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IL TEMPO DELLA FINE

Ultimo Aggiornamento: 02/06/2023 18:58
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08/12/2010 21:48
 
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L'ANTICRISTO NELLA TRADIZIONE E NELLE RIVELAZIONI PRIVATE

L'Anticristo arriverà prima o dopo l'Era di Pace?
La manifestazione del "figlio della perdizione" è davvero prossima?

Ai nostri giorni sono quanto mai numerose le rivelazioni private che annunciano un’imminente manifestazione dell’Anticristo. Ma è plausibile pensare che l’Anticristo arrivi nel nostro tempo?

Bisogna intanto intendersi sul significato del termine Anticristo. Genericamente con "anticristo" si indica chiunque non riconosca Gesù venuto nella carne (cfr. 2 Gv 7), e più comunemente qualunque oppositore di Cristo e del Suo Vangelo. Nello specifico dell’escatologia, l'Anticristo sarà l’avversario di Cristo e dei cristiani che si manifesterà negli Ultimi Tempi. La Scrittura e la Tradizione individuano generalmente (perché non sempre vi è stata su questo punto unanimità di opinione fra gli interpreti) lo stabilirsi del regno dell’Anticristo verso la fine del mondo, subito prima della Parusia di Cristo[1]. Questa sembrerebbe essere la prospettiva di San Paolo, quando parla de "l'uomo iniquo" e "figlio della perdizione" che sarà distrutto dal Signore Gesù che "lo annienterà all'apparire della sua venuta" (2 Ts 2,3-10), e del profeta Daniele (cfr. Dan 7,24-27)[2]. E di tale prospettiva troviamo conferma negli scritti della maggioranza dei Padri e dei Dottori della Chiesa e in numerose profezie di santi e grandi mistici cattolici.

 

I PADRI E I DOTTORI DELLA CHIESA

S. Giovanni Damasceno, S. Ippolito, S. Agostino e S. Roberto Bellarmino sono fra quei Padri e Dottori che affermano esplicitamente che la venuta dell’Anticristo avverrà alla fine del mondo, poco prima del ritorno di Cristo per giudicare l’umanità:

 

"L’anticristo ... verrà verso la fine del mondo..."

S. Giovanni Damasceno [d]

 

"l'Anticristo verrà poco tempo prima della fine del mondo. ... dopo l'Anticristo segue immediatamente il giudizio finale..."

S. Roberto Bellarmino
Bellarmini, Opera Omnia, Disputationum Roberti Bellarmini; De Controversiis
Christianae Fidei, Tomus Primis, Liber Tertius, De Summo Pontifice

 

"Dovendosi compiere allora tutte queste cose, carissimi, essendo stata divisa in due parti la settimana [cfr. Daniele cap. 9], essendosi manifestato l’abominio della desolazione [l'Anticristo], avendo i due profeti e precursori del Signore terminato la loro missione, ed avvicinandosi infine l’intero mondo alla fine, cosa resta se non la venuta dal cielo del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo, che noi abbiamo atteso con speranza? Egli porterà la conflagrazione e il giusto giudizio su tutti coloro che non hanno voluto credere in Lui".

S. Ippolito [h, j]
On Christ and Antichrist, 64
Ante-Nicene Fathers, Vol. 5, edited by Alexander Roberts, D.D. & James Donaldson, LL.D., Wm. B. Eerdmans Publishing Company

 

"Il regno del seduttore ed anticristo verrà rapidamente soppresso. E poi, alla fine, in un batter d’occhio le cose di questo mondo passeranno, il potere dell’uomo sarà cancellato e tutte le cose visibili saranno distrutte"

S. Ippolito [b, h, j]
A discourse by Hippolytus, bishop and martyr, on the end of the world, the antichrist, and the second coming of our Lord Jesus Christ, XXXV
Ante-Nicene Fathers, Vol. 5, edited by Alexander Roberts, D.D. & James Donaldson, LL.D., Wm. B. Eerdmans Publishing Company.

 

"Bisogna che si sappia che deve venire l’Anticristo. Anticristo, in verità, è chiunque non riconosce che il Figlio di Dio venne nella carne, che è Dio perfetto e divenne uomo perfetto essendo al tempo stesso Dio. Tuttavia, in un senso particolare e speciale, colui che deve venire alla consumazione del mondo è l’Anticristo.

Quindi è necessario che prima il Vangelo sia proclamato a tutte le genti, come il Signore ha detto, e allora egli verrà per convincere gli empi ebrei."

S. Giovanni Damasceno
De Fide Orthodoxa, tratto da The Fathers of the Church, Vol. 37

 

"Prima che il Giudizio Finale di Dio abbia introdotto il regno eterno dei santi, il regno dell’Anticristo attaccherà la Chiesa ferocemente, anche se per breve tempo..."

S. Agostino [b, h, j]
La Città di Dio, Libro XX, 23.1
Nicene And Post-Nicene Fathers, Vol. 2, edited by Philip Schaff, D.D., LL.D., Wm. B. Eerdmans Publishing Company.

 

"Dunque nega o dubita che l’ultimo giudizio avverrà come è preannunziato nei citati libri della Bibbia se non colui che, per non saprei quale incredibile malanimo o ignoranza, non crede in essi, sebbene abbiano già segnalato la propria veridicità al mondo intero. Abbiamo appreso che in quel giudizio o attorno a quel giudizio si verificheranno questi avvenimenti: la venuta di Elia di Tesbe, la fede dei Giudei, la persecuzione dell’Anticristo, il giudizio di Cristo, la risurrezione dei morti, la discriminazione di buoni e cattivi, il cataclisma del mondo e la sua rinascita. Si deve credere che si avranno tutti questi avvenimenti, ma in quali misure e con quale successione si verifichino lo insegnerà più la realtà dei fatti di quanto attualmente riesce a raggiungere alla perfezione il pensiero umano. Ritengo però che si avvereranno nella successione da me indicata".

S. Agostino [f]
La Città di Dio, Libro XX, Cap. 30.5

 

"... negli ultimi giorni si moltiplicheranno i falsi profeti e i corruttori... e allora il seduttore del mondo apparirà come figlio di Dio e opererà miracoli e prodigi, e la terra sarà consegnata nelle sue mani, e compirà iniquità quali non avvennero mai dal principio del tempo. E allora la stirpe degli uomini andrà verso il fuoco della prova... Allora il mondo vedrà il Signore venire sopra le nubi del Cielo...".

Didachè, 16,3 [c, d]

 

Anche un altro dottore della Chiesa, San Beda, nel suo commento all'Apocalisse ("Explanatio Apocalypsis"), pone il regno dell'Anticristo verso il tempo della fine, subito prima dell'inizio "del riposo eterno" che Gesù porterà al Suo ritorno.

Ci pare che questa breve selezione di brani, essenziale ma rappresentativa di una Tradizione bimillenaria in seno alla Chiesa, sia eloquente nel dimostrare che la venuta dell’Anticristo escatologico è per la fine del mondo.

Consideriamo ora una seconda ragione a sostegno della tesi che il tempo dell’Anticristo è ancora lontano. Vari Padri e Dottori della Chiesa insegnano che la manifestazione dell’“uomo iniquo” sarà preceduta dalla dissoluzione dell’Impero Romano[3], da cui origineranno poi dieci regni. Sappiamo anche, da una tradizione molto antica, che l’Anticristo verrà dopo un "discendente dei re di Francia" che sarà sovrano del ricostituito Impero Romano.

Mettendo a confronto queste due tradizioni, emerge abbastanza chiaramente una correlazione fra di esse, dove il nesso principale è appunto l’Impero Romano. L’Impero fondato da questo sovrano francese è molto probabilmente lo stesso a cui si riferiscono i Padri e i Dottori della Chiesa.

Considerando che non intravediamo nel presente o in un futuro prossimo il risorgere dell’Impero Romano, che inoltre attualmente non vi è alcuna traccia di quel “Grande Monarca” francese che sarà artefice della ricostituzione di tale impero, e tenendo conto infine che la nascita e la successiva caduta di un impero non avviene certamente nell’arco di qualche anno o di qualche decennio, abbiamo altre ben valide ragioni per ritenere che il tempo dell’Anticristo sia ancora molto lontano da noi.

Vediamo allora alcuni scritti di Padri e Dottori della Chiesa dove si afferma che il regno dell'Anticristo arriverà dopo la caduta dell'Impero Romano e la sua suddivisione in dieci regni:

 

"L’Anticristo di cui abbiamo parlato verrà però quando l’impero romano avrà esaurito il suo tempo e sarà ormai vicina la fine del mondo. Dieci imperatori in diverse regioni contemporaneamente occuperanno allora il potere supremo di Roma, e dopo questi imperatori contemporanei verrà come undicesimo l’Anticristo.

Egli usurperà con arti magiche l’impero romano, umiliando tre degli imperatori suoi predecessori e assoggettando gli altri sette al suo dominio… Tale strapotere durerà soltanto tre anni e sei mesi, perché lo sperderà nel secondo avvento glorioso dal cielo il Figlio Unigenito di Dio, il nostro Signore e Salvatore, il vero Cristo che col soffio della sua bocca sopprimerà l’Anticristo ricacciandolo nel fuoco della geenna. [...]"

S. Cirillo, XV catechesi battesimale
Sul secondo avvento di Cristo, sull'ultimo giudizio e sul Suo Regno che non avrà mai fine, 1-33
[c, e]

 

"Allora il Signore dal Suo glorioso Cielo stabilirà la Sua pace. E [...] sorgerà il regno dei Romani e stabilirà il suo dominio sulla terra, fino ai suoi confini estremi, e non ci sarà alcuno che gli resisterà.

Dopo che l’iniquità sarà [successivamente] dilagata e tutte le creature saranno diventate corrotte, allora apparirà la giustizia divina che distruggerà interamente la gente e [...] l’uomo di iniquità [l’Anticristo] sarà rivelato sulla terra, il seduttore degli uomini e l’agitatore di tutta la terra".

S. Efrem; brano tratto da: The Sunday Sermons of the Great Fathers,
Vol. 4, tradotto e pubblicato da M.F. Toal, Henry Regnery Co. 1964

 

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