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RIFLESSIONI IN PILLOLE

Ultimo Aggiornamento: 12/07/2022 15:20
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02/08/2019 13:40
 
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Pensiero del mattino 2 agosto 2019

Che si dice?

A volte è stimolante sapere quello che si dice sul nostro conto, sulla nostra persona. Il sapere che si parla bene è una ricarica per chi si espone nella vita a fare cose che altre persone non farebbero. Il giudizio della gente serve solo se ci incoraggia a migliorare; non ha senso se diventa pettegolezzo o calunnia. Se si parla bene ci farà piacere, se ci sono critiche costruttive sono da accettare, se si dovesse parlare male sicuramente servirà per farci stare con i piedi a terra. Anche Gesù chiese ai suoi discepoli cosa la gente dicesse su di lui, ma quello che realmente gli interessava era cosa invece pensavano loro su chi lui fosse! Quindi l’interesse dell’opinione non è su un parlare astratto di gente qualsiasi, ma è importante l’opinione di chi per noi conta. Piacciamo o non piacciamo se operiamo con onestà e rispetto del prossimo e delle regole, andiamo avanti! Amici, sforziamoci di non rimanere bloccati per colpa dei pareri o pregiudizi.
Buona giornata a tutti. Vi benedico, don Emilio Cioffi, “il lavoratore nella vigna”, di Dio. Amen
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03/08/2019 06:39
 
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IL GRANELLINO
(Mt 13,54-58)

La scienza di Gesù non era scolastica. Quando un professore parla delle scienze umane in maniera encomiabile, la sua parola colpisce la mente, ma non il cuore. La Parola di Gesù colpiva il cuore di coloro che lo ascoltavano. La sua Parola illuminava la mente ed emozionava il cuore dell'uomo. La Parola di Gesù rispondeva a tanti quesiti che l'uomo si è sempre posto: Chi è Dio? Chi sono io? Qual è il senso della mia vita? Perché esiste il male? Cosa c'è dopo la morte? Tutto finisce con la morte? Perché c'è la sofferenza? Cos'è l'amore? E tanti altri quesiti esistenziali.
I rabbini, pur avendo dato delle risposte a questi quesiti attraverso lo studio delle Sacre Scritture, non erano stati mai esaustivi e poi parlavano per sentito dire, ma non per esperienza.
Gesù aveva una scienza e sapienza che veniva dall'alto. Ecco perché i suoi concittadini rimasero meravigliati nell'ascoltarlo.
"Com'è possibile che Gesù - dicevano- senza mai aver frequentato una scuola filosofica, ma soprattutto una scuola teologica parla alla nostra mente e al nostro cuore?”. Non avevano capito che lo Spirito Santo era su Gesù.
Per parlare alla mente e al cuore dell'uomo ci vuole l'effusione dello Spirito Santo. Purtroppo molti catechisti e predicatori parlano delle realtà soprannaturali senza il battesimo di fuoco e Spirito Santo. Oggi si dà più importanza allo studio delle scienze umane per risolvere i problemi esistenziali dell'uomo che alla meditazione della Parola di Dio. Non è l'uomo che spiega chi è l'uomo, ma Dio che lo ha creato.
L'Umanesimo ha portato l'uomo a dire: "Io sono la Verità. Io so quello che è buono per me. Io decido cosa è buono o cattivo per me”.
Ecco perché l'uomo contemporaneo insegna che il divorzio, l'aborto, l'omosessualità, l'eutanasia e la dottrina gender sono cose buone. Oggi nella Chiesa c'è più umanesimo che vera teologia.
In molte parti del mondo occidentale si ci scandalizza nell'ascoltare gli insegnamenti del Vangelo perché - secondo molti umanisti - non fanno la verità dell'uomo.
Svegliamoci, cattolici!
Il diavolo sta seminando zizzania e sta portando la morte nel cuore dell'uomo. Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo
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05/08/2019 08:10
 
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Autore: Apolonio Carvalho Nascimento
AVERE UN CUORE LIBERO PER AMARE CON SINCERITÀ
Per amare e servire senza interessi personali, con la massima sincerità, dobbiamo staccarci dalle persone; amare tutti senza lasciare che le preferenze portino via la genuinità del nostro amore. Staccarci dagli affetti per servire liberamente tutti; dalle cose materiali per amare senza ulteriori intenzioni; dalle proprie idee per amare l'altro nel modo in cui ha bisogno e come vuole essere amato. Apparentemente è una privazione della nostra libertà, ma in realtà questa è la vera libertà: quando i nostri cuori sono liberi da ogni tipo di condizionamento. In effetti, un cuore libero e sincero è un cuore che ama senza aspettative. L'amore incondizionato, a sua volta, lascia nel cuore dell'altro il segno di un amore esclusivo, così come è l'amore di Dio per ognuno di noi.
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06/08/2019 09:45
 
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IL GRANELLINO
(Lc 9,28b-36)

Ciò che ci rivela la profondità delle ricchezza, della scienza e della sapienza di Gesù Cristo è prima di tutto l'ascolto e la meditazione della Parola di Dio. Più si ama la Parola di Dio, più Dio ci rivela il volto di Dio Figlio. San Girolamo diceva che chi non conosce le Sacre Scritture non conosce Gesù Cristo. Purtroppo molti cattolici non vengono educati alla conoscenza delle Sacre Scritture. Ecco perché Gesù non viene seguito nella verità e nella carità. L'ignoranza delle Sacre Scritture è ignoranza di Gesù Cristo. Molti sacerdoti non sono nella condizione di svolgere il ruolo di Mosè perché il loro cuore non è ricolmo della Parola di Dio. Qual è il ruolo di Mosè? È quello di essere voce di Dio.
Personalmente devo ringraziare il Signore che ha permesso che, all'età di 38 anni, venissi a conoscenza del cammino neo catecumenale che mi ha insegnato a scrutare le Sacre Scritture sotto l'azione dello Spirito Santo. Non si può catechizzare e predicare se la vita spirituale non viene fondata sulla conoscenza delle Sacre Scritture. Oggi mi diletto nell'ascoltare le omelie di alcuni pastori protestanti, omelie infarcite di continue citazioni bibliche. Ovviamente non è sufficiente ascoltare la Parola di Dio perché il mistero di Gesù Cristo si riveli a noi, ci vuole anche l'obbedienza a ciò che si ascolta.
L'amore per le Sacre Scritture ci porta ad essere come Elia, il grande contemplativo. La preghiera è come il Monte Tabor dove Gesù si rivela all'anima nella divina bellezza. Vedendo il volto di Gesù, il più bello tra i figli di Adamo, il Cristiano esclama con gioia: "Signore, è bello vivere con te!".
Fratello o sorella, sei anche tu, oggi, nella condizione di dire la stessa cosa? Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)

PS. Vuoi crescere nella fede? Leggi i seguenti libri di P. Lorenzo: LA PERLA PERDUTA... L’AMORE GUARISCE... IL GRANELLINO... HAI FEDE? Per richiederli, telefona ai seguenti numeri: 3313347521‬ - ‭3493165354.
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07/08/2019 07:19
 
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IL GRANELLINO
(Mt 15,21-28)

La preghiera individuale che viene fatta a Gesù dalla madre della ragazza indemoniata viene rafforzata dalla preghiera comunitaria. Quando la comunità vede che Gesù non ascolta la preghiera della madre, la comunità si rivolge a Gesù dicendo: "Signore, esaudiscila!". Ogni passo del Vangelo, grazie allo Spirito Santo, ci presenta sempre una dovizia d'insegnamento per la crescita della nostra fede. Vorrei dirvi, miei cari lettori, tutto quello che l'odierno passo del Vangelo mi sussurra all'orecchio, ma lo spazio è poco, così mi limito, purtroppo, a dirvi solo l'insegnamento che, per me, è importante. La preghiera è una manifestazione visibile di grande fede. Lo sciopero, se viene fatto da poche persone, non gli si dà importanza e non ottiene niente, ma, quando viene fatto da un gran numero di persone, gli si dà più considerazione e più facilmente si ottiene quello si vuole.
Ecco perché, quando ti trovi in difficoltà, nella prova o nelle tentazione, non devi esitare a chiedere alla comunità di unirsi a te nella preghiera di richiesta. È molto bello quando nelle chat si chiede di pregare per una persona. Dio porge l'orecchio alla preghiera di intercessione. Per molti secoli nella Chiesa cattolica si è perso il senso della comunità. Dire chiesa è dire comunità i cui membri si aiutano e si amano vicendevolmente.
La preghiera d'intercessione è un atto di carità.
Non possiamo dimenticare che negli Atti degli Apostoli la preghiera comunitaria è una forza e lo Spirito Santo scende sempre su una comunità orante. Mentre Pietro e Giovanni erano in carcere a causa del Vangelo che praticavano apertamente, la comunità di Gerusalemme pregava per loro e furono così liberati.
Non disertare le riunioni di preghiera della tua comunità se vuoi che il Signore ascolti il tuo grido di preghiera. Amen. Alleluia.
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09/08/2019 06:20
 
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Ascoltiamo LA POTENZA DELLA PREGHIERA DI LODE di
(Padre Matteo La Grua) Sacerdote illuminato e ricco di amore per Dio e per le anime.

"Non perdiamo mai la calma quando le cose vanno male in famiglia, o quando abbiamo delle avversità, ma piuttosto benediciamo il Signore.
Anche Giobbe benediceva il Signore e anche Tobia, provato, benediceva il Dio della vita!
E allora vogliamo benedire il Signore, a prescindere dal bene o dal male che riceviamo, ossia del nostro giudizio su quello che viviamo: benediciamo sempre il Creatore perché la benedizione di Dio deve continuamente risuonare sulle nostre labbra.
Del resto, sappiamo che la preghiera, soprattutto la preghiera di lode, è il miglior antidoto contro le forze del male.
Non è l'esorcismo che è più potente contro le forze del nemico, no, ma è la preghiera di lode ad essere più potente dell'esorcismo contro colui che escogita il male!
Quando vi accorgete che sta lavorando contro di voi, non ricorrete ad esorcismi, a formule imprecatorie, alla preghiera di esorcismo di Papa Leone XIII, ad altre formule: no, lodate il Signore!
Non c'è modo migliore, per cacciare Satana, quanto piegare le ginocchia e lodare Dio, benedire Dio!
Allora Satana se ne va.
Del resto è la Scrittura che ce lo dice, è Pietro che dice: "Pregate, ed egli fuggirà da voi".
Per cui la preghiera di lode mette in fuga tutte le forze del male.
La preghiera di lode serve per lodare Dio nel bene, per lodare Dio nel male, per cacciare i demoni quando ci tentano, per sconfiggere i nostri nemici!
Gerico cadde proprio con la preghiera, con il canto e Giosafat riportò vittoria!
Il canto di lode guarisce anche dalle malattie con la forza di guarigione.
Per cui, non si sbaglia mai lodando Dio.
Anche se le cose vanno male, a maggior ragione si deve benedire Dio per permettere a Dio che le cose si riequilibrino perché nella preghiera di lode i Cieli si aprono, il Signore scende, gli Angeli vengono e dove c'è il Signore che viene e gli Angeli lodano con noi, tutto è equilibrio, tutto è pace e non può esserci presenza delle forze del male!
Vogliamo lodare Dio, benedire Dio senza guardare a noi stessi! Quando siamo in preghiera, non guardiamo ai nostri mali, non lamentiamoci di noi e neanche guardiamo ai nostri peccati. Sappiamo che ce ne sono tanti, ma guardiamo al Signore, guardiamo alla Sua Misericordia: non per essere incoscienti dei nostri peccati, ma perché in quella lode che offriamo, vogliamo riparare le nostre infedeltà verso Dio! Attraverso la lode vogliamo chiedere perdono, con la lode vogliamo chiedere aiuto al buon Dio per rimanere sempre nella Sua lode e rimanere nella Sua Volontà.
E allora cantiamo al Signore, benediciamo il Signore sempre, in attesa della Sua Parola, perché questa è la preghiera carismatica:
lodare Dio, lodarLo sempre, attendendo la Sua Parola.
Non sappiamo che Parola ci darà il Signore durante la preghiera; può essere una Parola di rimprovero, una Parola di ammonimento, una Parola di gioia, una Parola di incitamento... non lo sappiamo, ma
La sua Parola è sempre verita e vita!
Alleluja!!!!"
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10/08/2019 10:52
 
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IL GRANELLINO
(Gv 12,24-26)

Amare è morire. È morire al proprio io. Il nostro io non vuole morire al peccato di superbia.
Come si manifesta la superbia? Se ti senti migliore degli altri, sei superbo. Se disprezzi chi non è come te, sei superbo. Se non chiedi perdono per aver fatto soffrire qualcuno, sei superbo. Se ti rifiuti di perdonare, sei superbo. Se non chiedi aiuto nelle tue necessità, sei superbo. Se credi che il bene che fai è grazie alle tue capacità umane, sei superbo. E Dio umilia i superbi.
Il nostro io non vuole morire al peccato dell'avarizia. Se non dividi quel poco o molto che hai con chi non ha niente, sei avaro. Se vuoi accumulare danaro solo per te stesso, sei avaro. Se presti danaro con interesse, sei avaro. Gli avari vivono e moriranno con il volto diffuso di tristezza. Dio ama chi dona con gioia.
Il nostro io rifiuta di morire al peccato della violenza. Non vogliamo essere sottomessi a nessuno. Pensiamo che con la prepotenza possiamo ottenere tutto e avere un dominio su tutti. Pensiamo stoltamente che i miti sono deboli. Ma Dio ama i mansueti e dà loro il potere soprannaturale di conquistare il cuore umano.
Il nostro io non vuole morire al peccato dell'egoismo. Io esisto e nessun altro. Io posso dare fastidio per stare comodo ma guai a chi si permette di scomodarmi. Tutti devono essere pronti a venire incontro ai miei bisogni, ma i bisogni degli altri non mi interessano.
Imitiamo San Lorenzo martire, il quale,per amore di Gesù Cristo, dimentica se stesso per mettersi a servizio non dei ricchi e dei potenti di questo mondo, ma dei poveri che il mondo scarta. Nonostante che siano passati molti secoli dalla sua morte, viene ricordato come un grande benefattore dell’umanità.
L'io senza Dio è la rovina della società. L'io con Dio fa grandi cose. Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo
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11/08/2019 09:44
 
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IL GRANELLINO
(Lc 12,32-48)

"Dov'è il tuo tesoro lì è il tuo cuore", afferma Gesù. Una domenica, prima di celebrare la messa una donna venne in sacrestia a dirmi: "Padre, ti chiedo di fare una omelia corta perchè ho paura che i ladri vadano a casa e rubino i miei gioielli che ho sbadatamente lasciati sul mio comodino".
Ed io aggiunsi: "Amica, ritorna a casa dove è il tuo cuore". Ovviamente le mie parole non furono accolte con gioia.
A Rimini c'era un funerale. Era presente anche il grande taumaturgo Sant'Antonio. Il celebrante era il vescovo della città. Tutta l'omelia era un elogio del defunto. Il vescovo disse che era un uomo generoso, un uomo di Dio. All'improvviso il Santo si alzò e disse al vescovo di non dire più bugie, perché il defunto si trovava già all'inferno. Potete immaginare la reazione del vescovo che rivolse parole di forte rimprovero al Santo. Il Santo allora disse ad alta voce: “Squarciate il petto di questa salma e non troverete il suo cuore perché esso è nella cassaforte che sta alla casa del defunto” Fu fatto come disse il Santo e il cuore fu trovato davvero nella cassaforte. Si compirono quindi le parole di Gesù: "Dove sta il tuo tesoro lì sta anche il tuo cuore".
Dire cuore è dire amore. Cosa ami di più: il Signore o il tuo conto in banca? Nella società ci sono molti poveri perché ci sono molti ricchi avari. Se per te non è una gioia pregare è il tuo danaro adorato più del Signore. Se per te non è una gioia andare a messa è perché ami il tuo danaro più del Signore. Se hai una tremenda paura della morte è perché provi un dolore nel lasciare i beni di questo mondo a cui sei fortemente legato. Apri il cuore all'amore e il danaro che non ti serve dallo a chi oggi non ha il pane quotidiano. L'elemosina fatta con gioia e larghezza di cuore attira la misericordia di Dio sui tuoi peccati.
Coraggio! Chiudi gli occhi e fai un gesto generoso verso una famiglia povera. Se lo farai, grande sarà la ricompensa di Dio. Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)

PS. Cari amici lettori, un grazie di cuore a tutti voi che mi avete inviato messaggi augurali per il mio onomastico. Il Signore ha voluto darmi una grande manifestazione di amore. Non ho potuto rispondere a moltissime telefonate perché sto predicando, confessando e facendo direzione spirituale nella casa di preghiera San Michlele a Mercato Cilento in provincia di Salerno. Pregate per me.
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13/08/2019 08:59
 
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IL GRANELLINO
(Mt 17,22-27)

Ci sono leggi morali, leggi evangeliche e leggi civili. Quando non si osservano queste leggi, si vive nel disordine. Il disordine poi genera violenza, individualismo e miseria di ogni tipo. Il Cristiano è chiamato, in ogni tempo, circostanza e luogo, ad obbedire a queste leggi. È ovvio, però, che quando le leggi civili sono contro le leggi morali ed evangeliche, il cristiano non è tenuto ad osservarle, anche a costo di perdere la propria vita.
I martiri sono quelli che si fanno mettere in croce per non obbedire alle leggi civili che sono contro quelle della morale cristiana e contro gli insegnamenti di Gesù. Per esempio, i cristiani soggetti all'impero romano dovevano incensare la statua di Cesare Augusto perché lo adorassero come Dio. Il Cristiano che si rifiutava di farlo, veniva mandato ad essere mangiato dalle belve.
Oggi molti politici, pur professandosi cristiani e per non perdere la sedia del potere, sono disposti a fare leggi contro la morale cristiana. E non solo i politici, ma anche molti fedeli cristiani che non sono obbedienti né alla legge di Dio né a quella dello Stati, scandalizzano gli atei.
Spesso, quando ero parroco alcuni atei mi dicevano: "Lorenzo, conosco alcuni professionisti che vengono alla tua chiesa che non fanno mai una fattura dopo aver servito i loro clienti. Non li esorti ad essere obbedienti alle leggi dello Stato?". La loro osservazione, più che giusta, era una grande umiliazione al mio vanitoso e orgoglioso io. Certo, spesso nelle mie omelie, con forza esortavo i fedeli ad essere obbedienti alle leggi dello Stato, ma si sa che non tutti i discepoli mettono in pratica i consigli del maestro.
Bisogna obbedire alle leggi non per paura, ma per amore. Dicevo spesso ai parrocchiani: “Fermatevi al semaforo rosso non per paura di prendere una multa, ma per timore di causare eventuali danni e sofferenze al prossimo”.
Chi obbedisce alle leggi, vuole il bene comune. Se si comprendesse e si praticasse questo principio basilare del vivere comune, nella società ci sarebbe più ordine, più giustizia e prosperità.
Cristiani, non siamo di scandalo a chi non crede in Cristo Gesù. Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
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14/08/2019 09:23
 
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Ringraziamo tutte quelle persone che fanno del bene senza far rumore. Benediciamo tutte quelle belle anime che si impegnano per aiutare chi non ce la fa. Mandiamo benedizioni a chi mentre noi dormiamo veglia su di noi. Mandiamo una carezza ideale ai tanti volontari che gratuitamente distribuiscono viveri, bottigline di acqua fresca ai senza tetto. Valoriziamo di più il bene che viene fatto, questi sono angeli viventi che girano per le nostre strade per dare amore, amore che produce altro amore. Ora, se non sottovalutiamo questi gesti nobili, uniamoci a loro facendo anche noi del bene, non importa se si tratta di gesti piccoli o grandi, l’importante è come lo facciamo, l'importante è essere presenti fra coloro che si impegnano per il bene. In questo nobile scopo non dimentichiamo che ci sono persone che non amano che noi altri facciamo del bene, e faranno del tutto per spegnere il nostro entusiasmo. Non diamogli retta, andiamo avanti senza considerare questi fratelli che fanno rumore col loro male. Tutti dobbiamo fare muro al male compiendo il bene: bene a tutti, male a nessuno! Certamente il bene che non facciamo noi sicuramente lo farà qualcun altro al nostro posto. “Gesù sempre!” e andiamo avanti. Buona giornata a voi amici in festa. Vi benedico, diacono don emilio cioffi, “il cuore disponibile”, di Dio. Amen.
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15/08/2019 08:06
 
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Passa Parola - Focolare
Meditazione: 14/08/2019
Autore: Apolonio Carvalho Nascimento
SCEGLIERE LA STRADA DELLA CONCORDIA
La concordia, nel suo significato più vero, è l'unione dei cuori. Secondo me la concordia non è l'uniformità delle idee, è il profondo rispetto per l'idea dell'altro, per cui nonostante le diversità possiamo essere uniti. La via della concordia è la stessa del "Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi". L'amore reciproco mi insegna a vivere la carità perfetta: quando il distacco dalla mia personale opinione è il superamento dell'io per raggiungere il "noi"; quando l'altro è in me e io nell'altro; quando la reciprocità nell'amore attira la presenza di Gesù in mezzo a noi, dandoci la grazia della perfetta unità. Scegliendo il cammino della concordia comprendiamo meglio le parole del Vangelo. "In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro". (Mt 18,19-20)
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17/08/2019 06:55
 
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Pensiero del mattino 16 agosto 2019. San Rocco
Auguri a voi.

Grazie a Dio!

C'è gente che ha il vizio del fumo e come sappiamo il fumo uccide ... poi ci sono quelli col vizio del bere e si sa che il bere troppo porta la persona ad auto distruggersi. Poi ci sono quelli che hanno il vizi di trasgressione: sesso, droghe e gioco... e come possiamo costatare vediamo le famiglie distrutte. Poi ci sono gli scaricati, gli oziosi e violenti, tutta gente che fanno passare solo guai. Poi i bestemmiatori, i provocatori, i ladri e spacciatori; poi i ricconi che credono di essere i padroni del mondo, ma come vediamo fanno sempre brutta fine, tutti esempi da non considerare. Persone che non amano Dio e lo dimostrano col loro modo di fare! Per questi "ferragosto" si mangia si beve e si dorme insieme ai loro vizi e neanche un pensiero alla vera festeggiata che è la Vergine Maria Assunta in cielo. Che peccato! quanta sofferenza che recano questi figli alle persone che amano la vita pulita e la loro famiglia. Vergine Maria salva tutti, anche questi figli dal cuore freddo e duro. Buona giornata di calma, di preghiera e di allegria genuina! Vi benedico, diacono don emilio cioffi, "il pollo arrosto che mangio ringraziando il buon Dio" Amen.
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18/08/2019 10:25
 
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Passa Parola - Focolare
Meditazione: 17/08/2019
Autore: Apolonio Carvalho Nascimento
ORIENTARE AL BENE LE PROPRIE DECISIONI
La prudenza è una buona compagna per la giornata. Prima di prendere qualsiasi decisione, vale la pena di porsi qualche domanda come un piccolo esame di coscienza: La decisione è una buona cosa? È necessaria? È una priorità? Un'altra cosa buona e positiva è riuscire a confrontarsi con qualcuno, anche quando è una decisione personale. Infine, chiedere l'intervento di Dio, abbandonarsi nelle sue mani, affinché accada il meglio. In questi giorni ho imparato da un amico una piccola preghiera che può aiutarci a prendere decisioni: "Prego non per ciò che penso di meritare, ma per ciò di cui non penso nemmeno di aver bisogno". (Bruno Pinheiro) Molte volte chiedo a Dio che si compia la sua volontà e non la mia. E posso testimoniare che il bene prevale sempre in queste occasioni; accade il meglio per me e per gli altri. Di fronte a qualsiasi scelta da fare, dobbiamo scegliere il bene: è la strada più sicura, fonte di pace e di coscienza tranquilla, con la certezza che la mano di Dio sarà la nostra guida.
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22/08/2019 14:02
 
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IL GRANELLINO
(Mt 22,1-14)

Ormai pochissimi cattolici vanno a celebrare l'Eucarestia domenicale. Eppure sono tutti invitati. Nonostante che non bisogna portare nessun regalo allo Sposo così come si fa alle feste nuziali di questo mondo, la maggioranza declina l'invito del Padre celeste. Ciò è dovuto innanzitutto alla crassa ignoranza del significato e dell'efficacia dell’Eucarestia. Quando si capisce cos'è l'Eucarestia, si esclama come esclamavano i primi cristiani: "Non si può vivere senza l'Eucarestia!". Diceva Padre Pio la cui festa eucaristica durava molto tempo: "Con nessuna cosa al mondo si può sostituire una Messa non partecipata e celebrata". Tenere il negozio aperto, rimanere a casa per riposarsi, per il caldo o per il freddo, andare a vedere una partita di pallone, andare a una festa mondana, cucinare per la famiglia non possono giustificare l'assenza alla celebrazione eucaristica domenicale.
Vedo che molti cattolici vanno allo stadio anche quando fa freddo e piove. Per la squadra del cuore si è disposti ad affrontare qualsiasi sacrificio.
Con quale condizione interiore bisogna andare alla festa eucaristica? Non per dovere, ma per fede, per amore e gratitudine per quello che il Signore ha fatto per noi.
Di solito chi accoglie l'invito per celebrare l'Eucarestia? Non i cattolici ricchi e potenti socialmente, intellettualmente ed economicamente, ma quelli dei crocicchi delle strade. Ovunque io vada a predicare le chiese sono piene di gente semplice, umile e laboriosa proprio come la gente che vediamo nella parabola evangelica di oggi. I ricchi e i potenti non hanno bisogno di Dio; essi fanno le loro feste nelle case private o negli alberghi di grande lusso dove c'è di tutto: cibi succulenti, musica assordante, fiumi di alcool, droga e spesso anche scambio di coppie.
Questa è una società che non percorre le vie di Dio che sono anguste e strette, ma quelle spaziose.
Che il Signore ci liberi dal Maligno e ci dia la sapienza di affollare le chiese almeno nel giorno di domenica! Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti).

PS. Vuoi capire cos'è la preghiera del cuore? Leggi LA PERLA PERDUTA, CHE IO VEDA, SIGNORE e SOLO A SOLO Per richiederlI, telefona ai seguenti numeri: 3313347521‬ - ‭3493165354.
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23/08/2019 12:06
 
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Pensiero del mattino 23 agosto 2019.

Ce la faremo?

Com’è difficile per tutti andare avanti! Troppi sono i problemi che si presentano ogni giorno, ma soprattutto sono tanti quei problemi che vengono preparati a tavolino per farci stare male! Come dobbiamo difenderci, da chi dobbiamo andare? Sembra che nessuno più ci ascolti, la povertà spirituale, la povertà fisica, la povertà morale, sono sempre più presenti presso le nostre povere famiglie! Ecco allora che ci resta l'unica arma efficace che è la preghiera, la preghiera, la preghiera, come dice il Salmo: “Benedetta quella casa che ha Dio come re; Benedetta quella nazione che ha Dio come Signore” Preghiamo affinché la nostra preghiera possa portare dei risultati dove servono. Buona giornata a tutti. Vi benedico, diacono Don Emilio Cioffi, “il Sottosegretario senza portafoglio” di Dio. Amen.
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24/08/2019 09:06
 
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IL GRANELLINO
(Gv 1,45-51)

A mio avviso la cultura contadina delle generazioni passate poteva senz'altro insegnarci la semplicità del cuore. Ora anche i contadini, contagiati dalla cultura dell'apparire più che dell'essere, hanno perso la loro semplicità. Il mondo, più di ieri, è diventato un palcoscenico gremito di attori. L'attore quando agisce sul palcoscenico, svolge un ruolo che non gli appartiene. L'attore, se è povero, è chiamato a fare il ruolo del ricco; sé è mite, è chiamato a fare il ruolo del violento. E così via. L'attore, insomma, non è mai se stesso sul palcoscenico. Quanti attori sul palcoscenico della vita politica! E lo stiamo vedendo in questi giorni sul palcoscenico della vita politica italiana. Quanti attori sul palcoscenico nella vita sociale. Persone povere che vogliono apparire ricche. Persone ricche che vogliono apparire povere. Persone che davanti ti elogiano e dietro le tue spalle ti disprezzano. Quanti attori sul palcoscenico della vita religiosa! Gente che digiuna di giorno per farsi ammirare e di notte mangia come una belva affamata. Gente che di giorno frequenta le chiese e di notte luoghi dove si consumano le orge. Preti che di giorno danno l'impressione di essere mistici quando sono all'altare e di notte frequentano luoghi abitati dai diavoli.
L'ipocrita non è semplice, non è come un neonato che si presenta in pubblico con la sua nudità. Il neonato si presenta in pubblico senza trucco e orpelli.
Se ti capita di andare a vivere in qualche convento o monastero per qualche giorno e avrai la sorpresa di vedere che anche lì ci sono degli attori, non scandalizzarti e non rimanere deluso, ma abbi il coraggio di dire: "Voi siete un popolo che adorate il Signore con le labbra, ma il vostro cuore è lontano dal Signore". Amen. Alleluia.
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31/08/2019 09:45
 
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IL GRANELLINO
(Mt 25,1-13)

La Chiesa, sposa di Cristo, si è messa a dormire. Cos'è accaduto? È accaduto che, durante la notte, un nemico ha seminato dottrine varie e peregrine a cui stanno aderendo anche vescovi e presbiteri. Dal Nord Europa è ormai sceso sull'Italia il fango dell'umanesimo. Cos'è l'umanesimo? È la dottrina diabolica che vuole mettere l'uomo al centro dell’umanità. Secondo questa dottrina bisogna credere solo in quello che si vede e si tocca. È l'uomo che deve decidere quello che è buono o cattivo per lui. Il mondo soprannaturale non esiste. Questa dottrina malefica è frutto anche del protestantesimo che ha diluito lo spirito del Cristianesimo. Questa dottrina dell'umanesimo, errore dopo errore, ha generato anche un grande mostro: il gender. Non è più la natura a decidere ma è l'uomo che decide di essere uomo o donna. Dinanzi a questa diabolica dottrina molti personaggi della Chiesa dormono.
Pannella scioperava, non mangiava e non beveva per far approvare leggi contro la vita, ma uomini della Chiesa non vegliano, non digiunano e non pregano perché il fiume di fango, la cui sorgente è nel Nord Europa, non ci sommerga totalmente.
Molti dicono che lo Sposo (la fine del mondo) sta per venire. Personalmente non credo che la sua venuta sia imminente. Gesù, buono e lento all'ira, ha posticipato la sua venuta perché i cristiani si sveglino e si convertano al Vangelo nella sua interezza. Egli vuole che nessuno perisca e vada nel fuoco eterno.
Preghiamo perché lo Spirito Santo susciti nella Chiesa santi profeti della Parola di Gesù affinché, con la loro santità e con la loro voce più forte di un tuono, sveglino le Vergini stolte che dormono profondamente nella loro tiepidezza di fede. Amen. Alleluia.
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01/09/2019 07:12
 
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Passa Parola - Focolare
Meditazione: 31/08/2019
Autore: Apolonio Carvalho Nascimento
LODARE DIO NELLA BELLEZZA DEL CREATO
Francesco d'Assisi in tutta la sua vita ha lodato Dio ringraziandolo per le Sue creature. Li chiamava tutti fratelli e sorelle: il sole, la luna e le stelle, il vento, l'acqua, il fuoco, tutti gli esseri viventi, e persino anche la morte. Che tutta la nostra vita sia uno specchio del Cantico delle Creature del nostro amato fratello Francesco. Che sappiamo lodare Dio attraverso la bellezza del creato, scoprendo la sua presenza amorosa che si manifesta sotto ogni forma: nella madre Terra che ci sostiene, nel fratello sole che ci riscalda ed illumina e in tutti gli esseri che lodano Dio con il dono della vita. Che impariamo a lodare la grandiosità e la bellezza di Dio che è intorno a noi e in tutte le sue creature. Quanto più lo lodiamo nella bellezza del creato, tanto più Lui si fa presente nel nostro cuore.
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02/09/2019 08:18
 
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IL GRANELLINO
(Lc 4,16-30)

"Lo Spirito del Signore è su di me", così inizia Gesù a parlare ai suoi increduli concittadini. Non si può iniziare a pregare se prima non diciamo quel che ha detto Gesù.
Non si può iniziare a predicare se prima non invochiamo lo Spirito. Non si può iniziare a meditare la Parola di Dio se prima non supplichiamo lo Spirito Santo che ci faccia comprendere il passo della Bibbia che andremo a leggere. Non possiamo essere pastori di anime se lo Spirito Santo non è su di noi.
Nei nostri colloqui non diremo mai la cosa giusta al momento giusto e con tono giusto se lo Spirito Santo non ci illumina.
Lo Spirito Santo ci dona gli stessi poteri di Gesù Risorto. Ecco perché Gesù ordinò ai suoi discepoli di iniziare il loro mistero apostolico dopo aver ricevuto lo Spirito Santo. Leggendo e meditando gli Atti degli Apostoli (libro che la maggioranza dei cattolici non conosce) vediamo come i discepoli erano guidati e illuminati dallo Spirito Santo in ogni loro scelta e decisione. Grazie allo Spirito Santo compivano le stesse opere di vita eterna che compiva GESÙ.
Un cristiano, un prete, un vescovo, un professorre di teologia, un politico cristiano che parla e agisce senza il potere soprannaturale potrebbe fare cose buone, ma non sante.
Un papà e una mamma senza l'effusione dello Spirito Santo non saranno mai spiritualmente autorevoli verso i loro figli, non diranno mai ai loro figli: "Siate santi".
Vieni, Santo Spirito, su di me, sulla mia famiglia, sulla mia parrocchia, sulla mia azienda, sulla mia scuola.
Vieni, Santo Spirito, illuminarmi sul bene che devo compiere e sul male che devo allontanare. Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)

PS. IL GRANDE REGISTA è il libro che ti fa comprendere l'opera dello Spirito Santo nella tua vita quotidiana.
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03/09/2019 08:44
 
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Passa Parola - Focolare
Meditazione: 02/09/2019
Autore: Apolonio Carvalho Nascimento
CONDIVIDERE LE GIOIE E I DOLORI
Quando c'è reciproco amore tra noi, c'è anche comunione di vita. Gioie e dolori, successi e fallimenti, salute e malattia, abbondanza e bisogni. Tutto in comune, perché tutto è mio e tutto è di tutti. La gioia condivisa si moltiplica nei cuori e ha un colore diverso rispetto a quando viene vissuta individualmente. Il dolore condiviso è un peso leggero da sopportare, perché non siamo mai soli. Chi cerca di vivere in comunione capisce cosa significano le parole: comunità, amore fraterno, paradiso. Dove ci sono persone che condividono gioie e dolori, c'è un tocco del divino, perché è così che si vive in paradiso: nell'amore reciproco e alla presenza di Dio.
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04/09/2019 09:05
 
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IL GRANELLINO
(Lc 4, 38- 44)

Molta folla era al seguito di Gesù. E sai perché? Non perché volesse essere istruita sulle realtà del regno dei cieli, ma perché voleva vedere miracoli ed essere guarita dalle sue infermità, soprattutto fisiche. La gente ha paura di soffrire e quindi di morire; perciò, appena la gente viene a sapere che in una chiesa arriva un prete o un fedele con il carisma della guarigione accorre numerosa per essere guarita dai mali fisici.
Eppure lo scopo primario della venuta di Gesù Cristo in mezzo a noi era quello di parlarci delle realtà invisibili del regno di Dio e della sua misericordia.
Il dolore e la sofferenza umana muoveva fortemente il cuore di Gesù alla compassione, ma Egli soffriva soprattutto perché l'umanità ignorava l'amore del Padre celeste. A causa di questa ignoranza l'uomo commette errori su errori che sono causa di tanta infelicità.
Le guarigioni fisiche di Gesù avevano lo scopo di dire agli uomini di non aver paura della malattia fisica, ma di colui che induce l'uomo a rinnegare l'amore di Dio. La malattia fisica è una grande debolezza nella vita dell'uomo e, grazie a questa debolezza, l'uomo può trovare e sperimentare la presenza e l'amore di Dio. Quando l'uomo si sente forte fisicamente, difficilmente si ricorda di Dio.
Il Signore a volte permette la debolezza della malattia fisica, perché si rivolga a Lui non solo come fonte di salvezza fisica, ma soprattutto come fonte di salvezza eterna. "Guarite gli infermi", comanda Gesù alla Chiesa. Preghiamo perché lo Spirito Santo susciti nella Chiesa uomini e donne con il carisma della guarigione. Ma i cattolici devono sapere che Gesù continua a guarire e ad alleviare la sofferenza umana donandoci tre sacramenti per la guarigione dello spirito e del corpo. Essi sono: Confessione, Unzione degli infermi e Eucarestia.
Questi sacramenti, che sono azioni di Gesù Risorto, devono essere ricevuti con fede. Amen. Alleluia
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06/09/2019 09:46
 
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IL GRANELLINO
(Lc 5,1-11)

"Signore, allontanati da me perchè sono peccatore" dice Pietro dopo aver visto la gloria di Gesù Cristo. Se vuoi diventare amico di Gesù Cristo, devi avere l'atteggiamento interiore di Pietro. Purtroppo, molti cristiani, anche se, battendosi il petto, manifestano esteriormente di essere peccatori, interiormente, però, si sentono come il fariseo della parabola che andò a pregare nel tempio con la falsa consapevolezza di essere come Dio. Moltissimi cristiani praticano una religione con le sue regole, ma si disinteressano dello spirito di Cristo.
Gesù ha detto: "Io sono la luce". Se non si fa l'esperienza della santità della gloria di Cristo, dal nostro cuore non uscirà mai il grido del cuore: "Signore, non sono degno di stare alla tua divina presenza!". È il grido che la Chiesa ci fa dire spesso durante la celebrazione eucaristica.
Non si può iniziare un cammino di conversione senza la consapevolezza di essere peccatore. Ma che significa essere peccatore? Significa che non siamo perfetti nell'amore. Leggi piano piano il Discorso della Montagna e ti vedrai peccatore. Non aver paura di vederti peccatore. Non chiudere gli occhi sui tuoi peccati. Riconosci i tuoi peccati e fai la stessa preghiera di Pietro. Ma falla con sincerità di cuore. Ti assicuro che, dopo averla fatta, sentirai l'abbraccio del Padre celeste mentre ti dice: "Ti amo per la tua umiltà!". Nella sua divina misericordia ti manderà il Fuoco purificatore dello Spirito Santo.
Quando sarai purificato, il Signore ti affiderà la missione di portare i peccatori alla mensa Eucaristica. Amen. Alleluia.
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09/09/2019 18:08
 
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Meditazione: PORTARE I PESI GLI UNI DEGLI ALTRINiente è più nobile della solidarietà, che è sensibilizzarsi alla sofferenza altrui e condividerne il dolore. Anche Gesù è stato sollevato per un momento dalla sua croce sul cammino del Calvario, aiutato da Simone il Cireneo. Lui è stato costretto dai soldati ma senz'altro si è sensibilizzato all'immensa sofferenza di Gesù.Facciamo la parte di Simone in questo giorno aiutando il fratello a portare la sua croce, ma facciamolo in modo solidale e spontaneo.Chi si ricorda del fratello nel suo dolore da lui sarà ricordato nella sua gioia.
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13/09/2019 20:39
 
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IL GRANELLINO
(Lc 6,27-38)

"Padre Lorenzo, chiedimi tutto, ma non chiedermi di pregare per mio marito che ha distrutto una famiglia, anzi due: la mia e quella della sua amante!", così mi diceva una donna tradita e abbandonata da suo marito. E lo diceva con rabbia, una rabbia che durava da molti anni, nonostante che frequentasse la chiesa assiduamente. Perché bisogna pregare per chi ci ha messo in croce? Perchè il carnefice si ravveda, chieda perdono conosca la misericordia e non vada all'inferno. Il primo atto di amore che il cristiano è chiamato a fare da Dio, amore misericordioso, è il forte desiderio che nessuno vada all'inferno.
"Maria, vai a far visita al tuo vecchio amico Francesco che è seriamente ammalato. Certamente gli dareste una grande gioia". E Maria mi risponde senza indugio: "Mai e poi mai. Quell'uomo mi ha fatto molto male. Pensavo che fosse un uomo onesto. Ma con i suoi imbrogli mi ha mandato la mia azienda in rovina". Ed io: "Come cristiana, sei chiamata a mettere in pratica il comandamento dell'amore che dice: Ama il tuo nemico". Ma Maria, assidua frequentatrice della chiesa, mi risponde: "Padre, Dio è misericordioso, ma io no!". Ed io aggiungo: "Se non perdoni, non avvicinarti all'altare per ricevere il Sacramento dell'amore!".
Dio è misericordia. Gli uomini di fede che si sentono e si vedono sempre debitori davanti a Dio, quando pregano spesso dicono: "O Dio, come fai ad amare me che sono così peccatore?". E la voce di Dio risponde: "Perché sono un Dio di misericordia! Ecco perché vi ho mandato mio Figlio Unigenito per salvarvi dalla morte eterna.
Chi non perdona conoscerà la morte eterna. Sii misericordioso e troverai misericordia nell'ora del giudizio". Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)


PS. LA PERLA PERDUTA è un libro di P. Lorenzo che spiega la preghiera del cuore. Per richiederlo, telefonare ai seguenti numeri: 3313347521‬ - ‭3493165354.
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14/09/2019 07:54
 
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IL GRANELLINO
(Gv 3,13-17)

Ieri un lettore de IL GRANELLINO mi ha scritto chiedendomi di fare una meditazione sul significato cristiano della croce perché - mi diceva - oggi nelle nostre chiese non si parla più della croce.
Bene, cos'è la croce? La croce è il ponte o la scala che unisce la terra al cielo. La croce è Gesù Cristo che, con il suo Sangue preziosissimo, ci ha riconciliato con il Padre. Chi cammina su questo ponte o chi sale per questa scala avrà la vita eterna, cioè parteciperà alla stessa vita d'amore di Dio Padre Figlio e Spirito Santo. Accogliere Gesù Cristo significa mettere in pratica la Sua parola. La parola di Gesù ci chiama e ci esorta a portare la croce quotidiana. Cos'è questa croce quotidiana? È la conversione quotidiana che ci porta a morire al peccato per vivere in Cristo, nostro Redentore.
Se, per esempio, la Parola di Dio ti chiama a perdonare chi ti sta mettendo in croce, sei esortato a farlo. È ovvio che se perdoni, i pagani ti diranno che sei debole e gli intellettualoidi miscredenti ti diranno che sei stolto. Ma il cristiano, illuminato dallo Spirito Santo, sperimenta che perdonare è segno di fortezza e di sapienza. La fortezza e la sapienza soprannaturale danno l'amore per la croce come fonte di vita eterna.
Dice Gesù: “Chi vuole essere mio discepolo prenda la sua croce e mi segua!". Qual è la croce, cioè qual è la persona, la situazione o la condizione che rifiuti e ti sta mettendo nella ribellione?
Vorrei ricordare che la depressione è sempre il frutto amaro del rifiuto della croce. Amen. Alleluia.
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18/09/2019 07:38
 
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IL GRANELLINO
(Lc 7,31-35)

Spesso da qualcuno sento dire: "Non frequento la Chiesa perché c'è un'atmosfera troppo gioiosa”. Da qualche altro sento dire: "Non vado in chiesa perché c'è un'atmosfera triste”.
Da qualcuno mi si dice: "Non ho mai amato Benedetto XVI perché era troppo serioso e difficile nel comprendere quello che diceva". Da qualche altro mi si dice: "Non amo papa Francesco perché è semplice, senza cultura e lassista". Purtroppo, quando una persona non vuole convertirsi seriamente al Vangelo trova sempre scuse per non convertirsi.
Molti Ebrei non sopportavano Giovanni Battista perché dicevano che era severo, rigido e intransigente. Gli stessi Ebrei, però, non sopportavano neppure Gesù perché, secondo loro, era misericordioso, ubriacone e beone.
Qual'era la personalità di Gesù? Egli era amabile al momento giusto, ma era anche determinato al momento giusto. Era tenero, ma anche fermo al momento giusto. Gesù era forte ma anche debole, cioè misericordioso al momento giusto. Gesù aveva una personalità perfetta.
Incontro persone che mi dicono: "Padre, non entrerò mai in una comunità neocatecumenale perché chi vi partecipa è senza sorriso". Ed io aggiungo: "Allora vai a partecipare a una comunità del rinnovamento nello Spirito!". E mi si risponde: "Mai e poi mai. In quella comunità c'è troppa allegria!".
Una cosa dobbiamo capire: Dio parla molte lingue e usa persone con carismi diversi per chiamare gli uomini a conversione. Chi è ricolmo dello Spirito Santo riconosce la Verità sotto varie forme e l'accoglie con gioia. Ma chi ha deciso di non convertirsi rifiuterà la Verità in qualsiasi forma che viene manifestata e rivelata. Amen. Alleluia.
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19/09/2019 08:30
 
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IL GRANELLINO
(Lc 7,36-50)

Nella stanza del fariseo Simone c'è un profumo che Gesù emana. Il nome di questo profumo è MISERICORDIA. Chi sente questo profumo non è Simone che si sente perfetto, ma Maria Maddalena. Il profumo di Gesù Cristo ha cambiato il puzzo dei peccati della donna in profumo di santitá. Anche le lacrime che escono dai suoi occhi sono gocce di profumo. La donna, per gratitudine verso il misericordioso Gesù, che le ha dato un cuore nuovo, lo riempie con il profumo più costoso di questo mondo.
Chi ama pazzamente Gesù? Chi Gli è eternamente grato? Chi con passione evangelizza la misericordia di Gesù? La donna o l'uomo che, dopo una vita dissoluta, piange per aver rifiutato, per debolezza o per ignoranza, l'amore di Dio.
Nel mio ministero sacerdotale chi mi ha amato e continua ad amarmi di più? Chi si ricorda di me con profonda gratitudine? Colui o colei che, senza vergogna, ha vomitato, con le lacrime agli occhi, tutti i suoi peccati. Le loro confessioni sono sempre iniziate con lacrime di contrizione e terminate con il profumo delle lacrime di gioia. Dopo l'abbraccio, è stata una grande gioia scoprire che la mia spalla era bagnata di lacrime. Per questo motivo oggi, mentre sono a Pietrelcina con un gruppo di pellegrini, benedico il Signore che ha chiamato me ad essere ambasciatore della riconciliazione tra Dio e l'uomo.
Signore, donami il tuo cuore perché intorno a me, grande peccatore, ci sia sempre una folla di peccatori pentiti così come avvenne nella vita di Padre Pio. Amen. Alleluia.
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21/09/2019 16:30
 
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IL GRANELLINO
(Lc 8,1-3)

Gesù non è affatto un misogino. Egli non è venuto a salvare solo gli uomini ma anche le donne che Gesù guarda con purezza di cuore e non come tanti farisei e scribi che le guardano con occhio di concupiscenza. Al tempo di Gesù c'era un gruppo di farisei che era chiamato: farisei sanguinanti. Questo perché, uscendo di casa, camminavano con occhi bendati per non guardare le donne considerate causa di peccato. Camminando con occhi bendati, andavano a sbattere contro gli spigoli dei muri procurandosi serie ferite.
Le donne amavano Gesù perché si sentivano stimate e amate da Lui. L'amore era così forte per Gesù che lo seguivano ovunque Egli andasse. Non solo. Sovvenivano anche ai bisogni materiali di Gesù e dei suoi discepoli. Nella sua passione fino al Calvario chi rimase accanto a Gesù furono proprio le donne. Non si dimentichi la Veronica che, piena di compassione, andò incontro a Gesù per confortarlo e asciugargli il volto pieno di sputi e sangue.
Le donne che si convertono a Cristo sono le collaboratrici più zelanti e fedeli accanto al parroco. Mi chiedo: come mai oggi, nelle nostre parrocchie, alcuni parroci chiedono solo una collaborazione maschile e rifiutano quella femminile? Forse sono come "i farisei sanguinanti" oppure non hanno nessuna stima della creatura donna?
L'ebreo si alzava al mattino pregando così: “Signore, ti ringrazio che non sono pagano e non sono nato donna!”.
Ho paura che nella Chiesa di oggi esiste qualche personaggio del clero che prega come l'ebreo al tempo di Gesù.
Signore, grazie per la grande presenza femminile nel mio ministero sacerdotale. Amen. Alleluia.
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01/10/2019 14:20
 
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Passa Parola - Focolare
Meditazione: 01/10/2019
Autore: Apolonio Carvalho Nascimento
RICONOSCERE LA PRESENZA DELLO SPIRITO DI DIO IN NOI
Nessuno ha la capacità di simulare le cose di Dio, quindi tutto il bene che facciamo è il risultato della presenza del suo spirito in noi. Il "soffio" della creazione è un segno indelebile lasciato dal nostro Creatore in ogni essere umano.Anche se il libero arbitrio ci porta a fare scelte diverse dalla proposta di Dio per noi, abbiamo questa fiamma dentro di noi, che viene riaccesa quando entra in contatto con l'amore portato sulla terra da Gesù Cristo. Quando amiamo, riscopriamo la presenza dello Spirito di Dio nei nostri cuori, torniamo ad ascoltare di nuovo la sua voce attraverso la nostra coscienza e questo ci spinge a fare il bene. Il fatto di riconoscere la presenza di Dio in noi ci porta a riconoscere la sua presenza anche negli altri. Ciò favorisce notevolmente le relazioni, che diventano "trinitarie": ci amiamo e lo Spirito di Dio è dentro di noi e tra noi.
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18/09/2020 12:31
 
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1Pietro 5,8
Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare.

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f.6,14 State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi; rivestitevi della corazza della giustizia; 15 mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace; 16 prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno. 17 Prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio;

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Dovendo combattere un nemico invisibile e molto più forte e intelligente di noi, non possiamo pensare di vincere solo con le nostre risorse.
Occorre una completa armatura. Le legioni romane ci danno comunque anche una idea di combattimento vincente contro i nemici che può figurativamente essere trasposto per analogia anche al nostro combattimento spirituale.
Le formazioni dei legionari erano tali che la loro posizione e i loro scudi formavano come una testuggine corazzata che conteneva al suo interno tutti i singoli combattenti, al riparo dagli attacchi provenienti dall'esterno.
Anche i soldati di Cristo dovrebbero mettere insieme i principi espressi nei versetti sopra menzionati, con i metodi della vita militare, rimanendo cioè UNITI INSIEME, e proteggendosi con gli scudi della fede, in modo da non lasciar penetrare all'interno della formazione che è la CHIESA, i dardi nemici.

Se si toglie anche uno solo degli scudi, si crea un varco attraverso cui il nemico può colpire non solo la persona scoperta ma anche altri vicino a lui.
Perciò serriamo bene le file, copriamoci bene con gli scudi e anzi con l'altro braccio, brandiamo la scure o la spada dello Spirito per respingerlo.
Più saremo uniti, maggiore sarà la nostra possibilità di scampare dalle incursioni del diavolo.
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