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Pensieri su Maria

Ultimo Aggiornamento: 07/01/2020 22:36
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13/08/2014 11:53
 
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L’obbedienza della prima donna, Eva, fu messa alla prova attraverso una tentazione. Quella tentazione abbracciava tre elementi chiave a cui si sarebbe dovuto far fronte: il piacere, il potere, la gloria, che in una forma analoga furono prospettate a Gesù sul monte delle tentazioni.



-  Il piacere, di gustare un frutto proibito

-  Il potere, di acquisire la conoscenza e il possesso di tutte le cose

-  La gloria, diventando simili a Dio.

Con Maria abbiamo un quadro completamente capovolto:
 
-  Maria rinuncia al suo piacere per compiacere Dio "Sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto";
 
-  Maria rinuncia al potere rimanendo povera e nascosta al mondo.

- Maria rinuncia alla gloria umana accettando in tutto perfino l'obbrobrio della Crocifissione del Figlio.

Umanamente parlando, qualsiasi madre, avrebbe desiderato che il Figlio si liberasse dalla Croce. 
E Maria conoscendo tutti i miracoli che Gesù aveva fatto, avrebbe potuto chiedergli di rinunciare a quell’ORA così apparentemente inopportuna. 
Già una volta aveva ottenuto un miracolo in un’ORA inopportuna
.

Ella conosceva bene dunque il potere del Figlio e la forza della sua preghiera.

Ricordiamo che lo stesso Pietro, di fronte all'idea della Crocifissione, profetizzata da Gesù, lasciò insinuarsi il tentatore nella sua mente e si rivolse al Maestro tentandolo come risulta dal passo che segue:
Mat 16,20 Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.
21 Da allora Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei sommi sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno.
22 Ma Pietro lo trasse in disparte e cominciò a protestare dicendo: «Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadrà mai».
23 Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!»

Maria invece  non cedette alla tentazione, non chiese al Figlio di fuggire la Croce.

NON CHIESE CIOE' CHE VENISSE STACCATO IL FRUTTO DALL’ALBERO DELLA VERA VITA.

Allontanò da sé quella idea che se si fosse realizzata, avrebbe evitato la passione e la morte del Figlio ed avrebbe prodotto un'adesione effimera da parte dei giudei, che lo tentavano a gran voce dicendo:

Mat 27,40 «Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso! Se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla croce!».
41 Anche i sommi sacerdoti con gli scribi e gli anziani lo schernivano:
42 «Ha salvato gli altri, non può salvare se stesso. È il re d'Israele, scenda ora dalla croce e gli crederemo.
43 Ha confidato in Dio; lo liberi lui ora, se gli vuol bene. Ha detto infatti: Sono Figlio di Dio!».

Ma non avrebbe prodotto il RISULTATO per il quale Cristo era venuto nel mondo incarnandosi nel suo seno.
Una tentazione fatale, sferrata dal diavolo al momento cruciale, che avrebbe ottenuto in un colpo solo, più di quanto non aveva ottenuto al momento delle tentazioni del deserto: la riduzione dell'opera di Cristo a semplice opera umana, invalidando la ragione fondamentale della sua passione e morte: quella di pagare alla divina giustizia, il prezzo del riscatto per i peccati dell'umanità.

Ma Gesù non cedette, e neppure la Madre cedette ad una simile crudele tentazione, col cuore aperto da una spada che la trafiggeva nell'anima, come il suo Figlio che veniva trafitto nel corpo da ogni parte e perfino da un colpo di lancia.
Il gemito interiore vissuto da Maria fu una totale accettazione della volontà divina; come il Figlio aveva ripetuto nell'orto degli ulivi: si faccia o Padre la tua volontà, così la Madre accolse il divino volere non protestando o ribellandosi a tanta crudeltà contro suo Figlio.
Vincendo una simile tentazione Essa si è dimostrata la vera nemica del serpente antico come predetto nel libro della Genesi (3,15)


[Modificato da Credente 13/08/2014 12:06]
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