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PERSECUZIONI CONTRO I CREDENTI IN CRISTO

Ultimo Aggiornamento: 02/02/2023 12:13
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18/01/2020 14:59
 
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L’anno comincia sotto il segno della persecuzione e della vessazione a danno dei cristiani, dalla Nigeria al Pakistan, dalla Cina all’India, e così via.








 


Di seguito, ti presento un elenco – per nulla esaustivo – di quanto sta succedendo.


 


In India, nello Stato dell'Uttar Pradesh, nel nord del paese, la polizia spesso lavora in tandem con gli estremisti indù per perseguitare e vessare i cristiani. È quanto ci fa conoscere il Morning Star News, l’agenzia americana di difesa dei cristiani perseguitati.


 


“È diventata un’abitudine che un gruppo di estremisti indù irrompe nelle case dei cristiani e li accusa di proselitismo degli indù verso il cristianesimo”, ha riferito Dinanath Jaiswar, volontaria della fondazione Alliance Defending Freedom, l’organizzazione che offre assistenza legale ai cristiani vittime della persecuzione.


 


“Quando i cristiani negano le accuse e si rifiutano di interrompere le preghiere, la polizia usa la forza per portarli in custodia”, ha detto Jaiswar.


 


La situazione è diventata così rischiosa che le circa 25 famiglie cristiane che vivono in quella regione si sono astenute dal mettere le stelle di Natale fuori dalle loro case durante il periodo natalizio, terrorizzate dal fatto che sarebbero state identificate come cristiane e prese di mira dai fanatici indù.


 


L'India è al 10 ° posto nella World Watch List del 2019 di Open Doors dei paesi in cui è più difficile essere cristiani. Il paese era al 31° posto nel 2013, ma la sua posizione è peggiorata da quando il Partito Bharatiya Janata (Partito del Popolo Indiano) è salito al potere nel 2014.


 


In Cina, informa Bitter Winter, l’agenzia italiana sulla libertà religiosa e sui diritti umani, cresce la pressione delle autorità cinesi sugli obiettori di coscienza cattolici, quelli che si rifiutano di aderire alla cosiddetta Chiesa patriotica, di ubbidienza al governo cinese.


 


Nell’arcidiocesi di Fuzhou, per esempio, il governo ha chiuso oltre 100 luoghi di culto guidati da sacerdoti che non si rassegnano ad aderire alla Chiesa patriottica.


 


Secondo le fonti di Bitter Winter, sono state inoltre chiuse tutte le sale che appartenevano a quella che era conosciuta come Chiesa Cattolica clandestina dei distretti di Jin’an e di Gulou, sempre a Fuzhou.


 


In ottobre, l’amministrazione cinese locale ha esposto una notifica di demolizione verso la conosciuta chiesa Haiyan, con la scusa che si trattava di una “sala per riunioni illegale”.


 


Nella chiesa sono poi state installate quattro telecamere di sorveglianza.











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La chiesa Haiyan è stata svuotata


















“Ovviamente il governo sta cercando di costringerci ad aderire alla Chiesa patriotica”, ha spiegato un sacerdote. Egli ha poi aggiunto che la crisi si è acuita a partire dall’Accordo tra la Santa Sede e la Cina del 2018, in seguito al quale, ha affermato, il Vaticano non ha più appoggiato attivamente i sacerdoti che non si piegano ad aderire alla Chiesa patriotica.


 


E dal Pakistan, un caso che ci fa conoscere La Nuova Bussola Quotodiana, il quale potrà avere un lieto fine, ma assolutamente il risultato non è scontato.


 


Ogni anno in Pakistan, secondo riferiscono le Ong locali, sono almeno un migliaio le ragazze rapite, violentate, costrette a convertirsi all’Islam e a sposare il proprio rapinatore e stupratore.


 


Ragazzine adolescenti, o perfino bambine, che è pressoché impossibile riportare a casa a causa della connivenza con i rapitori di molti agenti di polizia e di un sistema giudiziario che discrimina le minoranze.


 


È questa la sorte che era stata riservata alla quattordicenne Huma Younas, cristiana, quando il 10 ottobre viene rapita da Abdul Jabbar, un uomo musulmano.


 


I genitori di Huma sporgono subito denuncia, recandosi alla stazione di polizia di Korangi, portando con sé sia il certificato di battesimo che l’atto di nascita della figlia.


 


Ma, come tanti genitori cristiani prima di loro, si sono trovati di fronte a un muro di gomma. L’ennesimo caso in cui il sistema giudiziario pachistano rivela tutta la sua iniquità ai danni dei cristiani.


 


Nel frattempo, il musulmano Jabbar porta Huma nella provincia del Punjab, a circa 600 chilometri di distanza da casa, in una località chiamata Dera Ghazi Khan. Lì l’ha violentata, costretta a convertirsi all’Islam e obbligata a sposarlo.
















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Provvidenzialmente, a questo punto della vicenda, i genitori di Huma trovano il sostegno dell’Aiuto alla Chiesa che Soffre, la fondazione pontificia di aiuto ai cristiani perseguitati, nonché il soccorso legale della avvocatessa cattolica Tabassum Yousaf che ha già seguito diverse cause di ragazze rapite e che ora le difende pro bono.


 


Jabbar, il rapinatore musulmano, e i suoi familiari non mollano e continuano a fare pressioni sulla famiglia di Huma affinché lascino cadere le accuse. L’uomo ha perfino minacciato di denunciare i “suoceri” e la Yousaf per blasfemia.


 


“Accade spesso che i rapitori si servano della cosiddetta legge antiblasfemia per convincere le famiglie delle ragazze rapite a lasciar perdere”, ci spiega l’avvocatessa Yousaf, che tuttavia non si lascia intimorire: “Ho paura per la mia vita, ma vado avanti e non mi lascio intimidire”.


 


L’udienza presso l’Alta Corte è fissata per il prossimo 16 gennaio. Intanto, però, la Yousaf e i genitori di Huma stanno cercando di riportarla a casa almeno fino al processo, per sottrarla a una vita di abusi quotidiani.


 


Sullo sfondo resta comunque la paura che Huma, come migliaia di ragazze cristiane prima di lei, resti incatenata a vita al suo aguzzino o peggio ancora finisca vittima della tratta di esseri umani.


 


Infatti, molte giovani cristiane, dopo alcuni mesi, vengono ripudiate dal “marito” e poi vendute ad altri uomini, oppure costrette a prostituirsi.


 


In Nigeria, secondo Aleteia France 24hs, è successo un nuovo massacro di cristiani alla fine dell'anno.


 


Il gruppo jihadista Stato islamico, nell'Africa occidentale, ha pubblicato il 26 dicembre un video che mostra l'esecuzione, nella Nigeria nord-orientale, di undici uomini presentati come cristiani. Questi omicidi si aggiungono ai numerosi abusi commessi nel Paese contro i cristiani dai jihadisti.


 


È “un messaggio ai cristiani di tutto il mondo” ha detto un uomo mascherato in questo video diffuso da Amaq, l'agenzia di propaganda dello Stato Islamico.


 


Girato in un luogo non identificato, mostra l'esecuzione di undici uomini, presentati come cristiani, nella Nigeria nord-orientale. Con gli occhi bendati, vengono colpiti e decapitati.


 


Se la scena è raccapricciante, purtroppo è tutt'altro che nuova. Un anno fa, a gennaio 2019, Open Doors, l’agenzia americana di difesa dei cristiani perseguitati, aveva già mostrato che il 90% dei cristiani uccisi nel 2018 nel mondo, erano stati in Nigeria(3.731 morti sul suolo nigeriano, contro i 2.000 nel 2017).


 


In questo paese, i cristiani affrontano una doppia minaccia, il gruppo jihadista Boko Haram e i pastori musulmani “fulani”.
















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Purtroppo “questi eventi passano inosservati”, si lamenta a Aleteia France Benoît de Blanpré, direttore dell’Aide à l’Eglise en Détresse France. “Quanti drammi ci vorranno affinché l'Occidente si svegli e riprenda l'argomento?”, si domanda Blanpré.


 


Infatti, il grande assente di tutte queste persecuzione sono le autorità dell’Occidente, quelle europea in particolare.


 


Per questa ragione, l’Osservatorio sulla Cristianofobia ha lanciato lo scorso mese una petizione al Commissario responsabile delle politiche migratorie e di sicurezza dell’Unione Europea, il greco Margaritis Schina.


 


La consegna delle petizioni firmate dai membri e sostenitori dell’Osservatorio è prevista per l’inizio del mese prossimo.


 


È compito dell’Osservatorio sulla Cristianofobia non soltanto raccontare e denunciare gli episodi di cristianofobia ma anche, con il tuo supporto, di ottenere da parte delle istituzioni la condanna formale e azioni concrete per fermare ogni atto di persecuzione e discriminazione a danno dei cristiani.


 










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Questa è la vita: che conoscano Te, solo vero Dio, e Colui che hai mandato, Gesù Cristo. Gv.17,3
 
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