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Pensieri dei CREDENTI

Ultimo Aggiornamento: 02/12/2023 11:28
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12/06/2010 21:46
 
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Tutti siamo perdonati e amati.
Amati e perdonati da Dio, redenti e salvati, figli e uomini, discepoli e cercatori di Dio.
Tutti, se vogliamo, possiamo costruire la Chiesa, il sogno di Dio, comunità di persone che hanno sperimentato nella propria vita la tenerezza del Padre e, perciò, diventano capaci di perdono e di misericordia.
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13/06/2010 11:34
 
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L’atto – il dono di Sé compiuto da Cristo – resta come fermato, fissato dentro allo scorrere delle nostre tribolate giornate.  L’adorazione è l’atto con cui la creatura razionale dice al suo Creatore: “Tu sei Colui che sei; io sono solo perchè TU SEI” 
Adorare significa semplicemente lasciarsi plasmare dal dono che Cristo ha fatto di Sé, eucaristicamente sempre presente. È per questo che l’adorazione eucaristica è l’atto di cui la Chiesa ha più bisogno.
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13/06/2010 11:38
 
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Il mistero della salvezza, il mistero della misericordia di Dio, passa attraverso il sacrificio e la rinuncia di sé.
   Cristo stesso dice chiaramente ai suoi apostoli che deve soffrire e che, se desiderano seguirlo, ognuno dovrà farsi carico della propria croce.
   Messaggio arduo, perché contraddice spesso le nostre aspirazioni più intime e, tuttavia, questa è la Via della perfezione mostrata dal Signore Gesù.

[Modificato da (Gloria). 13/06/2010 11:42]
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29/06/2010 00:05
 
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La Chiesa è definita soltanto dalla misteriosa presenza di Gesù, presenza vera e operante, fra i suoi. Davanti a Lui, il santo, tutti noi cristiani siamo come panni luridi. E’ Lui e solo Lui che la Chiesa indica, Lui è la salvezza degli uomini, Lui la pace e la felicità. La Chiesa esiste solo per indicare al mondo il suo volto.

Cosicché la Chiesa è l’unica realtà che – diversamente da partiti, da stati, da qualunque altra associazione umana – non ha bisogno di esaltare la propria reputazione, perché, pur avendo al suo interno tanta santità, non predica se stessa, non vuol convincere di aver ragione.

E’ l’innamorata di Lui ed esalta solo Lui.

Infatti la Chiesa è entrata nel mondo con quattro Evangeli nei quali i pilastri della Chiesa stessa, gli apostoli, venivano rappresentati in tutta la loro miseria umana, meschinità e perfino nei loro peccati e crimini.

Com’è stato osservato pure da nemici della Chiesa, nessuno che abbia voluto fondare una religione o un partito o uno stato, ha mai fatto una cosa simile. Sarebbe stata un’autodelegittimazione assai prossima al suicidio.

Solo la Chiesa ha potuto farlo. Sebbene quegli apostoli, in realtà, siano diventati poi autentici eroi, morendo inermi come martiri.

Di Antonio Socci

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13/07/2010 19:14
 
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Uno dei miei pensieri costanti deriva dalla osservazione del creato:
Ci sono molte cose in natura che non possono avere una spiegazione solo con la teoria di una cieca evoluzione dovuta a prove e riprove del caso.
Mi dico infatti tra me: come è possibile conciliare il caso con la straordinaria simmetria che si riscontra nelle ali delle farfalle, nella struttura delle foglie, nella disposizione delle parti esterne e visibili di tutte le specie animali?
Ma soprattutto come è possibile spiegare col caso, la compresenza di due esseri complementari fra loro che formano la coppia in cascuna specie animali, eppur così diversi nella forma e nella struttura degli organi riproduttivi?
Può l'evoluzione aver strutturato in contemporanea tante coppie di tante specie diverse in modo che esse si potessero riprodurre e garantire la sussistenza della posterità?
Una evoluzione casuale prevederebbe chissà quanti miliardi di secoli, sempre ammesso e non cencesso che si possa verificare, ma la continuità di una specie è garantita solo dalla compresenza del maschio e della femmina già completamente strutturati.
E' possibile che una evoluzione senza intelligenza sia stata tanto intelligente e potente?
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14/07/2010 11:54
 
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Caro deddy,
Quando si è di fronte ad un caso che non permette agli scettici di fare a pezzi la metafisica o di riscrivere la storia, allora si arriva alla denigrazione metodica, come i peggiori dei fedeli.
Il mondo è pieno di cose MERAVIGLIOSE, ORGANIZZATE in modo mirabile, e a volte misteriose, ignote, inspiegate (e magari inspiegabili). Bisogna anche avere il coraggio e la fortuna di accorgersene, ma di fronte ad esse il vero amante della scienza dovrebbe eccitarsi per conoscere, non smaniare per denigrare e confutare, come fanno alcuni in maniera sistematica senza nemmeno aver preso in considerazione le evidenze.
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17/07/2010 01:02
 
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Quando una grande prova sconquassa l'esistenza facendo vacillare la nostra Fede, non è facile continuare ad avere fiducia, ma è l'unica strada percorribile in fondo al quale si può intravvedere una luce. Le altre strade portano alla disperazione e il Signore non vuole la nostra rovina ma la salvezza sia pure attraverso le tribolazioni. [SM=g27988] [SM=g27985]

Con profonda e fraterna amicizia
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18/07/2010 12:32
 
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Amici carissimi, vi riporto alcuni pensieri di credenti,  sulla morte:

Seneca:
La morte non è un castigo ma un passaggio. Il nostro errore è di credere che la morte sia dinanzi a noi, mentre essa ci sta dietro. Tutto il passato, prima della nostra nascita, è stata morte.

Bousset:
Quanto è grande la nostra cecità se aspettiamo gli ultimi aneliti per aprire l'animo a sentimenti che il solo pensiero della morte dovrebbe ispirarci ad ogni momento.

Buffon
La morte non è così terribile come noi immaginiamo, ma sibbene uno spettro che da lontano ci spaventa, mentre scompare a misura che gli ci avviciniamo.

Victor Hugo
I veri pensatori non diffidano di Dio: essi guardano con tranquillità, con serena gioia, anzi, questa fossa che racchiude il feretro. Essi sanno che il corpo vi trova una prigione, ma l'anima le ali.
No il niente non è che una menzogna: le anime non vi cadono, ma continuano il volo magnifico del loro immortale destino.
[Modificato da (Gloria). 18/07/2010 12:36]
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09/09/2010 22:48
 
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Il credente perde uno ma acquista il centuplo con una gioia vera e
duratura. Il non credente perde cento per acquistare solo una felicità
apparente ed effimera.
A conti fatti non conviene scommettere tutto per una "fede" nel nulla anzichè per una Fede nel Tutto che è Dio.
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11/09/2010 22:24
 
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Le rivoluzioni armate, spesso, oltre alla morte e alla distruzione dei propri simili, ha portato a nuove ingiustizie perpetrate da coloro che si sono avvicendati nel potere.
Poichè tutti gli uomini sono soggetti alle concupiscenze e queste producono la miseria dell'umanità. L'unica soluzione è applicare la Legge che è all'origine dell'universo: quello dell'amore, anche quando sembra perdente.
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18/09/2010 23:24
 
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     Chi è il padrone dell’umanità? Dio? O la ricchezza?
Ricchezza che oggi ha mille seducenti nuovi volti: mercato, profitto, auto-realizzazione.
Gesù non è moralista: il denaro non è sporco, è solo rischioso perché promette ciò che non riesce a mantenere e il discepolo, il figlio della luce, ne usa senza diventarne schiavo.
Preghiamo con fede, alziamo al cielo mani senza contese, invochiamo il dono della pace per la nostra terra, impegniamoci a trascorrere una vita tranquilla, con tutta pietà e dignità...
Buona domenica!
Con simpatia
   
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20/09/2010 22:32
 
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Il messaggio della scienza è che c'è una logica, e se c'è al ora ci deve essere anche un Autore. Coloro che negano l'esistenza dell'Autore sono in contraddizione logica.
L'ateismo quindi è atto di fede nel nulla, non è un atto di ragione.

(Pietro Vernizzi)
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29/09/2010 14:16
 
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Leggendo stamani questo testo ho pensato che forse questo cantautore ha ragione.

Un giorno raccontando a mio figlio la storia di hansel e gretel ho dovuto modificare la trama del racconto.

Credo che cristianamente dovremmo inventare delle favole sottoforma di parabola, come faceva Gesù, per rendere educative le nostre storie.

 

Testo Storie Crudeli Max Gazzè

non c’è ragione per raccontare storie crudeli
sulle cattiverie di occhi e fattucchiere

di minatori nani dbrutti sporchi e villani
cenerentola e biancaneve
perseguitate inguenue

hanno secoli storie di orfani
felici e bimbi abbandonati nei boschi
epici capricci fate tra gli stracci
punizioni bibliche ricatti

non c’è cartone videogioco peggiore
di sha cavamenti di occhi e pinocchi

non c’è ragione per raccontare storie crudeli
sulle cattiverie di occhi e fattucchiere
io racconterei un volo verso il sole
di fiori bagnati
quando i ruscelli dissetano i prati

la sorprendente magia
di una famiglia felice
di questo giorno di festa passato a dormire
vorrei raccontare di te
e invece..

4 pupazzi con teste d’antenne la pancia con il televisore cresciuti gestiti da un aspirapolvere mangiano schiuma di ogni colore
ibridi ignobili scherzi nucleari cuccioli orribili con gli stivali

non c’è ragione per raccontare storie crudeli
sulle cattiverie di occhi e fattucchiere
io racconterei un volo verso il sole
di fiori bagnati
quando i ruscelli dissetano i prati

la sorprendente magia
di una famiglia felice
di questo giorno di festa passato a dormire
vorrei raccontare di te

ho saputo di biancaneve…


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10/10/2010 22:26
 
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Mons.Luigi Negri


Quella attuale - il Santo Padre non ha tardato a riconoscerlo- è stata ed è una crisi epocale. Se qui ha avuto una sua particolare connotazione, altrove ha assunto caratteri diversi. In ogni caso la sfida è antropologica: riguarda cioè la concezione dell'uomo, il suo modo di vivere, il suo modo di assumere la responsabilità nei confronti della propria persona e della storia, di impostare i rapporto sociali a partire da quelli gratuiti (massimamente impegnativi) della famiglia, per finire, su anelli concentrici, alle grandi responsabilità sociali e politiche ... a nome della Santa Chiesa di Dio e dell'insegnamento ininterrotto del Magistero vorrei ricordare che non si può tentare impunemente l'ira del Signore Iddio.

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25/12/2010 20:43
 
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Vi mando con i miei più sentiti auguri natalizi, un pensiero di Mons.Caffarra

L’uomo può tentare di negare la sua condizione di creatura;  Dio non può negare la sua condizione di Padre “ricco di misericordia”. E pertanto riprende la sua fatica di ricostruire la sua creazione per riportarla alla verità, alla bellezza, alla santità della sua prima origine. Il grande ricostruttore della nostra umanità è stato Cristo, Dio fattosi uomo a questo scopo ... noi oggi guardiamo alla prima pietra della ricostruzione della nostra umanità: l’immacolato concepimento di Maria..
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12/03/2011 22:29
 
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E noi?
Quali uomini vogliamo essere?
Quale Dio vogliamo celebrare?
Non seguiamo l’onda delle sirene dei media, o le nostre ispirazioni.
Lasciamoci illuminare nel deserto, per purificare il nostro cuore.
E non cerchiamo un Dio che si sazia la pancia, o che ci stupisce con i miracoli, o che è ridotto a garante dell’ordine sociale.
Quel Dio, non è il Dio di Gesù.

BUON CAMMINO QUARESIMALE.

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05/04/2011 15:54
 
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I problemi per cui c'è poca fede sono due:
1) il RELATIVISMO imperante, per cui tutto è giusto e tutto è concesso. Il relativismo rifiuta che esista una Verità unica e assoluta, "conditio sine qua non" per la fede;
2) un ERRATA IDEA DELLA FEDE. Non si ha fede in una religione, ma in una persona ben precisa, che per gli ebrei è YHWH, per i cristiani Gesù, Figlio di Dio e Dio Lui stesso, per i musulmani Allah. Ora fidarsi di una persona vuol dire credere che quella persona cerchi in ogni istante il nostro bene, e abbia le potenzialità, non umane, per agire sempre per il nostro bene. Di conseguenza, qualsiasi cosa quella persona mi chieda di fare, io mi metterò a farla, perché so che è per il mio bene. Non dimentichiamoci che Abramo stava per uccidere il suo unico figlio, perché aveva capito che Dio glie lo chiedeva per un motivo buono. E Dio, che non è cattivo ma voleva solo metterlo alla prova, lo interrompe prima.

Detto questo, capiamo che per fidarci di Dio bisogna prima incontrarLo, per poterLo conoscere e amare. Ma queste tre azioni richiedono un impegno maturo, che non finisca nel bigottismo, ma che si interroghi sulle verità di fede per poter partecipare in prima persona.
Essendo Dio una persona, fidarsi di Lui vuol dire entrare in un dialogo continuo con Lui, e quindi una concentrazione e un impegno che sono difficili, specie in una società volta alla faciloneria e al disimpegno.
Le cose che chiede Gesù a volte sono scomode, per cui si preferisce avere una mezza fede (che non è fede), piuttosto che mettersi completamente in gioco.
Quando Cristo tornerà, troverà fede? Certo, è difficile crederlo, visto come ci stiamo riducendo. Ma io penso di si, perché chi ha fede come un granellino di senape smuove le montagne, e io personalmente voglio impegnarmi a vivere totalmente la mia fede, per essere testimone e aiutare gli altri a scoprire l'Amore immenso che Dio ha per noi.
Chi ha fede, si metta in gioco!! Scoprirà che è difficile, ma la meta a cui porta è così bella che ne vale davvero la pena!!
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21/08/2011 15:39
 
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Cristo rappresenta un problema per l’uomo che riflette, come scriveva argutamente il grande Goehte.
E vorrei che noi cristiani dedicassimo del tempo a conoscerlo meglio.
A leggere dei testi adeguati, seri, basati su dati storici e scientifici, per recuperare il senso storico di Gesù, il suo messaggio, al sua pretesa messianica. Senza scorciatoie, senza dar troppo peso alle tante parziali visioni di Gesù
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04/10/2011 18:11
 
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Sognavo che la vita fosse gioia.
Mi sono svegliato. La vita era servizio.
Ho servito e nel servizio ho trovato la gioia.


(Tagore)
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02/10/2012 08:59
 
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L'amore di Dio è un principio attivo che trasforma l'Io profondo dell'uomo, che crea una nuova personalità, che ricostruisce il mosaico della nostra identità persa: mette insieme i rottami per farne un capolavoro. L'amore è una parola potente, che cambia, trasforma, rigenera, fa rinascere!


---------------

Intelligente non è colui che mostra il suo sapere, senza curarsi di non offendere la sensibilità altrui. Intelligente è colui che, umilmente, trasmette ciò che sa, tanto o poco che sia, compenetrandosi nella sensibilità degli altri.
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20/10/2012 20:20
 
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Re:
Credente., 12/06/2010 21:46:

Tutti siamo perdonati e amati.
Amati e perdonati da Dio, redenti e salvati, figli e uomini, discepoli e cercatori di Dio.
Tutti, se vogliamo, possiamo costruire la Chiesa, il sogno di Dio, comunità di persone che hanno sperimentato nella propria vita la tenerezza del Padre e, perciò, diventano capaci di perdono e di misericordia.




Se lo vogliamo.


S.Agostino dice: "Dio che ti ha creato senza di te, non può salvarti senza di te"


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29/10/2012 15:20
 
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  1. Un grande intellettuale laico afferma: " Non possiamo non essere cristiani, anche se non seguiamo più le pratiche di culto, perchè il Cristianesimo ha modellato il nostro modo di sentire e di pensare in guisa incancellabile; e la diversità profonda che c'è tra noi e gli Antichi è proprio dovuta a questo gran fatto, il maggior fatto senza dubbio della storia universale, cioè il verbo cristiano. Anche i cosiddetti "liberi pensatori", anche gli "anticlericali" non possono sfuggire a questa sorte comune dello spirito europeo" (Chabod, Storia dell'idea d'Europa, Laterza 2001, pag. 162) ; 
    Thomas S. Eliot  (Poeta e drammaturgo,Nobel per la letteratura)

    "Un singolo europeo può non credere che la fede cristiana sia vera, e tuttavia tutto ciò che egli dice e fa scaturirà dalla parte della cultura cristiana di cui è erede, e da quella trarrà significato. Solamente una cultura cristiana avrebbe potuto produrre un Voltaire e un Nietzsche"(Eliot, Appunti per una definizione della cultura, Opere, Classici Bompiani 2003)  - "Non c’è nulla di più bello, di più profondo, di più ragionevole, di più coraggioso e di più perfetto di Cristo, e non solo non c’è, ma non può esserci. A tal punto che si mi si dimostrasse che Cristo è fuori dalla verità ed effettivamente risultasse che la verità è fuori da Cristo, io preferirei restare con Cristo anziché con la verità ”.
    Dostoevskij (Epistolario, Edizioni Scientifiche Italiane 1959, pag.169). 


    "Se Dio esiste, se esiste una rivelazione, è impossibile che non sia quella di Gesù Cristo. Solo qui c'è questa commossa solidarietà con l'umano. Si può non credere, ma tutto questo è incomparabile" 
    Galli della Loggia (Libero, 6 dicembre 2001) -  


    "Gesù Cristo, che è l’inventore dell’amore: voi mi direte come è possibile? Gesù, quell’uomo lì ne ha fatte veramente di straordinaria, una cosa da volergli bene, da inchinarsi sul serio. Quando è arrivato Gesù Cristo, prima di tutto è diventato uomo perché l’uomo diventasse Dio. Siamo diventati nella sua faccia la seconda persona della trinità. Era uno che non poteva peccare e ha trasportato tutti i peccati del mondo, non poteva morire e si è fatto ammazzare. E poi ha inventato la carità, l’amore disinteressato, il sentimento puro. Voi direte c’era già prima. Certamente, anche la corrente elettrica, le onde radio c’erano già, ma se non c’era qualcuno che le stigmatizzava, e diceva: queste sono, non lo si sapeva. E Gesù Cristo ha proprio chiarito cos’è l’amore, il sentimento puro, ha proprio chiarito cos’è l’amore, la carità, il sentimento puro. Il discorso della montagna è inoltrepassabile" Roberto Benignimentre recita il Cantico dei Cantici. 13 febbraio 2006, Teatro Verdi di Terni 

 

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29/10/2012 16:38
 
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Egli, oggi come allora, ci invia per le strade del mondo per proclamare il suo Vangelo a tutti i popoli della terra (cfr Mt 28,19). Con il suo amore, Gesù Cristo attira a sé gli uomini di ogni generazione: in ogni tempo Egli convoca la Chiesa affidandole l’annuncio del Vangelo, con un mandato che è sempre nuovo. Per questo anche oggi è necessario un più convinto impegno ecclesiale a favore di una nuova evangelizzazione per riscoprire la gioia nel credere e ritrovare l’entusiasmo nel comunicare la fede (La porta della Fede, 7)

Egli, oggi come allora, ci invia per le strade del mondo per proclamare il suo Vangelo a tutti i popoli della terra (cfr Mt 28,19). Con il suo amore, Gesù Cristo attira a sé gli uomini di ogni generazione: in ogni tempo Egli convoca la Chiesa affidandole l’annuncio del Vangelo, con un mandato che è sempre nuovo. Per questo anche oggi è necessario un più convinto impegno ecclesiale a favore di una nuova evangelizzazione per riscoprire la gioia nel credere e ritrovare l’entusiasmo nel comunicare la fede (Evangelii Nunziandi, 12)

Evangelizzatrice, la Chiesa comincia con l'evangelizzare se stessa. Comunità di credenti, comunità di speranza vissuta e partecipata, comunità d'amore fraterno, essa ha bisogno di ascoltare di continuo ciò che deve credere, le ragioni della sua speranza, il comandamento nuovo dell'amore. Popolo di Dio immerso nel mondo, e spesso tentato dagli idoli, essa ha sempre bisogno di sentir proclamare «le grandi opere di Dio» (41), che l'hanno convertita al Signore, e d'essere nuovamente convocata e riunita da lui. Ciò vuol dire, in una parola, che essa ha sempre bisogno d'essere evangelizzata, se vuol conservare freschezza, slancio e forza per annunziare il Vangelo. Il Concilio Vaticano II ha ricordato (42) e il Sinodo del 1974 ha fortemente ripreso questo tema della Chiesa che si evangelizza mediante una conversione e un rinnovamento costanti, per evangelizzare il mondo con credibilità. (Evangelii Nunziandi, 15)

Si può dire che lo Spirito Santo è l'agente principale dell'evangelizzazione: è lui che spinge ad annunziare il Vangelo e che nell'intimo delle coscienze fa accogliere e comprendere la parola della salvezza (118). Ma si può parimente dire che egli è il termine dell'evangelizzazione: egli solo suscita la nuova creazione, l'umanità nuova a cui l'evangelizzazione deve mirare, con quella unità nella varietà che l'evangelizzazione tende a provocare nella comunità cristiana. (Evangelii Nunziandi, 75)
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29/10/2012 17:32
 
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errata corrige
Scusate ma per errore ho postato due volte la stessa cosa.


Ma egli attua parimente questa proclamazione attraverso innumerevoli segni, che formano Io stupore delle folle e, nel contempo, le trascinano verso di lui per vederlo, ascoltarlo e lasciarsi trasformare da lai: malati guariti, acqua cambiata in vino, pane moltiplicato, morti che ritornano alla vita. E tra tutti, il segno al quale egli dà una grande importanza: i piccoli, i poveri sono evangelizzati, diventano suoi discepoli, si riuniscono «nel suo nome» nella grande comunità di quelli che credono in lui. (Evangelii Nunzianti, 12)
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29/10/2012 18:26
 
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Dio è così
Il bambino chiese alla mamma:
" Mamma, secondo te, Dio esiste?"

"Si" rispose la mamma.

"Com'è?"

La donna attirò il figlio a sè.
Lo abbracciò forte e disse: "Dio è così"

"Ho capito!"
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30/01/2013 09:03
 
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Non mettere il cuore in nulla che sia caduco: imita Cristo, che si fece povero per noi, e non aveva dove posare il capo. — Chiedigli di concederti, in mezzo al mondo, un distacco effettivo, senza attenuanti. (Forgia, 523)

Noi siamo gente della strada, cristiani qualsiasi, inseriti nel sistema circolatorio della società, e il Signore ci vuole santi, apostolici, appunto in mezzo al nostro lavoro professionale; vuole cioè che ci santifichiamo nella nostra occupazione, che santifichiamo l'occupazione stessa e che, per mezzo di essa, aiutiamo gli altri a santificarsi. Siate certi che Dio vi attende nel vostro ambiente con sollecitudine di Padre, di Amico; e pensate che con il vostro lavoro professionale svolto con senso di responsabilità, oltre a sostenervi economicamente, prestate un servizio direttissimo allo sviluppo della società, alleggerite i pesi degli altri e mantenete tante opere assistenziali — locali e universali — a beneficio delle persone e dei popoli meno fortunati.

Nel comportarci con normalità — come la gente uguale a noi — e con senso soprannaturale, non facciamo altro che seguire l'esempio di Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo. Potete ben vedere che tutta la sua vita è piena di naturalezza. Per trent'anni resta nell'ombra, senza richiamare l'attenzione, come uno dei tanti lavoratori, e nel suo villaggio è conosciuto come il figlio del falegname. Neppure durante la vita pubblica si nota qualcosa di stonato perché strano o eccentrico. Si circondava di amici, come tutti gli altri suoi concittadini, e il suo comportamento non differiva dal loro. Tanto che Giuda, per indicarlo, deve dare un segno convenuto: Quello che bacerò, è lui [Mt 26, 48]. In Gesù non c'era niente di stravagante. Mi commuove sempre questa regola di condotta del Maestro, che passa in mezzo agli uomini come uno qualsiasi. (Amici di Dio, nn. 120-121
30/01/2013 13:56
 
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Io penso che la bontà di Dio è infinità, lui solo sa darci tutto ciò di cui abbiamo bisogno,Gesù disse:Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? 26 Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? 27 E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un`ora sola alla sua vita? 28 E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. 29 Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. 30 Ora se Dio veste così l`erba del campo, che oggi c`è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? 31 Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? 32 Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. 33 Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Dio che è nell'alto dei cieli ci darà tutto ed ascolterà la nostra preghiera , lui è sempre disposto ad aiutarci siamo figli suoi e questo basta, un padre dà tutto ai figli e li ascolta sempre con amore, e se Dio ci nega qualcosa è per il bene della nostra anima,Dio è padre e un padre fa del bene ai figli li ama e li ricopre sempre di affetto.
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10/02/2013 23:14
 
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"Dio non riveste mai gli uomini
prima di averli spogliati,
nè li ravviva attraverso il vangelo
prima di averli uccisi
con la legge"


(C.H.Spurgeon)
11/02/2013 16:07
 
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prima di averli uccisi
con la legge" , la legge di Dio esiste , ma c'è anche la misericordia di Dio che ci perdona se siamo veramente pentiti, l'importante è pentirsi e non abbandonare mai la via del vangelo
14/02/2013 12:18
 
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"Se sei ozioso nell'opera di Cristo,
sei attivo nell'opera del diavolo"


(C.H.Spurgeon)
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QUELLO CHE AVETE UDITO, VOI ANNUNCIATELO DAI TETTI (Mt 10,27)
 
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