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QUALI CREDENTI ?

Ultimo Aggiornamento: 13/09/2011 22:31
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13/09/2011 22:31
 
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Ci siamo mai chiesti perchè si usa il termine PAGANO e perchè l'essere pagani è sinonimo di NON credente nel Cristianesimo?

Il termine "pagano" deriva da "pago", una particolare forma di organizzazione dello stato romano che permetteva a paesi piccoli e difficilmente raggiungibili un'autonomia maggiore. Pagano era quindi sinonimo di una persona che viveva lontana dalle novità e dai centri culturali e politici, ma vicina al mondo agreste e non ancora civilizzato.

Poiché la cristianizzazione di Roma partì dal centro, ovviamente le periferie ed i paghi furono convertiti per ultimi e in alcuni casi opposero resistenza. Di conseguenza, il termine "pagano" divenne sinonimo di una persona che vivendo in campagna, lontano dalla civiltà e dalle novità, rimaneva politeista.

Nel paganesimo moderno esistono svariate correnti.

Pagani tradizionalisti

Questo genere di pagani moderni ritiene di essere (o desidera essere) la continuazione ortodossa di un culto pagano (generalmente locale) di tipo precristiano. In questo caso, la volontà di ortodossia produce un rapporto complesso verso qualsiasi adattamento o modernizzazione dei rituali, considerando tale modernizzazione sotto l'ottica del rischio di innovazioni arbitrarie. C'è da dire che la visione di un tale rischio produce effetti differenti, dalla conservazione integrale degli insegnamenti tradizionali a un dialogo serrato, ma aperto, con la modernità, ma che rispetti il più possibile l'originarietà (e l'originalità) proprio di quegli insegnamenti.

Questi gruppi non vogliono essere definiti "neopagani" in quanto si considerano continuatori diretti ed ortodossi del paganesimo antico e non ammettono un appellativo che implichi in qualche modo una discontinuità dottrinale (più che temporale). In genere si richiamano al paganesimo celtico o nordico, ma non mancano gruppi neo-romani o neo-ellenici.

I pagani tradizionalisti si distinguono per una visione differenzialista e per una maggiore attenzione alle questioni locali dei luoghi in cui i diversi culti si trovano ad essere. Inoltre, a differenza di quello che si può credere, essi hanno base sia nei piccoli centri, sia nelle grandi città, creando perciò dinamiche comunicative inedite tra luoghi e gruppi religiosi differenti, sulla scorta di incontri pubblici, gruppi di rievocazione, utilizzo dei mass-media, circolazione sempre più ampia di volumi e testi, ecc.

Pagani New Age

Il movimento newage ha prodotto come effetto collaterale tutta una serie di paganesimi moderni, in genere ispirati ad un mix di credenze esotiche provenienti da Africa, America latina, estremo oriente, Australia. V'è la pretesa di un ritorno al primitivismo culturale che dovrebbe, a dir loro, segnare il ritorno di un'età dell'oro attraverso la riscoperta della spiritualità delle popolazioni primitive. Si tratta di gruppi cangianti e spesso legati a trend momentanei, per cui non è semplice uno studio sistematico. Inoltre essi tendono ad un sincretismo di tutte le religioni, come una sorta di contenitore dentro il quale soddisfare tutte le necessità di chi è alla ricerca di qualcosa di soprannaturale.

Pagani Thelemici

Esistono ceppi di satanisti che, sulle orme di quanto scritto da Crowley e La Vey, si dichiarano pagani. Sono caratterizzati da un titanismo esasperato e da una divinizzazione dell'uomo in sé, che viene visto come divinità umana sfidante a quelle socialmente costituite, ereditando quindi il nome di "Satana" dall'atteggiamento di sfida alla divinità. Questo volersi attribuire l'etichetta di "pagani" in genere irrita fortemente gli altri gruppi di neopagani, e non sono rari gli scontri a riguardo.

L'appartenenza di questi gruppi al genere neopagano è tutt'ora oggetto di discussione. Da un lato, molte volte si tratta di un tentativo dei satanisti di riqualificarsi ed uscire da un forte isolamento sociale. A questo si aggiunge il fatto che questi gruppi non condividono praticamente nulla delle principali linee dottrinali del paganesimo: non mostrano né particolare amore per la natura, né rispetto per il sacro, né hanno un pantheon al di fuori di quello abramitico, del quale Satana fa indissolubilmente parte.

Paganesimo politico

Sulle orme di Evola e Guenon, numerosi gruppi di neofascisti hanno acquisito alcune simbologie ed alcuni rituali tipici del paganesimo, con particolare riferimento a quello celta e nordico. Si tratta di gruppi che usano la religione come paravento per un'attività politica considerata deprecabile, e stanno venendo lentamente assorbiti da pagani tradizionalisti oppure, cambiando genere, dal cattolicesimo tradizionalista che non si ritiene soddisfatto delle riforme nella Chiesa, così come da molti gruppi Cristiani di matrice Pentecostale. Spesso appartengono a questa categoria dei gruppi Asatru e diversi gruppi Neocelti. Esiste anche un paganesimo "di protesta" o "rivoluzionario", impersonato generalmente da ex estremisti di vario genere, ma la mancanza totale di un background mistico e l'assenza di una reale dialettica religiosa li rende un fenomeno minoritario e vastamente isolato, seppur minacciosamente sottorenaeo e dunque pericolosi che evidenziano nel nichilismo, nelle svariate ideologie fondamentaliste, nel modernismo, nel liberalismo radicale, nel relativismo.

Wicca

Di provenienza anglosassone, si tratta di una religione fondata inizialmente sugli scritti di Gerald Gardner e che in seguito ha conosciuto diversi "scismi" caratterizzati dalle particolari interpretazioni delle due regole base: il Rede e la Legge del Tre. Il Rede è la regola che riguarda il comportamento terreno degli aderenti e recita: "Se non danneggia nessuno, fai ciò che vuoi". Si tratta dell'ultima strofa di una filastrocca in inglese, che viene assunta a regola di vita. La legge del tre è una regola che riguarda il comportamento e l'uso della magia, affermando che ogni azione porterebbe conseguenze sul praticante, pari a tre volte l'effetto voluto. Questa regola invita all'attenta considerazione delle conseguenze possibili delle proprie azioni, delle quali bisogna sempre assumersi la responsabilità e, quindi, accettarne le conseguenze. La Wicca ammette l'esistenza di due polarità del divino, una maschile ed una femminile, categorie attraverso le quali vengono spiegate e rappresentate tutte le categorie dell'esistenza umana e del cosmo. Esistono eccezioni a questo dualismo, in alcune congreghe di sole donne, dette Dianiche (da Diana) e di soli uomini oltre ad una vasta tendenza sinceramente politeista. La wicca consente anche la pratica solitaria e la pratica eclettica. I wiccani non hanno problema alcuno ad essere chiamati neopagani, se non per alcuni gruppi che pretendono di discendere direttamente dal mondo pagano originale, specialmente celta ed ellenico. Sono in generale piuttosto tolleranti rispetto all'omosessualità e alle scelte relative alla vita privata e personale, ma sono intolleranti verso il Cristianesimo quando condanna determinati disordine di natura etica e morale.

Infine

Il Neopaganesimo (o Neo-paganesimo) è un gruppo molto eterogeneo di religioni che tentano di riportare in vita il paganesimo dell'Europa antica. Il termine è utilizzato dagli studiosi per distinguere il neopaganesimo dalle antiche religioni pagane, da cui differisce per vari aspetti. Alcuni praticanti trovano il termine offensivo, altri lo vedono come indice di un cambiamento positivo e rivitalizzante della tradizione religiosa.

Il termine indica un insieme di credenze molto diverse, comunque, nonostante ogni neopagano abbia un proprio sistema di credenze, esistono alcuni punti in comune, quali il rispetto della Natura (spesso sacralizzata anche a discapito della dignità dell'uomo), l'adorazione verso molteplici Dei, l'uso di antiche mitologie e la credenza nella magia.

Sono da distinguere dai NEOPAGANI: Il complesso di credenze si richiama a divinità delle mitologie europee, ma la liturgia e l'insieme di valori sono adattati ai valori ed alla cultura moderna. Generalmente tolleranti, non condividono il pantheon bifronte degli wicca, ma hanno in comune con gli altri la ricerca di un contatto con la natura ed un'organizzazione congregazionalista.

Su scala europea le religioni neopagane crescono ad un ritmo di circa il 10% annuo. In Italia si tratta di un fenomeno vastamente sotterraneo del quale è difficile fare una stima. Le stime più accreditate oscillano tra i 4.000 e i 15.000 praticanti stabili, più un universo difficilmente quantificabile di praticanti occasionali e posers. (Fonte CESNUR)

La mancanza di enti credibili e competenti nello studio delle nuove religioni rende difficile una stima numerica di questi gruppi, che rimane affidata a studi frammentari svolti in ambiente accademico. La forte componente giovanile e l'attitudine congregazionalista rendono estremamente difficoltoso contattare dei rappresentanti qualificati.

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Così non saremo più fanciulli in balìa delle onde, trasportati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, ingannati dagli uomini con quella astuzia che trascina all'errore. Ef.4,14
 
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