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25/04/2021 19:53 | |
Continuazione dal post precedente
cristiano:
Diversi maestri Rabbini attribuivano Isaia 53 al messia.
Quindi veniva interpretato secondo due diverse visioni: come riferito al popolo ebreo perseguitato e angariato e come Messia, servo sofferente.
Nel mondo ebraico vi sono 2 messia : uno ben Yoseph e uno ben David. Nel talmud di parla pochissimo di ben Yoseph ma qualcosa si trova. Il primo viene visto come il messia sofferente il secondo come messia glorioso. Il nuovo testamento presenta proprio questi due aspetti di Gesù. Sia come servo sofferente sia come re glorioso. Ogni passo è sempre accompagnato da citazione delle scritture ebraiche.
Un'altra questione importante sarebbe quella su "mani e piedi forati". Sappiamo che la Septuaginta (o settanta) è stata tradotta prima di Cristo e se confrontata con quella ebraica notiamo delle differenze importanti sopratutto in quei passi che potevano essere interpretati come segni per Cristo. Gli ebrei quindi cambiarono la loro bibbia o meglio alcune parole in base alla loro interpretazione, per allontanare qualsiasi pensiero di interpretazione su Gesù messia. Questa è storia. In quei passi quindi sarebbe più affidabile la Settanta.
Il termine ebraico כָּ֝אֲרִ֗י ad esempio, viene tradotto da Biblehub con "they pierced" che significa "hanno trafitto". Non capisco come hanno reso gli ebrei il salmo 22,16 per modificare "hanno trafitto le mie mani ed i miei piedi".
Per i passi controversi, è molto più affidabile la settanta greca, in quanto fatto da EBREI, controllato ed autorizzato dal Sinedrio ebraico, e soprattutto al di sopra del sospetto di intromissione cristiana, in quanto i rotoli trovati risalgono al II -IIIsec. A.C. |