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I FENOMENI STRAORDINARI NEI MISTICI

Ultimo Aggiornamento: 16/04/2015 17:37
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12/01/2011 22:10
 
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CONCETTO DI GRAZIA E GRAZIE "Gratis datae"

La fonte dei FMS è Dio in quanto autore dell'ordine soprannaturale. I fenomeni mistici si svolgono o sul piano puramente intellettuale, o su quello affettivo o sul piano organico o contemporaneamente su diversi piani.

La maggior parte dei fenomeni mistici straordinari si possono ricondurre alle grazie gratis datae. Secondo l'uso biblico il termine grazia significa il dono soprannaturale concesso da Dio alla natura razionale in ordine al conseguimento della vita eterna. Si può suddividere concettualmente la grazia in due:

  • la grazia gratum faciens: è la grazia simpliciter, abituale o santificante che ha lo scopo, secondo una definizione classica, di stabilire l'amicizia soprannaturale fra Dio e l'uomo, dandogli una partecipazione fisica e formale della natura di Dio. Abbraccia tre aspetti diversi: la grazia santificante propriamente detta, le virtù infuse e i doni dello Spirito Santo (Nota: per questi concetti si veda la pagina dei Concetti fondamentali relativi alla mistica, in queste pagine);

  • la grazia gratis data: ha per oggetto immediato o diretto non la santificazione di colui che la riceve, ma l'utilità spirituale del prossimo. E si chiama così perché sta fuori non solamente della potenza naturale, ma anche del merito soprannaturale della persona che la riceve.

 Secondo una concezione classica, si devono tenere presenti i seguenti punti fondamentali:

  • le grazie gratis datae non fanno parte dell'organismo soprannaturale della vita cristiana, formato dalla grazia abituale, virtù infuse e doni dello Spirito;

  • sono puri epifenomeni della vita della grazia che per sé possono verificarsi anche senza di essa;

  • non rientrano nell'ambito del merito;

  • non costituiscono un abito, ossia una condizione costante come possono essere la grazia santificante, le virtù e i doni, ma l'anima le riceve in modo transitorio;

  • non sono intrinsecamente soprannaturali (ossia quoad substantiam) ma solo estrinsecamente (ossia quoad modum);

  • richiedono necessariamente in ogni caso un intervento diretto e straordinario di Dio, di tipo miracoloso.

Le conseguenze di queste considerazioni sono:

  • tali grazie non devono essere né desiderate né richieste a Dio; non sono necessarie per la salvezza né per la santificazione, in quanto chi le riceve le può ricevere anche in peccato mortale;

  • tali grazie non sono ordinate al bene del soggetto cui sono concesse, ma al profitto di altri e all'edificazione della Chiesa;

  • non occorre che tutti i santi abbiano queste grazie, dal momento che sono indipendenti dalla santità.

 

Fra le varie grazie gratis datae elenchiamo le più importanti:

 

  • Sermo sapientiae: è la capacità dell'anima di comunicare agli altri per mezzo della parola un gusto soprannaturale in modo da istruirli, deliziarli e commuoverli profondamente; è la facoltà di spiegare la "sapienza" della religione cristiana riguardo ai misteri della Trinità, dell'Incarnazione o della redenzione.

  • Sermo scientiae: è la facoltà di esporre le cose che appartengono alle buone opere e al mondo dei comportamenti.

  • Gratia sanitatum: questa grazie comprende e include i fatti miracolosi che hanno per oggetto la salute del corpo; è la facoltà di guarire le malattie in un modo che supera le forze della natura.

  • Operatio virtutum: indica il dono dei miracoli nell'ordine fisico, con cui sta in relazione la gratia sanitatum. Abbraccia le derogazioni alle leggi della natura, realizzate sull'uomo o sulle altre cose sensibili, sia per convincere della realtà della dottrina, sia per manifestare il potere della santità. 

  • Prophetia: è un fenomeno di conoscenza intellettuale soprannaturale ricevuto a modo di passione o impressione passeggere, che ha per oggetto sia cose divine che umane, sia spirituali che corporali e di cui si ha la massima certezza che è stato rivelato da Dio.

  • Discretio spirituum: è la facoltà di distinguere lo spirito buono da quello cattivo, le ispirazioni di Dio dagli inganni demoniaci, i veri dai falsi profeti, le mozioni della grazia dai semplici movimenti della natura. Si deve considerare come un completamento della profezia.

  • Genera linguarum: detta anche "glossolalia", consiste in una conoscenza infusa i lingue straniere senza alcuno studio o esercizi previ.

 

FENOMENI DI ORDINE CONOSCITIVO

 

VISIONI

Percezioni soprannaturali di un oggetto naturalmente invisibile all'essere umano. Si distinguono in: 1) visioni corporali (apparizioni); 2) visioni immaginarie; 3) visioni intellettuali.

 

1. VISIONI CORPORALI

Dette anche apparizioni, sono quelle in cui il senso della vista percepisce una realtà oggettiva (non necessariamente un corpo umano, ma anche una forma esteriore sensibile o luminosa) naturalmente invisibile all'uomo. Si può produrre in due maniere: o per la presenza vera di un corpo o per un'azione immediata esercitata da un agente esterno sull'organo della vista.

 

2. VISIONI IMMAGINARIE

La visione immaginaria è una rappresentazione sensibile interamente circoscritta alla immaginazione e che si presenta in modo soprannaturale allo spirito con una vivacità e chiarezza superiore alle stesse realtà fisiche esteriori. Si può produrre in tre maniere: mediante la rappresentazione delle immagini ricevute dai sensi; mediante la combinazione soprannaturale di queste specie acquisite e conservate nell'immaginazione; mediante nuove immagini infuse. Si tratta di una visione più elevata di quella corporale; più estesa, in quanto può rappresentare cose non solo presenti, ma passate o future; si verifica durante il sonno o anche quando si è svegli. Le sue forme più frequenti sono: rappresentativa (l'apparizione di un santo) e simbolica.

 

3. VISIONI INTELLETTUALI

Si tratta di una conoscenza soprannaturale che si produce mediante una semplice visione dell'intelligenza senza impressione o immagine sensibile. Si distingue dalla percezione naturale dell'intelligenza per alcune caratteristiche: 1) per il suo oggetto, che sorpassa le forze naturali dell'intelletto, essendo improvvisa, immediata e senza dimostrazione di conoscere il lavorio e la lentezza del ragionamento; 2) per la sua durata, permanendo per molti giorni, settimane o mesi; 3) per i suoi effetti che l'accompagnano, ossia l'amore che muove l'anima, la pace inconfondibile, il desiderio delle cose celesti, il disgusto di ciò che non è Dio. La visione intellettuale mistica si produce indifferentemente durante il sonno, la veglia o l'estasi. Due sono gli elementi: l'oggetto manifestato e la luce che lo illumina. Spesso si tratta di un oggetto ineffabile, visto che le anime non riescono poi a spiegarlo nel linguaggio umano, non trovando formule equivalenti. Inoltre, altro elemento che la contraddistingue, è la certezza assoluta, ossia una visione così chiara su cui non si può dubitare. 

Le visioni sensitive e quelle immaginative possono avere origine soprannaturale, ma, secondo l'esperienza e gli insegnamenti dei grandi mistici, sono molto rare. Quasi sempre si tratterebbe di illusioni o allucinazioni naturali o di inganni diabolici. Le illusioni e le allucinazioni sono condizionate da particolari stati fisici e psichici tra cui stanchezza, inedia, insonnia, facilità di immaginazione. Per quanto attiene alle visioni intellettuali sembra più facile riconoscerne l'autenticità, data la fermissima certezza che includono. 

 


LOCUZIONI

Sono formule che enunciano affermazioni o desideri e si riferiscono unicamente al linguaggio articolato percepito mediante l'udito corporale. Si distinguono in: 

  • AURICOLARI: sono quelle percepite per mezzo dell'udito. Si tratta di vibrazioni acustiche formate nell'aria.

  • IMMAGINARIE: sono quelle che si percepiscono chiaramente con l'immaginazione sia durante il sonno che in stato di veglia. Possono procedere non solo da Dio, ma anche dagli angeli buoni o cattivi. Quelle che provengono da Dio lasciano nell'anima umiltà, fervore, spirito d'obbedienza a differenza di quelle diaboliche che lasciano invece aridità, inquietudine, insubordinazione, vanità.

  • INTELLETTUALI: sono quelle udite direttamente nell'intelletto senza concorso di sensi interni ed esterni. Giovanni della Croce distingue le locuzioni intellettuali in tre specie: successive, formali e sostanziali.

Fanno parte delle c.d. grazie gratis datae.

 


RIVELAZIONI

Sono le manifestazioni soprannaturali di verità occulte o di segreti divini fatte da Dio per il bene generale della Chiesa o per l'utilità particolare dell'anima che le riceve. Si distinguono in: 

  • PUBBLICHE: rivolte a tutta la Chiesa;

  • PRIVATE: rivolte ad una persona in particolare.

Ai fini delle nostre pagine mistiche interessano soltanto le seconde. Il dono della profezia è sempre esistito, ma occorre precisare che tutte le rivelazioni di Dio successive a quelle fatte ai profeti e agli apostoli e contenute nella S. Scrittura e nella Tradizione successiva, non entrano nel c.d. deposito della fede. Ai fini di un loro discernimento, si riassumono i principali criteri:

  1. sono false quelle rivelazioni che si oppongono al dogma o alla morale;

  2. sono sospette quelle rivelazioni contrarie alla dottrina comune dei teologi e che vorrebbero decidere su quello che liberamente si discute;

  3. non deve essere respinta come falsa una rivelazione che abbia un dettaglio o una parte effettivamente falsa, senza considerare il resto;

  4. non si deve considerare divina una rivelazione per il fatto che si compì in parte o in tutto, perché potrebbe essere un effetto della casualità;

  5. si devono respingere rivelazioni che abbiano per oggetto cose inutili, curiose o sconvenienti, quelle che sono prolisse senza necessità o sovraccariche di prove e di ragioni superflue;

  6. il temperamento e il carattere della persona soggetto di rivelazione deve essere valutato insieme agli effetti che tale rivelazione produce nell'anima.

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Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle...Lu 21,25
 
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