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Anche l'azione dei demoni dimostra la realtà del mondo spirituale

Ultimo Aggiornamento: 19/02/2023 19:04
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18/09/2010 10:23
 
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IL POTERE DEL "PRINCIPE DI QUESTO MONDO"

 

"Per questo il Figlio di Dio si è manifestato, per distruggere le opere del diavolo". Così recita la prima lettera di Giovanni al capitolo 3, versetto 8. E ancora: "Tutto il mondo giace nel potere del Maligno" (1 Gv 5,19).

 

La Sacra Scrittura ci parla dei demoni come di esseri spirituali, dotati di intelligenza, volontà, libertà e potere: essi, pur essendo angeli ribelli condannati per l'eternità, non hanno perduto la loro natura e, anzi, conservano il loro potere al pari delle loro gerarchie. Satana e i suoi seguaci fanno uso di questo potere per rendere l'uomo schiavo nel peccato contro la Legge del Signore. Vale la pena di ricordare, a questo proposito, il pensiero di S. Agostino quando parlava affermando che se Satana avesse da Dio "mano libera" nessuno di noi rimarrebbe in vita.

 

San Michele Arcangelo e gli angeli ribelli

 

IN COSA CONSISTE IL POTERE DEL DEMONIO?

 

Il diavolo è "il padre della menzogna" (Gv 8,44): il suo modo di operare avviene principalmente attraverso la tentazione e l'inganno. Il diavolo è il bugiardo per eccellenza, è astuto, è molto più intelligente di noi, e sa meglio di chiunque altro come indurci al peccato. Egli ha un grandissimo potere di seduzione: ci basti pensare ad Adamo ed Eva e all'inganno che ha teso loro convincendoli a disobbedire a Dio. Senza considerare, poi, che ha cercato di sedurre anche Cristo, e non solo in maniera diretta con le tentazioni nel deserto, ma anche per mezzo di Pietro. Così Gesù si riferiva al capo degli Apostoli: "Va' via da me, Satana! Tu mi sei di inciampo, poiché i tuoi sentimenti non sono quelli di Dio, ma quelli degli uomini" (Mt 16,23).

 

Se volessimo fare un breve elenco, potremmo dire che i poteri del demonio sono fondamentalmente questi:

 

1) Può indurre l'uomo in Tentazione ("azione ordinaria");

 

2) Può provocare sull'uomo, sugli animali e sulle cose, mali, influssi e disturbi Malefici (oppressione, vessazione, possessione, infestazione, etc. - "azione straordinaria");

 

"Allora, dopo il boccone, entrò in lui Satana" (Gv 13,27).

 

"Vi era una donna che da diciotto anni uno spirito maligno teneva inferma. Era curva e non poteva in nessun modo stare dritta" (Lc 13,11).

 

3) Può compiere fenomeni strabilianti e prodigiosi;

 

"Or già da tempo c'era nella città un uomo di nome Simone che praticava l'arte magica e faceva strabiliare il popolo di Samaria spacciandosi per un personaggio straordinario" (At 8,9).

 

"Allora il faraone convocò i sapienti e gli incantatori, e anche i maghi dell'Egitto, con le loro magie, operarono la stessa cosa. Gettarono ciascuno il suo bastone e i bastoni divennero serpenti" (Es 7,11-12).

 

Tutto il suo "potere" il diavolo lo usa per opporsi ai piani di Dio e per portare gli uomini alla dannazione eterna. Ad ogni modo, qualsiasi cosa possa fare, la fa sempre e solo nella misura in cui Dio gli permette di compierla.

 

 

PERCHÉ DIO CONSENTE A SATANA DI TENTARCI?

 

Iniziamo col dire che - come ci insegnano la Sacra Scrittura e il Magistero della Chiesa Cattolica - Gesù crocifisso e risorto ha già sconfitto Satana definitivamente. Nonostante questo, però, il capo degli angeli ribelli continua a combattere instancabilmente contro Cristo e i suoi seguaci.  E questa lotta, oggi, è più attuale che mai: Satana  non solo ha la possibilità di tentare l'uomo, inducendolo al peccato con l'inganno, ma a volte può arrivare persino a possederne il corpo e a infestare luoghi e cose (sempre che Dio glielo permetta!). Ma com'è possibile tutto ciò se i demoni sono già stati sconfitti definitivamente da Cristo - con la sua morte e risurrezione - e condannati per l'eternità?

 

Per rispondere a questa domanda dobbiamo entrare nell'ottica secondo la quale la nostra vita terrena altro non è che un tempo di prova: Dio consente a Satana di "indurre l'uomo in tentazione" per metterne alla prova la fede. E il diavolo - per odio contro Dio e gli uomini - lo fa senza sosta, utilizzando al meglio tutte le sue "armi".

 

In effetti bisogna riconoscere che i demoni - precipitati sulla terra e in attesa della loro condanna definitiva [non a caso si rivolgevano a Gesù dicendogli: "Sei venuto qui per tormentarci prima del tempo?" (Matteo 8,29)] -, su permissione divina conservano ancora un grande potere: essi mantengono intatta l'intelligenza propria della loro natura angelica e le loro "due potenze spirituali", che sono la conoscenza e la volontà - anche se la loro volontà, è una volontà perennemente orientata al male.

 

I demòni, come puri spiriti, non sono soggetti né a spazio, né a materia, né al bisogno di nutrirsi, né di riposarsi. Satana e i suoi angeli ribelli non sono soggetti a nessuna delle condizioni umane, ed esercitano tutto il loro potere 24 ore su 24, 365 giorni all'anno. Ma non c'è da temere: Dio, infatti, permette che l'uomo - sì - sia sottoposto a "prova", ma mai oltre le proprie forze.

 

"Nessuna tentazione vi ha mai colti se non umana, e Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le forze, ma con la tentazione darà anche il mezzo di sopportarla" (1 Co 10,13).

 

A questo punto verrebbe da chiedersi: ma allora ogni nostra tentazione è frutto dell'azione di un qualche demonio? No. In realtà affinché noi possiamo essere tentati bastano il "mondo" e la "concupiscenza": il mondo ci manda degli input, che possono arrivarci dalla televisione, da internet, etc. Questi input, poi, facendo leva sulla nostra concupiscenza, si trasformano in tentazioni. A dire il vero, basterebbe già da sola la nostra concupiscenza a indurci in tentazione. Tuttavia, può succedere che in determinati casi si possa subire una tentazione ad opera diretta del demonio: Eva nel Paradiso Terrestre ne fu vittima, e lo stesso Gesù nel deserto. Ad ogni modo per poter essere tentati non è necessario un intervento diretto del diavolo: se così non fosse, del resto, chi avrebbe tentato alla ribellione gli angeli decaduti quando ancora erano in cielo?

 

 

COME SI DETERMINA LA PRESENZA DEI DEMONI NEL MONDO?

 

Se - come abbiamo detto sopra - i demoni non hanno un corpo, come possiamo determinare la loro "presenza nel mondo"? Alla luce della teologia di S. Tommaso d'Aquino, deduciamo che la presenza demoniaca può essere localizzata solo mediante la sua attività, per cui il diavolo si trova dove opera, e quindi è la quantità e la dimensione operativa che ne rivela la presenza all'esterno e all'interno delle creature, anche se bisogna considerare che non avendo un corpo, è improprio cercare di "localizzarli" in un punto/luogo: in realtà possiamo determinare "dove essi stanno agendo", ma non "dove essi si trovano". Inoltre i demoni non possiedono una conoscenza sensoriale, perché non avendo un corpo non hanno i sensi, ma hanno di certo una conoscenza intellettuale: di conseguenza conservano le loro conoscenze naturali e la loro volontà, anche se ordinate per sempre al peccato, con tutto il potere che ne deriva dal loro stato spirituale.


<La potenza di Satana però non è infinita. Egli non è che una creatura, potente per il fatto di essere puro spirito, ma pur sempre una creatura: non può impedire l’edificazione del Regno di Dio. Sebbene Satana agisca nel mondo per odio contro Dio e il suo Regno in Cristo Gesù, e sebbene la sua azione causi gravi danni – di natura spirituale e indirettamente anche di natura fisica - per ogni uomo e per la società, quest’azione è permessa dalla divina Provvidenza, la quale guida la storia dell’uomo e del mondo con forza e dolcezza. La permissione divina dell’attività diabolica è un grande mistero, ma "noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio" (Rom 8, 28)> (Catechismo della Chiesa Cattolica, n°395).

 


CRISTO HA GIÀ VINTO IL MALE DEFINITIVAMENTE

 

Il Male oggi, come in più messaggi ci ha ripetuto anche la Santissima Vergine, è più scatenato che mai: è un'efficienza! Sia chiaro, però: con questo non voglio affermare che il Male ai giorni nostri trionfi imbattuto. Non scoraggiamoci perché Cristo ha già vinto il peccato, ha già vinto il Male in ogni sua forma nel momento stesso in cui è morto in Croce per poi risorgere il terzo giorno. "Abbiate coraggio: io ho vinto il mondo" ci dice in Gv 16,33. E ancora, in Lc 11,21-22: Egli (Gesù) è il "più forte" che ha vinto "il forte".

 

Cristo è già vincitore del Male e noi che siamo battezzati nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo lo siamo con Lui!  Il diavolo questo lo sa bene: sa perfettamente che per lui non c'è rimedio, non c'è redenzione, non c'è perdono, sa perfettamente che quando arriverà la fine dei tempi sarà scaraventato definitivamente negli Inferi e lì rinchiuso per l'eternità. Ed è per questo che in odio a Dio e agli Uomini fa di tutto per portarsi quante più anime può all'inferno: fa tutto ciò solo per odio.

 

Come affermava Paolo VI in un suo celebre discorso, il diavolo è un soggetto vivo e reale! Il Male non è un concetto astratto, vago, genericamente inteso, no: il Male è il diavolo e il suo scopo è quello di dividerci da Dio.

 

"Il Male oggi non è più soltanto una deficienza, ma un'efficienza, un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore..." (Papa Paolo VI - 1972).

 

Noi non sappiamo perché delle volte Dio possa permettere che qualcuno venga tentato maggiormente dal diavolo, se non addirittura posseduto. Possiamo solo cercare di avanzare qualche pallida ipotesi: non dimentichiamo che anche grandi Santi subirono vessazioni diaboliche e perfino possessioni. Il motivo non ci è dato di saperlo: magari  in alcuni casi Dio ha voluto sublimare quell'anima purificandola con la prova/croce del tormento diabolico. O magari, in altri, Dio avrebbe permesso al Male di tormentarla per indurla a tornare sulla retta via... Non dimentichiamoci che Dio sa ricavare il bene anche dal male. In ogni caso una cosa è certa: Dio è Onnipotente, e il diavolo al confronto è nulla: è una sua creatura con un certo potere (è pur sempre un angelo decaduto dal Paradiso), ma niente di più che una creatura.

 

Il diavolo non può nulla se Dio non vuole: dunque non ci rimane che confidare nella Misericordia del Signore Dio Nostro, e non ci rimane che affidarci tutti nelle Sue mani: se cerchiamo in Dio la nostra forza e il nostro rifugio, nulla potrà turbarci.

 

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