute nell'uso del sangue per le trasfusioni, così come per ogni altro mezzo terapeutico, non vi è alcuna ragione per negare le trasfusioni che spesso ha salvato delle vite umane.

Se uno lo desidera può continuare benissimo a non cibarsi di sangue animale, ma
se si obbliga a non praticare le trasfusioni ove i medici le ritengano utili se non addirittura indispensabili, si mette in serio pericolo delle vite umane che potrebbero anche morire, come di fatto è avvenuto a oltre 40 mila poveri tdg che sono morti avendo dato credito alle interpretazioni errate della WTS.

E' importante sapere che tale società si è autoattribuito il diritto di poter interpretare le Scritture, ma nessuno mai gli ha conferito tale diritto, ed ogni sua interpretazione può avere conseguenze disastrose sia per quanto riguarda la vita fisica che quella spirituale.

Credente
00lunedì 9 novembre 2015 20:09
Qui sotto sono riprodotte delle pagine di pubblicazioni della WTS in cui risultano documentate le alternanti decisioni in merito alle trasfusioni:







Credente
00domenica 14 febbraio 2016 21:09
Ecco la trascrizione di alcuni testi pubblicati dalla wts

NEL 1951 E FINO AL 1959 I TESTIMONI DI GEOVA NON SI OPPONEVANO ALLE TRASFUSIONI E NON ERA MOTIVO DI DISASSOCIAZIONE


“Dobbiamo quindi ritenere che i testimoni di Geova si oppongono all’uso delle trasfusioni?
No, non è così. I testimoni di Geova non impediscono alle persone di fare ricorso alle trasfusioni, ma lasciano ciascuno libero di decidere da se stesso se in coscienza ritiene di poterlo fare. Gli israeliti si sentivano vincolati dalla legge di Dio che proibiva di mangiare carne contenente sangue, ma non impedivano a nessuno che non facesse parte dell’organizzazione di Dio di farlo, e perfino offrivano le carcasse degli animali agli estranei che regolarmente se ne nutrivano. (Deut. 14:21) Ciascuno deve decidere da sè, e assumersi la responsabilità di ciò che fa. I testimoni di Geova dedicano la loro vita a Dio e si sentono vincolati alla sua Parola, e tenendo queste cose bene in mente decidono individualmente la condotta da seguire e di conseguenza se ne assumono la responsabilità davanti a Dio. (WT 1° luglio 1951, p. 416)

“Tuttavia, le congregazioni non hanno mai ricevuto istruzione di disassociare coloro che ricevevano volontariamente trasfusioni di sangue o che le approvano. … Dato che non si disassocia un individuo per aver volontariamente ricevuto una trasfusione di sangue o per aver approvato che una persona cara accettasse una trasfusione di sangue, non avete il diritto di escludere questa sorella dalla celebrazione del pasto serale del Signore. Quale membro unto del corpo di Cristo ella è sotto gli ordini e il comando di Cristo Gesù di partecipare”.
(La Torre di Guardia 15/7/1959, p. 447)

La disassocazione viene applicata per la prima volta nel 1961. "Chi riceve una trasfusione del sangue dev'essere stroncato dal popolo di Dio mediante la scomunica o disassociazione". (La Torre di Guardia 15/7/1961, p. 447)
Credente
00lunedì 28 maggio 2018 15:17

LE TRASFUSIONI DI SANGUE


Nel Ministero del Regno (Km) del mese di novembre 2006, la Watchtower ha pubblicato un inserto in cui vengono riconfermate nei dettagli le direttive della congregazione in merito a come i Testimoni di Geova considerano l'utilizzo del sangue e dei suoi derivati. Ecco la trascrizione delle pagine 3 e 4 di tale inserto: 

Come considero le frazioni del 
sangue e le procedure mediche 
riguardanti il mio proprio sangue?

La Bibbia comanda ai cristiani di 'astenersi dal sangue'. (Atti 15:20) Per questa ragione i testimoni di Geova non accettano trasfusioni di sangue intero né dei quattro componenti principali del sangue, cioè globuli rossi, globuli bianchi, piastrine e plasma. Inoltre non donano sangue né accettano il predeposito del proprio sangue perché sia loro trasfuso in un secondo tempo. - Lev. 17:13, 14; Atti 15:28, 29. 

Cosa sono le frazioni del sangue 
e perché la decisione se accettarle 
o no spetta al singolo cristiano? 

Le frazioni del sangue sono sostanze estratte dal sangue attraverso un procedimento chiamato frazionamento. Per esempio, il plasma, uno dei quattro componenti principali del sangue, può essere così diviso: acqua, circa il 91 per cento; proteine (come l'albumina, le globuline e il fibrinogeno), circa il 7 per cento; altre sostanze (come elementi nutritivi, ormoni, gas, vitamine, prodotti di rifiuto ed elettroliti), circa 11,5 per cento. 

Le frazioni rientrano anch'esse nel comando biblico di astenersi dal sangue? Non possiamo dirlo con certezza. La Bibbia non contiene informazioni specifiche sulle frazioni del sangue.* Certo, molte frazioni sono estratte da sangue donato per scopi medici. Ciascun cristiano deve decidere in coscienza se accettare o no l'impiego di queste sostanze a scopo terapeutico.

Nel prendere queste decisioni, ponetevi le seguenti domande: Sono consapevole del fatto che rifiutare tutte le frazioni del sangue significa non accettare certe cure, ad esempio certe terapie per combattere i virus e le malattie o favorire la coagulazione del sangue per fermare le emorragie? Saprei spiegare a un medico perché accetto o rifiuto l'impiego di certe frazioni del sangue?
___________

* Utili informazioni sull'argomento si possono trovare nella Torre di Guardia del 15 giugno 2004, pagine 29-31.

Perché certe procedure riguardanti 
l'uso terapeutico del proprio 
sangue rientrano nel campo 
delle decisioni personali?

Benché i cristiani non donino sangue e non effettuino il predeposito del proprio sangue per farselo ritrasfondere in seguito, non si può dire con certezza che alcune procedure o analisi relative al sangue dell'individuo siano in contrasto con i princìpi biblici. Per questa ragione ciascuno dovrebbe decidere in coscienza se accettare o rifiutare determinate procedure mediche che riguardano l'utilizzo del proprio sangue.

Di fronte a una decisione del genere, chiedetevi: Se parte del mio sangue verrà deviata all'esterno del mio corpo, con la possibilità che per qualche tempo la circolazione subisca anche un'interruzione, la mia coscienza mi permetterà di considerare quel sangue ancora mio, così che non sarà necessario 'versarlo al suolo'? (Deut. 12:23, 24) La mia coscienza addestrata secondo la Bibbia sarebbe turbata se nel corso di una tecnica diagnostica o terapeutica una parte del mio sangue venisse prelevata, modificata e reintrodotta nel mio corpo? Mi rendo conto che rifiutare tutte le procedure mediche riguardanti l'utilizzo del mio proprio sangue significa rifiutare trattamenti come la dialisi o l'uso della macchina cuore-polmone? Ho considerato la cosa in preghiera prima di prendere una decisione?

Cosa ho deciso personalmente?

Esaminate i due prospetti riportati nelle pagine che seguono.

Il Prospetto 1 elenca alcune frazioni estratte dal sangue e indica come vengono comunemente usate in medicina. Indicate cosa avete personalmente deciso in quanto ad accettare o rifiutare ciascuna di queste frazioni. Il Prospetto 2 elenca alcune comuni procedure mediche che riguardano l'uso del proprio sangue. Indicate cosa avete personalmente deciso in quanto ad accettare o rifiutare ciascuna di queste procedure. I prospetti non hanno valore legale, ma potete basarvi sulle risposte che avrete indicato su di essi per compilare il vostro documento sulle direttive anticipate.

Le vostre decisioni devono rispecchiare la vostra reale volontà e non basarsi sulla coscienza di qualcun altro. Similmente, nessuno dovrebbe criticare le decisioni di un altro cristiano. In queste cose, "ciascuno porterà il suo proprio carico" di responsabilità. — Gal. 6:4, 5.

* Utili informazioni sull'argomento si trovano nella Torre di Guardia del 15 ottobre 2000, pagine 30-1, e nel DVD Alternative alle emotrasfusioni: Serie documentaria.

La posizione della congregazione, come si può notare dalla lettura dell'inserto, si rivela piuttosto contraddittoria e farisaica. Mentre infatti da un lato si ribadisce in maniera categorica che i testimoni di Geova «non accettano trasfusioni di sangue intero né dei quattro componenti principali del sangue, cioè globuli rossi, globuli bianchi, piastrine e plasma. Inoltre non donano sangue né accettano il predeposito del proprio sangue perché sia loro trasfuso in un secondo tempo», e questo perché la Bibbia vieterebbe tali pratiche, d'altro canto si rimette alla coscienza dei singoli la decisione di accettare le frazioni  dal sangue: 

«Le frazioni rientrano anch'esse nel comando biblico di astenersi dal sangue? Non possiamo dirlo con certezza. La Bibbia non contiene informazioni specifiche sulle frazioni del sangue. Certo, molte frazioni sono estratte da sangue donato per scopi medici. Ciascun cristiano deve decidere in coscienza se accettare o no l'impiego di queste sostanze a scopo terapeutico».

A parte il fatto che la Bibbia non contiene informazioni specifiche nemmeno in merito all'utilizzo in campo medico del sangue e dei suoi "quattro componenti principali", non si può fare a meno di notare l'incoerenza di tali insegnamento: se è sbagliato, perché Dio lo vieta, donare ed accettare sangue, se è sbagliato farsi prelevare e conservare il sangue per un suo successivo utilizzo, come si può dire che accettare frazioni di sangue sia una questione di coscienza che deve essere rimessa alla decisone personale di ciascuno?  Possibile che la Watchtower non si renda conto di quanto siano cavillose e farisaiche queste sue direttive? Da dove provengono gli emoderivati? Si ricavano dal sangue che viene donato da persone che - secondo i Testimoni - violerebbero la legge di Dio. Questo sangue viene poi lavorato e conservato - sempre "violando la legge di Dio". Accettando queste frazioni di sangue ci si servirebbe quindi di qualcosa che esiste solo perché qualcuno ha violato la legge di Dio. Sarebbe come dire: rubare è sbagliato, ma se vogliamo usare del denaro che proviene da fonti illecite, è una questione che ciascuno deve decidere personalmente.

Questa contraddizione non esisterebbe se il Corpo Direttivo (CD) della congregazione ammettesse che l'intera questione in merito all'accettare, donare, conservare e permettere la lavorazione del sangue sia da rimettere alla coscienza dei singoli Testimoni. Se ammettessero cioè che la Bibbia non «contiene informazioni specifiche» nemmeno in merito ai "quattro componenti principali" del sangue ed al loro utilizzo in campo medico. Questa è solo una discutibilissima interpretazione biblica, e non la "legge di Dio", dato che nella Bibbia non dice assolutamente nulla sulle trasfusioni di sangue. 

Se il CD abbandonasse le sue posizioni dogmatiche, che derivano da un'interpretazione assolutamente letterale e fondamentalista di alcuni passi biblici, e cominciasse a dire che sta alla coscienza di ciascuno decidere come utilizzare il sangue in campo medico, eviterebbe tutte le contraddizioni ed i bizantinismi dottrinali in cui è venuto a trovarsi fino ad ora con tale suo insegnamento. Ed eviterebbe anche  di dover pubblicare inserti e prospetti come questo, che sono un'evidente dimostrazione di quello che accade quando si vuole far dire alla Bibbia quello che non dice.

Senza pensare poi alle situazioni angosciose e drammatiche in cui vengono molto spesso a trovarsi tutti quei sinceri TdG che credono di ubbidire a Dio, seguendo quelle che sono soltanto opinioni ed "intendimenti" umani.


Prospetto 1

Prospetto 2

Cliccando sulle immagini soprastanti potete visualizzare dei prospetti nei quali il CD ha minuziosamente elencato quali siano le parti del sangue "inaccettabili per i cristiani" e quali invece siano una "questione di coscienza".

Dopo aver letto i contenuti di tale inserto, non si può fare a meno di ricordare cosa ha scritto la Watchtower in merito ai Farisei ed ai loro insegnamenti. Trascrivo parte in un articolo pubblicato nella Torre di Guardia del 1° settembre 1996, pagine 12-13:


La contaminazione farisaica 

I rabbini partivano dal presupposto che siccome la Torà, cioè la Legge mosaica, era perfetta, doveva contenere la risposta a qualsiasi domanda potesse sorgere. Questo concetto non era poi così reverenziale. In realtà dava ai rabbini la licenza di ricorrere a sottili ragionamenti umani, facendo credere che regole stabilite su ogni sorta di questioni - alcune di natura personale, altre assolutamente banali - fossero basate sulla Parola di Dio. 

Ripetutamente i capi religiosi stiracchiarono precetti scritturali portandoli agli estremi. ...  È tristemente nota la parodia spirituale che la legge orale fece della legge sul sabato. Dio aveva dato a Israele un comando semplice: Non compiere nessun lavoro il settimo giorno della settimana. (Esodo 20:8-11) Tuttavia la legge orale si prese la briga di definire circa 39 diversi tipi di lavoro proibito, fra cui fare o sciogliere un nodo, cucire due punti, scrivere due lettere ebraiche, e via dicendo. Ciascuno di questi tipi di lavoro richiedeva poi un'infinità di altre regole. Quali nodi erano vietati e quali no? La legge orale rispondeva con regole arbitrarie. Guarire qualcuno finì per essere considerato un lavoro proibito. ...

Impariamo dalla stoltezza dei farisei 

Riepilogando, potremmo dire che quelle leggi e tradizioni aggiunte si attaccarono alla Legge mosaica come i cirripedi allo scafo di una nave. Il proprietario fa di tutto per staccare dallo scafo quelle creature fastidiose, perché riducono la velocità della nave e ne danneggiano lo strato antiruggine. Similmente le leggi orali e le tradizioni appesantivano la Legge e la esponevano ad abusi corrosivi. Tuttavia, invece di rimuovere quelle leggi arbitrarie, i rabbini continuavano ad aggiungerne altre. ... 

http://www.infotdgeova.it/sangue/ins06.php#

Credente
00mercoledì 11 luglio 2018 16:54
Agostino, Contro Fausto Manicheo, XXXII, 13 (afferma che la regola aurea sul sangue enunciata dal Concilio di Gerusalemme rimase valida solo fino a quando la chiesa fu composta da gentili e giudei per non scandalizzare i giudei; in seguito, avendo i giudei rifiutato Gesù Cristo ed essendo la chiesa composta solo da gentili nessuno sarebbe più tenuto ad osservare né la circoncisione né la legge del sangue né alcuna pratica giudaica);


Il Concilio di Basilea – Ferrara – Firenze – Roma (alla Sessione XI  del 4 febbraio 1442 tenuta a Firenze), pur ribadendo la necessità di non scandalizzare i deboli (Romani 14,2-3), dichiara definitivamente superate le pratiche giudaiche della circoncisione e del sabato, nonché il decreto di Gerusalemme sulle cose immolate, sul sangue e sulle carni sacrificate.

 

"La sacrosanta chiesa cattolica, quindi, dichiara apertamente che, da quel tempo, tutti quelli che osservano la circoncisione, il sabato e le altre prescrizioni legali, sono fuori della fede di Cristo, e non possono partecipare della salvezza eterna, a meno che non si ricredano finalmente dei loro errori. Ancora, comanda assolutamente a tutti quelli che si gloriano del nome di cristiani, che si deve cessare dal praticare la circoncisione sia prima che dopo il battesimo perché, che vi si confidi o meno, non si può in nessun modo praticarla senza perdere la salvezza eterna……..Crede fermamente, confessa e predica che ogni creatura Dio è buona e niente dev'essere respinto quando è accettato con rendimento di grazie (1 Timoteo 4,4); poiché, secondo l'espressione del Signore non ciò che entra nella bocca contamina l'uomo (Matteo 15,11). E afferma che la differenza tra cibi puri e impuri della legge mosaica deve considerarsi cerimoniale e che col sopravvenire del Vangelo è passata e ha perso efficacia. Anche la proibizione degli apostoli delle cose immolate ai simulacri, del sangue e delle carni soffocate (Atti 15,29) era adatta al tempo in cui dai giudei e gentili, che prima vivevano praticando diversi riti e secondo diversi costumi, sorgeva una sola chiesa. In tal modo giudei e gentili avevano osservanze in comune e l'occasione di trovarsi d'accordo in un solo culto e in una sola fede in Dio, e veniva tolta materia di dissenso. Infatti ai Giudei per la loro lunga tradizione potevano sembrare abominevoli il sangue e gli animali soffocati, e poteva sembrare che i gentili tornassero all'idolatria col mangiare cose immolate agli idoli. Ma quando la religione cristiana si fu talmente affermata da non esservi più in essa alcun Giudeo carnale, ma anzi tutti d'accordo erano passati alla chiesa, condividendo gli stessi riti e cerimonie del Vangelo, persuasi che per quelli che sono puri ogni cosa è pura (Tito 1,15), allora venne meno la causa di quella proibizione, e perciò anche l'effetto. Essa dichiara, quindi, che nessun genere di cibo in uso tra gli uomini deve essere condannato, e che nessuno, uomo o donna, deve far differenza di animali, qualunque sia il genere di morte che abbiano incontrato, quantunque per riguardo alla salute del corpo, per l'esercizio della virtù, per la disciplina regolare ed ecclesiastica, molte cose, anche se permesso, possano e debbano non mangiarsi. Secondo l'apostolo, infatti, tutto è lecito, ma non tutto conviene (1 Corinzi 6,12 e 1 Corinzi 10,22)". [Sessione XI  del 4 febbraio 1442 del Concilio di Basilea – Ferrara – Firenze – Roma]

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Trattandosi di enunciazione fatto da un Concilio, la questione è da ritenersi definitivamente chiarita e risolta.
Ma strano a dirsi, a tale conclusione è giunto anche addirittura il fondatore della Torre di Guardia.

RUSSELL diceva di At 15:28,29.
“Un pensiero simile è valido anche per quanto riguarda la proibizione dell’uso del sangue.
Ai Giudei esso era proibito, e sotto il suo patto fu reso simbolo della v
ita: prenderne comportava
responsabilità per la vita tolta. Inoltre, nelle tipiche cerimonie della legge il sangue proibito era usato come simbolo rappresentando l’offerta per il peccato; poiché mediante il sangue si effettuava l’espiazione dei peccati. Per mettere in risalto queste lezioni tipiche, ai Giudei era stato proibito l’uso del sangue....” (La Torre di Guardia, 1/6/1968 p. 334)

Questo è il punto esatto dove si arresta la citazione di questa Torre di Guardia. Il perché della citazione parziale è subito chiaro se si prosegue nella lettura dell’intero paragrafo originario scritto da Russel:

“TALE DIVIETO NON RIGUARDO' MAI I GENTILI, perché essi non erano mai stati sotto il Patto della Legge;
ma esso era COSI PROFONDAMENTE RADICATO NELLA MENTALITA GIUDAICA che PER LA PACE DELLA CHIESA FU NECESSARIO CHE ANCHE I GENTILI VI SI CONFORMASSERO.
Le cose soffocate erano gli animali catturati con le trappole, il cui sangue non era stato versato o scolato mediante dissanguamento, com’era 
richiesto dalla Legge Mosaica per tutti i tipi di carne usati dell’alimentazione.
Questa restrizione si rese necessaria per mantenere l’armonia fra i due rami dell’Israele spirituale, quello proveniente dal giudaismo e quello proveniente dal gentilesimo”. (maiuscolo mio)

(WT 15 aprile 1909 p. 4374 delle ristampe)


Credente
00domenica 2 settembre 2018 21:54
Sintesi dei principali interventi wt sulle trasfusioni

Ecco cosa scriveva la wt nel 1936:
"Oggi, la trasfusione è un'operazione relativamente semplice e che non fa incorrere alcun rischio d'infezione a condizione naturalmente di osservare Ie regole attualmente ben detenninate"

Nel 1940 la Società Torre di Guardia manifestava nettamente la sua approvazione alle trasfusioni di sangue al punto da trattare, con evidente soddisfazione, I'episodio di una donna salvata dalla morte grazie alla trasfusione del sangue donatole dallo stesso medico che l'aveva operafa.

Ma è nel 1945, che la Società Torre di Guardia, incappa in una delle sue piu grosse gaffe condannando come "Farisei" i responsabili delle sette che vietavano le trasfusioni di sangue (questo è il colmo) scrivendo:
"Dio non ha mai giustificato dei decreti che proibiscano l'uso di medicine, iniezioni e trasfusioni di sangue - E un'invenzione degli uomini che, come i farisei, disprezzano Ia misericordia e l'antore di Geova servire Geova con tutto il cuore non significa mettere Ia nostra intelligenza all'indice. Principalmente quando si tratta di una vita umano, il quale ha un grande valore ed è santa davanti a Geova"

Ancora nel 1959 hanno scritto:
"Non si disassocia un individuo per evere volontariamente ricevuto una trasfusione di sangue"

E nel 1960:
"Poiché una persona non è esclusa per avere volontariunente accettato una trasftnione di sangue o per averla approvata verso un parente, voi non avete il diritto di allontanare questa sorella durante la celebrazione della Cena del Signore"

Sembra incredibile, ma nel 1961, con tono minaccioso, affermano esattamente l'opposto, e, a proposito di un eventuale TdG che usufruisce di una trasfusione di sangue, dichiarano:
”Quale ribelle oppositore e infedele esempio per i consemi della congregazione cristiana, egli deve essere stroncato da essa mediante la disassociazione"

Nonostante queste inspiegabili contraddizioni, verrà affermato che intorno agli anni quaranta "fu fatto un esame delle Scritture in preghiera e fu rivelata la volontà di Dio riguardo" all'uso del sangue. Si noti che il linguaggio denota un palese misticismo, lasciando presumere una rivelazione da parte di Dio. Tuttavia, nonostante questa pretesa da parte del CD, abbiamo visto che fino al 1959-60, anche le trasfusioni di sangue rientravano in quelle questioni che ogni TdG doveva risolvere individualmente, lasciando a quest'ultimi ampio margine di libertà. Improvvisamente, lo abbiamo visto, nel 1961 vi è una modifica: non è permessa la trasfusione di sangue. Pena la disassociazione. Ci si domanda:

1. Se negli anni quaranta erano state esaminate le Scritture in preghiera? e Yahwéh stesso aveva rivelato la sua volontà, ammettendo le trasfusioni di sangue, chi è l’autore della "rivelazione" diametralmente opposta data nel 1961?

2. Forse che Yahwéh si sia sbagliato? Qual è la rivelazione giusta quella degli anni quaranta o quella del 1961?

3. Visto che i versetti biblici che parlano del divieto di mangiare sangue sono sempre quelli e la forma è rimasta inalterata nel tempo, come mai dal 1961 si è dato un rilievo diverso agli stessi versetti?

4. È possibile spiegare le ragioni di questo cambiamento di pensiero?
Visto i continui mutamenti di pensiero e poiché anche da recenti pubblicazioni si è
appreso di palesi errori compiuti dal CD, quali garanzie abbiamo che l’intendimento attuale sull’argomento sia quello corretto?

Non c’è il rischio che dopo aver fatto morire una persona per avergli vietato una trasfusione di sangue, poi, tra qualche mese, o anno, una "nuova rivelazione" faccia ritornare il CD alle vecchie decisioni anteriori al 1961, e cioè che le trasfusioni di sangue sono permesse, sono nella volontà di Dio, e non si perde la vita eterna? Quali sono le garanzie? Su quale base è fondata la mia fede? Chi ha il diritto di decidere della vita altrui?

Ma c'è di più. Oggi, ai TdG non è permesso nemmeno I'auto trasfusione, cioè il prelevare il sangue del paziente e conservarlo per poi riutllizzarlo nel successivo intervento chirurgico, mentre, invece, sono permessi i trapianti di organi. Per cui non è possibile trascurare I'enorme contraddizione che permea da cima a fondo questa posizione: trasfusioni no, trapianti sì.
Com'è possibile immaginare un trapianto, ad esempio di cuore, senza pensare che il sangue del donatore non entri nel circolo sanguigno del paziente che riceve l'organo?
Questo è chiaramente impossibile?
È possibile, invece, avere una risposta?
Ne saremo veramente lieti.
Credente
00mercoledì 8 gennaio 2020 09:15



Nella risposta  al Ministro della cultura Cecoslovacca, la wt  NEGA RISOLUTAMENTE che essa insegni ai genitori di impedire che i figli possano ricevere trasfusioni. Ecco il testo tradotto della lettera in questione:



Ma questo è un inganno


In pratica si scarica tutto sulla coscienza del singolo tdg, ovviamente "informato" a non fare le trasfusioni, ma di cui resta solo lui a prendersi la responsabilità, sollevando la wt dalle sue responsabilità. E se poi procede a fare, LIBERAMENTE, la trasfusione, gli altri tdg saranno LIBERI di ostracizzarlo, ben istruiti in questo dalla wt.


 


 


 


Credente
00sabato 4 aprile 2020 15:00



Questa pagina di Domande dai lettori: TORRE DI GUARDIA 15 luglio 1959 p.447 è una ulteriore dimostrazione dei diversi modi contraddittori con cui negli anni, la wt ha gestito la questione delle trasfusioni. Qui non solo non si procede a disassociare, ma perfino si lascia indisturbata la persona trasfusa, a continuare nella sua partecipazione alla commemorazione raccomandando gli altri tdg di non giudicarla.---- Quindi prima era consentito fare ciò che ora è del tutto inimmaginabile, anzi vieni ritenuto come se ti fossi dissociato volontariamente ed automaticamente OSTRACIZZATO.
Credente
00martedì 9 maggio 2023 10:05
In una delle risposte ai lettori la wt scrive quanto segue
"La Bibbia afferma chiaramente che i servitori di Dio devono astenersi dal sangue . (Atti 15:29, 29; Deuteronomio 12:15, 16) Ma, dal momento che i globuli rossi vengono prodotti dal midollo osseo rosso, le Scritture classificano il midollo con il sangue? No. Infatti si parla del midollo animale come di qualsiasi altra carne che poteva essere mangiata. Isaia 25:6 dice che Dio preparerà al suo popolo un banchetto con piatti ben oliati pieni di midollo . I metodi di solito usati per scannare e far defluire il sangue non possono eliminare tutte le cellule sanguigne dal midollo. Ma una volta che da un animale ucciso si è fatto scolare il sangue, se ne può mangiare qualsiasi tessuto, midollo compreso.
Naturalmente il midollo che si usa nei trapianti di midollo umano viene tratto da donatori viventi, e il midollo usato può contenere un po di sangue. Pertanto il cristiano dovrà decidere personalmente se per lui il midollo osseo innestato è paragonabile a semplice carne o a un tessuto non dissanguato. Inoltre, dato che l innesto di midollo è un tipo di trapianto, si dovranno prendere in considerazione gli aspetti scritturali relativi ai trapianti di organi umani. Si veda Domande dai lettori nel nostro numero del 1º settembre 1980. Inoltre, scrivendo nel Harrison s Principles of Internal Medicine (Primo aggiornamento, 1981, pagina 138), il dott. D. E. Thomas fa notare che praticamente tutti coloro che si sottopongono a un trapianto di midollo avranno bisogno di trasfusioni di piastrine e che a molti vengono somministrati eritrociti [globuli rossi] ammassati . Per cui il cristiano dovrebbe prendere in considerazione quali altre questioni dovrebbe affrontare se accettasse un trapianto di midollo. Proverbi 22:3.
Sebbene a questo riguardo si debba prendere una decisione personale, le osservazioni della Bibbia circa il sangue e il midollo dovrebbero aiutare la persona a decidere"

tratto da:
https://l.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fwol.jw.org%2Fit%2Fwol%2Fd%2Fr6%2Flp-i%2F1984368%3Ffbclid%3DIwAR355C9746tcC9cYwN_LNoKoAS2AnDr8jdf8U763VnIiXdUMI-PRDZCMz3w&h=AT1jbriuqbVXU9nal6u3JE7xlGdgCCx8-hfgUx5WmpSHYNcexYEh4DpZUpH_HuRHcjpKtzTLgmB9uGxkc1tXleVN5ZjiNHvfnssouEAdiHimcANgpRcG7RGBIcQCcZnlqiXT&__tn__=R]-R&c[0]=AT0iTHdu4iPcSl6uvW2pk5msanBSDHMotQJbtkYfeL_xYhkUJWg4SDPglYPyTCziegdaaNA0Nd5wtbkWYnE1-hg-C3XU8ZAS2H_8I2hK1K6p7De3Y1VdET9MO0_VwUmcdv4d36rN5xNaokx8L57JVF1t0kssx60V

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Davvero sorprendente il modo pilatesco di lavarsi le mani e non dare alcun responso ai propri associati, lasciandoli in un amletico dilemma se fare o meno uso del midollo, e abbandonandoli al loro inevitabile conseguente senso di colpa.
La wt non sa come conciliare la presenza di parti di sangue nel midollo che non proibisce, con la propria regola di non somministrare sangue, che proibisce, senza entrare in una insanabile contraddizione. Ma se non sa dare nemmeno in questo caso una norma morale, se lo chiedono i tdg a chi hanno affidato la loro preziosissima vita, per i quali il Signore della vita ha datto il suo stesso sangue?
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