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SCRITTI PATRISTICI PER LA LITURGIA FESTIVA (anno A)

Ultimo Aggiornamento: 12/01/2017 10:21
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05/04/2011 08:55
 
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I DOMENICA DI AVVENTO ANNO A

Letture: Isaia 2,1-5
Romani 13,11-14
Matteo 24,37-44

1. L`incertezza della fine è stimolo alla vigilanza.

Quando verrà l`anticristo, i malvagi e coloro che disperano della salvezza si abbandoneranno ancor piú ai loro turpi piaceri. Allora vi saranno orge, canti e danze sfrenate, ubriachezza. Ecco perché cita quell`esempio che si adatta ottimamente alla situazione: quando Noè costruiva l`arca, gli uomini non credevano al diluvio, benché l`arca esposta alla vista di tutti preannunciasse le sventure che dovevano accadere, tutti, nonostante ciò, si davano ai piaceri, come se nulla di terribile dovesse succedere. Allo stesso modo, all`apparire dell`anticristo, seguirà la fine coi suoi castighi e tormenti intollerabili. Eppure gli uomini, in preda all`ebrezza della loro malvagità, non saranno affatto intimoriti da quello che accadrà. Ecco perché anche Paolo afferma che, come una donna incinta è colta all`improvviso dalle doglie del parto, allo stesso modo si verificheranno quei terribili e irrimediabili mali...
"Riflettete bene: Se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte il ladro debba venire, veglierebbe certamente e non lascerebbe spogliare la sua casa. Quindi voi state preparati, perché il Figlio dell`uomo verrà in quell`ora che meno pensate" (Mt 24,43-44). Non rivela quel giorno perché siano vigilanti e sempre pronti, e dichiara che in quell`ora che meno pensano allora egli verrà, perché siano sempre preparati alla battaglia e costantemente dediti alla virtù. Le sue parole in definitiva vogliono dire questo: se gli uomini conoscessero il momento della loro morte, si preparerebbero con grande impegno e con ogni cura per quell`ora.
Ma allo scopo di non limitare il loro fervore a quel giorno, non rivela né il giorno del giudizio universale, né il giorno del giudizio particolare volendo che essi siano costantemente in attesa e sempre fervorosi: ecco il motivo per cui lascia nell`incertezza la fine di ciascun uomo... Mi pare inoltre che intenda scuotere e confondere i pigri, che non hanno per la loro anima tutto quell`impegno che manifestano invece per le loro ricchezze quelli che temono l`assalto dei ladri. Costoro, quando suppongono la visita dei ladri, stanno in guardia per impedire che sia sottratto alcunché della casa. Voi al contrario - sembra dire Cristo - benché sappiate che il vostro Signore verrà sicuramente, non vigilate né state pronti per evitare di essere portati via da questo mondo impreparati. Quel giorno, pertanto, verrà a rovina di coloro che dormono. Se infatti il padrone sapesse il momento del furto, lo impedirebbe; cosí anche voi, se foste pronti, evitereste di essere colti di sorpresa.

(Giovanni Crisostomo, In Matth. 77, 2 s.)


2. Esser pronti all`incontro con il Signore

"Tieniti pronto all`incontro col Signore, o Israele, poiché egli viene" (Am 4,12).
E anche voi, fratelli, tenetevi pronti, perché "il Figlio dell`uomo verrà nell`ora che non pensate" (Lc 12,40).
Nulla è piú certo che egli verrà, ma nulla piú incerto di quando egli verrà. Infatti, è cosí poco in nostro potere conoscere i tempi o i momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta (cf.At 1,7) che non è dato neppure agli angeli che lo assistono conoscere il giorno né l`ora (cf.Mt 24,36). Anche il nostro ultimo giorno verrà, è certissimo; ma quando, dove o come sopraggiungerà, questo è molto incerto; noi sappiamo soltanto, come è stato detto prima di noi: per i vecchi, esso è alla porta, mentre per i giovani è in agguato. E almeno vegliassero su sé stessi coloro che vedono la morte pronta ad entrare anzi, che la vedono già entrare. Che non è forse già parzialmente entrata quando alcune parti del corpo sono già morte? E tuttavia in molti semimorti è dato vedere ancora viva la brama del mondo; le membra diventano fredde, e l`avarizia l`arde: la vita finisce, ma l`ambizione si prolunga. Visto che a noi pure, cui forse l`età o la salute sembrano promettere piú lungo spazio, quanto meno la morte si profila all`orizzonte, tanto piú allora, se noi siamo saggi, ci deve apparire piccola cosa. Affinché non accada che quel giorno ci sorprenda all`improvviso incauti e non preparati come un ladro nella notte (cf.1Ts 5,2). Poiché esso sta in agguato, tanto piú va temuto quanto meno lo si può vedere o ci se ne può guardare. Per cui l`unica sicurezza è quella di non esser mai sicuri; giacché il timore, non tenendo all`erta, fa stare sempre pronti, finché la sicurezza prenda il posto del timore e non il timore quello della sicurezza...
Com`è bello, fratelli, e quale beatitudine, non solo rimanere sicuri di fronte alla morte, ma altresí trionfare con gloria per la testimonianza della coscienza; ...aprire con gioia al Giudice che viene e che bussa alla porta. Allora invero si vedranno, ahimè, gli uomini come me tremare per la paura; chiedere una dilazione, e non ottenerla; voler comprare con lacrime di penitenza dell`olio per la coscienza e non averne il tempo; voler evitare quei vizi spettrali e non poterlo; volersi nascondere nel corpo davanti alla collera che tuona, ed essere costretti a uscirne. Esalerà, "esalerà il suo spirito", e il peccatore "ritornerà alla terra" donde venne: "In quel giorno svaniranno tutti i loro disegni" (Sal 145,4). So che è della condizione umana essere turbati al momento decisivo della partenza; quando anche i perfetti non vogliono essere spogliati, ma rivestire il loro vestito di gloria sull`altro, e coloro che non si sentono colpevoli, poiché non per questo si trovano giustificati, sono costretti a temere un giudizio di cui ignorano il contenuto. Ma che la mia anima sia turbata a motivo della sua condizione, o per mancanza di santità, o per timore del giudizio, dice il giusto: Tu, o Signore, ricordati della tua misericordia, invia la tua misericordia e la tua verità, e libera la mia anima dai lioncelli, e io che prima ero turbato, poi in pace mi corico e subito mi addormento (cf.Sal 41,7)...
Pertanto "tieniti pronto", o vero "Israele, per l`incontro col Signore", affinché non solo quando viene e bussa tu gli apra, ma quando ancora è lontano tu gli vada incontro allegramente e col cuore pieno di gioia, e avendo fiducia per il giorno del giudizio, tu preghi con tutta l`anima che venga il suo regno. Se dunque in quel momento vuoi essere trovato pronto, "prima del giudizio preparati la giustizia" (Sir 18,19) secondo il consiglio del Saggio; sii pronto a compiere ogni opera buona e non meno pronto a sopportare aualsiasi male...
Tu dunque "vieni incontro a me" (Sal 58,5-6), che ti vengo incontro; poiché io non posso elevarmi alla tua altezza, se tu chinandoti "all`opera delle tue mani non mi porgi la destra" (Gb 14,15). "Vienimi incontro e vedi se c`è via di menzogna in me" (Sal 58,6; 138,24); e se trovi in me una "via di menzogna" che io ignoro, "allontanala" e avendo misericordia di me, con la tua legge guidami sulla via eterna (cf.Sal 138,24) cioè Cristo, che è la via per la quale si va e l`eternità alla quale si perviene, la via immacolata, la beata dimora.

(Guerric d`Igny, III serm. 1-2)
[Modificato da Coordin. 12/01/2017 10:21]
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