La prima Comunione dei battezzati (e. 23)
A questo punto sia presentata dai diaconi al vescovo l’oblazione ed egli renda le grazie sul pane, per rappresentare il corpo di Cristo (quod dicit graecus antitypum corporis Christi), e sul calice ove è mescolato il vino, per rappresentare il sangue che è stato sparso per tutti coloro che hanno creduto in Lui, e sul latte e miele mescolati insieme, per rappresentare il compimento dei beni promessi ai padri nostri, beni che Egli chiamò terra scorrente latte e miele, e che poi Cristo diede nella sua carne, di cui si nutrono i credenti, come bambini, e che cambia in dolcezza l'amarezza del cuore con la soavità della parola; e dall'altra parto sull'acqua per l'oblazione in segno di purificazione, affinchè l'uomo intcriore, che è animale, riceva lo stesso effetto che il corpo.29 II vescovo spieghi tutte queste cose a coloro che le ricevono e dopo d'aver spezzato il pane, dica dandone un pezzo a ciascuno: " II pane del cielo nel Cristo Gesù". E colui che lo riceve risponda: " Amen ". Se i preti non saranno sufficienti, anche i diaconi tengano le coppe. Stiano in buon ordine e con modestia, il primo con l'acqua, il secondo con il latte, il terzo col vino. Coloro che ne ricevono gustino di ciascuno, mentre colui che ne offre dice: " In Dio Padre onnipotente ", colui che ne riceve dica: " Amen ". " E nel Signore Gesù Cristo e nello Spirito Santo e nella santa Chiesa ". Ed egli dica: " Amen ".
E quando tutto questo sarà finito, ciascuno si prenda cura di fare delle buone opere, di piacere a Dio e di vivere bene, stando attaccato alla Chiesa e mettendo in pratica ciò che gli è stato insegnato e progredendo nel servizio del Signore.
Abbiamo qui riferito brevemente intorno al santo battesimo e alla santa oblazione, perché voi siete già stati istruiti completamente sulla risurrezione della carne e su tutto il resto, secondo ciò che è stato scritto. Tuttavia, se conviene dire qualche cosa d'altro, il vescovo lo dica sotto il sigillo del segreto [ a coloro che hanno fatto la Comunione. Non istruitene un infedele, fintanto che non sia stato ammesso alla Comunione.