La lampada nella (mia) notte
è ancora accesa. Mai si spegne!
Attendo e non dispero.
Ascolto, anche se non comprendo.
Mi levo, ma sbaglio direzione. Giungendo altrove.
Per poi arrivare al punto di partenza, ma da un’altra parte.
Dove abiti, Signore, dove risiedi? Chi sei? Che fai?
Tanti fallimenti son stati necessari per capirti!
Quando imparerò, mai?
In qualunque luogo io vada,
in qualsiasi posto mi rechi,
dove mi trovo, è lì che stai!
Cosa cerco, Signore? Realizzazione, soddisfazioni?
Sicurezza e salute, ricchezze e prestigio, onori?
Garanzie per il futuro? Si, proprio questo ambisco!
Ti volti e guardi, m’inviti, in me ormai ammaliato
susciti il desiderio di seguirti. Cercavo pane, acqua e luce!
Vengo a vedere, lo so già, per rimanere.
Ancora me ne ricordo,
nella memoria è impresso,
il tempo e l’ora di quando m’hai fissato.
Il nome mio cambiato. Destino nuovo.
Scordato? Mai!
Come potrei?!