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EVOLUZIONE E ORIGINE DELL'UOMO

Ultimo Aggiornamento: 05/06/2016 17:52
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04/12/2012 12:54
 
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IL MITO DELL'EVOLUZIONE DEGLI EQUIDI.
"Si è citata sovente la storia dell'evoluzione del cavallo. Senza che si possa ritrovarne un
antenato, esso appare bruscamente circa 60 milioni di anni fa, sotto l'aspetto e la forma di
una lepre elegante. Si stima che possedesse allora 5 dita. Attualmente non ne possiede che
uno protetto da uno zoccolo: è il terzo delle 5 dita che si è conservato, accompagnato da 2
stiletti ossei. Le altre si sarebbero riassorbite".
Tali sono le affermazioni incrollabili degli evoluzionisti.
Malauguratamente questa pretesa filiazione che si estende su numerosi continenti, è molto
traballante, e non è sfuggita alla critica:
La signora PAVLOV, M.M. SCLOSSER, WEITHOFER, il Doyen DEPERET, hanno stimato
che, nè il PALEOTHERIUM, nè l'HIPPARIUM, nè l'ANCHITHERIUM, possono essere
contati nella filiazione del cavallo. Queste critiche sincere concludono tutte che la filiazione
degli equidi non offre che un'apparenza ingannatrice.
Essa è pertanto classica, essa è insegnata; da numerose generazioni questo errore è tenuto
per verità. Se è così, perchè non avere il coraggio di radiarla dai programmi d'insegnamento? 34 .
"Se il filum degli equidi non è un mito, se il vostro piccolo animale che ha 60 milioni di anni
era l'antenato del cavallo, come mai la libellula che ha 115 milioni di anni è rimasta libellula
e si è ridotta a 1/15
#
della sua grandezza iniziale? "
"Ecco qui, l'evoluzione regressiva: giacché, in rapporto al cavallo, la libellula moderna
dovrebbe misurare almeno quanto l'altezza media di un uomo" 35 .
IL CAELACANTUS CHE NON HA VOLUTO
CONTINUARE A EVOLVERSI
"Il Celacanto fossile era ritenuto come un intermediario disperso. Se ne è fatto un gran
chiasso: nelle pinne fossili si trovavano delle ossa che prefiguravano le ossa della mano.
É sufficiente, con l'immaginazione, aggiungere il radio, il cubito ed altre ossa necessarie
per arrivare al mammifero; così il passaggio da un tipo all'altro sarebbe provato".
"Ora, il Celacantus, ha commesso il reato di essere trovato vivo, senza cambiamenti,25
36 - Paul Cordier-Goni: Ciò che io dubito, 1957.
37 - G. Blond: La grande avventura delle balene.
38 - Louis Kevran, membro attivo Accademia delle scienze di New York
identico nella sua configurazione fossile, nei mari del sud" 36 .
I POLMONI DELLA BALENA.
"Alcuni studiosi pensano che la balena, o piuttosto i suoi antenati, fosse, a un certo punto
dell'evoluzione, un mammifero terrestre. La loro convinzione è fondata sulle osservazione
di due dettagli:
1
#
#
- lo scheletro della pinna della foca a testa tonda (cetaceo) rassomiglia a quello dei membri
superiori dei mammiferi terrestri: la forma e le funzioni di una pinna non giustificano una
tale disposizione; noi abbiamo qui, sembra, una delle prove che i cetacei sono mammiferi
terrestri adattati allo stato liquido.
2
#
#
- I disossatori hanno scoperto sulle balene "moderne", nascosti dal grasso, in ciascun lato
dell'animale, due rudimenti ossei che non possono essere che le vestigia di antichi membri
posteriori".
Si può allora chiedersi perché le balene, che avevano precedentemente trasformato le loro
branchie in polmoni (la pretesa evoluzione lo suppone) al fine di adattarsi al soggiorno terrestre,
non ritennero di ritrasformare questi polmoni in branchie allorché ritornarono a vivere nell'acqua.
Perché, allorquando rifecero le pinne dalle loro zampe anteriori e riassorbirono le zampe
posteriori, conservarono l'apparato respiratorio dei terrestri che le obbliga a una rude ginnastica
per venire a respirare in superficie ? Ora, non ci sembra affatto che i polmoni dei cetacei
tendano a ridiventare delle branchie
37 .
PERFEZIONE DELLE SPECIE.
E SE IL VERME DELLA TERRA SI FOSSE EVOLUTO ?
"I lombrichi, con altri vermi e microorganismi, partecipano alla trasformazione in humus
dei vegetali e degli escrementi. É consuetudine dire che i vermi di terra servono a convertire
il suolo, ma questo non è che un effetto visibile per tutti; in realtà i loro sforzi sono multipli
e, si dice, che i vermi non amano che le buone terre, ricche di materie organiche, NON SI
SA ANCORA CHE QUESTA PRESENZA É UNA CAUSA DEL VALORE DELLA TERRA,
E NON L'EFFETTO VISIBILE 38 .
Secondo M. KEVRAN, i vermi arricchiscono la terra di calcare. Essi sono capaci di modificarne
così la sua composizione, per un'azione endogena: "si sa che hanno delle ghiandole secernenti
carbonato di calcio..., ma io ho potuto mostrare che l'aumento del calcare di una terra lavorata26
39 - Francis Harper: The mammals of keewatin, pag.52, pubbl. Univ. di Kansas, Lawrence, Kansas, U.S.A., testo riprodotto nel
bollettino di informazione per la protezione della natura, vol. VI

, n

1, marzo 1957.
40 - Prof. Georges Maheux, dott. honoris causa, Univ. di Monreal: Le risorse naturali e la sopravvivenza dell'umanità, art.
pubbl. nella rivista Le naturaliste canadien, n

6, 1966.
dai lombrichi, non proveniva solamente dal calcare del suolo, solubile agli acidi organici,
inghiottito dai vermi, c'è ben di più: vi è una trasmutazione biologica. Il calcare viene dal
silicio e dai silicati (argilla), per una serie di reazioni sub-atomiche dove:
SILICIO + CARBONE = CALCIO.
Ciò avviene per l'effetto degli enzimi specifici secreti dalle ghiandole situate nei canali che
secernono il calcare: ghiandole alimentate dal carbonio della materia organica e dal silicio
dell'argilla che attraversa il loro tubo digerente".
É grazie all'umile verme della terra, questo oscuro lombrico, animale detto "inferiore",
e tuttavia, come dobbiamo constatare, perfetto in tutte le sue attività a servizio della
natura in generale e dell'uomo in particolare, che abbiamo oggi il vantaggio di constatare
che la terra, benché degradata dall'uomo, non è ancora un deserto. Benché disprezzato,
schiacciato, sezionato, torturato, esso continua nondimeno instancabilmente la sua opera
benefattrice in favore dell'uomo suo carnefice. Salutiamo dunque l'umile lombrico,
sforziamoci di seguire il suo esempio nel nostro compito quotidiano, e siamogli riconoscenti
per non aver avuto l'ambizione di diventare un uomo!
UN' EVOLUZIONE CHE NON HA NIENTE DI
PROGRESSIVO
L' UOMO, L' ULTIMO ANELLO DELLA "CATENA"
"IL FATTO È DIVENTATO UN'EVIDENZA: NESSUNA SPECIE PREDATRICE, SALVO
L'UOMO MODERNO, STERMINA IL PROPRIO NUTRIMENTO" 39 .
"Contrariamente alle popolazioni animali l'umanità soffre di un'imprevidenza molto grave,
e questa sembra essere veramente una malattia tipica dell'uomo". 40
L' IDEOLOGIA TRASFORMISTA E LE SUE CONSEGUENZE
"Di fronte all'influenza talvolta arrogante, talvolta insinuante, ma sempre invadente, e favorita
talora da circostanze inaspettate che esercitano sulla mente umana certe ideologie apparentate,
vien da chiedersi se non si elabori sotto i nostri occhi una nuova religione che avrebbe avuto
in HEGEL il suo precursore e profeta, che riconoscerebbe in effetti la sua legge del
"DIVENIRE" come dogma essenziale, trasportandola nel mito del progresso.

by CESHE (Belgium)
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