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da Padre Livio

Ultimo Aggiornamento: 22/06/2017 13:20
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06/06/2017 21:46
 
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La realizzazione dei segreti dirà la verità su Medjugorje
(dal libro “La luce nella tempesta – di Padre Livio – Edizioni Piemme)

Nella straordinaria panoramica delle apparizioni mariane, che ci offre la storia del cristianesimo, Medjugorje rappresenta una novità che ha rotto schemi consolidati e depositati lungo il corso dei secoli.
Si comprende la perplessità di molti dinanzi a un fenomeno mai accaduto prima, con apparizioni quotidiane durate per decenni, a un gruppo di sei veggenti ai quali la Madonna appare ovunque essi si trovino, con messaggi che sono divenuti una delle fonti più frequentate di evangelizzazione, dove moltitudini di anime accorrono da ogni angolo della terra per abbeverarsi.

Proprio l’eccezionalità dell’evento ha creato forti perplessità anche nel Vescovo locale che, sconcertato per il numero enorme di apparizioni, fra l’altro ancora in corso, concludeva che, se paragonato alle altre apparizioni, come La Salette, Lourdes e Fatima, il “fenomeno” Medjugorje non poteva essere credibile. Non per questo la Gospa ha rarefatto le sue apparizioni. Al contrario ha ottenuto da Dio di essere presente con apparizioni quotidiane fino la compimento dei dieci segreti, mentre ha già assicurato a Mirjana, Ivanka e Jakov che apparirà loro una volta all’anno per tutta la vita. Lo stesso discorso vale per i messaggi, che ormai costituiscono uno dei libri più diffusi nel mondo e che la Madonna è ben felice di dare, nonostante che, come il seme del buon Seminatore, non di rado finiscano per cadere fra le spine o sulla strada. Nei primi tempi il piano che la Gospa aveva in mente di attuare era sconosciuto, anche se non mancavano, già nei primi messaggi, elementi di grandiosità e di eccezionalità. Poi la gente ha incominciato a capire che si trovava di fronte a un intervento divino come mai si era visto e che era necessario aprirsi alla comprensione e alla collaborazione. I veggenti stessi non avrebbero mai pensato che la Madonna li avrebbe impegnati, su fronti diversi, per l’intero arco della loro vita.

In tutto questo periodo la Chiesa ha vigilato, mentre il livello di controllo si è via via innalzato, fino a coinvolgere direttamente la Santa Sede. Ben tre Papi, S. Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco hanno esaminato da vicino questo straordinario avvenimento, rendendosi conto dell’impatto vasto e duraturo che sta avendo, ben al di là dei confini ecclesiali. In tutto questo periodo la Chiesa ha lasciato ai fedeli la libertà di credere alla presenza della Madonna e persino di fare pellegrinaggi non ufficiali, ma con accompagnamento sacerdotale, alla parrocchia di Medjugorje. Anche la diffusione dei messaggi ha potuto procedere con ondate sempre più vaste, fino a coinvolgere l’intera Chiesa nell’opera di evangelizzazione di Maria. La Chiesa non ha mai espresso, nelle sue dichiarazioni ufficiali, un giudizio affermativo sull’origine soprannaturale delle apparizioni, ma ciò non toglie che lo possa dare in futuro.

La prassi ecclesiastica al riguardo procede con prudenza e pazienza. Tuttavia, finora non sono mai stati rilevati elementi da indurla ad esprimere un giudizio negativo. I numerosi messaggi della Regina della pace sono ineccepibili, vere perle di sapienza evangelica, per quanto trasmessi mediante ragazzi senza una particolare formazione spirituale. I frutti di conversione coinvolgono da decenni moltitudini di persone. Gli stessi veggenti, pur vivendo nel mondo come padri e madri di famiglie, hanno perseverato nel servizio alla Gospa senza stanchezze e senza sbandamenti e mai contraddicendosi fra loro nella testimonianza. Chi li conosce sa che si tratta di persone semplici, umili e pulite delle quali la Madonna può andare ben fiera.

Tuttavia, questo non basta alla Chiesa per esprimere un giudizio positivo sulla soprannaturalità delle apparizioni, perché l’evento è in pieno svolgimento e, in un certo senso, come i veggenti stessi dicono, Medjugorje è ancora all’inizio e il più deve ancora venire. La Madonna non ha fretta e cerca di ottenere da suo Figlio di stare con noi il più lungamente possibile. Come lei dice, vuole salvare tutte le anime per presentarle a Dio. Alla Madre di Dio basta questo clima di libertà e di accompagnamento pastorale che la Chiesa assicura, in modo tale da poter portare avanti il suo piano di salvezza per la nostra generazione. Non vi è dubbio che la Regina della pace, nel corso di questi decenni, si sia servita dell’autorità ecclesiastica, sia a livello locale e come universale, per eliminare ciò che doveva essere eliminato e per raddrizzare ciò che andava raddrizzato. La Madre della Chiesa non si sostituisce alla Chiesa, ma opera attraverso di essa. La posta in gioco è altissima. Non si può affatto escludere che tutto ciò che accade a Medjugorje sia opera di Maria. I motivi di credibilità, anche alla luce della sola ragione, sono seri e numerosi, mentre le critiche o le stroncature degli avversari delle apparizioni hanno più il sapore di pregiudizi che di argomentazioni.

La Chiesa e l’umanità intera non si sono mai trovate di fronte a un passaggio storico come il nostro, in cui è il gioco il futuro del mondo, sul quale incombe la spada di Damocle di un conflitto nucleare che distruggerebbe il pianeta. Le forze oscure che spingono in questo direzione sono sempre meno controllabili e la nostra generazione naviga su un barca senza timone, in balia di una bufera spaventosa, che la risucchia nell’abisso. Se Dio esiste e se Cristo è il Signore, come noi cristiani crediamo, non possiamo certo escludere che, nella sua infinita misericordia, invii Colei che fin dal principio è stata costituita come la Donna vittoriosa nella lotta contro l’impero delle tenebre.

Questo è quanto sta accadendo sotto i nostri occhi ormai da decenni. La pazienza divina è infinita e ci ha dato tutto il tempo per riflettere e per decidere. Tutti quelli che non credono, perché non vogliono credere, non potranno incolpare nessuno se non loro stessi. Già ora, in questo tempo di grazia, i motivi di credibilità sono sovrabbondanti. Rimandare la conversione al domani è la tattica del diavolo per portare le anime alla rovina.
Tuttavia sarà la rivelazione dei segreti, dei quali i veggenti conoscono la data, la prova del nove sulla verità di Medjugorje. In particolare sarà il terzo segreto, che preannuncia tre giorni prima il segno promesso sulla collina delle prime apparizioni, la prova che la Gospa offre, come estremo appello, perché gli uomini decidano di convertirsi. Man mano che i segreti si realizzeranno e gli uomini toccheranno con mano l’intervento della Madre per salvare i suoi figli, solo quelli colpiti da accecamento spirituale potranno negare l’evidenza di un intervento soprannaturale. Pare impossibile che ciò possa accadere, ma il mistero del male è lì a dimostrare che il rifiuto di Dio e della sua grazia è una tragica possibilità della libertà umana. La Regina della pace ha predisposto un piano di salvezza per l’intera umanità in cui ognuno, volente o nolente, dovrà prendere la decisione nei suoi confronti. Gli uomini, credenti o non credenti, nel tempo dei segreti dovranno passare attraverso il crogiolo di una decisione personale dinanzi alla salvezza che viene loro offerta dalla Madre di Dio. Allora il problema riguardante la verità delle apparizioni si porrà in modo drammatico alla coscienza di ognuno. La storia umana è la storia della salvezza, dove Dio non cessa di operare e il mistero di iniquità di contrastare. Oggi siamo di fronte a uno scatenamento delle porte dell’inferno mai visto prima nel corso della storia cristiana. La Madonna usa a sua favore il piano di satana di distruggere il mondo e portare le anime alla rovina. Si servirà degli eventi catastrofici che il principe di questo mondo sta preparando per mostrare la salvezza di Dio. Però la Madonna non può decidere al nostro posto. Lei, nella sua umiltà, si inginocchia dinanzi alla nostra libertà e ci grida con l’accento straziato della Madre. “Vi supplico convertitevi”.

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