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IL PASTORE di Erma

Ultimo Aggiornamento: 05/04/2011 21:40
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05/04/2011 21:40
 
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I credenti del primo e secondo monte

XCVI (19), 1. "I credenti del primo monte nero sono gli apostati, i bestemmiatori contro il Signore e i traditori dei servi di Dio. Per questi non c'è penitenza, ma la morte, e perciò sono neri. La loro razza è iniqua. 2. I credenti del secondo monte, quello spoglio, sono gli ipocriti e i maestri d'iniquità. Essi sono simili ai primi, perché non hanno frutto di giustizia. Infatti, come il loro monte è senza frutto, così tali uomini hanno il nome, ma sono privi di fede, e nessun frutto di verità è in loro. Per loro c'è penitenza, se si pentono subito. Se attendono, la morte loro sarà insieme ai primi". 3. "Perché, signore, gli dissi, per questi c'è penitenza, mentre per i primi no? Tranne in qualche cosa, le loro azioni sono le stesse". "Perciò, rispose, c'è penitenza, in quanto non bestemmiarono il loro Signore, né furono traditori dei servi di Dio. Per desiderio di guadagno hanno agito ipocritamente ed ognuno insegnò secondo le passioni dei peccatori. Tuttavia pagheranno una certa pena. Per loro c'è penitenza poiché non furono né blasfemi, né traditori".

 

I credenti del terzo monte

XCVII (20), 1. "I credenti del terzo monte, che ha spine e rovi, sono i ricchi e le persone coinvolte in molti affari. I rovi sono i ricchi, le spine sono quelli coinvolti nei diversi affari. 2. Gli implicati in diversi affari non si uniscono ai servi di Dio ma se ne tengono lontani soffocati dai loro stessi affari. I ricchi difficilmente si uniscono ai servi di Dio poiché temono che si chieda loro qualche cosa, e pertanto difficilmente entreranno nel regno di Dio. 3. Come tra i rovi è difficile camminare a piedi nudi, così per loro è difficile entrare nel regno di Dio. 4. Ma per tutti loro c'è la penitenza, però subito. Per quello che non operarono nel passato, ora ricuperino i giorni e facciano del bene. Se si pentono e fanno del bene vivranno in Dio; se, invece, permangono nelle loro azioni, saranno consegnati a quelle donne che toglieranno loro la vita".

 

I credenti del quarto monte

XCVIII (21), 1. "I credenti del quarto monte, che ha molte erbe, verdi in cima e secche verso le radici, e alcune inaridite dal sole, sono i dissociati che hanno il Signore sulle labbra, ma non nel cuore. 2. Per questo la loro base è secca e non ha forza. Solo le loro parole vivono, mentre le loro opere sono morte. Essi né vivono né sono morti e sono pertanto simili ai dissociati. I dissociati, invero, non sono né verdi né secchi, né vivono né sono morti. 3. Come le erbe vedendo il sole si disseccano, così anche i dissociati, quando sentono la persecuzione, per la loro viltà sacrificano agli idoli e si vergognano del nome del loro Signore. 4. Questi non vivono e non sono morti. Tuttavia, se fanno presto penitenza potranno vivere. Se non si pentono, sono già consegnati a quelle donne che toglieranno loro la vita".

 

I credenti del quinto monte

XCIX (22), 1. "I credenti del quinto monte, che ha erbe verdi ed è scabroso, sono i fedeli duri di comprendonio, arroganti, pieni di sé, che si piccano di sapere tutto e assolutamente nulla conoscono. 2. Per questa loro arroganza perdettero il senno e subentrò in loro, con la insensatezza, la demenza. Lodano se stessi come se avessero intelligenza e desiderano essere maestri, mentre sono stolti. 3. Per questa esaltazione, molti innalzando se stessi si resero vani. Un gran demonio è l'arroganza e la vana presunzione! Di essi molti furono respinti, altri si pentirono, credettero e si sottomisero a quelli che hanno saggezza, riconoscendo la propria stoltezza. 4. Anche per altri, come questi, c'è penitenza. Non furono cattivi, ma piuttosto stolti e insulsi. Essi se si pentono, vivranno in Dio, se non si pentiranno abiteranno con le donne che esercitano il male contro di loro".

 

I credenti del sesto monte

C (23), 1. "I credenti del sesto monte, che ha crepacci grandi e piccoli e nei crepacci erbe inaridite, sono quelli che 2. hanno piccole rotture, cioè, ce l'hanno tra loro, e per le maldicenze sono divenuti aridi nella fede. Di questi però molti si pentirono. Anche gli altri quando ascolteranno i miei precetti si pentiranno. In realtà piccole sono le loro maldicenze e subito si pentiranno. 3. Quelli che hanno grandi crepacci sono gli ostinati nelle loro maldicenze, vendicativi e furibondi tra loro. Essi, non ritenuti adatti alla costruzione, furono gettati via dalla torre. Difficilmente potranno vivere. 4. Dio e nostro Signore, che domina su ogni cosa ed ha in suo potere tutto il creato, non ha rancore con quelli che confessano i loro peccati, ma è misericordioso. Perché l'uomo che è mortale e pieno di peccati ha rancore contro l'uomo, come se potesse lui perderlo o salvarlo?. 5. Io, l'angelo della penitenza, vi dico: quanti avete questa tendenza, allontanatela e pentitevi. Il Signore guarirà i vostri peccati precedenti se vi purificherete da questo demonio; altrimenti sarete consegnati a lui per la morte".

 

I credenti del settimo monte

CI (24), 1. "I credenti del settimo monte in cui le erbe erano verdi e ridenti e tutto era fiorente ed ogni specie di animali e di uccelli si pasceva delle erbe che pur consumate divenivano più fiorenti, sono quelli 2. che furono sempre semplici, innocenti e beati, senza alcun disappunto reciproco. Essi, ognora contenti dei servi di Dio, rivestiti del santo spirito di queste vergini e avendo sempre compassione di ogni uomo, con le loro fatiche provvedevano a ciascuno, senza rammarico e senza esitazione. 3. Il Signore, vedendo la loro semplicità e il loro candore, li ha ricolmati nelle fatiche delle loro mani e li ha favoriti in ogni loro azione. 4. Io, angelo della penitenza, dico a voi che tali siete: rimanete così e il vostro seme non si distruggerà per sempre. Il Signore vi ha provato e vi ha scritto nel nostro numero. Tutto il vostro seme abiterà con il figlio di Dio poiché partecipate del suo spirito".

 

I credenti dell'ottavo monte

CII (25), 1. "I credenti dell'ottavo monte, dove erano molte sorgenti ed ogni creatura del Signore vi si dissetava, sono 2. gli apostoli e i maestri che predicarono a tutto il mondo, insegnando con purezza e santità la parola del Signore. Essi non si sono fatti per nulla sviare da passione malvagia, ma hanno sempre camminato nella giustizia e nella verità, secondo lo Spirito Santo che hanno ricevuto. La loro strada è con gli angeli".

 

I credenti del nono monte

CIII (26), 1. "I credenti del nono monte deserto, che aveva in sé rettili e fiere nocive che divorano gli uomini, sono questi. 2. Quelli che hanno macchie sono i diaconi che amministrarono male e derubarono le vedove e gli orfani. Essi fecero un loro profitto della diaconia che presero ad amministrare. Se dunque permangono in questa cupidigia sono morti e non hanno alcuna speranza di vita. Se si convertono e compiono santamente il loro ministero, potranno vivere. 3. Gli scabbiosi sono quelli che, rinnegandolo, non si convertirono al loro Signore. Essi, inariditi e divenuti solitari, non si sono uniti ai servi di Dio, ma isolati rovinano le loro anime. 4. Come una vite abbandonata in qualche parte, caduta nella incuria, si rovina e, isolata dalle erbacce, col tempo diventa selvatica e non è più utile al suo padrone, così questi uomini, non avendo più fiducia in sé e inselvatichiti, diventano inutili al loro Signore. 5. Per loro c'è penitenza, se non vengono trovati rinnegatori dal profondo del cuore. Ma se qualcuno viene trovato rinnegatore dal profondo del cuore, non so se potrà vivere. 6. Non dico questo per i nostri giorni perché qualcuno, avendo rinnegato, si penta. È impossibile che si salvi chi vorrà ora rinnegare il Suo Signore. Sembra esserci penitenza per quelli che hanno rinnegato nel passato. Se qualcuno vuole convertirsi sia tempestivo, prima che la torre sia terminata. Diversamente sarà rovinato a morte dalle donne. 7. I mutili sono gli ingannatori e i maldicenti. Essi sono le fiere che vedesti sul monte. Come le fiere con il loro veleno contagiano l'uomo e l'ammazzano, così le parole di tali uomini contagiano e ammazzano. 8. Questi sono mutili nella fede per la condotta che hanno in sé. Alcuni si pentirono e si salvarono. Gli altri come sono possono salvarsi, se si pentiranno. Se non si pentiranno, morranno da parte di quelle donne di cui hanno lo spirito".

 

I credenti del decimo monte

CIV (27), 1. "I credenti del decimo monte, dove c'erano alberi che facevano ombra alle pecore, sono 2. i vescovi e persone ospitali che sempre volentieri ricevettero nelle loro case i servi di Dio, senza ipocrisia. I vescovi con il loro ministero protessero continuamente i bisognosi e le vedove, diportandosi sempre con purezza. 3. Questi sono tutti eternamente protetti dal Signore. Quelli che ciò operarono sono gloriosi presso il Signore. Il loro posto è già con gli angeli, se nel servire il Signore persistono sino alla fine".

 

I credenti dell'undecimo monte

CV (28), 1. "I credenti dell'undecimo monte, dove c'erano alberi pieni di frutti di varie specie, sono 2. quelli che hanno sofferto per il nome del figlio di Dio e che patirono coraggiosamente con tutto il cuore, dando la loro anima". 3. Chiesi: "Perché, signore, tutti gli alberi hanno frutti, e dei frutti alcuni sono più belli?". "Ascolta, mi disse: quelli che un giorno patirono per il Nome sono gloriosi presso Dio e i peccati di tutti loro furono rimessi, in quanto patirono per il nome del figlio di Dio. Ascolta perché i loro frutti sono diversi e alcuni migliori. 4. Quelli che tradotti alle autorità furono interrogati e non negarono, ma soffrirono volentieri, sono molto più gloriosi presso il Signore; il loro frutto è il migliore. Di quelli che furono timorosi e, nel dubbio, patirono, pensando nel loro cuore se rinnegare o confessare, i frutti sono inferiori, perché nel loro animo salì una tale intenzione. Cattiva è questa intenzione che il servo rinneghi il suo Signore. 5. State bene attenti voi che pensate ciò, che mai una tale intenzione rimanga nei vostri cuori per morire a Dio. Voi che soffrite per il Nome, dovete glorificare Dio. Egli vi ha stimato degni di portare questo nome perché siano risanati tutti i vostri peccati. 6. Reputatevi felici dunque. Credete pure di aver realizzato un'opera grande, se qualcuno di voi soffrisse per Dio. Non considerate che il Signore ci dona la vita? I vostri peccati vi comprimevano e, se non aveste sofferto per il nome del Signore, sareste morti a Dio per i vostri peccati. 7. Dico questo a quelli che sono incerti sulla negazione o affermazione. Confessate che avete un Signore, perché, negandolo, non siate affidati alla prigione. 8. Se i pagani puniscono i loro servi, se qualcuno rinnega il suo padrone, che pensate farà a voi il Signore onnipotente? Allontanate questi pensieri dai vostri cuori per vivere eternamente a Dio".

 

I credenti del dodicesimo monte

CVI (29), 1. "I credenti del dodicesimo monte bianco sono come i bambini innocenti che nessuna malvagità hanno nel cuore, né conobbero cosa essa sia, ma rimasero sempre nell'innocenza. 2. Essi abiteranno certamente nel regno di Dio in quanto non violarono i suoi comandamenti in cosa alcuna. Con innocenza essi permasero tutti i giorni della loro vita nella stessa saggezza. 3. Quanti, dunque, persevererete e sarete come bambini senza malizia, dice, sarete più onorati di tutti quelli prima ricordati. Tutti i bambini sono onorati da Dio e sono i primi presso di lui. Beati voi se estirpate la cattiveria e vi rivestite dell'innocenza! Primi fra tutti vivrete in Dio". 4. Dopo aver terminato le similitudini dei monti gli dico: "Signore, dimmi ora delle pietre asportate dalla pianura e messe in opera in sostituzione delle pietre tolte dalla torre, delle rotonde che furono poste nella costruzione, e delle rotonde che ancora rimangono".

 

Tutte le pietre

CVII (30), 1. "Ascolta, disse, intorno a tutte queste pietre. Le pietre estratte dalla pianura e poste nella costruzione della torre, al posto di quelle scartate, sono le radici di questo monte bianco. 2. Tutti i credenti di questo monte bianco furono trovati innocenti e il Signore della torre dispose che dalle radici di questo monte essi fossero posti nella costruzione della torre. Sapeva che, se queste pietre fossero situate nella costruzione della torre, sarebbero rimaste lucenti e nessuna di esse si sarebbe annerita. 3. Se avesse preso pietre dagli altri monti, sarebbe stato costretto a visitare di nuovo la torre e a purificarla. Sono tutti candidi e quelli che hanno creduto e quelli che crederanno; sono dello stesso genere. Beato questo genere, perché innocente. 4. Ascolta ora intorno alle pietre rotonde e splendide che sono tutte di questo monte bianco. Ascolta perché sono state trovate rotonde. Le loro ricchezze li oscurarono un pochino nella verità e li offuscarono. Da Dio però non si allontanarono mai, né uscì della loro bocca parola malvagia, ma ogni giustizia, virtù e verità. 5. Il Signore pertanto vide il loro animo. Poiché potevano seguire la verità e rimanere anche buoni, dispose che le loro sostanze fossero diminuite, ma non tolte del tutto. Essi potevano fare qualche bene con quello che fu loro lasciato e vivere in Dio, poiché d'indole buona. Perciò furono un po' ritagliate ed usate nella costruzione di questa torre".

 

Innocenti come bambini

CVIII (31), 1. "Le altre che sono rimaste ancora rotonde e non sono state messe in opera nella costruzione, poiché non hanno ricevuto il sigillo, sono state rimesse al loro posto. Sono state trovate assai rotonde. 2. Occorre, invece, che essi si taglino fuori da questo secolo e dalla vanità delle sue ricchezze, e allora converranno nel regno di Dio. È necessario che essi entrino nel regno di Dio. Il Signore benedisse questo genere innocente. Di questo genere nessuno perirà. Ammettiamo pure che qualcuno di loro, tentato dal diavolo infame, abbia peccato in qualche cosa: egli subito ricorrerà al suo Signore. 3. Io angelo della penitenza vi reputo tutti beati. Siete innocenti come i bambini, perché la vostra stirpe è buona ed onorata presso Dio. 4. Dico poi a voi tutti che avete ricevuto questo sigillo, di osservare la semplicità, di non essere vendicativi, di non persistere nella vostra malizia o nel ricordo dell'amarezza delle offese, di diventare ognuno un solo spirito, di riparare e togliere da voi le permalose scissioni, perché il padrone delle pecore ne abbia a godere. 5. Se le troverà tutte sane e nessuna sviata, godrà. Se poi ne troverà qualcuna sviata, guai ai pastori. 6. Se gli stessi pastori saranno trovati sviati, che cosa potranno dire al padrone del gregge? Potranno forse dire di essere stati sviati dal gregge? Non si presterà loro fede. È incredibile che il pastore abbia sofferto qualche cosa da parte del gregge. Sarà punito di più per la sua menzogna. Anche io sono pastore e bisogna che renda un rigoroso conto di voi".

 

Il Signore ama la pace

CIX (32), 1. "Curatevi, dunque, finché la torre si sta costruendo. 2. Il Signore abita negli uomini che amano la pace. A Lui, invero, è cara la pace. È invece, lontano dai litigiosi e dai maliziosi. Rendetegli lo spirito integro come lo avete ricevuto. 3. Se tu dai alla lavanderia un vestito nuovo e non strappato, lo vuoi riavere sano. Se la lavanderia te lo darà strappato, lo riprenderai? Non ti riscalderai con male parole dicendo: ti ho dato un abito sano, perché lo hai lacerato rendendolo inutile? Per lo squarcio che vi hai fatto, non può essere usato. Dunque, per lo strappo nel tuo abito non dirai tutte queste parole alla lavanderia? 4. Se ti duoli del tuo abito e ti lagni che non l'hai ricevuto sano, che cosa pensi che ti farà il Signore? Egli ti diede lo spirito sano, e tu lo rendesti del tutto inutile, in modo che non può servire affatto al suo Signore. L'uso di esso incomincia ad essere inutile, se da te viene corrotto. Il padrone dello spirito per questo fatto non ti colpirà a morte?". 5. "Certo, dissi, colpirà tutti quelli che serbano rancore". "Non calpestate la sua clemenza, ma piuttosto onoratelo perché è tanto paziente per i vostri delitti. Egli non è come voi. Fate, dunque, una penitenza utile per voi".

 

La forma delle pietre

CX (33), 1. "Io pastore, angelo della penitenza, ho manifestato e detto ai servi di Dio tutte queste cose che sono state scritte sopra. Potrete vivere se crederete e udirete le mie parole, camminando in esse e raddrizzando le vostre vie. Se poi permarrete nella malizia e nella vendetta, nessuna di tali persone potrà vivere in Dio. Tutte le cose che dovevo dirvi sono state dette". 2. Mi disse lo stesso pastore: "Mi hai interrogato su tutto?". Gli risposi: "Sì, signore". "Perché non mi hai interrogato intorno alla forma delle pietre messe in opera nella costruzione dopo averle perfezionate?". "Me ne sono dimenticato, signore". 3. "Ascoltami ora intorno a queste. Sono coloro che, ora, hanno ascoltato i miei precetti ed hanno fatto penitenza con tutto il cuore. Il Signore, avendo visto che la loro penitenza era buona e pura e che potevano perseverare in essa, ordinò che i precedenti peccati fossero cancellati. Quelle forme, infatti, erano i loro peccati e furono spianate perché non risultassero".

 

Decima similitudine

 

Vincere ogni cupidigia e dolcezza del mondo

CXI (1), 1. Dopo aver scritto questo libro l'angelo che mi aveva consegnato a questo pastore venne nella casa in cui ero. Si sedette sul letto e il pastore rimase alla destra. Mi chiamò e mi disse: 2. "Ho affidato te e la tua casa a questo pastore, perché tu possa essere protetto da lui". "Sì, dissi, signore". "Se vuoi essere protetto da ogni vessazione e da ogni violenza, se vuoi avere successo in ogni opera buona e parola e avere ogni virtù di giustizia, cammina nei precetti che ti diedi, e potrai superare ogni malvagità. 3. Se tu osservi i suoi precetti, vincerai ogni cupidigia e dolcezza di questo secolo, e ti seguirà il successo in ogni buona impresa. Accogli in te la sua santità e la sua modestia e fai sapere a tutti che egli è in grande onore e dignità presso il Signore. Egli detiene una grande potenza e la sua funzione è forte. A lui solo per tutto il mondo è stato conferito il potere della penitenza. Non ti sembra potente? Ma voi disprezzate la sua prudenza e moderazione che ha nei vostri riguardi".

 

Le grandezze del Signore

CXII (2), 1. Gli dissi: "Interrogalo, signore, se da quando è in casa mia io ho fatto qualche cosa contraria che l'abbia offeso". 2. "So, disse, che tu nulla hai fatto e farai in contrario. Ti dico questo perché tu possa perseverare. Egli mi ha parlato bene e con stima di te. Tu fai sapere agli altri queste parole, perché quelli che fecero o staranno per fare penitenza abbiano gli stessi sentimenti tuoi. Egli ne sarà interprete presso di me ed io presso il Signore". 3. "Ed io, gli dissi, manifesterò ad ogni uomo le grandezze del Signore. Spero che tutti quelli che prima peccarono, se odono queste cose, per recuperare la vita, volentieri faranno penitenza". 4. "Permani in questo ministero e portalo a termine. Quelli che poi praticano i suoi precetti avranno vita e avranno un grande onore presso il Signore. Quanti, invece, non osservano i suoi precetti, si allontanano dalla vita e lo disprezzano. Ma lui presso Dio ha il suo onore. Quelli che lo disprezzano, non seguendo i suoi precetti, si consegnano alla morte e ciascuno diviene reo del proprio sangue. Ti raccomando di ubbidire a questi precetti, e avrai il rimedio dei peccati".

 

La casa pulita

CXIII (3), 1. "Ti ho inviato le vergini perché abitino con te ed ho notato che ti sono affabili. Le tieni come ausiliarie perché tu possa osservare meglio i Suoi precetti. Non può accadere che senza di queste vergini siano osservati. Vedo pure che esse volentieri stanno con te. Ma io pregherò loro che non si allontanino dalla tua casa. 2. Soltanto pulisci la tua casa, perché volentieri abiteranno in una casa pulita. Esse, invero, sono pure, caste e industriose ed hanno ogni grazia presso il Signore. Pertanto se avranno la tua casa pulita rimarranno con te; se ci sarà un po' di sporcizia subito si allontaneranno dalla tua casa. Queste vergini non amano affatto sporcizia alcuna". 3. Gli dissi: "Spero, signore, di piacere ad esse perché abitino sempre volentieri nella mia casa. Come questo a cui mi hai affidato non si lagna di me, neppure esse si lagneranno di me". 4. Disse a quel pastore: "Noto che il servo di Dio vuol vivere. Egli osserverà questi precetti e porrà le vergini in un'abitazione pulita". 5. Avendo detto ciò, mi affidò di nuovo al pastore, e chiamate le vergini disse loro: "Poiché vedo che voi abitate volentieri nella casa di costui, vi affido lui e la casa sua e non allontanatevene mai". Esse, invero, ascoltarono volentieri queste parole.

 

Operare incessantemente il bene

CXIV (4), 1. Poi mi disse: "Sii forte in questo compito, mostra ad ogni uomo le grandezze del Signore, e ne avrai grazia. Chiunque camminerà in questi principi vivrà e sarà felice nella sua vita. Chiunque, invece, li trascurerà, non vivrà e sarà infelice nella vita sua. 2. Di' a tutti che non cessino di operare il bene quanti lo possono. Per loro è vantaggioso compiere le buone opere. Affermo pure che ogni uomo va sottratto ai disagi. Colui che è stretto dal bisogno e soffre nella vita quotidiana è in grande tormento e angustia. 3. Chi sottrae un'anima dalle angustie, si procura una grande gioia. Chi è vessato da un disagio è afflitto da un tormento e si angoscia come chi è in catene. Molti, infatti, per tali disgrazie che non possono sopportare, si danno la morte. Chi conosce la sventura di un uomo simile e non lo sottrae, commette un grande peccato e diventa reo del suo sangue. 4. Fate opere buone voi che avete ricevuto dal Signore e non tardate a farle quando sia terminata la costruzione della torre. Per voi fu interrotta l'opera della sua costruzione. Se non vi affrettate a fare il bene, la torre sarà ultimata e ne sarete esclusi". 5. Dopo aver parlato con me, si alzò dal letto e preso il pastore e le vergini se ne andò. Mi disse però che mi avrebbe rimandato in casa mia il pastore e le vergini.
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