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APPARIZIONI MARIANE

Ultimo Aggiornamento: 28/02/2020 12:17
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13/05/2010 14:51
 
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Secondo la dottrina della Chiesa cattolica, l'era delle rivelazioni pubbliche è terminata con la morte dell’ultimo Apostolo e dopo che è stato completato il Nuovo Testamento. La Chiesa cattolica considera le apparizioni mariane come un supporto alla vita e alla speranza dei fedeli, ma consente la devozione solo dopo un processo di investigazione (anche con supporti tecnico-scientifici) cui può seguire l'approvazione. In generale la Chiesa non nega che tali fenomeni possano essere spiegati come eventi naturali o spiegabili scientificamente. Tuttavia allo stesso tempo, qualora ricorrano alcune condizioni, li considera degni di approvazione in quanto capaci di risvegliare la devozione dei fedeli o convertire i non credenti, ed in questo consisterebbe più di tutto l'aspetto miracoloso dell'evento stesso[senza fonte][3]. Nel corso della storia, la Chiesa ha sovente mantenuto un atteggiamento scettico nei confronti delle asserite apparizioni.

Apparizioni mariane approvate ufficialmente dalla Chiesa cattolica 

Queste sono le principali apparizioni mariane approvate ufficialmente dalla Chiesa cattolica:

Inoltre la Chiesa riconosce le seguenti apparizioni personali a:

Sono state inoltre approvate ufficialmente dalla Chiesa cattolica[5] le seguenti manifestazioni mariane, anche se diverse dalle apparizioni:

Sicuramente i luoghi di apparizione più conosciuti sono Lourdes e Fatima. Più di sessanta, fra le migliaia di guarigioni riportate alla fonte di Lourdes, sono state classificate come “inesplicabili” dai medici del Boureau de Lourdes, un centro medico specialistico istituito dalla Chiesa per valutare possibili miracoli.
I cosiddetti Segreti di Fatima hanno ricevuto grande attenzione da parte della stampa.

La grotta di Lourdes.

Al massimo la Chiesa può confermare un’apparizione come degna di fiducia, ma non richiede mai ai fedeli di credervi. Secondo il magistero, si può essere degli ottimi cattolici anche senza credere in nessuno di questi fenomeni. La Chiesa attualmente è molto cauta nell'attestare ufficialmente la veridicità di tali eventi miracolosi.

Anche nel caso in cui un'apparizione mariana sia ritenuta autentica dall’autorità ecclesiastica, che ne approva la devozione, è comunque considerata una rivelazione privata e quindi una fonte subalterna alla Parola di Dio. L'apparizione può attirare l’attenzione su una qualche sfaccettatura della rivelazione ricevuta pubblicamente, per un motivo specifico, ma non può mai aggiungere qualcosa di "nuovo" nel senso della dottrina della fede.

Criteri per valutare le apparizioni 

Il 25 febbraio 1978 la Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, ha pubblicato le ”Norme della Congregazione per procedere nel Giudizio delle Apparizioni e Rivelazioni Presunte”, contenente le regole seguenti :

  • Il vescovo diocesano può iniziare un processo di sua propria iniziativa o su richiesta di un fedele per indagare sui fatti concernenti una presunta apparizione. Il vescovo può astenersi dall’esaminarla a fondo se vuole, specialmente se pensa che dall’evento non deriverà molto.
  • La conferenza episcopale nazionale può intervenire se il vescovo diocesano locale vi si rivolge o se l’evento diventa importante a livello nazionale o almeno a livello di più di una diocesi.
  • Anche la Sede Apostolica (il Vaticano) può intervenire, su richiesta del vescovo locale stesso, o su richiesta di un gruppo di fedeli, o di sua propria iniziativa.

I passi nell’indagine sono ordinati nel modo seguente: una valutazione iniziale dei fatti dell’evento presunto, basata sia su criteri positivi che negativi:

Criteri positivi 

  1. Certezza morale (la certezza richiesta per agire moralmente in una situazione di dubbio) o almeno grande probabilità riguardo all’esistenza di una rivelazione privata alla fine di una seria indagine del caso.
  2. Valutazione delle qualità personali della persona in questione (equilibrio mentale, onestà, vita morale, sincerità, obbedienza all’autorità della Chiesa, buona volontà nel praticare la fede in modo normale, ecc.).
  3. Valutazione del contenuto delle rivelazioni stesse (cioè non sono in disaccordo con la fede e la morale della Chiesa, e sono libere da errori teologici).
  4. La rivelazione porta sana devozione e frutti spirituali nelle vite delle persone (maggiori preghiere, maggior numero di conversioni di cuori, opere di carità che ne risultano, ecc.).

Criteri negativi 

  1. Errori evidenti riguardo ai fatti.
  2. Errori dottrinali attribuiti a Dio, alla Santa Vergine Maria o allo Spirito Santo riguardo al modo in cui essi si manifestano.
  3. Qualsiasi tentativo di guadagno finanziario in relazione all’evento supposto.
  4. Azioni gravemente immorali commesse dalla persona o da quelli che erano insieme alla persona al momento dell’evento.
  5. Disordini psicologici o inclinazioni ad essi da parte della persona o delle persone che erano con essa.

Dopo questa indagine iniziale, se l’avvenimento risponde ai criteri positivi e negativi, si può concedere un iniziale permesso precauzionale che praticamente stabilisce quanto segue: “per il momento, non c’è motivo di opporsi a ciò”. Questo permette la partecipazione pubblica nella devozione alla presunta apparizione.

Alla fine, occorre dare un giudizio ed una deliberazione definitiva, con l’approvazione o la condanna dell’evento.

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Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle...Lu 21,25
 
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