Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

QUALE FEDE?

Ultimo Aggiornamento: 14/03/2021 18:12
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
29/03/2011 11:37
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Molti si aspettavano che dopo le tante acquisizioni della scienza, il crollo di tante superstizioni, la fede andasse incontro a sicura estinzione.
Così non è stato, tuttavia la vera fede non è univoca e rischia di smarrirsi non per mancanza di
CREDENTI, ma per eccesso di proliferazione di confessioni religiose.

Il Signore Gesù aveva pregato perchè i suoi discepoli fossero uniti affinchè il mondo potesse credere. (Cf Giov.17,21)
   Ma il seminatore di zizzania, approfittando dell'assopimento di alcuni custodi del campo, si è adoperato per seminare sospetti, discordie, pareri soggettivi scambiati per verità assolute più "dogmatiche" degli stessi dogmi veri, che hanno prodotto sempre nuovi adepti ma  sempre più divisi all'interno delle stesse confessioni che si erano già separate a loro volta.

   Si sono registrati incrementi vertiginosi di nuove formazioni confessionali, differenti le une dalle altre, tutte rivendicanti la pretesa assistenza dello Spirito Santo e tutte in contraddizione le une con le altre, ritenendo di essere i soli a possedere la verità.
Risultato:  divisione nella divisione ed per ogni nuova denominazione, nuova confusione.

   Purtroppo sono oltre 35000 le denominazioni cristiane oggi, formatesi soprattutto a partire dal "dogma" della "sola Scrittura", sostenuto da Lutero
.
Un principio che ha praticamente trasformato la Parola dell'unica Verità in una Parola lacerata da tante deformazioni della verità dovute a traduzioni faziose e ad interpretazioni fallaci, soprattutto perchè prive di quel necessario collegamento con la fede di quanti ci hanno preceduto trasmettendoci ininterrottamente il sacro deposito ereditato dagli apostoli.

In quanto CREDENTI non possiamo ignorare questa dolorosa ferita che continua a squarciare  le membra di Cristo, dell'unico suo Corpo che è la Chiesa.
[Modificato da Credente 31/05/2011 12:33]
OFFLINE
29/03/2011 11:39
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

INTROVIGNE

QUANDO IL SIGNORE TORNERA', TROVERA' LA FEDE SULLA TERRA? (di Massimo Introvigne)
prima parte


seconda parte
[Modificato da Credente 29/03/2011 11:51]
OFFLINE
09/04/2011 11:00
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

CATECHESI DI PADRE MATTEO LA GRUA: Per le Sue Piaghe

la grua

...Mostrò le mani e i piedi forati e i discepoli gioirono nel vedere il Signore...metti qua il tuo dito e la tua mano, affondala nel mio costato e non essere incredulo ma credente...



seconda parte
[Modificato da Credente 09/04/2011 11:02]
OFFLINE
29/05/2011 22:23
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Luterani
Anglicani
Metodisti
Battisti
Anabattisti
Presbiteriani (Calvinisti)
Esercito della Salvezza
Testimoni di Geova
Mormoni ( Chiesa dei Santi degli ultimi giorni)
Valdesi
Pentecostali ADI
Pentecostali Unitariani
Zoe Pentecostali
Cattolici Anglicani ( non hanno nulla a che vedere con i Cattolici. Il nome significa solo Anglicani Universali)
Ordine di San Luca ( sempre di origine anglicana)
Chiesa di Cristo
Chiesa dei Fratelli
Igreja Universal do Reino de Deus ( Brasile)
Luz del Mundo
Legio Maria of African Church MIssion ( un movimento staccatosi dalla Chiesa Cattolica per passare all' evangelismo e poi al pentecostalismo)
International Church of of the Foursquare Gospel
Calvary Chapel Church di Costa Mesa ( gruppo di pentecostali che hanno preso il nome dal luogo dove si radunavano)
Church of God in Christ
Church of Christ ( dalla quale derivano, pur esendo indipendenti, tutte le altre Chiese di Cristo)
Avventisti
Yoido Full Gospell Church ( Giapponese)
Promisekeeper
Full Faith Church of Love ( indipendente)
 
Tenete presente che negli Stati Uniti ogni singola denominazione si è successivamente scissa in altre più piccole.
OFFLINE
29/05/2011 22:26
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Nel 1520 scoppiarono nella Germania Sud-Ovest, diverse rivolte contadine, alle quali si unirono finanche una parte della nobiltà. Il capo della rivolta era un protestante predicatore, tale  Zwickau Thomas Muntzer che si proponeva di fondare uno "Stato Divino" chiliastico...ad opporsi scatenando una dura repressione NON furono i cattolici.....bensì l'altra parte di nobili e di Principi con le autorità legate all'imperatore Germanico. Dopo alcuni successi iniziali da parte dei contandini, le forze presero sopravvento, massacrando ogni ribelle e giustiziando in piazza lo stesso predicatore Muntzer.
 
Sotto l'influsso del profeta battista Melchior Hofmann (1500-1543, morto in prigione ma NON a causa della Chiesa, bensì dei regnanti protestanti), e del cappellano Rothmann, i battisti, dopo aver cacciato malamente il vescovo, fondaro a Munster, tra 1530/35, il "NUOVO REGNO DI SION". Il capo olandese, che si autò nominò vescovo della Nuovo Regno di Sion, tale Jan Matthys, e dopo di lui Johann Bockelson, tentarono anche con la violenza d'imporre il "regno di Dio" sulla terra. Il tentavo fallì con un massacro nel 1535, NON ad opera di cattolici, ma attraverso una pulizia interna all'autorità imperiale.....coloro che riuscirono a fuggire, per nascondersi presero il nome di MENNONITI.....
 
Con l'Illuminismo si ha l'apice della critica verso il cristianesimo, ma più strettamente verso il mondo Cattolico. Da questi anni si assisterà ad uno dei più grandi sviluppi del Protestantesimo che comincerà ad affermarsi per contrastare il Cattolicesimo, dalla formula del "Tutto è lecito", la Bibbia verrà stampata in ben 734 versioni ognuno a seconda delle personali necessità per la sopravvivenza della propria identità, e nelle maggiori lingue allora conosciute.
 
Con la Rivoluzione Francese si assiste ad una posizione fortemente radicale nei confronti del cristianesimo in generale e quello cattolico successivamente, con la confisca dei beni, massacri senza processi, smembramenti di conventi, decapitazioni di massa, nella sola Parigi, in un anno sparirono senza lasciare traccia ben 10.000 preti. Alcuni accordi con una folta rappresentanza dei Pastori Protestanti Francesi, si eviterà per loro ogni violenza a patto che non intervengano nella politica della Rivoluzione, i Protestanti accettano, e così non subiscono nessuna confisca.
 
Nel 1803 la Germania è in ginocchio, in preda ad una dilagante secolarizzazione a causa della cacciata dei cattolici e con il finire del potere temporale, i cristiani protestanti cominciavano a prendere il monopolio in loro sostituzione, ma per un quieto vivere, e per farsi forza contro l'Illuminsmo dilagante e di li a poco contro il Marxismo, si rimase di comune accordo in un mutuo rispetto pur di poter sopravvivere  e testimoniare il nome di Cristo: è la prima vera forma di Ecumenismo, soltanto che nessuno lo sapeva!
 
Dopo il 1945, ogni Chiesa Protestante avendo avuto morti e prigionieri nei campi di sterminio, colse l'occasione per potersi riunire in una sorta di primo "sinodo" attraverso il quale, potendo vantare i propri martiri, si definirono capaci "d'interpretare la Parola di Dio senza l'autorizzazione della Chiesa Cattolica e assumere il diritto di formulare dottrine e direttive per il futuro".
 
Difficile fare un conto preciso delle denominazioni Protestanti, dal momento che molte non sono e ne vengono riconosciute dai Gruppi più numerosi. Ognuno ci tiene alla propria indipendenza, ma per rendersi più credibili, annullarono le traduzioni bibliche precedenti al 1900, riformulando la Diodati aggiornandola ai tempi moderni.  Fino ad oggi, 1997, si contano comunque ben 21.000 denominazioni, elenco questo, in costante aggiornamento.
 
(Religioni del Mondo - Ed. Konemann -)
OFFLINE
07/06/2011 13:34
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

SE SEI…

HA FONDATO LA TUA COMUNITA'

LUOGO

ANNO

Amico degli Uomini

Anglicano

Avventista del Settimo Giorno

Bambino di Dio

Battista

Calvinista

Chiesa della Scientologia

Chiesa della Unificazione

Chiesa Gnostica

Congregazionale

Coscienza di Krisna

Discepolo di Cristo

Episcopale

Esercito della Salvezza

Luterano

Meditazione Trascendentale

Mennolista

Metodista

Missione della Luce Divina

Mormone

Nazzareno

Pentecostale

Presbiteriano

Quacchero

Riarmo Morale

Rosacroce

Scientista

Spintista

Teosofo

Testimone di Geova

Valdese

YMCA

A.Freitag

Enrico VIII

Etien G. White

David Berg

John Smith

Giovanni Calvino

Lafayette Ronald Hubbard

Sun Nyung Moon

Arnold Krusum-Heller

Robert Brown

Abbay Charen

Tomas Campbell

Gruppo

William Booth

Martino Lutero

Mcharishi Mahash Yogni

Mennan Simons

John Wesley

Mahaj Ji

Joseph  Smith

Gruppo

Gruppo

John Knox

George Fox

Frank Buchman

Harvey Sponsor Lewis

Mary Baker

Sorella Fox

Ellen Blavatsky

Charles Tase Russel

Pietro Valdez

George  William

Svizzera

Inghilterra

U.S.A.

U.S.A.

Inghilterra

Svizzera

U.S.A.

Corea

Germania

Inghilterra

India

U.S.A.

U.S.A.

Inghilterra

Germania

India

Olanda

U.S.A.

India

U.S.A.

U.S.A.

U.S.A.

Inghilterra

Inghilterra

Inghilterra

U.S.A.

U.S.A.

U.S.A.

U.S.A.

U.S.A.

Francia

Inghilterra

1920

1534

1863

1950

1611

1525

1950

1954

……

1631

……

1763

1785

1878

1521

…….

1543

1784

…….

1830

1919

1901

1560

1691

1930

1915

1875

1848

1875

1874

1173

1844

CATTOLICO                                GESU' CRISTO                      PALESTINA                                  33

OFFLINE
07/02/2016 22:09
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Si può ammirare davvero Gesù senza credere in Dio?
Purtroppo no

GesuCristoQualche tempo fa abbiamo riflettuto sui tanti non cattolici e non cristiani, orgogliosamente “laici” che, tuttavia, non rinunciano a guardare con ammirazione l’esperienza cristiana e la figura di Gesù Cristo.

Un esempio abbastanza noto è quello di Corrado Augias: su 100 interventi, 95 hanno come tema la religione, la Chiesa cattolica, la fede o il cristianesimo. Più della metà dei suoi libri parlano esplicitamente di tematiche religiose, in particolare nell’ultimo uscito, “Le ultime diciotto ore di Gesù” (Einaudi 2015), Augias vorrebbe ricostruire l’ultima parte della vita di Gesù, utilizzando i Vangeli canonici e gli apocrifi, come il Vangelo di Giuda. Avere come fonte storica gli apocrifi è un errore da principiante, commesso ad esempio da Vito Mancuso. Dopo gli enormi scivoloni sulla storicità del cristianesimo presenti nel libro scritto con Mauro Pesce, “Inchiesta su Gesù”, questa volta Augias ha ammesso giustamente«Questo libro è un prodotto una storia di fantasia».

Ignorando volutamente l’aspetto teologico del Nuovo Testamento, il noto giornalista si è concentrato «esclusivamente sulla vicenda umana e politica di Gesù. La storia e la vita di un uomo che ne delineano ancor più compiutamente la grandezza, in tutta la sua evidenza. Gesù è un uomo che ha saputo mettere in gioco la propria vita, sino a perderla, per un ideale di rinnovamento. Ci sono sempre stati a memoria d’uomo esempi di grande determinazione. Per citarne solo due, Gandhi e Francesco d’Assisi. La storia di Gesù conserva quel fascino irresistibile dove radici, storia, cultura, filosofia e religione si intersecano. Potrei azzardare e dire che dal punto di vista letterario la vita di Gesù è certamente tra le storie più avvincentiche io abbia mai letto».

Molto apprezzabile questa profonda posizione, ben lontana dall’ateismo sciatto e banale di tanti suoi colleghi. Anche Papa Francesco ha ricordatoche «il mondo secolarizzato non mostra disponibilità verso la persona di Gesù: non lo ritiene né Messia, né Figlio di Dio. Al più lo considera un uomo illuminato. Separa, dunque, il messaggio dal Messaggero, il dono dal Donatore». Eppure il fascino laico verso Gesù si rivela involontariamente un grave torto verso lo stesso Messia, nonché una posizione poco razionale.

Un grave torto perché per affermare la grandezza di Gesù bisogna censurare il grande tema dei miracoli e degli esorcismi, non a caso sempre accuratamente evitato poiché lo renderebbero immediatamente ben poco apprezzabile agli occhi di tanti moderni. Preferiscono innamorarsi di un Gesù idealizzato. Come ha ben spiegato John P. Meier, tra i più importanti biblisti viventi: «per quanto sconcertante possa apparire alla sensibilità moderna, è abbastanza certo che Gesù fu tra le altre cose, un esorcista ebreo del I secolo e probabilmente dovette non poco della sua fama e del richiamo di seguaci alla sua pratica di esorcismi (insieme al potere di compiere altri tipi di miracolo» (J.P. Meier, Un ebreo marginale, vol.2, Queriniana 2003, p. 486). Il prof. Graham Twelftree, docente di Nuovo Testamento e cristianesimo primitivo presso la Regent University, ha ancor meglio precisato: «minimizzare od emettere l’importanza degli esorcismi e dei miracoli di Gesù durante il ministero pubblico può rendere Gesù più comprensibile o accettabile ai moderni, ma crea un’immagine distorta del Gesù storico» (G. Twelftree, “Gospel Perspectives. The miracles of Jesus”, JSOT 1986, p.361).

Proprio la capacità di compiere miracoli è una delle caratteristiche più confermate, avvalorate e certe da parte degli studiosi del Gesù storico, ed è proprio l’aspetto più trascurato dai diversi “atei cristiani”: «liquidare i miracoli così in fretta non rende giustizia all’ampia attestazione dell’attività taumaturgica di Gesù praticamente in tutti gli strati della tradizione evangelica. Le narrazioni dei miracoli di Gesù non si fondano affatto su congetture, né su una apologetica cristiana posteriore», come d’altra parte constaterà anche Flavio Giuseppe. «Un Gesù completamente senza miracoli, idea propagata da pensatori dell’Illuminismo come Thomas Jefferson, è un eccellente esempio di rimaneggiamento e rifusione di un profeta ebreo del I secolo per adattarlo alla sensibilità di un’elité intellettualmente moderna» (J.P. Meier, Un ebreo marginale, vol.2, Queriniana 2003, p. 24)

Ma non è soltanto questo aspetto a stridere con la “mitologia di Gesù” da parte di tanti scettici e razionalisti, occorre anche ricordare che è lo stesso Gesù che sostiene di scacciare i demoni con il dito di Dio (Mt 12,22-30//Lc 11,14-23), -detto verificato come autentico dalla maggioranza degli studiosi- attraverso il quale «afferma che il regno di Dio è in relazione con la sua persona in quanto il Regno si fa presente, diviene una realtà ora, attraverso di lui» (J.P. Meier, Un ebreo marginale, vol.2, Queriniana 2003, p. 487-521). Egli si pone di fronte al mondo come il Figlio di Dio, tanto da chiamarlo “papà” (“abbà”), «un appellativo sconosciuto nella tradizione giudaico-palestinese precristiana», egli si manifesta come colui che ha introdotto nella realtà il regno di Dio.

Com’è dunque possibile per un non credente ritenere un “uomo illuminato” una persona che afferma esplicitamente di essere il Figlio di Dio, mandato da Lui per annunciare il suo Regno e introdurlo tra gli uomini? Un falegname di Nazareth che si proclama la Via, la Verità e la Vita, che dice di compiere esorcismi e miracoli? Certo, lo abbiamo già fatto notare, l’ammirazione verso Gesù da parte di coloro che sono lontani dalla fede è certamente unaposizione apprezzabile. Tuttavia non crediamo sia possibile ammirare Gesù senza credere in quello che lui diceva di essere. Davanti a lui vediamo solo due posizioni possibili: o Gesù mentiva spudoratamente, e quindi non può essere ammirato in quanto completamente pazzo e fuori di sé, oppure affermava il vero. Era quello che diceva di essere. O è un pazzo scatenato o è il figlio di Dio. Posizioni intermedie, purtroppo, non possono esistere.


OFFLINE
24/02/2018 23:20
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Credenti o creduloni?...

Dato che i cristiani credono a delle cose folli, a delle cose dell’altro mondo, si è tentati di giudicarli come creduloni. Dobbiamo allora chiederci che differenza c’è fra un credente e un credulone. Intanto bisogna dire che l’atto di fede è un fatto inevitabile e quotidiano; nessuno di noi infatti, è in grado di dominare con la sua ragione, fatti, eventi ed enigmi, che ci sconcertano e ci interpellano suscitando interrogativi a cui non è facile rispondere. È inevitabile allora la scelta fra credere o non credere a ciò che altri dicono sugli enigmi in cui ci imbattiamo.
E a volte bisogna scegliere non solo se credere o non credere, ma se credere a chi dice una cosa e chi ne dice un’altra. La scelta poi diventa particolarmente grave e vitale quando si tratta di cose che riguardano il senso della nostra vita e il suo fine ultimo. In questo caso, credere o non credere, credere a ciò che dicono gli uni o a ciò che dicono gli altri, è una questione di vita o di morte.

Ora, per effettuare questa scelta, il credente utilizza correttamente e a fondo la ragione, il credulone invece mostra sia una scarsa sensibilità nel cogliere gli aspetti paradossali e sorprendenti che si incontrano nella vita, sia uno scarso impegno nell’inevitabile fatica che comporta il discernere se è credibile oppure no chi propone qualcosa da credere. Per imparare a fare questa distinzione, oltre al corretto uso della ragione, dobbiamo diventare noi stessi credibili. L’impegno per diventare credibili e l’attitudine interiore che questo comporta, ossia l’amore per la verità e l’orrore per ogni forma di menzogna, di ipocrisia o di simulazione, permette di riconoscere per simpatia, per connaturalità, tutti coloro che posseggono la stessa attitudine.

Chi è abituato a mentire, pensa che tutti più o meno mentano, e gli è difficile pensare che ci sia qualcuno che dice solo la verità. Chi invece è abituato a cercare e a dire solo la verità, riesce in qualche modo a capire o intuire, chi dice il vero e chi mente perché riconosce o non riconosce nell’altro la sua stessa attitudine. L’amore e l’impegno nel cercare in ogni cosa la verità, fanno del credente una persona credibile, affidabile, umile, molto più incline a tacere che a parlare. Difficilmente si potranno trovare questi tratti in un credulone.
Questo permette anche di giudicare l’albero dai frutti: quando vediamo delle persone credibili e affidabili, sarebbe stolto dire che sono dei creduloni e disprezzare le cose in cui credono. Chi avesse difficoltà a trovare tali persone, cerchi dalla parte dei santi e troverà ciò che di più bello può sorgere dalla terra.

OFFLINE
14/03/2021 18:12
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

L'algoritmo di Gesù. Il Cattolicesimo puo' essere paragonato ad un sistema matematico, come suggerisce la natura?


In molti pensano che il Cattolicesimo romano sia la religione dei buoni sentimenti, di un amore zuccheroso, spontaneo e accondiscendente. Sbagliato. E’ la religione del Logos, della Logica. Ora, che questa logica sia di matrice divina o sia una costruzione puramente umana è, naturalmente, questione di fede, ovvero della libera adesione che nasce da un’apertura emotiva.


Tuttavia, indagata con sguardo laico, la dottrina cattolica appare talmente ben congegnata al proprio interno, con un criterio così “scientifico” da lasciare stupefatti. Almeno fino al Concilio Vaticano II, i pronunciamenti della Chiesa sulle più varie questioni della contemporaneità rivelano una mirabile coerenza logica con gli assunti iniziali, biblici ed evangelici. Ancor oggi, il Catechismo, nell’edizione del 1992 (curata non a caso da una mente adamantina come quella di Joseph Ratzinger) offre un impianto straordinariamente consequenziale e coerente dove i concetti primigeni vengono ampliati e sviluppati senza incappare in contraddizioni. Una specie di “matematica”.


Ora, dato che l’uomo ha potuto ampiamente descrivere e indagare (misurando) l’universo fisico attraverso la matematica, sorge un interrogativo: se Cristo fosse stato veramente il figlio del Dio creatore dell’universo, perché lasciare un messaggio agli uomini del tutto estraneo a una logica matematica ripercorribile dall’intelligenza umana?


Da qui la la domanda se il Cattolicesimo,  non fosse altro che un “algoritmo a dimensione frattale”


In due parole


Niente paura, esemplifichiamo veramente al massimo: per algoritmo si intende un procedimento che risolve una classe di problemi attraverso poche istruzioni elementari, chiare e inequivocabili.


Per frattale, invece, si intende un oggetto che si ripete nella sua forma, allo stesso modo, su scale diverse senza rendersi dissimile dall'originale, in base a un algoritmo. Un esempio matematico semplicissimo? La serie frattale: 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34…. Ogni numero intero è dato dalla somma dei due precedenti e questa regola (detta Serie di Fibonacci) è l’algoritmo.


La natura offre diversi esempi di tale struttura matematica. Quello più a portata di mano è … il broccolo: osservate le sue cimette, sono tutti piccoli broccoli che si riproducono sempre nello stesso modo, in misura sempre minore. Anche l’abete riproduce su ogni ramo, rametto e ramoscello sempre lo stesso schema, in dimensione frattale, tanto che ne basta solo una fronda per simulare un intero albero di Natale. E ancora, l’Aloe spiralata, la conchiglia del Nautilus, vari cristalli etc. 


Parola e Tradizione: algoritmo e frattali


Mutatis mutandis, nella religione cattolica potremmo individuare come algoritmo i 10 comandamenti dell’Antico Testamento e gli insegnamenti di Gesù Cristo: la Parola. Istruzioni, semplici, inequivocabili, impostate su due assi cartesiani: uno verticale – riconoscimento di Dio e adesione alla Sua volontà – l’altro orizzontale, con norme per la convivenza civile e per risolvere i problemi dell’esistenza umana. Da queste regole si ramificano tutta una serie di corollari logici negli insegnamenti prodotti dalla Chiesa attraverso la sua bimillenaria Tradizione: quelli che definiremmo le dimensioni frattali. La Parola sarebbe dunque l’algoritmo, e la Tradizione la dimensione frattale.


Qualsiasi teologo (della vecchia scuola) può infatti confermare che ogni dogma, principio, aggiornamento fino alle più recenti posizioni su temi di attualità discendono direttamente dai comandamenti e dalla Parola di Cristo, comprendendoli, sviluppandoli e adattandoli a ogni singolo nuovo caso e contingenza, senza tradirli, conservando la loro forma iniziale.


Un esempio? Dal “NON UCCIDERE” mosaico di 4000 anni fa, passando per gli insegnamenti di Gesù, oggi sortisce la contrarietà dei cattolici all’aborto: la vita nasce col concepimento, è un dono di Dio e quindi non si può in NESSUN caso togliere la vita al nascituro innocente. Attenzione, ognuno è libero di pensarla come vuole, ma bisogna ammettere che il sistema è INTERNAMENTE coerente, con una stessa regola applicata nel microscopico e nel macroscopico (e quindi frattale).


L’algoritmo degli storni e il prossimo


Non è qui la sede per potersi dilungare in altri esempi, ci limiteremo a lanciare un input che potrebbe sollecitare un dibattito sull’eventuale “matematica nascosta” del Cattolicesimo. Gesù Cristo comandò: ama il Signore Dio tuo e ama il PROSSIMO tuo come te stesso. Non disse “ama l’ALTRO come te stesso”. La parola “prossimo” non è casuale e in tutte le lingue è tradotta come “il vicino”. Un aggettivo sostantivato, dunque, che indica una qualità, una gerarchia, un ordine: evidentemente c’è chi è più prossimo e chi è meno prossimo. Perché questa distinzione?


La natura, ancora una volta, ci propone un affascinante parallelismo. Avete presente gli storni, quegli uccellini che, nel cielo d’autunno, sciamano nel cielo creando forme plastiche, sempre diverse, ma compatte? Come fanno gli storni a non scontrarsi durante il volo e a mantenersi uniti? Hanno spiegato gli scienziati che essi seguono un algoritmo matematico: ogni uccellino regola il proprio volo basandosi sulla posizione di quei 5-6 che gli stanno accanto, i suoi “più prossimi”, appunto. E così, tornando alla “formula” di Cristo: se ognuno volesse il bene delle persone che gli sono più vicine, (alla luce delle regole di Dio) non vi sarebbero scontri fra gli uomini, né conflitti e tutti vivrebbero tranquilli e in pace.


Potrebbe essere una ricetta sociale niente male: la propria realizzazione in armonia con quella dei vicini, come per gli uccelli in volo nello stormo. Non la realizzazione personale a scapito degli altri, come nel liberismo ultracapitalista, né la mortificazione dell’individuo presuntamente a vantaggio degli altri, come nel comunismo. Un giusto mezzo.


Tale algoritmo potrebbe essere ovviamente esteso al rapporto tra famiglie e poi tra nazioni: tanti stormi, via via sempre più grandi, che volano insieme pacificamente cooperando al bene comune, senza guerre, come del resto raccomanda la dottrina sociale della Chiesa.


L’obiezione prevedibile


I catto-progressisti contesteranno citando la parabola del Buon Samaritano, che raccolse per strada un giudeo ferito, pur appartenendo, questi, a una nazione ostile. Una clamorosa contraddizione del “principio di prossimità del prossimo”? Bisogna leggere bene la parabola: il samaritano paga di tasca propria l’ALBERGO al giudeo per il tempo necessario a ristabilirsi, gli cura le ferite e poi lo rispedisce per conto suo. Si guarda bene dall’accoglierlo in famiglia (in effetti non lo conosce) e, alla fine lo manda per la sua strada, in modo che possa tornare nel suo gruppo “meno prossimo”.  Quindi la parabola del buon samaritano appare piuttosto come una dimensione frattale, una chiosa, un perfezionamento che completa e arricchisce il “comandamento algoritmico” di amare il prossimo secondo un certo ordine (ordo amoris) e senza tradire la sua essenza.


Le eresie: frattali illogicamente difformi dall’algoritmo


Proviamo a verificare con un procedimento inverso. La logica costruzione della sua dottrina ha fatto sì che il Cattolicesimo romano, per quasi 2000 anni, abbia potuto egregiamente difendersi dalle eresie in quanto “frattali difformi dall’algoritmo”. Un esempio? L’eresia dell’Apocatastasi - già condannata nel sinodo di Costantinopoli nel 543 e tornata oggi di moda sotto il nome di “misericordismo”. Questa vorrebbe la misericordia di Dio talmente grande da salvare tutti, buoni e cattivi. 


L’Apocatastasi, però, contraddice uno degli algoritmi di base sulla libertà dell’uomo e le chiarissime parole di Cristo sull’inferno.


La sana dottrina cattolica, infatti, ribadisce che la misericordia di Dio è sì infinita, ma è necessario attingervi tramite il pentimento. Così come l’”infinita luce del sole” non può abbronzare chi decide di rimanere all’ombra. Se Dio mandasse forzatamente tutte le anime in paradiso sarebbe un atto lesivo della libertà che l’uomo ha di rifiutarLo e di restare nell’oscurità. Il frattale dell’apocatastasi-misericordismo non è quindi coerente con l’algoritmo: bocciato.


Un lumino nel buio


E allora, se è tutto così chiaro, dove si colloca il Mistero? Il Cattolicesimo ritiene che Dio abbia fornito all’uomo la possibilità di indagare appena un po’ nel buio che lo circonda, con una piccola luce. Quel poco che riesce a illuminare è però reale, è acquisibile. Quindi si potrebbe dire che il mistero è quella zona di oscurità ancora non illuminata dal sistema di dimensioni frattali che la conoscenza umana sviluppa a partire dall’algoritmo divino. 


Un esempio? In questo articolo abbiamo proposto un’ipotesi che lega l’uomo della Sindone ai dogmi di fede e ai più reconditi segreti della fisica quantistica. Se gli scienziati del futuro scopriranno che esiste realmente uno spirito che agisce sulla materia aggregandola o disgregandola a piacimento, sarà una nuova “propaggine frattale” di conoscenza in più nel rapporto tra scienza e fede.


Il Cattolicesimo sopravvivrà?


Sopravvivere è adattarsi, e questa è un’azione profondamente logica: al mutare delle condizioni esterne si operano alcuni cambiamenti senza stravolgere la propria identità. Il Cattolicesimo romano ha saputo resistere di fronte alle conquiste della scienza e della filosofia, dimostrando di possedere risorse per fornire risposte logicamente coerenti con i propri principi. Fra qualche migliaio di anni “vedremo” che fine avrà fatto, se si sarà estinto o se si sarà darwnianamente diffuso in tutto il mondo come il miglior sistema, quello vincente. Nel secondo caso, si potrebbe ragionevolmente convenire sulla sua origine non-umana: difficilmente la nostra intelligenza, da sola, potrebbe partorire un sistema così perfetto senza un “aiutino” ultraterreno.


E’ logicamente impossibile che una nuova religione mondiale, sincretista, possa affermarsi: mescolare gli algoritmi delle varie religioni vorrebbe dire costruire un “prodotto di laboratorio”, simile ad esempio (secondo alcune ricostruzioni) al Coronavirus e quindi destinato ad estinguersi. Un esempio? Quando i futuri sincretisti dovranno interrogarsi sui destini ultimi dell’anima umana, cosa sceglieranno? Le vergini e i fiumi di latte e miele dell’Islam, il mondo a venire ebraico, la reincarnazione induista, o il Purgatorio cattolico? Il sistema logico andrà in blocco e imploderà.


La conditio sine qua non


Una cosa appare evidente: la sopravvivenza del Cattolicesimo è strettamente legata alla Tradizione, cioè a tutto il sistema di dimensioni frattali che ha organizzato il rapporto fra gli algoritmi (la Parola) e la realtà, fino ai tempi recenti. Quindi, si potrebbe logicamente affermare che il Cattolicesimo di oggi o è in perfetta armonia con la Tradizione, o NON SARA’ PIU’. Cambiare gli algoritmi, o creare frattali disarmonici (quindi introdurre concetti eretici) innesca un effetto a catena totalmente distruttivo per l’intero impianto logico. Ecco perché, ad esempio, i conservatori cattolici si ribellano anche di fronte a innovazioni apparentemente minime e trascurabili nella dottrina, poiché costoro già prevedono l’opera disgregatrice, la metastasi che si verificherà nell’impianto generale. Basta sregolare una singola rotellina del grande orologio del Cattolicesimo romano, e tutto, col tempo, andrà a farsi benedire.


Ci sarebbe ancora molto da dire, ma preferiamo fermarci qui citando una frase del famoso matematico Benoît Mandelbrot: “La mia convinzione è che i frattali saranno presto impiegati nella comprensione dei processi neurali, la mente umana sarà la loro nuova frontiera”.


Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Questa è la vita: che conoscano Te, solo vero Dio, e Colui che hai mandato, Gesù Cristo. Gv.17,3
 
*****************************************
Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 05:03. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com