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08/06/2011 18:45 | |
DACCI SIGNORE QUESTO PANE
Io sono il pane di vita
chi viene a me non ha più fame.
Io sono l'acqua viva:
chi crede in me non ha più sete,
ma vivrà della vita del Padre
che dà il pane disceso dal cielo.
Dacci, Signore questo pane
che tu hai inventato per noi.
Saremo più forti, saremo più vivi,
saremo risorti con te.
Dacci, Signore l'acqua viva
che tu hai creato per noi.
Saremo più veri, saremo più liberi,
saremo risorti con te.
Io sono la vera vite
chi rimane in me porterà frutto.
Io sono la luce del mondo:
chi mi segue non sarà nel buio.
Ma avrà la luce della vita
e vivrà l'amicizia con me.
PENTECOSTE
Erano poveri uomini, come me,
come te, avevano gettato
le reti nel lago o riscosso
le tasse alle porte della città.
Ch'io mi ricordi, tra loro non c'era
neanche un dottore
e quello che chiamavano "maestro"
era morto e sepolto anche lui.
Se senti un soffio nel cielo,
un vento che scuote le porte,
ascolta: è una voce che chiama
e l'invito ad andare lontano.
C'è un fuoco che nasce
in chi sa aspettare,
sa nutrire speranze d'amor.
Avevano un cuore nel petto,
come me, come te,
che una mano di gelo stringeva;
avevano occhi nudi
di pioggia e un volto grigio
di febbre e paura;
pensavano certo all'amico perduto,
alla donna lasciata sulla soglia di casa,
alla croce piantata
sulla cima di un colle.
E il vento bussò alla porta di casa,
entrò come un pazzo
in tutta la stanza ed ebbero
occhi e voci di fiamma:
uscirono in piazza a cantare la gioia.
Uomo che attendi nascosto
nell'ombra, la voce che parla
è proprio per te,
ti porta una gioia, una buona notizia:
il Regno di Dio è arrivato già. |