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PENSIERI DI CHARLES DE FOCAULD

Ultimo Aggiornamento: 05/02/2013 06:39
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18/12/2010 12:30
 
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Silenziosamente, nascostamente come Gesù a Nazareth, oscuramente, come lui, “passare sconosciuto sulla terra, come un viaggiatore nella notte”, poveramente, laboriosamente, umilmente, dolcemente, facendo il bene come lui disarmato e muto dinanzi all'ingiustizia come lui; lasciandomi, come l'agnello divino, tosare ed immolare senza far resistenza né parlare; imitando in tutto Gesù a Nazareth e Gesù sulla Croce, conformiamo sempre alla condotta di Gesù a Nazareth e di Gesù sulla Croce, imitare Gesù nella sua vita a Nazareth e, giunta l'ora, imitarlo nella sua Via Crucis e nella sua morte.

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Rendersi estranei ai modi di pensare, di parlare, di agire delle persone del mondo; non occuparsi di quel che pensano, dicono, fanno; fare ciò che è più perfetto, imitare Gesù, non cercare di essere eccentrico, originale - Gesù non lo era - ma nemmeno aver paura di sembrarlo, se le persone del mondo giudicano tale quel che facciamo perché è il più perfetto, perché Gesù
l'avrebbe fatto... Se il mondo ci giudica male e ci trova pazzi, tanto meglio, saremo più simili a Gesù!
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Si può sempre far molto con l'esempio, la bontà, la preghiera, stringendo più strette relazioni con anime tiepide o lontane dalla fede, per ricondurle, a poco a poco, a forza di pazienza, di dolcezza, di bontà, per effetto della virtù più che dei consigli ad una vita cristiana oppure, ancora, entrando in relazioni d'amicizia con persone del tutto contrarie alla religione, per far cadere, con bontà e virtù, le prevenzioni che nutrono e per ricondurle a Dio...
Bisogna estendere le nostre relazioni con i buoni cristiani per sostenerci nell'ardente amore di Dio e con i non praticanti, cercando di avere con loro, non solo rapporti mondani, ma legami
di affetto cordiale, conducendoli ad aver per noi stima e confidenza e, per questo tramite, a riconciliarsi con la nostra fede. Bisogna essere missionari in Francia come nei paesi infedeli, e questo è compito di tutti i cristiani: sacerdoti e laici, uomini e donne.

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Ciò che va a fare la Santa Vergine nella Visitazione non è una visita a una cugina per consolarsi ed edificarsi a vicenda col racconto delle meraviglie di Dio in loro; è ancora meno una visita di carità materiale per aiutare sua cugina negli ultimi mesi della sua gravidanza e nel parto; è assai più di tutto questo. Essa parte per santificare san Giovanni, per annunciare la buona novella, per evangelizzarlo e santificarlo, non con le sue parole, ma portando in silenzio Gesù presso di lui, nella sua casa.
Così fanno i religiosi e le religiose votate alla contemplazione nei paesi di missione. Essi vi vengono per evangelizzare e santificare i popoli infedeli, senza parole, portando Gesù in mezzo a loro nella santa Eucaristia, e portandolo nella loro vita, la vita evangelica di cui danno l'esempio e di cui sono le immngini viventi.

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Lavorare: come? supplicando, sacrificandomi, morendo, santificandomi, amandolo!
Avendo un gran bisogno di preghiere, ne cerco e ne chiedo nella mia famiglia, l'intima famiglia di Gesù. Vi scrivo dunque,
sentendo la necessità e il dovere di riunire tutto ciò che può darmi forza per l'opera di Gesù. Indirizzandomi a voi, chiedo non soltanto il vostro aiuto personale, ma vi domando di riunire a vostra volta tutto ciò che può darvi forza per l'opera di Gesù, che io vedo così necessaria, e intorno alla quale credo fermamente di dover lavorare. Vi prego quindi di chiedere per l'opera di Gesù, alla quale attendo, aiuto, suppliche, sacrificio per i fratelli e le sorelle che Gesù invierà.
L'opera a cui da lungo tempo mi sento portato a dedicarmi è la formazione di due piccole comunità chiamate “Piccoli Fratelli del Sacro Cuore di Gesù” e “Piccole Sorelle del Sacro Cuore di Gesù”... Fra qualche giorno ritorno nella mia cella accanto al Tabernacolo solitario, e sentirò profondamente più che mai che Gesù vuole ch'io lavori all'istituzione di questa doppia famiglia. Lavorare come? Supplicando, sacrificandomi, morendo, santificandomi, amandolo!
Per questo appunto io, peccatore indegno di far parte della famiglia intima, vi prego e vi supplico di aiutarmi.
Nostro Signore ha fretta. La sua vita nascosta di Nazareth, così povera, meschina e raccolta, non é imitata. Lo scopo di ogni vita umana, dovrebbe essere l'adorazione della Santa Ostia. Il Sahara, otto o dieci volte più esteso della Francia, è più popolato di quel che si creda, e possiede tredici sacerdoti. Nell'interno del Marocco, grande come la Francia è popolato da circa otto o dieci milioni di uomini, non c'è nemmeno un sacerdote, non c'è un solo Tabernacolo né un altare.
Nostro Signore ha fretta. I giorni assegnatici per amarlo, imitarlo, salvare con lui le anime, scorrono e nessuno lo ama, nessuno lo imita, nessuno salva le anime.
Voglia lo sposo, il Fratello Gesù ispirarvi, dirigervi... Vi insegni ad aiutarmi secondo la sua volontà!...
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