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STATUTO DEL RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO

Ultimo Aggiornamento: 18/05/2010 10:45
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18/05/2010 10:38
 
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Programmazione

Due possono essere gli eccessi opposti riguardanti la programmazione: o non se ne fa nessuna, oppure si mette in cantiere una programmazione eccessiva che non lascia respiro. Nel primo caso, i responsabili dimostrano di non avere delle idee e di non sapere dove condurre il gruppo o la regione o la nazione; nel secondo caso, ben presto si faranno sentire la stanchezza e la saturazione. Si deve fare attenzione anche ad un altro inconveniente, che è quello di non tener conto della programmazione delle istanze superiori con il risultato di andare per proprio conto e di provocare la disarticolazione dell'itinerario formativo.

Prassi operativa degli organi di servizio

Le prescrizioni che cadono in questo paragrafo derivano dalla legislazione civile ed ecclesiale a riguardo delle associazioni. Tali procedure vanno osservate fedelmente, prevedendo anche i tempi necessari.

Elezioni

Questo termine per noi deve assumere un significato molto diverso da quello usato in ambito civile:

- Innanzi tutto, occorre essere consapevoli dell'importanza delle scelte che si fanno: dalla qualità delle guide dipende la vitalità e il futuro dell'Associazione. Perciò i componenti degli organi pastorali di servizio, al di fuori degli interessi umani, devono essere chiesti in preghiera e ricevuti come un dono di Dio.

- In secondo luogo, le modalità indicate per conferire questi incarichi se, da una parte, devono obbedire a norme precise, dall'altra, non si deve dimenticare mai che si tratta di un discernimento, da attuare secondo i criteri evangelici.

- In terzo luogo, nell'avvicendamento negli incarichi, si tenga conto di salvaguardare due valori importanti: la continuità e la novità. è necessaria una duplice attenzione: che la continuità, quando è troppo prolungata, crea facilmente dei potentati, mentre la novità, assunta a criterio assoluto, minaccerebbe di far perdere le radici da cui deriva la linfa originaria e di distruggere i punti di riferimento.

Diritto di voto

Questo diritto appartiene ai membri a pieno titolo; quelli, cioè, che rispondono alle condizioni previste. Non si tratta di un privilegio, ma di una responsabilità nei confronti del Signore, del RnS e della Chiesa.

Requisiti per le candidature

Alla luce dell'esperienza, oltre i requisiti di idoneità umana, spirituale e carismatica, si dovrebbe insistere sul fattore tempo. Molto spesso, infatti, gli organi non funzionano o i programmi rimangono sulla carta, proprio perchè gli incaricati non sono in grado di dare il tempo necessario. La voglia di fare non basta. Chi si rendesse conto che attualmente non può disporre del tempo necessario, deve sentirsi obbligato in coscienza a non assumere impegni che poi non riuscirebbe a mantenere. A proposito di candidature, tante clausole e tanti dettagli numerici potrebbero urtare o risultare incomprensibili. In realtà, sono cose risultate necessarie per salvaguardare le giuste scelte e per dare il giusto peso alla composizione numerica dei gruppi. Quando si era in pochi, la prassi era molto più semplice, ma con l'aumentare dei membri e dei Gruppi, si sono amplificate le esigenze e le attenzioni. Ciò che conta è che tutto sia fatto nella retta intenzione, nell'ordine e nella pace.

Durata in carica

Si dovrebbero ripetere le osservazioni, già dette, circa la continuità e la novità (cfr. più sopra circa le elezioni). Qui aggiungiamo un'osservazione importante. La grande difficoltà che si oppone all'avvicendamento nelle responsabilità dipende spesso dal fatto che non ci sono alternative e perciò si finisce per confermare sempre le stesse persone. Questa constatazione denuncia una grave carenza da parte degli organi pastorali uscenti: quella di non prevedere la preparazione di persone che siano in grado di subentrare e sostituire.

Incompatibilità

Questo punto dell'incompatibilità è molto delicato e richiede una particolare sensibilità psicologica e spirituale. Da una parte, c'è il problema dei legami di parentela. Per quanto disinteressati si possa essere, con i propri congiunti è difficile essere neutri. Sicuramente si deve tener conto, in certi casi, dell'unità sacramentale della coppia coniugale. Essa costituisce una forza, ma indubbiamente comporta anche un peso. Perciò si richiede prudenza. D'altra parte, vi è il cumulo degli incarichi. Con una certa superficialità, si finisce per chiamare in campo sempre le stesse persone che sono disponibili. In questo modo, ci si mette in un imbuto. L'arte del governo consiste nel saper scoprire le capacità e i carismi delle persone e farne dei collaboratori.

Procedimento nelle elezioni

Anche qui i dettagli abbondano, ma sono necessari. Quello che non si finirebbe mai di raccomandare è che, nei meandri dei procedimenti, non si perdano lo spirito e il clima di fede e di preghiera che devono caratterizzare le nostre assemblee. Nulla di più deleterio che lasciare insinuarsi qualche personalismo o qualche interesse. Si parla di preparazione, ed è necessaria. Ma bando ad ogni forma di propaganda, di giochi politici, di autocandidature. Da notare che l'espressione "di norma" (al punto 4.15.g) va intesa come "generalmente", vale a dire che ci possono essere motivate eccezioni.

Cessazione della funzione pastorale

Una cosa deve essere chiara: l'incarico che abbiamo può e deve finire, ma non deve finire mai il nostro impegno negli ambiti del RnS. E' doloroso vedere che persone valide e stimate, una volta cessato un incarico pastorale, siano messe o si mettano da parte o addirittura spariscano dal loro Gruppo. I carismi non devono essere sotterrati, ma sono dati per essere messi in circolazione, tenendo presente che l'esercizio dei carismi non va in una direzione sola, in un settore solo, ma ci sono svariate possibilità d'impiego. In ascolto dello Spirito Santo, ciascuno vedrà dove è chiamato a lavorare, sempre in comunione con i relativi organi pastorali.

Rapporti con i vescovi

Per grazia di Dio, il RnS in Italia non è mai stato in contrasto con i vescovi, fatta eccezione per qualche difficoltà in casi singoli e isolati. Oggi, con il riconoscimento ufficiale e con una normativa approvata, difficoltà del genere non dovrebbero più accadere.

I Coordinatori, ai vari livelli, curano i rapporti con il parroco e con il vescovo locale. Il nostro stile è quello dell'obbedienza che nasce dalla fede e dalla fiducia che lo Spirito Santo conduce gli eventi in modo tale che tornino a vantaggio del Corpo ecclesiale e del Regno di Dio. A volte può sorgere il pericolo di essere strumentalizzati a finalità che non sono proprie del RnS. In questi casi, è necessario e doveroso salvaguardare la propria identità. Sul piano pastorale, il giudizio sul valore delle nostre iniziative e sull'autenticità dei carismi e del loro uso spetta, in ultima istanza, al vescovo.

Dissociazione

All'Associazione si accede liberamente, e altrettanto liberamente si può uscirne.

Può accadere che singoli fratelli/sorelle o Gruppi manifestino, attraverso parole o atteggiamenti, la loro volontà di non voler più far parte dell'Associazione. Se non si decidono a rendere esplicita questa loro volontà, le istanze competenti dichiarino la loro dissociazione. Si tratta di un atto doloroso, ma va fatto per impedire il prolungarsi di equivoci e di conseguenze negative.

Quali sono gli atteggiamenti che dimostrano la volontà di dissociazione? Possiamo dare qualche esempio: si possono riscontrare persistenti assenze dalle attività comunitarie a livello regionale o nazionale, oppure comportamenti in evidente dissonanza con le finalità, la spiritualità o la linea tracciata dallo Statuto e dal Regolamento. In tutti questi casi, come già si è detto, è necessario prendere atto della situazione e assumere le decisioni conseguenti.

Sostentamento

L'Associazione "Rinnovamento nello Spirito Santo" non ha fini di lucro, ma solo spirituali. Perciò, in quanto tale, non possiede nulla, ma vive nella libertà evangelica. Vale a dire che essa, in quanto tale, è sostenuta essenzialmente in forza dell'impegno libero, volontario e disinteressato dei soci. è evidente, tuttavia, che non potrebbe né esistere né operare senza i mezzi e gli strumenti che sono necessari per il raggiungimento delle finalità spirituali che le sono proprie.

Per superare questa apparente contraddizione e, soprattutto, per poter operare legalmente secondo le leggi dello Stato italiano, è stato necessario istituire l'"Associazione Alleanza", attraverso la quale si possono compiere tutte le operazioni economico-finanziarie dell'Associazione. Da quanto si è detto, appare evidente che al sostentamento dell'Associazione "Rinnovamento nello Spirito Santo" devono provvedere gli associati stessi. Essi, infatti, nella misura in cui credono alle finalità della loro Associazione e sentono il loro legame di appartenenza, provvedono spontaneamente e generosamente, secondo le loro possibilità, alle necessità dell'Associazione stessa.

è auspicabile che la raccomandazione biblica della decima, già applicata in diversi gruppi e comunità, possa essere introdotta, come fanno altri movimenti ecclesiali, in tutte le realtà associative del RnS.

Disposizioni transitorie

Si possono verificare delle situazioni che pongono dei problemi nuovi, oppure possono sorgere delle incertezze sull'interpretazione di qualche norma dello Statuto o del Regolamento. Le norme transitorie predispongono che cosa si debba fare in questi casi. Si dicono transitorie perchè, più che il presente, riguardano possibili eventualità future.

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